Aeroporto di Salerno SpA si privatizza


Figurati , io di risate me ne faccio ogni giorno...però a me sembra , forse sbaglio, accanimento il tuo ....

Facci caso: AZ209 usa indistintamente lo stesso approccio in tutti i thread. Insomma non c'è nessun accanimento specifico nei confronti di Salerno.
 
Aeroporto di Salerno, Brunini: "Valutiamo integrazione con Capodichino"

Sul futuro dello scalo situato nel comune di Pontecagnano interviene l'amministratore delegato di Gesac: "Fino alla prossima estate studiamo le cose che ci sono da fare e verifichiamo fino in fondo la fattibilità dell'operazione"

L’obiettivo finale è integrare l’aeroporto di Salerno con quello di Napoli. Di questo si sta occupando l’amministratore delegato di Gesac Armando Bruniniche, su iniziativa della Regione Campania, sta analizzando la prospettiva di gestire in sinergia con Capodichino lo scalo "Costa D'Amalfi", che dal 2007 è stato convertito per ospitare voli di linea ma non è mai decollato.

Il futuro

Per Brunini la linea da seguire è una sola. “Stiamo lavorando, ci siamo dati un un anno per studiare, valutare, progettare e capire fino in fondo se riusciamo a realizzare questa integrazione. Fino alla prossima estate - annuncia - studiamo le cose che ci sono da fare e verifichiamo fino in fondo la fattibilità dell'operazione. Stiamo lavorando sodo e siamo ottimisti ma c'è sempre una fattibilità da verificare". Lo studio che Gesac sta conducendo riguarda prima di tutto la convenienza economica dell'operazione e le possibilità di sviluppo, condividendo i progetti di sviluppo con l'Enac, ma anche valutando le risorse a disposizione e la fattibilità di un piano industriale profittevole.

Sulla possibilità che l'integrazione con Salerno aiuti la crescita di Capodichino, Brunini non si sbilancia: "Speriamo possa dare un contributo buono, siamo in una prima fase di lavoro con i colleghi di Salerno. E' chiaro che se crediamo che possa continuare il trend di crescita di Capodichino nei prossimi anni, e noi ci crediamo, l'articolazione su due scali può essere utile su diversi punti di vista”. Infine, sulle criticità che potrebbero emergere taglia corto: “Stiamo lavorando quindi mentre si lavora non racconto le cose su cui stiamo lavorando, e poi siamo all'inizio. Posso solo dire che veramente c'è un impegno, un'unione d'intenti, e questo è un buon presupposto. poi come sempre bisogna verificare che ci siano le condizioni per farla questa cosa”.

http://www.salernotoday.it/cronaca/...one-capodichino-brunini-6-settembre-2017.html

 
Pace tra Gesac e Aeroporto Salerno Spa

La pronuncia del Tar del Lazio chiude la vicenda legale dopo l'intesa raggiunta con la Regione Campania

(Teleborsa) - Il Tar Lazio si è pronunciato per il non luogo a procedere in merito al ricorso presentato da Gesac sull’Aeroporto Costa d’Amalfi di Salerno.

Una storia giudiziaria che si chiude dopo che la società di gestione dello scalo di Capodichino ha trovato di fatto l’intesa con l’aeroporto salernitano attraverso la sottoscrizione del protocollo d'intesa con la Regione Campania e Aeroporto di Salerno Spa, con l’obiettivo di arrivare ad una gestione unica del sistema aeroportuale regionale.

La pronuncia della terza sezione del Tribunale amministrativo del Lazio è stata pubblicata il 26 settembre scorso e fa seguito all’udienza pubblica del 14 luglio scorso.
 
INTEGRATI A PONTECAGNANO PER AMPLIARE OFFERTA A SUD

Sì all’integrazione tra gli aeroporti di Napoli e di Salerno “per attuare un’offerta più a Sud, nella stessa Campania e fuori dalla Regione”. Gesac, società di gestione degli scali campani, guarda con favore all’idea della Regione di integrare Capodichino e Pontecagnano “perché ci sono tutti i presupposti per una crescita”.

