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La replica di Formigoni alle precisazioni di ieri di Rutelli.
Formigoni: caro Rutelli sbagli, Malpensa deve crescere ancora
Caro Direttore,
leggo da varie parti che non avrebbe senso riproporre lo scontro tra Milano e Roma in tema di aeroporti. Ma allora perché qualcuno periodicamente lo evoca, attaccando Malpensa? C'è da rimanere allibiti per la gara a ritirare la mano dopo aver lanciato il sasso. Voglio ricordare che né io mai, né alcun altro da queste parti, ha sollevato polemiche su Fiumicino, anzi abbiamo sottolineato più volte l'esigenza dell'intero Paese di avere un sistema di trasporto aereo funzionante. E comunque leggo le parole del Ministro Rutelli come la sconfessione del piano del Dipartimento del Turismo pubblicato domenica sulla stampa nazionale. Viene spesso osservato che Alitalia non sarebbe in grado di supportare contemporaneamente due hub. Allora la questione diventa quale hub tenere in vita, se quello più attrattivo e più in grado di generare valore o l'altro. L'hub più competitivo è al Nord e lo dimostrano i dati, anche se Malpensa ha bisogno di infrastrutture che lo colleghino al territorio. Oltre il 70% dei biglietti di Alitalia viene venduto in questa parte del Paese. Linate e Malpensa rappresentano insieme il 48% del traffico della Compagnia e ad essi fa riferimento un bacino di utenza di 30 milioni di abitanti e 3 milioni di imprese. Ma la domanda è ancora superiore a quella che Alitalia soddisfa, tanto è vero che 11.500 passeggeri al giorno sono costretti a spostarsi su altri hub europei per raggiungere destinazioni intercontinentali. Faccio inoltre osservare al Ministro Rutelli che è sbagliato contrapporre il sistema hub con il «point to point»: essi invece si integrano e convivono. Sulle tratte ricche è utile il «point to point», sulle tratte più deboli si può agire solo con la strategia di concentrazione sull'hub. E' poi del tutto sbagliato contrapporre a Malpensa gli aeroporti di Linate e Orio al Serio. La loro crescita evidenzia ancora una domanda in aumento che non ha potuto essere soddisfatta da Malpensa a causa dei mancati investimenti da parte di Alitalia. In generale il sistema aeroportuale milanese dal 1997 al 2006 è cresciuto del 72%, e nel solo 2006 Malpensa è cresciuta dell'11,1%. Sottolineo ancora che i 13.000 voli mensili operati da Alitalia su Malpensa impiegano il 5% del personale della Compagnia di bandiera, mentre a Fiumicino su 10.000 voli è impegnato il 95% del personale. E Alitalia non ha mai costruito la base operativa a Milano e non ha mai trasferito i 1.400 dipendenti come si era già impegnata a fare nel 2002. Ecco perché insisto nel dire che se Alitalia vuole vivere deve crescere su Malpensa,e a quel punto si potrà anche rivedere la distribuzione dei voli all'interno del sistema lombardo. Concludo sottolineando che nella finanziaria non c'è traccia della quota annuale di 330 milioni per l'infrastrutturazione di Malpensa, impegno assunto fin dal 1998. E' sul complesso di tali questioni che ho chiesto e insisto a chiedere un urgente confronto con il governo nazionale.
Corriere della Sera