Comiso: piu' vicina l'apertura


Effettivamente non c'è scritto che sarà con Windjet, mea culpa...
Spero non si tratti di un nuovo volo targato Ryanair, più che altro perchè già 2 daily su CTA saranno un po' troppo, un terzo volo (immagino comunque non giornaliero) sull'area catanese allargata, sarebbe un suicidio..
 
Sono dell'idea che un Sindaco debba occuparsi dei problemi del proprio Comune e di chi ci abita. Questi un pò vanno in Irlanda, un pò a Charleroi, un pò a Rimini ed un pò si lamentano di SAC alla quale non hanno ancora consegnato lo scalo. Accordi a destra e sinistra e non mi pare che le casse del comune siano floride
 
COMISO - 09/12/2010
Comiso: Magliocco, s’avvicina il 16 dicembre e il deputato del Pd conferma la protesta
Digiacomo è pronto: "M’incateno davvero"!
Se entro metà dicembre non sarà firmato il decreto d’apertura dell’aeroporto, il parlamentare comisano andrà a incatenarsi davanti al ministero dei Trasporti


Laura Incremona
«Siamo riusciti a trasformare l´aeroporto di Comiso da fiore all´occhiello del Mezzogiorno d´Italia a vergogna nazionale. Quindi, per la seconda volta, arrossisco ma m´incateno». L´onorevole Pippo Digiacomo (nella foto) ha inoltrato una lettera ai governi regionale e nazionale e a tutte le istituzioni per confermare l´incatenamento del 16 dicembre a Roma in segno di protesta contro la mancata firma del decreto di apertura dell´aeroporto di Comiso.

Mentre si discute già di accordi con altri aeroporti nazionali, di compagnie aeree che dovrebbero fare scalo a Comiso, Digiacomo getta acqua sul fuoco dell’entusiasmo, facendo rilevare come ancora manchi una firma importante nel decreto interministeriale, che consentirebbe l’apertura al traffico passeggeri e merci. Collateralmente, qualche settimana fa il sindaco Alfano, presidente pro tempore della So.A.Co, ha sporto denuncia contro l’Intersac, socio di maggioranza nella società di gestione aeroportuale, per ottenere un posto in più nel cda So.A.Co. Un’azione che potrebbe comportare ulteriori dilazioni di tempo per l’assegnazione della presidenza stessa.

Nella sua missiva, Digiacomo dichiara: «Sono costretto a ripetere l´azione clamorosa del 26 luglio: allora m´incatenai davanti ai cancelli dell´aeroporto di Comiso, il 16 dicembre ripeterò questo gesto incatenandomi davanti al ministero dei Trasporti. Infatti, mentre sembrerebbe alla firma il dispositivo che risolverebbe una stucchevole questione di sedime, l´aeroporto di Comiso, pronto da mesi e mesi, è ancora sprovvisto del decreto che ne sancisce l´apertura al traffico passeggeri e merci, con relativo accollo delle spese per Vigili del fuoco e controllori di volo a carico dello Stato (come del resto avviene in tutti gli altri aeroporti italiani). Inoltre, dal 2007 l´infrastruttura (tra le più belle e moderne del Mezzogiorno) è dotata di una società di gestione, la Soaco, ben capitalizzata che si ritrova davanti alla porta una fila di vettori interessati a portare i loro aerei a Comiso ai quali non si possono dare risposte certe, col rischio di perdere ancora un´altra stagione estiva. Questa perdita viene considerata come una iattura da tutta la classe dirigente siciliana, di qualsiasi colore o schieramento politico».

Digiacomo dà atto all’onorevole Nino Minardo d´essere riuscito a far votare in aula, con l´appoggio di tutti i parlamentari siciliani, un emendamento cospicuo per la copertura delle spese Enav; così come al presidente della Regione Raffaele Lombardo, d´aver impedito l´iniquo tentativo di declassamento della struttura.

http://www.corrierediragusa.it/arti...rive-alle-istituzioni-mincateno-davvero!.html
 
come cosa????
a quella che ormai è una barzelletta nazionale. a tutti i politici che invece di lavorare pensano a come renderci la vita un'inferno!!!!!

Che la storia di questo aeroporto di Comiso sia diventata una barzelletta non ci sono dubbi,
ma addirittura parlare di inferno in questo contesto mi sembra un po esagerato, anche senza Comiso sopraviveremo :diavoletto:

diciamo che e' un peccato lasciare
una struttura nuova di zecca (che puzza ancora di vernice fresca), fatta anche con fondi europei, li a marcire inusata.
 
ma infatti sull'inferno mi riferivo non solo all'aeroporto ma a tutto quello che ci circonda. del fatto che in generale le forze politiche fatto di tutto per renderci la vita difficile. L'aeroporto è solo la punta di un'iceberg.
 
Comicio a crederti...a proposito: da quanto tempo è stato consegnato lo scalo a questo grande nemico?