“Abbiamo già firmato un protocollo d’intesa e ora abbiamo ancora 9 mesi per studiare soluzioni di integrazione e comprendere la sostenibilità dell’operazione”. Brunini stima un potenziale di crescita “straordinario” per entrambi gli scali.

“In questo settore – spiega – bisogna guardare lontano e Pontecagnano è strategico per la sua prossimità rispetto alla costiera amalfitana, al Cilento, alla Basilicata, a Matera. Si allarga il bacino di utenza e c’è una complementarietà dei due aeroporti con un aumento della capacità complessiva. Napoli ha spazio per crescere ma è intelligente unire gli sforzi”.

Brunini, GESAC


http://www.dire.it/03-10-2017/14552...-di-capodichino-ma-non-il-rumore-sulla-citta/
 
“Abbiamo già firmato un protocollo d’intesa e ora abbiamo ancora 9 mesi per studiare soluzioni di integrazione e comprendere la sostenibilità dell’operazione”
Con 9 mesi si spera che riescano a studiare bene la faccenda ed anche fare un bel ripasso.
 
Aeroporto di Salerno: ok dal ministero ambiente all’allungamento della pista

Nei primi tre anni della fase I, il movimento stimato è di circa 25mila passeggeri l'anno; dal quarto al decimo anno di gestione il numero annuo dovrebbe superare i 500mila


(Teleborsa) - Allungamento della pista per arrivare a mezzo milione di passeggeri. Prospettive di decollo per l’aeroporto Costa d’Amalfi, dopo l’ok ministeriale al documento di valutazione di impatto ambientale connessa alle opere previste per il potenziamento delle infrastrutture di volo. L’approvazione del master plan è accompagnata da quattro vincoli di natura atmosferica, acustica, faunistico e in ordine al coordinamento dei lavori. Sarà l'Arpa Campania a provvedere al monitoraggio della qualità dell'aria, già prima dell'avvio dei lavori di allungamento della pista, così come al monitoraggio acustico. Sotto l’aspetto faunistico, è stato richiesto il monitoraggio sulla presenza di avifauna nei pressi dello scalo. Il parere è riportato sul sito del ministero dell’Ambiente.

La società di gestione Aeroporto di Salerno ha ottenuto contributi per 1,4 milioni di euro per la progettazione e l’esecuzione dei lavori. L’obiettivo dichiarato è il raggiungimento di 500mila passeggeri l'anno. Gli interventi previsti nel Master Plan prevedono il potenziamento e l'allungamento della pista di volo fino a raggiungere la lunghezza di 2.200 metri. Opere da realizzarsi in due fasi: la prima entro il secondo anno di gestione con allungamento pista sino a 2.000 metri e operatività dal terzo anno; la seconda con allungamento sino a 2.200 metri e operatività a partire dal sesto anno. Ciò per consentire di accogliere aeromobili di classe C, come i B737/800, A319 e A320 impiegati dalla maggioranza delle compagnie aeree, in particolare dai vettori low cost.

Gli interventi futuri riguarderanno anche l’aerostazione, interessata da ampliamento e riqualifica architettonica. Nei primi tre anni della fase I, il movimento stimato è di circa 25mila passeggeri l'anno; dal quarto al decimo anno di gestione il numero annuo dovrebbe superare i 500mila.

https://finanza.repubblica.it/News/...ro_ambiente_all’allungamento_della_pista-133/
 
Aeroporto di Salerno: bando per avviare la fase 2, ecco i dettagli

L'appalto e i particolari del master plan redatto dalla società che gestisce lo scalo




E’ stata ufficialmente aperta la procedura per affidare l’appalto riguardante i servizi di progettazione preliminare riguardanti la “fase 2″ del programma degli interventi, quella che dovrebbe rivoluzionare a tutti gli effetti l’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi. Tempi? Il plico con la documentazione amministrativa, tecnica ed economica richiesta per l’ammissione alla gara dovrà pervenire entro le 12:00 del 30 ottobre. Poi le operazioni di gara in seduta pubblica partiranno alle 9.30 del 3 novembre, in quell’occasione sarà determinato il vincitore tra gli operatori economici che parteciperanno al bando.

