Incontro con Bonomi - Assosim, Milano - 20 ottobre


Nel mercato italiano quanti handlers sono in attivo ?
E lascia perdere quelli gestiti da fondi internazionali che riescono a fare dumping beatamente senza che nessuno intervenga o regoli il mercato.
Insomma esiste un diritto divino a percepire lo stipendio da un handler non gestito da fondi internazionali che fanno dumping. L' handler perde soldi e allora deve intervenire il sussidio pubblico? Oppure bisogna eliminare la concorrenza?

Il mondo dell' aviazione italiana, a leggere qui, sembra permeato di sindacalismo anni '70. Non riesco ancora a credere che Alitalia sia stata disinfettata, ma qua e là la resta salda la mentalità per cui il posto di lavoro è una rendita, un debito mensile che l' azienda (pubblica) ha verso il dipendente.
 
Insomma esiste un diritto divino a percepire lo stipendio da un handler non gestito da fondi internazionali che fanno dumping. L' handler perde soldi e allora deve intervenire il sussidio pubblico? Oppure bisogna eliminare la concorrenza?

Il mondo dell' aviazione italiana, a leggere qui, sembra permeato di sindacalismo anni '70. Non riesco ancora a credere che Alitalia sia stata disinfettata, ma qua e là la resta salda la mentalità per cui il posto di lavoro è una rendita, un debito mensile che l' azienda (pubblica) ha verso il dipendente.


Chi scrive è uno che soffre terribilmente il fatto di dover essere in cassa integrazione.
E ancora di più non sopporta l'ambiente permeato dal sindacalismo anni '70.
Cassa integrazione =sussidio pubblico,e certo non sono ipocrita nel dire che non fa comunque comodo.

Faresti sparire SEA e tutto quello che c'è intorno,lo si è capito.

Ma ci sono comunque 6000 persone che ci lavorano e per quanto "privilegiati" certo non si considerano mantenuti dal contributo pubblico.

Concorrenza? Se secondo te è fatta con le stesse carte allora non parlo più ma se poco poco analizzi il panorama Handling in Italia parleresti in modo diverso.
Liberizzare a volte non vuol dire migliorare i servizi,la qualità del personale etc etc...spesso vuol dire semplicemente abbassare i prezzi.

Se vuoi in pvt ti racconto cosa succede da certe parti....
 
Io non farei sparire SEA, ma penso che dovrebbe avere come obiettivi extraeconomici non l' appagamento della pigrizia dei milanesi (Linate) o il perpetuarsi, a fini clientelari, di situazioni antieconomiche (SEAH).

I tanti soldi che SEA guadagnava ai tempi d' oro dell' hub Alitalia, perché tali erano per i suoi bilanci, venivano in gran parte sperperati nel pozzo SEAH. Cenitinaia e centinaia di milioni di perdite cumulate, a che pro?

Io trovo immorale che non si faccia DI TUTTO per avere più traffico e passeggeri. La CIGS fa bene a te, ma serve a SEA e soprattutto alla politica per non guardare in faccia la realtà. I soldi della CIGS servono a permettersi il lusso di tenere Linate a un livello di traffico incompatibile con la massimizzazione dell' occupazione in SEA, sono una droga.

SEA deve liberarsi di SEAH, perché strategicamente non le serve a niente e al massimo in futuro andrà in pareggio, se vogliamo essere molto ottimisti. L' alto numero di dipendenti ne fa un ideale obiettivo clientelare, deviando l' attenzione da cose che interessano i cittadini e l' economia locale e non il tornaconto elettorale di chi fa politica.

AdR si è liberata dell' handling, mi spieghi perché SEA dovrebbe tenere SEAH, che le fa perdere soldi? Spiegamelo con l' interesse pubblico e degli azionisti, non con l' interesse di chi ci lavora, è ovvio che siam tutti contenti di lavorare per un padrone che ripiana sempre le perdite, anno dopo anno.
 
Io non farei sparire SEA, ma penso che dovrebbe avere come obiettivi extraeconomici non l' appagamento della pigrizia dei milanesi (Linate) o il perpetuarsi, a fini clientelari, di situazioni antieconomiche (SEAH).

I tanti soldi che SEA guadagnava ai tempi d' oro dell' hub Alitalia, perché tali erano per i suoi bilanci, venivano in gran parte sperperati nel pozzo SEAH. Cenitinaia e centinaia di milioni di perdite cumulate, a che pro?