Praticamente da sempre, visto che
l'aeroporto e' stato costruito dal comune di Comiso e
la "SoACo" e' stata costituita dal comune di Comiso, quindi
il comune essendo proprietario e possessore dell'aeroporto e allo stesso tempo "gestore"
l'ha avuto nelle sue consegne da sempre.

Se poi ti riferisci alle problematiche tecniche dietro cui si nasconde il maggior azionista della Soaco,
cioe' la mancata consegna ufficiale,
basta guardare a come si sono mossi fino ad ora, o forse meglio dire la completa immobilita' della Intersac
quando una qualsiasi altra compagnia avrebbe fatto un bel casino per far fruttare il loro investimento
pretendendo la cosegna nei tempi stabiliti o chiedendo i danni al comune di Comiso per i ritardi accumulati.

Qua siamo alle comiche,
invece di avere Intersac che fa causa al comune abbiamo il comune che fa causa ad Intersac.
 
Alla firma il decreto per lo scalo di Comiso
Il presidente dell’Enac esprime soddisfazione per il via libero del ministro Matteoli

Via libera alla firma del decreto riguardante l’aeroporto di Comiso per il trasferimento del sedime aeroportuale dal demanio militare alla Regione Siciliana. Il presidente Enac, Vito Riggio, esprime soddisfazione e ringrazia il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, che ha accolto la proposta dell’ente di inserire il nuovo scalo di Comiso nella rete degli aeroporti di interesse nazionale. Ora l’ente auspica che il ministro dell’Economia “voglia controfirmare a breve il decreto, presupposto essenziale per la certificazione da parte dell’Enac e, quindi, per l’entrata a pieno regime dell’aeroporto, che costituirà un sistema con lo scalo di Catania”, ha detto la società.

(Guidaviaggi)
 
un altro pennivendolo

Comiso: gli oneri per i primi tre anni per l’assistenza al volo saranno di pertinenza dello Stato
"Decolla" l´aeroporto di Comiso con la firma del decreto
Sancito il passaggio dell’area dell’ex base Nato dal demanio militare al comune casmeneo


Duccio Gennaro
"Decolla" l’aeroporto. La firma del decreto interministeriale che sancisce il passaggio dell’area dell’ex base Nato dal demanio militare al comune casmeneo è di quelle che contano. Non si tratta più di speranze, di progetti, di protocolli di intesa come tanti in questi ultimi anni; c’è la certezza ormai che l’aeroporto Vincenzo Magliocco aprirà. Se non sarà già in estate sicuramente in autunno.
Con il decreto i ministri La Russa, Difesa, Mattioli, Infrastrutture, e Tremonti, Tesoro, certificano che gli oneri per i primi tre anni per l’assistenza al volo saranno di pertinenza dello Stato consentendo così alla società di gestione e quindi all’ente locale di non avere un onere aggiuntivo. Ora il decreto dovrà essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per diventare operativo ma il sindaco di Comiso Giuseppe Alfano e la stessa Soaco hanno cominciato a muovere i primi passi per far sì che i primi aerei decollino dallo scalo ibleo. Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, da parte sua ha ringraziato "il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli che con sollecitudine e sensibilità istituzionale ha accolto la proposta dell´Enac di inserire il nuovo scalo di Comiso nella rete degli aeroporti di interesse nazionale, ancorché a gestione diretta del comune di Comiso e non più a gestione Enac".

Il presidente dell´ Enac si augura anche che "il ministro dell´Economia voglia controfirmare a breve il decreto, presupposto essenziale per la certificazione da parte dell´Enac e, quindi, per l´entrata a pieno regime dell´aeroporto, che costituirà un sistema con l´aeroporto di Catania". Già ad inizio della prossima settimana una commissione tecnica della Enac sarà a Comiso per consegnare la struttura aeroportuale alla Soaco, cui tocca invece mettersi in moto per trovare i primi «clienti» per Comiso. L’interesse di alcune compagnie europee c’è ed è noto.

In prima fila Ryan air che vuole fare di Comiso l’hub più meridionale della sua rete europea che va da Helsinki fino a Trapani. C’è poi Helvetic Airways che intende sviluppare il traffico tra la Sicilia ed il centro Europa volando da e per Zurigo. Ultimo in ordine di tempo l’interesse manifestato da Eagles Airways che vuole collegare Comiso con Catania.

http://www.corrierediragusa.it/arti...i-comiso-firma-decreto-interministeriale.html

Comiso-Catania in A380!
:super:
 
Tra gli anni 60 e 70 anche LAI volò da Comiso a Catania...ma quelli erano altri tempi...

Faranno poi concorrenza ad Interbus/Etna trasporti? :D:D

Mio padre nel 1971 ebbe il "piacere" di farsi quei 30 minuti di volo,
l'ultima volta che presi l'autobus dell'Etna Aeroporto-Comiso (fermata Coffa) l'abbiamo fatta in 1h 05min.
Qua con i tempi se la giocano con scarti minimi :D
 
Aeroporto Magliocco, voli privati nello scalo pubblico: 9 comisani denunciati in Procura
La Guardia di finanza conferma le denunce alla Procura ma mantiene il riserbo sui nomi. L’inchiesta potrebbe riguardare anche i ritardi sull’apertura dello scalo. Fra i denunciati un ingegnere e politici?