In un estratto del master plan dell’Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi viene presentato con una analisi il contesto territoriale in cui si trova lo scalo salernitano, tra cui: “Il progetto della Metropolitana di Salerno, in corso di realizzazione, prevede la costruzione di un terzo binario dedicato in affiancamento alla linea FS Salerno – Reggio Calabria sulla tratta Salerno Pontecagnano e la fornitura di tre convogli. La metropolitana di Salerno è costituita da una infrastruttura di tipo ferroviario sulla quale verrà attivato un servizio ad alta frequenza di tipo metropolitano. L’intervento generale è stato suddiviso in n° 3
Lotti:

Lotto 1 – Vietri sul Mare – Salerno Centro Storico – Salerno Centrale – Stadio Arechi (già realizzato).
Lotto 2 – Stadio Arechi – Stazione F.S. Pontecagnano (in fase di revisione della progettazionedefinitiva).
Lotto 3 – Stazione F.S. Pontecagnano – Aeroporto di Pontecagnano (in fase di revisione della progettazione definitiva) con una fermata disposta a poche decine di metri dall’aerostazione. Tale progetto inserito nel Quadro Strategico del Piano di Coordinamento della Provincia di Salerno(PTCP), permetterà un rapido raggiungimento dell’aeroporto sia da Salerno città che dai Comuni limitrofi.

Nel master plan viene menzionato anche il vincolo ambientale in cui, si legge: “In generale è possibile affermare che l’area su cui è ubicato l’attuale aeroporto resta al di fuori da zone delimitate dai Parchi e Riserve Naturali statali e regionali, Oasi di Protezione ed aree di protezione speciale o conservazione speciale”.

Per fare chiarezza, attualmente l’aeroporto di Salerno ha come denominazione ufficiale “Aeroporto di Salerno – Pontecagnano” ed è un “Aeroporto civile aperto al traffico commerciale nazionale ed internazionale”. E’ inserito nella circoscrizione aeroportuale di Napoli ed è strutturato sui comuni di Pontecagnano Faiano e Bellizzi. L’Ente di gestione dello scalo è la società “Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi S.p.A.” Sono 41 i lavoratori, ovvero il personale operante in aeroporto, tra Aviazione Civile, Società di Gestione, Servizi di Stato, Operatori Commerciali ed altri addetti.

http://www.asalerno.it/aeroporto-salerno-bando-avviare-la-fase-2-dettagli/
 
Aeroporto di Salerno, chiuso per restyling

Decretato lo stop per due anni a tutte le attività


SALERNO - L’aeroporto Costa d ’Amalfi dal 1 gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2019 sarà in standby, con un «esercizio minimale delle attività di volo». È quanto annunciato dalla Regione nel Testo unico delle società a partecipazione pubblica, in cui viene redatta una sorta di cronoprogramma in vista dei lavori di ampliamento della pista e della struttura, oltre che ad un programma di contenimento dei costi e di rientro della spesa. Naturalmente in primo piano c’è proprio l’intervento di restyling dello scalo, un ’opera da 40 milioni di euro, che prevede l’allungamento della pista a 2 mila e 200 metri, l’ampliamento dei piazzali aeromobili e la riqualificazione dei raccordi e delle opere annesse, come la costruzione di un nuovo terminal per l’aviazione civile e l’ampliamento di quello commerciale, con la realizzazione di nuovi parcheggi e altre strutture a supporto delle attività aeroportuali e di un deposito carburanti.