Io trovo immorale che non si faccia DI TUTTO per avere più traffico e passeggeri. La CIGS fa bene a te, ma serve a SEA e soprattutto alla politica per non guardare in faccia la realtà. I soldi della CIGS servono a permettersi il lusso di tenere Linate a un livello di traffico incompatibile con la massimizzazione dell' occupazione in SEA, sono una droga.

SEA deve liberarsi di SEAH, perché strategicamente non le serve a niente e al massimo in futuro andrà in pareggio, se vogliamo essere molto ottimisti. L' alto numero di dipendenti ne fa un ideale obiettivo clientelare, deviando l' attenzione da cose che interessano i cittadini e l' economia locale e non il tornaconto elettorale di chi fa politica.

AdR si è liberata dell' handling, mi spieghi perché SEA dovrebbe tenere SEAH, che le fa perdere soldi? Spiegamelo con l' interesse pubblico e degli azionisti, non con l' interesse di chi ci lavora, è ovvio che siam tutti contenti di lavorare per un padrone che ripiana sempre le perdite, anno dopo anno.



Leggo con interesse le tue considerazioni ma permettimi di non aggiungere altro. Non vorrei si arrivasse,da parte mia, ad una sterile risposta che non porterebbe nessun plus a questa conversazione.
 
Se si parte dall' idea che le risposte non servano allora si può chiudere il forum.

Hai travisato le parole,il forum è un ottimo elemento per il confronto.
Ho solo detto che su questo argomento specifico non ritengo di poter andare avanti.

Non sono partito da nessuna idea e ribadisco che leggo con interesse quello che scrivi.
Passo e chiudo........
 
un esempio a caso... Repubblica 2 luglio 1988

COSI' SOFFRE MILANO LINATE AFFOLLATO MALPENSA VUOTO
Repubblica — 02 luglio 1988 pagina 17 sezione: CAOS NEI SERVIZI