Giuseppe La Lota
Malversazione a danno dello Stato e abuso d’atto d’ufficio. Sono i reati per i quali la Guardia di finanza di Vittoria, nell’ambito delle indagini condotte dal procuratore della Repubblica Carmelo Petralia, ha denunciato 9 comisani soci di un Aeroclub privato. Fra i destinatari delle denunce, un ingegnere e qualche politico comisano? Sono solo indiscrezioni, perché la Guardia di finanza al di là di uno scarno comunicato non ha voluto ufficializzare altro.

Secondo l´accusa, i denunciati utilizzavano la pista dello scalo del «Magliocco» per fare decollare e atterrare piccoli velivoli privati appoggiati in un hangar concesso in comodato d’uso dal Comune di Comiso. Non una sola volta, ma fino a un mese fa. Beccati in flagranza dalla Finanza e dallo stesso procuratore capo Carmelo Petralia. Dentro il Magliocco, fermo per le note procedure burocratice e per i capricci della classe politica nazionale e regionale, si effettuavano voli privati con piccoli aerei. Per piacere o per affari? La Finanza non dice nulla.

Però le Fiamme gialle fanno capire che il grosso dell’indagine deve ancora avvenire. Il botto dell’inchiesta si attende dopo l’inaugurazione del primo volo ufficiale, quello vero che si aspetta da diversi anni. C’è aria di presunte irregolarità piuttosto pesanti attorno alla vicenda aeroportuale, che ancora deve aprire i battenti e già interessa le cronache giudiziarie.

Più volte le fiamme gialle si sono introdotte nello scalo per verificare da vicino l’attività svolta dai soci dell’Aeroclub. Ma anche sui ritardi dell’apertura. In estate arrivarono al Magliocco il colonnello Francesco Fallica e il procuratore Carmelo Petralia. Una normale visita, si disse. Falso. Erano lì in servizio.

In realtà i gestori dell’Aeroclub furono colti in flagranza di volo. Un mese fa un’altra visita e altri accertamenti positivi. L’inchiesta sull’aeroporto di Comiso coincide esattamente con l’arrivo in provincia del colonnello Fallica e del prefetto Francesca Cannizzo. Anzi, è stata proprio il rappresentante del Governo a Ragusa a dare il là su alcune cose che non "volavano" per il verso giusto.

http://www.corrierediragusa.it/arti...llo-scalo-pubblico-9-comisani-denunciati.html
 
Almeno per ora è reato atterrare a Comiso.

13:48, 21 dicembre 2010
L’aeroporto di Comiso non è ancora operativo ma già è protagonista nell’ambito penale. Infatti la Guardia di Finanza nel corso delle indagini delegate dal Procuratore della Repubblica – Dott. Carmelo Petralia -, nell’ambito del procedimento penale avente ad oggetto eventuali responsabilità in ordine ai ritardi nell’apertura dello scalo Comisano, ha riferito parte delle risultanze emerse nel corso delle indagini e, nello specifico, sull’utilizzo in forma privata dello scalo Comisano da parte di un AeroClub privato. E’ stato dunque accertato, in più occasioni, che dalla pista partivano ed atterravano veicoli leggeri i cui proprietari risultavano soci di un AeroClub privato. In sintesi, lo scalo Comisano era utilizzato dai soci dell’AeroClub come pista di decollo, atterraggio e ricovero dei mezzi privati in un hangar concesso in comodato d’uso gratuito dal Comune di Comiso.
Allo stato le indagini, hanno consentito di segnalare all’A.G. 9 persone coinvolte a vario titolo, per l’uso improprio della pista dell’aeroporto di Comiso da parte di un AeroClub privato. La Guardia di Finanza ha, infatti, contestato i reati di cui agli artt. 316 bis (Malversazione a danno dello Stato) e art. 323 (abuso di ufficio) per l’uso non consentito e per la destinazione diversa dello scalo aeroportuale Comisano.
Ecco dunque che in attesa di veder volare i grandi aerei viene proibito anche a quelli piccolissimi di usare la pista. Sicuramente ha ragione la GDF e ci sono gli estremi di reato ma l’aviazione generale, cioè quella che viene praticata da appassionati e senza lucro, è piena di atterraggi e decolli in piste erbose, piene di buche, con ostacoli vari. Almeno a Comiso tutte queste operazioni avvenivano in piena sicurezza visto che per un piccolo monoelica, a cui servono appena un paio di centinaia di metri, c’era a disposizione una pista di 2 chilometri e mezzo. Altro che sicurezza!! Insomma aspettando le decisioni della Sac era bello vedere qualche aereo partire da Comiso. Ma la legge è legge.

http://www.reteiblea.it/?p=17111