Alitalia: CAI ritira l'offerta


Stato
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Non vedo perchè scandalizzarsi per la scelta di CGIL, piloti e assistenti di volo (il personale dunque più qualificato in AZ).

Si giocano loro lo stipendio, il futuro, la professionalità, ci mettono la faccia anche con i colleghi domani mattina.

Tengono duro nel naturale gioco delle parti, sapendo/sperando che il fallimento di alitalia (in qualunque modo arrivi) è inaccettabile per Berlusconi.

Ps Nella vicenda Alitalia credo che il personaggio davvero più insopportabile sia stato l'untuoso Bonanni, davvero impresentabile.

Ecco cosa pensano: tanto SB non farà mai fallire AZ ed accetterà quello che vogliamo.
Secondo me siete degli illusi.
Vi siete giocati lo stipendio, il futuro, la professionalità puntando su un cavallo bolso ansimanete e sbanfante (Berti & Co.) e mo avetre perso tutto..compreso la faccia (vi rimangono gli equipaggi di Aerolienas Argentinas).
d.
 
Da lavoce.info
di Carlo Scarpa

L’offerta della Cai è stata ritirata. Significa che Alitalia non ha alternative concrete se non la liquidazione. E’ una cosa grave. Diverse volte, abbiamo denunciato i costi elevati di questa operazione, anche se, probabilmente, il costo del fallimento è ancora più elevato. Lo scopriremo nei prossimi giorni. Quali sono ora le alternative? Intanto il Commissario deve decidere se continuare a far volare o meno gli aerei di Alitalia. Ha le possibilità di farlo. Ha anche le possibilità di attingere a risorse finanziarie specifiche e privilegiate, con garanzie particolari per chi fornisca queste risorse finanziarie. Auspichiamo che il Commissario decida di farlo. E’ possibile soprattutto su quelle tratte in cui Alitalia guadagna direttamente denaro, in particolare la Milano -.Roma. Un’analisi precisa di quali rotte sono vantaggiose la può fare soltanto Alitalia. È chiaro che Alitalia non può chiudere domani. Bisogna anche decidere cosa fare dei suoi asset. Se la cordata italiana ha effettivamente chiuso i battenti le uniche alternative potranno essere all’estero. Le ipotesi più verosimili sono Air France o Lufthansa. A condizioni purtroppo ancor più penalizzanti di quelle ipotizzate per la Cai e ora rifiutate. La trattativa sarà difficile. Ora il pallino è in mano al governo e “ai piedi” (per venire qui o andarsene) degli investitori stranieri. Non ci resta che sperare che siano ancora interessati al mercato aereo italiano che è ricco e può dare grandi soddisfazioni. Ci vuole ora un operatore serio e motivato, in grado di cogliere questa opportunità
 
Ecco cosa pensano: tanto SB non farà mai fallire AZ ed accetterà quello che vogliamo.
Secondo me siete degli illusi.
Vi siete giocati lo stipendio, il futuro, la professionalità puntando su un cavallo bolso ansimanete e sbanfante (Berti & Co.) e mo avetre perso tutto..compreso la faccia (vi rimangono gli equipaggi di Aerolienas Argentinas).
d.

Ho scritto apposta "sperando".

Io non mi sono giocato nulla, ma non capisco tutta questa acredine nei confronti di chi comunque nella partita rischia tanto.

Sarà loro consentito di decidere per quanto li riguarda, o debbono obbedire comunque secondo il volere di questo o quello.
 
AZ non fallirà. COme si diceva qualche centinaio di post fa alla fine il governo convincerà miracolosamente CAI & parti sociali a trovare un accordo.

Non mi sembra un'ipotesi così remota.

A proposito, ma nel caso di non ritorno al tavolo Toto e il suo miliardo e trecento milioni di debiti che fine fa?
 
Probabile.
Ma allora i casi sono due:
a) Tremonti butta nel calderone altri soldi (300/400 milioni)
b) Fantozzi la prossima settimana vende ad LH alcuni assets (i pochi aerei buoni che ci sono, alcuni slot). In questo LH offrirà il proprio contratto con decurtazione del 30% ai dipendenti AZ che vogliono continuare a lavorare (del resto Berti sembrava d'accordo con questa situazione).
Forse la soluzione b è un po' troppo fantasiosa...ma SB non mi sembra il tipo di farsi prendere in castagna.