MILANO Cuneo non è servita bene dai treni, e anche andarci in auto, da Milano, porta via un bel po' di tempo. Così, da un paio di mesi, una compagnia privata, la Alitasa, due volte al giorno fa decollare un suo aereo da Linate alla volta della capitale delle Langhe: sette posti, quasi mai occupati per intero. Peccato che il piccolo aereo con i tre vip cuneesi occupi l' unica pista dell' intasatissimo scalo milanese in orario di punta (8.2O e 17.45) esattamente come fosse un jumbo per la torre di controllo non fa differenza il tipo di vettore e che magari in coda, sul raccordo, attendano vari DC 9 colmi di passeggeri. Malpensa, l' altro scalo milanese, che ha il difetto di trovarsi a 4O minuti di macchina dalla città, il pomeriggio è completamente vuoto. Ci sono voli verso il nord America il mattino, altri intercontinentali in serata. Il resto del tempo, la quiete regna sulle piste. Linate regge un traffico molto superiore alle sue strutture, e lo fa facendone pagare lo scotto agli utenti. Ritardi continui, sale d' attesa sempre affollate e da bivacco perpetuo, un vero calvario per chi si serve spesso degli aerei, come i pendolari Milano-Roma. Per una contraddizione che nulla ha di logico, mentre Linate è sovraccarico e regala ritardi che si ripercuotono su altri scali, il suo gemello Malpensa è inattivo per buona parte della giornata. Si continuerà così finchè non capiterà un incidente dice Franco Brioschi, dirigente della Filt-Cgil . Poi verrà nominata una commissione di inchiesta. Il problema degli aeroporti milanesi è da sempre spinoso: Linate, per la sua ubicazione a ridosso della metropoli, dei paesi del circondario e dell' Idroscalo, non può espandersi ulteriormente. La pista di decollo e atterraggio è una sola, e tale rimarrà. E' stata ritoccata l' aerostazione, migliorata la distribuzione dei bagagli, ma la questione di fondo non cambia. Malpensa ha invece tutte le carte in regola per diventare il grande aeroporto di cui Milano ha bisogno, ma resistenze di vario tipo hanno ritardato finora la partenza di un progetto esecutivo. Ma il vero scandalo di questi giorni è il mancato utilizzo dell' aeroporto così com' è per alleggerire l' imbottigliamento di Linate. Perchè? Non è vero protesta Ferruccio Pavolini, direttore centrale tecnico-operativo di Alitalia Malpensa viene impiegata per i voli a largo raggio e i charter. Per i voli regolari di linea il discorso è diverso: c' è competizione tra le compagnie, non possiamo noi lasciare le posizioni. Se i clienti potessero scegliere fra un aereo che parte da Linate e uno da Malpensa, certamente sceglierebbero Linate. Ci vorrebbe un organismo superiore che obbligasse tutti quanti su un determinato scalo. Come è successo in Gran Bretagna, dove il governo ha spostato il traffico verso la penisola iberica da Heathrow a Gatwick. Alfredo Ganz, capo-scalo della compagnia elvetica Swiss Air, sostiene invece che toccherebbe proprio ad Alitalia dare il buon esempio: Se si spostasse Alitalia noi e altri non faremmo problemi. Wolfgang Bein, Lufthansa, dal canto suo, precisa: Ci sono troppi charter a Linate, e troppi aerei privati. Per un solo passeggero, a volte ci fanno attendere anche una quarantina di minuti. Le compagnie potrebbero mettersi d' accordo, e orientarsi su Malpensa o Bergamo. Diffidenze e ragioni di mercato rendono, perciò, improponibile una razionalizzazione del traffico aereo su Milano. Malpensa è meno comoda, il taxi per andarci costa caro, in bus o in auto, se l' autostrada è intasata, ci vuole troppo tempo. Eppure non è più lontana di quanto sia Fiumicino da Roma, ed è nella regola della maggior parte degli scali internazionali, quasi mai prossimi ai grandi centri abitati. La gente affermano però le compagnie preferisce Linate, anche se sa benissimo che ritardi e disagi sono da mettere in conto. Un intervento superiore (Civilavia, ministero dei trasporti) non appare probabile. Si dovrà quindi attendere che sia pronto il progetto Malpensa Duemila, ristrutturazione completa dell' aeroporto collegato a Milano attraverso un passante ferroviario, perchè sia fatto ordine e Milano sia finalmente dotata di aeroporti efficienti. Ferruccio Pavolini ha qualche dubbio sui tempi di realizzazione: Una grande Malpensa è l' unica soluzione al problema. Ma temo che ci vorrà parecchio più tempo del previsto. Giovanni Manzi, presidente della Sea, che gestisce Linate e Malpensa, invece è ottimista: Dopo anni di tentennamenti, lo Stato si è deciso e sono stati approvati i finanziamenti. Il progetto esecutivo è pronto, e c' è da sperare che le procedure saranno rigorose, ma rapide. Al più presto faremo una gara d' appalto dei lavori. Il piano regolatore ha già il beneplacito della Regione, è stato pure compiuto uno studio sull' impatto ambientale. La prima pietra, secondo Manzi, sarebbe bello posarla il 21 novembre di quest' anno, quarantesimo anniversario del primo volo commerciale da Milano. Nel frattempo, a tutti i passeggeri di Linate i migliori auguri di partire con un ritardo ragionevole. - di ENRICO BONERANDI
 
Post davvero non commentabile, ricattatorio, disgustoso, insultante.
E il denaro pubblico dovrebbe mantenere il posto a chi pensa e scrive cose del genere?
Non serve molto per capire che in caso di cessione di SeaH i dipendenti non starebbero a guardare. Il denaro di Sea non è pubblico, è una SPA che non riceve contributi pubblici e serve a ripagare il mio onesto lavoro e a dare un lauto dividendo ai soci.
che schifo di mentalità.
Cambieresti idea se dopo anni di sacrifici ti fosse dimezzato lo stipendio solo perchè non hai avuto "la fortuna" di essere spostato ai piani alti.
 
Non serve molto per capire che in caso di cessione di SeaH i dipendenti non starebbero a guardare. Il denaro di Sea non è pubblico, è una SPA che non riceve contributi pubblici e serve a ripagare il mio onesto lavoro e a dare un lauto dividendo ai soci.
Cambieresti idea se dopo anni di sacrifici ti fosse dimezzato lo stipendio solo perchè non hai avuto "la fortuna" di essere spostato ai piani alti.


quoto
 
Bello vedere i progressi del nostro paese dopo 22 anni.
Nel 1988 Malpensa ebbe 869.703 passeggeri, Linate 8.387.694 e Bergamo ben 97.054

Non so che cosa successe a MXP quell' anno, perché nell' 87 i pax erano stati 1.340.078 o nell' 89 furono 1.750.928

Guardando i numeri più vecchi si fa fatica a credere che nel 1980 i pax dell' area milanese fossero stati soltanto 6.296.445
 
Bello vedere i progressi del nostro paese dopo 22 anni.