Secondo le previsioni della Regione l’inizio dei lavori ci sarà il 1 luglio del prossimo anno e il cantiere sarà chiuso il 31 dicembre del 2019. La riapertura dello scalo, per le attività di volo, avverrà il 1 gennaio 2020. In tutto questo periodo per il personale è prevista la riqualificazione professionale attraverso il Fondo sociale europeo, nei periodi di esaurim ento degli ammortizzatori sociali, la cassa integrazione a zero ore (o strumento equivalente) nel 2018 e 2019 per parte del personale.

http://www.lacittadisalerno.it/cronaca/aeroporto-di-salerno-chiuso-per-restyling-1.1739447
 
Aeroporto Salerno, dalla Regione Campania 135 milioni per investimenti entro 2022

(Teleborsa) - La Giunta regionale della Campania ha approvato lo schema di protocollo d'intesa tra Regione Campania, Società Gesac (aeroporto di Napoli Capodichino) e Società Aeroporto Salerno-Costa d'Amalfi.
Il protocollo è finalizzato alla realizzazione di un piano industriale di rete che individui gli interventi di adeguamento infrastrutturale e di ampliamento dell'Aeroporto di Salerno necessari alla costituzione di un'unica rete aeroportuale campana.
Il Piano prevede un investimento complessivo di 135 milioni da realizzare entro il 2022.
Tra le opere primarie, l'allungamento della pista per consentire l’operatività agli aeromobili B737 e A320.
Il provvedimento assunto dalla giunta regionale della Campania potrebbe segnare la svolta nella quasi quarantennale vicenda dello scalo salernitano, che vide nel giugno 1980 la prima presenza ufficiale sul sedime della prima società consortile sorta con l'incarico di avviarne lo sviluppo operativo. Sviluppo sempre fortemente limitato dalla capacità e lunghezza della pista di volo.
 
“No” all’ampliamento della pista dell’aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi. Al via il ricorso

L’aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi è di nuovo nell’occhio del ciclone per quanto riguarda la questione dell’ampliamento della pista.
A tutela della salute della popolazione residente nell’area interessata dai lavori di ampliamento si è infatti schierato uno dei più importanti studi nazionali di avvocati.

Il ricorso contro il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dell’ente nazionale per l’Aviazione civile e della regione Campania è stato depositato il 4 maggio al Tar della Campania per la sezione Salerno e chiede l’annullamento del decreto del febbraio del 2017 con cui il Ministero dell’Ambiente sanciva la compatibilità ambientale del mega progetto di ampliamento.

Il ricorso amministrativo ha sottolineato più volte ciò che appare come un vero e proprio attentato all’ambiente, al territorio e alle numerose attività e beni che sorgono in quella zona.

Prima tra tutte si è valutata la vocazione agricola della zona, già radicata da tempo, e che presenta vaste aree coltivate, poi le importanti emergenze turistico-archeologiche con resti di necropoli etrusche e opere di ingegneria romana ed infine le numerose osservazioni e studi tra cui quello dell’oncologo salernitano Vincenzo Petrosino.

Il dott. Petrosino, già consulente per le problematiche ambientali per l’aeroporto di Firenze e autore di importanti pubblicazioni scientifiche sulle cause prime di patologie tumorali tra cui, sottolinea come l’ “aumento di metalli, polveri sottili e prodotti di combustione, con effetti devastanti per l’ambiente e la popolazione circostante”.

Inoltre, come se non bastasse, dal punto di vista immobiliare l’ampliamento della pista dell’aeroporto Salerno – Costa d’Amalfi, con un investimento di oltre 75 milioni di euro, prevede un esproprio di numerose particelle per un totale di ben 54 ettari di terreno e abitazioni, pari a oltre 60 campi di calcio, introducendo una serie di pericolose ed inopportune criticità per gli abitanti e il territorio.

https://amalfinotizie.it/aeroporto-salerno-costa-damalfi-no-ampliamento-pista/
 
Aeroporto, De Luca in pressing sui parlamentari: "Facciamo presto"

Conclusi tutti i passaggi tecnico-burocratici, presentato il piano industriale per la fusione di Capodichino con il Costa d'Amalfi, il presidente della Regione auspica adesso "una chiusura in tempi rapidi, entro l'anno". Bando regionale per finanziare la manutenzione delle strade