Gli aerei che nn sono in leasing sono ipotecati e quelli nn ipotecati ..quindi...
SB cosa farà....si p già scritto ..secondo voi avate visto sentito persone che si raòllegrano per la perdita del lavoro???COsa ne pensa l'elettorato di sinistra...penso siano più vicini a SB che alla CGIL..ora..

Veltroni ha distrutto i comunisti
La CGIL i sindacati .....a ma è colpa di SB
 
Sarà loro consentito di decidere per quanto li riguarda, o debbono obbedire comunque secondo il volere di questo o quello.

Obbedire????

Ma Alitalia mica è di proprietà dei suoi dipendenti !!!

Qui si cerca di stravolgere la base dell'economia e del buon senso !!!

Quando si vende un'azienda cosa c'entrano i suoi dipendenti, tanto più se è in amministrazione controllata? I dipendenti non sono i proprietari !!
 
Obbedire????

Ma Alitalia mica è di proprietà dei suoi dipendenti !!!

Qui si cerca di stravolgere la base dell'economia e del buon senso !!!

Quando si vende un'azienda cosa c'entrano i suoi dipendenti, tanto più se è in amministrazione controllata? I dipendenti non sono i proprietari !!

Ma se accettare i termini dei loro contratti si o no?
 
Non mi sembra un'ipotesi così remota.

A proposito, ma nel caso di non ritorno al tavolo Toto e il suo miliardo e trecento milioni di debiti che fine fa?

continua a fare quello che fai tu se hai un mutuo,,paghi le rate...
I debiti sono su beni che servono a fare fatturato ....e sono a a garanzia....differenti che avere debiti e produrre debiti e nn avere benia garanzia...
Un po' come chiedere un prestito per comprare una licenza e macchina per taxi
ed uno per andare giocare al video pocker....
 
Non mi sembra un'ipotesi così remota.

A proposito, ma nel caso di non ritorno al tavolo Toto e il suo miliardo e trecento milioni di debiti che fine fa?

E' tutto legato al futuro di AZ.
Se AZ fallisce AP continua da sola.
Se AZ passa a qualche grande major, son sicuro che Toto non resterà a guardare e riuscirà ad infilare anche la sua compagnia nel merger, sempre mettendo sul piatto slots appetibili e aeroplani nuovi fiammanti.
Toto è ormai in una situazione ideale, i suoi dipendenti evidentemente un pò meno...
 
Ma se accettare i termini dei loro contratti si o no?

Certo.

E qui secondo me CAI ha sbagliato, almeno formalmente, approccio.

Poteva fregarsene di tutti e comprare comunque AZ.

Chi ci sta nel contratto, dentro. Chi non ci sta, fuori.

L'unico problema è che i magnifici avrebbero bloccato aerei ed aeroporti, esercitando un loro NON diritto di sciopero. Quando l'azienda fallisce, si ha solo il diritto di riempire il proprio scatolone e sperare nella tutela dello stato.
 
