Ad Alitalia, che ha già Embraer in flotta, non conviene prendere qualche E145 per operare rotte come Ancona, Bologna, Pisa, Rimini, Bolzano, Parma, Salerno, ecc.??
Costa davvero così poco dare questi voli a Carpatair?
Quoto. Con la mossa ATR by Carpatair, AZ si sta facendo una pubblicità negativa che imho rischia di costarle più di quello che ora risparmia.Comunque la cosa più sensata ed intellettualmente onesta e direi, anche di ritorno di immagine, sarebbe richiamare i piloti ex AT in CIGS e farli volare.
Mi pare 51
Comunque la cosa più sensata ed intellettualmente onesta e direi, anche di ritorno di immagine, sarebbe richiamare i piloti ex AT in CIGS e farli volare.
mobilità. Ah... dimenticavo. Quello che proponi faceva parte degli accordi. Il famoso Lodo Letta....
Comunque la cosa più sensata ed intellettualmente onesta e direi, anche di ritorno di immagine, sarebbe richiamare i piloti ex AT in CIGS e farli volare.
In ogni caso, in un contesto complesso come quello di AZ, che soffre e si porta, volente o no, un immagine di Azienda salvata, se una rotta (che è paragonabile ad una linea di prodotto) non va, la puoi chiudere e basta. subappaltarla, a queste condizioni, a chiunque bene inteso, quando hai migliaia di persone qualificate in CIGS o peggio ancora come mi hanno giustamente sottolineato in Mobilità, oltre a non essere eticamente corretto è pure controproducente per la tua immagine.
Appunto. Se AZ deve stare così attenta ai conti (e deve farlo), come mai ha accettato di spostare gli ATR da AOI a BLQ causando gli extra costi (e la possibile perdita di clienti) che i dirottamenti causa nebbia comportano?Accettando l'idea del subappalto a Carpatair di voli con ATR 72, rimane il fatto che far volare su BLQ in inverno un aereo non abilitato ad atterraggi con scarsa visibilita' non e' una saggia decisione visto che l'aeroporto e' in una zona dove la nebbia quasi la fabbricano. Questo a prescindere dal fatto che si usi un ATR 72 Carpatair verniciato come se fosse un aereo Alitalia o qualsiasi altra cosa in grado di volare
E' anche vero però che se chiudi le tratte altre persone, che lavorano nell'indotto e negli aeroporti che lasci perderanno il lavoro.
Come ho già scritto, se l'operazione AZ fosse fatta su un numero elevato di rotte, sarei d'accordo con te. Ma anche dal punto di vista etico, parliamo di un numero di risorse umane limitato che verrebbe riassorbito. Capisco bene che salvare anche 1 persona dalla mobilità in questo contesto economico sia importante, ma, come scrivi tu stesso, AZ soldi non ne ha proprio. Quindi, piuttosto che chiudere le rotte, mio malgrado preferisco a malincuore una soluzione di questo tipo.
Non la critico come operazione in generale, anche se non sono così sicuro che ci sia un grande indotto su queste linee, critico molto fortemente invece il voler dare un italianità ad un vettore che non lo è (leggasi livrea). un operazione da marketing spinto (anche troppo) che fa arrabbiare ancora di più chi già ha altri motivi per esserlo e che espone l' azienda ad un facile tiro al bersaglio quanto invece avrebbe bisogno di tutt'altro.
Vi ricordo che stiamo parlando della compagnia che appena arrivati gli E-jet li ha messi base Milano in inverno. Dirottamenti a gogò e di corsa aerei spostati a FCO in attesa della bella stagione. Perché per le certificazioni ci vuole anche del tempo. Quindi di che stiamo parlando??
Appunto. Se AZ deve stare così attenta ai conti (e deve farlo), come mai ha accettato di spostare gli ATR da AOI a BLQ causando gli extra costi (e la possibile perdita di clienti) che i dirottamenti causa nebbia comportano?
E' sufficiente uno stormir di fronda in quel di Ancona per dimenticare il rigore contabile?
Allora..
1 Ti risponderò completamente il giorno in cui avrai un minimo di esperienza di gestione complessa in contesti multinazionali (che dimostri chiaramente di non avere visto ciò che scrivi e come lo scrivi) per capire che il personale di una azienda, con la sua esperienza operativa è SEMPRE, se coinvolto nel processo decisionale una delle chiavi per la ristrutturazione vincente di una azienda, le delocalizzazioni estreme ( ed io ritengo che questa degli ATR sia paragonabile a ciò), normalmente sono comode solo a chi la la mancanza di cash flow, l'ha creata o non la riesce a gestire per i più diversi motivi ( e direi che questo è il caso di AR)
In ogni caso, in un contesto complesso come quello di AZ, che soffre e si porta, volente o no, un immagine di Azienda salvata, se una rotta (che è paragonabile ad una linea di prodotto) non va, la puoi chiudere e basta. subappaltarla, a queste condizioni, a chiunque bene inteso, quando hai migliaia di persone qualificate in CIGS o peggio ancora come mi hanno giustamente sottolineato in Mobilità, oltre a non essere eticamente corretto è pure controproducente per la tua immagine.
2 Cortesemente, i toni sensazionalistici e da strillone di mercato, usali con qualcun altro.
End of OT