mi spiace essere un pò contro-corrente ma la delega che il governo vorrebbe farsi attribuire dal parlamento è solo in parte il tentativo di salvare alitalia (meglio sarebbe dire la conseguenza di... alitalia starebbe meglio se ci fosse un riassetto) nella realtà nasconde la vecchia diatriba tra dipartimento del ministero dei trasporti ed ENAC, diatriba che emerse palesemente con la riforma del codice e che fu sopita salvo ri-presentarsi ora. la delega (che tutti possono leggere grazie a goafan) contiene delle tematiche "corrette", che andrebbero attuate al più presto, ma ahimè anche dei pateracchi (la lite).
tematiche corrette:
1) la necessità che il ministero faccia un piano nazionale dei trasporti (e della radionavigazione... questo piano se lo sono dimenticato ancora!... ma rimedieranno eheheeh). mi par logico che sia la politica a decidere dove il paese debba andare con le sue infrastrutture e non i singoli privati
2) conseguentemente all'eventuale piano nazionale dei trasporti è logico che si stabilisca quali debbano essere le strutture "d'interesse nazionale" e quali no. stabilire, insomma, con il piano, quelle da finanziare con soldi pubblici e quelle con capitali esclusivamente privati. le "non primarie" non vuol dire che non devono (o dovranno) esistere ma più semplicemente che dovranno ricorrere all'autofinanziamento (oltre a rispettare i requisiti tecnici): cuneo può, per esempio, liberamente diventare un hub ma con soli soldi privati!
3) una volta assunti impegni, finanziati con soldi della collettività, è fuor di dubbio che ci sia un "rolino" di marcia (tra gestore e stato) che se non rispettato porti a delle sanzioni, che possono spingersi fino alla revoca della concessioni. ciò per evitare le schifezze stile malpensa dove sea ad oggi non ha ancora completato le opere promesse, ormai molti anni fa, distraendo (diciamo cosi) i denari per altre faccende (non per finanziare le low cost, questo non può avvenire). un piano nazionale comporta degli impegni che vanno rispettati!
4) l'introduzione di un sistema sanzionatorio certo nel qual caso non vengano rispettati, da parte dei gestori, gl'impegni assunti col contratto di programma. ad oggi paradossalmente, sotto la pressione dei gestori, è stato introdotta addirittura la possibilità per il gestore di bloccare gl'aerei di un vettore che non adepia ai suoi impegni debitori nulla può essere fatto loro, invece, nel qual caso siano loro stessi a non rispettare gl'impegni anche quelli semplicemente qualitativi. vedi il croncico problema della riconsegna bagagli o altro tutti elementi che puntualmente ricadono negativamente sui vettori
5) la necessità di dare una regolata (leggi un minimo di contendibilità) all'uso degli slots e dei diritti di traffico "dormienti". attenzione non solo creare una situazione che superi la vecchia regola del grandfather right ma anche la necessità di dotare ENAC di strumenti atti a far rispettare gli slots una volta assegnati. sempre restando in tema malpensa, e giusto per fare un semplice esempio, è fuori dal mondo che ad un vettore vanga assegnato un slot alle 9 e questo puntualmente lo usi alle 10 senza che nessuno possa fare nulla! (girano le balle e giustamente ad alitalia vedersi un volo che dovrebbe essere da slot fuori dalla sua onda fatto partire costantemente in ritardo e dentro l'onda alitalia)
detto ciò risulta superfluo arroccarsi sulla classificazione degli aeroporti in base al numero di pax (che direi essere più una mezza bufala giornalistica), così come credere che il progetto abbia solo finalità pro-alitalia e non invece anche di riequilibrio del sistema!
tralascio la diatriba ENAC/dipartimento del ministero che tanto interesserebbe solo agli addetti ai lavori anche se temo sarà qualla che farà affossare il provvedimento...