Detto questo, che non te/ve ne freghi niente se una delle americane se ne va, la dice lunga sulla lungimiranza di alcune persone che "tengono tanto a Milano, MXP" e stronxxte simili. Evidentemente, quello che interessa e' solo il fatto di fare un salto di tanto in tanto a fare una vacanza a New York, e non si guarda piu' al di la' del naso.
Forse a qualcuno sfugge che sono un po' diverse, come importanza e rilevanza economica, le connessioni dall'Italia con New York fatte "per giocherellare" da Meridiana o Emirates (certo, con mezzi, capitali e stile diversi) o da Alitalia, Delta, United e American, che danno accesso a una rete feeder di grandissimo livello al di la'
Questo non è esatto: dall'Europa non ci sono diretti per una marea di destinazioni americane individualmente piccole ma collettivamente enormi. A Est del Mississippi (per i quali uno scalo a NYC è più conveniente), vi sono centinaia di aeroporti non collegati con LHR, CDG, AMS, FRA, ecc.: PWM, PIT, SAV, CHS, LIT, MEM, BNA, CMH, CLE, IND, SDF, MKE, TPA, ecc. (per citare solo quelli in USA).
Complimenti per l’analisi, lucida e distaccata. Quoto in pieno e mi metto in fila per il bacio accademico (possibilmente in senso figurato).
Mi inserisco in questo filone per condividere un paio di considerazioni: libero mercato o meno - ognuno ha le sue idee e io le rispetto - la competizione non è mai un gioco per signorine, anche quando è “fair”, come amano dire gli anglosassoni.
Il 380 a MXP farà la fine (se non la ha già fatta) di quei predatori che, introdotti con le migliori intenzioni da avveduti biologi in un ecosistema a cui erano totalmente estranei, finiscono per danneggiarlo irreparabilmente.
AA se ne farà una ragione: per una compagnia con 200 destinazioni non credo sia un gran problema spostare le macchine su altre rotte con yield simili. E – onestamente – la spero ipotetica notizia che AA (o UA o chiunque altro) abbandona MXP uscirà in prima pagina solo sulla Gazzetta di Legnano (ammesso che esista). Per riprendere un’espressione in voga su queste frequenze, tranquilli che AA non si fa male, basta guardare le ultime trimestrali. Purtroppo, MXP non è il centro del mondo e questo è un dato di fatto.
Invece, per una ex-compagnia di bandiera trasportare avanti e indietro per l’Oceano pax a 480 euro impegnando preziosi wide-body, forse, è un problema più serio.
E concludo con la questione delle coincidenze. I passeggeri non sono tutti uguali, su questo, credo, siamo tutti d’accordo. Qualcuno paga di più, qualcun altro di meno.
Bella cosa trasportare i turisti a New York col 380, loro sicuramente apprezzeranno, ma per i pax business in transito, quelli disposti a pagare bei soldini per raggiungere destinazioni secondarie ci vuole altro. Cioè un network serio, quello che, per ovvi motivi, hanno solo le major a stelle e strisce, altro che code share della domenica con Jet Blue. E così, se qualcuno abbandonerà a causa del predatore-nuovo-arrivato-con-l’aereo-ciccione-e-silenzioso, si consumerà un’altra emorragia di pax altospendenti (che brutta parola) che sceglieranno i soliti hub europei, LHR e FRA in primis. Con l’effetto che il tempo per raggiungere le destinazioni di cui sopra (TPA, MCO, RDU, SAV, KCI, STL e compagnia cantante) sarà ancora più lungo e il prezzo più alto.
Meglio fare tanti pax o yield più alti? A voi la risposta, ammesso che ce ne sia una buona per tutte le stagioni, cosa a cui personalmente credo poco. (Anche se penso si capisca per chi faccio il tifo, visto che passo settimane e settimane a pascolare per la provincia americana...)