Tutto sommato MXP è un aeroporto che gestisce 18-20 milioni di passeggeri annui, il problema cruciale è la continua presenza della pecora nera chiamata LIN. Già allora si sapeva che era impossibile investirci e sviluppare qualcosa di sensato... eppure!
 
Tutto sommato MXP è un aeroporto che gestisce 18-20 milioni di passeggeri annui, il problema cruciale è la continua presenza della pecora nera chiamata LIN. Già allora si sapeva che era impossibile investirci e sviluppare qualcosa di sensato... eppure!

C'è da dire che LIN sta calando incessantemente come numero di passeggeri da qualche anno a questa parte. Non altrettanto velocemente però, assistiamo ad una crescita di MXP (che comunque c'è e denota lo sforzo di SEA).
 
C'è da dire che LIN sta calando incessantemente come numero di passeggeri da qualche anno a questa parte. Non altrettanto velocemente però, assistiamo ad una crescita di MXP (che comunque c'è e denota lo sforzo di SEA).

Per vedere un aumento considerevole a MXP devi travasare da LIN. A LIN c'è una componente di voli che serve come il pane per portare transiti a MXP.
La forte diminuzione sta avvenendo sul nazionale dove LIN sta perdendo sempre più passeggeri e dove chi lascia non aggiunge a Malpensa per gli ovvi e soliti motivi che conosciamo.
 
A me invece fa specie vedere i progressi dell'opinione pubblica dal 1988 ad oggi. Difficilmente vedrei oggi un articolo su una testata principale dove il giornalista descrive, quasi ironicamente, come il maggior handicap di Malpensa siano i 40 minuti da Milano, sottolineando l'anomalia della posizione ravvicinata di LIN rispetto agli aeroporti di altre metropoli. Ancor più difficilmente leggerei certe dichiarazioni, da parte di esponenti delle compagnie aeree, dove si auspica un intervento "dall'alto" piuttosto che un agreement tra le compagnie per spostare in massa i voli.
Parliamo di 22 anni fa, dove è vero che il traffico era diverso, ma è altrettanto vero che non c'era il treno, non c'erano 2 autostrade (forse in quegli anni nemmeno una) a collegare l'aeroporto. Dopo tutti questi anni dominati dal progresso, pare che Malpensa si sia allontanata anni luce da Milano rispetto a quanto lo fosse negli anni 80.
 
C'è da dire che LIN sta calando incessantemente come numero di passeggeri da qualche anno a questa parte.
Al netto degli effetti della crisi economica e della rotta per FCO dubito che LIN stia scendendo "incessantemente". Dipende molto dalla politica di prezzo di Alitalia, che domina gli slot dello scalo. Ultimamente AZ ha fatto alcune offerte che mi hanno spinto a comprare, per la prima volta da lungo tempo, voli leisure da LIN.
 
Tutto sommato MXP è un aeroporto che gestisce 18-20 milioni di passeggeri annui, il problema cruciale è la continua presenza della pecora nera chiamata LIN. Già allora si sapeva che era impossibile investirci e sviluppare qualcosa di sensato... eppure!
Più che i numeri che è normale siano saliti, è da leggere che già allora si faceva il ragionamento che con LIN aperto MXP non poteva funzionare bene e l'altro ragionamento interessante è che oltre 20 anni fa si parlava delle opere per connettere MXP a Milano come imminenti ed invece siamo ancora a parlarne dopo oltre 20 anni.
 
Nel 1988 non c' era quasi niente! La superstrada da Busto era tremenda, aveva molti semafori pericolosi, ne ricordo uno all' uscita da un sottopassaggio, era una trappola.

C' era una corsia d' autostrada in meno da Milano a Gallarate, non c' era la Boffalora, non c' era la ferrovia da Sacconago, la Pedemontana era prevista come Varese-Como-Bergamo, inutile all' apt.