Però, dai, se ci pensate è una gran bella soluzione:
FS -> integrazione modale
Delta -> partenariato industriale
Atlantia -> integrazione verticale
MEF -> servizio pubblico
Quattro strategie al prezzo di una sola compagine sociale.
Lo voglio proprio vedere il futuro AD all’opera.
Boutade a parte, a me preoccupa più l’assetto societario che non i pur evidenti problemi finanziari e industriali.
Nella gran parte dei casi, gli azionisti di una società fanno certamente i propri interessi individuali, ma il soddifacimento degli interessi ricade comunque entro il perimetro della società partecipata. Questo è il legame – l’obiettivo di crescita, di generazione di valore della società in cui hanno investito – che rende, o dovrebbe rendere, coerenti fra loro interessi di soci pure diversi.
Il mio timore è che qui questo non accada. Ognuno dei quattro soci è portatore di interessi che, primo, non sono collimanti, secondo, ricadono fuori dal perimetro aziendale. L’investimento, in questa situazione, non è un fine, ma un mezzo per altro, o – peggio – per quattro “altri” diversi.
La gestione strategica di Alitalia rischia di non trovare una strada che permetta a tutti e quattro i soci di rendere collimanti i singoli interessi, e rischia di risolversi in un’incessante mediazione fra spinte contrastanti.
Non sono ottimista, ma spero di sbagliarmi.