un esempio a caso... Repubblica 2 luglio 1988
COSI' SOFFRE MILANO LINATE AFFOLLATO MALPENSA VUOTO
Repubblica — 02 luglio 1988 pagina 17 sezione: CAOS NEI SERVIZI
MILANO Cuneo non è servita bene dai treni, e anche andarci in auto, da Milano, porta via un bel po' di tempo. Così, da un paio di mesi, una compagnia privata, la Alitasa, due volte al giorno fa decollare un suo aereo da Linate alla volta della capitale delle Langhe: sette posti, quasi mai occupati per intero. Peccato che il piccolo aereo con i tre vip cuneesi occupi l' unica pista dell' intasatissimo scalo milanese in orario di punta (8.2O e 17.45) esattamente come fosse un jumbo per la torre di controllo non fa differenza il tipo di vettore e che magari in coda, sul raccordo, attendano vari DC 9 colmi di passeggeri. Malpensa, l' altro scalo milanese, che ha il difetto di trovarsi a 4O minuti di macchina dalla città, il pomeriggio è completamente vuoto. Ci sono voli verso il nord America il mattino, altri intercontinentali in serata. Il resto del tempo, la quiete regna sulle piste. Linate regge un traffico molto superiore alle sue strutture, e lo fa facendone pagare lo scotto agli utenti. Ritardi continui, sale d' attesa sempre affollate e da bivacco perpetuo, un vero calvario per chi si serve spesso degli aerei, come i pendolari Milano-Roma. Per una contraddizione che nulla ha di logico, mentre Linate è sovraccarico e regala ritardi che si ripercuotono su altri scali, il suo gemello Malpensa è inattivo per buona parte della giornata. Si continuerà così finchè non capiterà un incidente dice Franco Brioschi, dirigente della Filt-Cgil . Poi verrà nominata una commissione di inchiesta. Il problema degli aeroporti milanesi è da sempre spinoso: Linate, per la sua ubicazione a ridosso della metropoli, dei paesi del circondario e dell' Idroscalo, non può espandersi ulteriormente. La pista di decollo e atterraggio è una sola, e tale rimarrà. E' stata ritoccata l' aerostazione, migliorata la distribuzione dei bagagli, ma la questione di fondo non cambia. Malpensa ha invece tutte le carte in regola per diventare il grande aeroporto di cui Milano ha bisogno, ma resistenze di vario tipo hanno ritardato finora la partenza di un progetto esecutivo. Ma il vero scandalo di questi giorni è il mancato utilizzo dell' aeroporto così com' è per alleggerire l' imbottigliamento di Linate. Perchè? Non è vero protesta Ferruccio Pavolini, direttore centrale tecnico-operativo di Alitalia Malpensa viene impiegata per i voli a largo raggio e i charter. Per i voli regolari di linea il discorso è diverso: c' è competizione tra le compagnie, non possiamo noi lasciare le posizioni. Se i clienti potessero scegliere fra un aereo che parte da Linate e uno da Malpensa, certamente sceglierebbero Linate. Ci vorrebbe un organismo superiore che obbligasse tutti quanti su un determinato scalo. Come è successo in Gran Bretagna, dove il governo ha spostato il traffico verso la penisola iberica da Heathrow a Gatwick. Alfredo Ganz, capo-scalo della compagnia elvetica Swiss Air, sostiene invece che toccherebbe proprio ad Alitalia dare il buon esempio: Se si spostasse Alitalia noi e altri non faremmo problemi. Wolfgang Bein, Lufthansa, dal canto suo, precisa: Ci sono troppi charter a Linate, e troppi aerei privati. Per un solo passeggero, a volte ci fanno attendere anche una quarantina di minuti. Le compagnie potrebbero mettersi d' accordo, e orientarsi su Malpensa o Bergamo. Diffidenze e ragioni di mercato rendono, perciò, improponibile una razionalizzazione del traffico aereo su Milano. Malpensa è meno comoda, il taxi per andarci costa caro, in bus o in auto, se l' autostrada è intasata, ci vuole troppo tempo. Eppure non è più lontana di quanto sia Fiumicino da Roma, ed è nella regola della maggior parte degli scali internazionali, quasi mai prossimi ai grandi centri abitati. La gente affermano però le compagnie preferisce Linate, anche se sa benissimo che ritardi e disagi sono da mettere in conto. Un intervento superiore (Civilavia, ministero dei trasporti) non appare probabile. Si dovrà quindi attendere che sia pronto il progetto Malpensa Duemila, ristrutturazione completa dell' aeroporto collegato a Milano attraverso un passante ferroviario, perchè sia fatto ordine e Milano sia finalmente dotata di aeroporti efficienti. Ferruccio Pavolini ha qualche dubbio sui tempi di realizzazione: Una grande Malpensa è l' unica soluzione al problema. Ma temo che ci vorrà parecchio più tempo del previsto. Giovanni Manzi, presidente della Sea, che gestisce Linate e Malpensa, invece è ottimista: Dopo anni di tentennamenti, lo Stato si è deciso e sono stati approvati i finanziamenti. Il progetto esecutivo è pronto, e c' è da sperare che le procedure saranno rigorose, ma rapide. Al più presto faremo una gara d' appalto dei lavori. Il piano regolatore ha già il beneplacito della Regione, è stato pure compiuto uno studio sull' impatto ambientale. La prima pietra, secondo Manzi, sarebbe bello posarla il 21 novembre di quest' anno, quarantesimo anniversario del primo volo commerciale da Milano. Nel frattempo, a tutti i passeggeri di Linate i migliori auguri di partire con un ritardo ragionevole. - di ENRICO BONERANDI