ITA Airways: le nostre 4 domande a Joerg Eberhart
(Non è scritta benissimo in Italiano ma le risposte sono interessanti per quanto riguarda Ebit delle compagnie del gruppo, le rotte del 321 su cosa funziona o meno (vedi Jeddah) e il tempo che ci vuole per capire, i nuovi cs con United e Air Canada)
Joerg Eberhart – AD e DG ITA Airways ha una dote straordinaria da sempre, la sua affabilità e il non negarsi mai ad una domanda. Questo, già da quando lo conobbi per la prima volta nella posizione di CCO in AirDolomiti nel 2009. Nell’ambito della conferenza stampa al TTG Travel Experience di Rimini nel successivo spazio per domande e risposte abbiamo posto quattro quesiti di attualità.
Se non erro, per quanto riguarda l’EBIT il vostro e’ stato il secondo migliore nel Gruppo Lufthansa, prima c’e’ Swiss. Quindi avete agito sui costi e fortunatamente sulle vendite?
Swiss e’ un’azienda che ha margini importanti. ITA se siamo fottunati quest’anno possiamo pareggiare, siamo attorno allo zero tra “rosso” e “nero” (tra perdita e profitto ndr). Trai i positivi alla fine dell’anno ci saranno Swiss, Austrian. Vale anche per Brussels Airlines. Con ITA abbiamo fatto un affare , ma c’e’ da dire che non abbiamo tutte le sinergie con il Gruppo Lufthansa. Il 2027 sarà il primo anno dove vedremo gli effetti di tutte le sinergie a regime anche in ITA
Dopo l’annuncio del code share con Air Canada e United Airlines se ci sono già stati effetti?
Sul piano dei code share vedi con United al momento verso gli Stati Uniti siamo ancora limitati finche’ non ci sarà questa approvazione dell’antitrust per gli USA sulla joint venture. La piena cooperazione con United ed Air Canada inizia con l’approvazione. Ora e’ molto limitata, c’é un pò di code share beyond. Purtroppo ora non abbiamo tutto il potenziale che ci sarà dopo nella joint venture
Se l’A321neo potrebbe diventare un LR con l’aggiunta dei serbatoi. Potrebbe essere secondo lei una interessante soluzione per allungare il raggio d’azione ed aprire nuovi mercati?
Sull’A321 e’ un discorso interessante. Finora noi abbiamo delle tratte in Africa, c’é Accra , c’é Dakar. Lagos e’ una idea per il futuro. C’é Riad in Arabia Saudita, c’é Jeddah, c’é Dubai. Al momento non voliamo su Tel Aviv. Noi abbiamo dovuto un pò improvvisare su questo portfolio. I risultati sono misti, ci sono delle tratte che funzionano abbastanza bene. Su questi aeromobili abbiamo tre classi. 12 in business, 12 in premium economy e 141 per il futuro. Per queste tre classi ci vuole un mercato molto specifico. Riad funziona abbastanza bene, Jeddah un pò di meno. Noi stiamo cercando nuovi mercati per questo aeromobile. Insomma, al momento non si può dire che sia un progetto di successo E’ necessario attendere ancora un pò per vedere come va qualche tratta e con il nuovo business plan con l’andamento nel resto dell’anno, nell’anno prossimo potremmo dire qualcosa di più.
Nel caso dell’estensione del raggio, in ambito generale ci sono diversi studi sull’XLR e l’LR che arrivano negli USA, siamo stati sempre limitati con il portfolio per questa macchina, ci sono stati sempre dei tentativi con questo aereo, vedi Silver Jet nel passato e ora c’é La Compagnie, ci sono vari altri approcci, anche se non sono di successo. Non e’ un grande fenomeno di crescita, per ora rimane una nicchia abbastanza limitata dove si puó guadagnare qualcosa oppure collegare un hub. Manca ancora la prova che questo business funziona.
Quando uscirà di flotta l’Airbus 330-200 e la data dell’ultimo?
Per l’A330-200 escono il più presto possibile. Non appena arriveranno aerei di nuova tecnologia. A volte siamo costretti ad estendere i periodi dei leasing , se non arrivano in tempo gli aerei di nuova costruzione. Ribadisco li facciamo uscire il più presto possibile.
Joerg Eberhart – AD e DG ITA Airways ha una dote straordinaria da sempre, la sua affabilità e il non negarsi mai ad una domanda. Questo, già da quando lo conobbi per la prima volta nella posi…
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