Cosa ci insegna la crisi Alitalia? Nulla



Beppe Severgnini,

Cominciar quivi una crudel battaglia,/come a piè si trovar, coi brandi ignudi:/non che le piastre e la minuta maglia,/ ma ai colpi lor non reggerian gl'incudi.
Solo un Ariosto aeronautico potrebbe descrivere la furiosa tragicommedia recitata intorno ad Alitalia. A noi non resta che domandarci: cosa insegna, di nuovo, questa vicenda?
Non insegna nulla di nuovo sul governo del Paese. I ministri amano dire gatto! prima di averlo nel sacco. E in Italia dobbiamo avere sacchi minuscoli o gatti velocissimi, perché spesso ci ritroviamo a mani vuote. Questo governo non è diverso dagli altri. I risultati prima s'annunciano, poi s'inseguono affannosamente. C'era Air France, l'abbiamo fatta scappare: geniale.
Non racconta niente di originale sul modo di fare le riforme. I cambiamenti italiani avvengono per accomodare gli interni (insiders, in milanese moderno). La riforma della scuola elementare serviva per trovare posto ai maestri; la riforma della giustizia deve garantire avvocati e giudici, quella delle banche i banchieri, quella della televisione chi ci lavora. Il pubblico (utenti, clienti, consumatori) resta sullo sfondo. Se ci guadagna, è una coincidenza.
Non rivela nulla di particolare sulla cultura d'impresa. I nostri capitani coraggiosi (non solo i 16 della cordata CAI) preferiscono, non da oggi, la navigazione sul lago. Telefoni, autostrade o concessioni televisive: cambia poco. L'inizio della carriera è un brulicare di idee e convegni, sogni originali e brillanti investimenti. Poi subentrano l'età, l'incertezza, i figli, le mogli. La nazione che voleva "fare la rivoluzione col permesso dei Carabinieri" (Longanesi) ha i capitalisti che si merita. Amano la competition con l'airbag: l'importante è non farsi male.
Non dice nulla di speciale sulle relazioni sindacali. Un mondo magmatico, dove diritti e furbizie s'intrecciano con proteste legittime e privilegi imbarazzanti. Come tanti, ho provato per anni a capire chi fosse responsabile del disastro a puntate dell'Alitalia: prima di un articolo o di un programma TV, in un aeroporto o durante un volo (sono rimasto pateticamente fedele). Ho ascoltato l'amministratore delegato e il tecnico della manutenzione, il ministro e il consulente, i piloti (tanti e loquaci) e il personale di terra, l'impiegato all'estero e le assistenti di volo. Ognuno cercava di convincermi che la colpa era degli altri.
Non insegna niente sul modo in cui si prendono le decisioni importanti, quelle che segnano il futuro di un Paese. Maratone nella notte, tavoli caotici e infiniti, cartelli e comunicati, giornalisti accampati, ultimatum non ultimativi, scioperi-ripicca, dichiarazioni sopra le righe, compromessi sottobanco. Tutto già visto, tutto ben noto agli italiani (quelli che alla fine pagheranno i debiti della bad company). Se la rassegnazione che si respira in giro fosse ossigeno, potremmo scalare tutti il K2.
Cosa rivela di nuovo la vicenda Alitalia, allora? Niente, questo è il punto. Niente che non sapessimo già. Se ci pensate, è davvero triste.
(Dal Corriere della Sera del 18 settembre 2008)
 
Non mi sembra un'ipotesi così remota.

A proposito, ma nel caso di non ritorno al tavolo Toto e il suo miliardo e trecento milioni di debiti che fine fa?

Che se li ripaga con gli extrasupermega LF che eredita dal fallimento di AZ.
Alla faccia di chi lo ha sempre denigrato e preferisce restare a spasso...
 
Adesso chiamo il CFA "plas" (copyright Nicolap) e chiedo un invito per il party di Fiumicino.

Che dite? Con 225.000 miglia mi faranno entrare nel privé?

La grandezza e la forza di Berlusconi sta anchenella possibilità di dettare l'agenda politica a piacimento, arma i telegiornali, le trasmisisoni amiche e giù secondo quello che si vuole fa passare.

Ora che un centinaio di dipendenti AZ abbia armato un casino a fiumicino diventa utile per schernire una parte. Funzionale a veicolare il proprio messaggio. A semplificarlo; qui i buoni, di là i cattivi.

Ma quanti sono i dipendenti Alitalia che hanno detto no?
 
Ultima modifica:
Certo.

E qui secondo me CAI ha sbagliato, almeno formalmente, approccio.

Poteva fregarsene di tutti e comprare comunque AZ.

Chi ci sta nel contratto, dentro. Chi non ci sta, fuori.

L'unico problema è che i magnifici avrebbero bloccato aerei ed aeroporti, esercitando un loro NON diritto di sciopero. Quando l'azienda fallisce, si ha solo il diritto di riempire il proprio scatolone e sperare nella tutela dello stato.

Sono d'accordo.
Cercare il consenso dei sindacati forse era una scappatoia.
 
Stato
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