A margine della conferenza stampa di presentazione del Frecciarossa Cilento, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha riparlato dell'operazione di fusione tra l'aeroporto di Capodichino e il Costa d'Amalfi. "Approfitto della presenza del vice presidente della Camera Rosato, voglio chiedergli una mano", ha esordito il governatore. De Luca non ha risparmiato bordate: "Siamo stati bravi a fare un disastro - ha commentato - in sette anni di gestione, siamo arrivati al fallimento". La svolta vicina. "Manca l'ultimo passo. Siamo pronti con tutte le autorizzazioni, tutti i passaggi tecnico-burocratici sono stati definiti, c'è il piano industriale. Vi chiediamo anche a livello parlamentare - ha aggiunto il presidente della Regione rivolgendosi a Rosato - di aiutarci a stringere i tempi, perché dobbiamo chiudere entro l'anno. L'obiettivo è raggiungere complessivamente il traguardo dei 20 milioni di passeggeri".

http://www.salernotoday.it/cronaca/aeroporto-salerno-de-luca-aiuto-parlamentari-15-giugno-2018.html
 
Aeroporto di Salerno, aumento di capitale flop. Paga la Regione
Da ildenaro.it -
12 luglio 2018

Regione Campania ancora una volta in soccorso della società Aeroporto di Salerno. Con un decreto firmato dal presidente Vincenzo De Luca, il numero 109, Palazzo Santa Lucia interviene per coprire il buco lasciato dai soci del Consorzio Aeroporto SalernoPontecagnano, a sua volta controllante della società di gestione Aeroporto di Salerno. Dalle casse dell’ente escono 3.582.623,05 euro che vanno ad integrare un esborso già effettuato in sede di delibera dell’aumento di capitale. Ma facciamo un passo indietro: il 10 luglio 2017, con atto firmato dal notaio Giuseppe Monica di Salerno, viene deliberato dal Consorzio un aumento di capitale di 5 milioni di euro. Regione Campania e Regione Basilicata aderiscono, con un supporto minimo della Camera di Commercio di Salerno. Gli altri soci, dal Comune di Salerno all’amministrazione provinciale, passando per i Comuni di Bellizzi e Pontecagnano Faiano, non partecipano all’operazione. Si arriva così, alla scadenza del termine epr il versamento effettivo dei soldi nelle casse della società consortile (il 28 febbraio del 2018) a una quota di 1.416.378,41 euro. Il resto viene tecnicamente definito capitale inoptato e la Regione Campania, socio di maggioranza, può rilevarlo entro il 10 luglio 2018, cioè ieri. Opzione che viene esercitata e che consente all’amministrazione guidata da De Luca di prendere il controllo totale delle operazioni, ivi compresa la gestione dei fondi pubblici in arrivo dal Governo. Non va infatti dimenticato che il decreto Sblocca Italia, approvato a suo tempo dal Governo Renzi, assegna alla società di gestione dello scalo salernitano 40 milioni di euro. A patto che le opere infrastrutturali previste nel piano industriale vengano cantierate entro il 31 dicembre 2018. Inoltre c’è la questione della rete regionale degli aeroporti e dell’accordo tra Aeroporto di Salerno e Gesac, la società di gestione dell’Aeroporto di Napoli Capodichino. Nel documento firmato da De Luca si fa riferimento al “risanamento del capitale sociale per un importo sufficiente alla copertura del periodo occorrente al completamento del processo di fusione fra le due società di gestione in argomento che dovrà avvenire, come concordato, entro il primo semestre 2018 (in realtà 2019, qui c’è un refuso, nda)”. Qui si apre un altro fronte, perché per rendere operativo l’accordo e ottenere le previste autorizzazioni da parte dei ministeri competenti bisogna presentare il piano industriale integrato Napoli-Salerno. Senza questo documento tutto si blocca, tant’è vero che in maniera del tutto irrituale nel decreto che autorizza l’aumento di capitale De Luca fa scrivere che “si resta in attesa di riceve il piano industriale integrate entro le tempistiche indicate”. Una corsa contro il tempo dalla quale dipende il futuro di una delle più importanti infrastrutture del Mezzogiorno.
 
Aeroporto Salerno - Costa D'Amalfi rischia di perder i 40 milioni per allungare la pista

https://www.unicosettimanale.it/news...ngare-la-pista

​Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, l’On. Gigi Casciello (Forza Italia) presenta un’interrogazione al Governo: «Senza proroga per la canteriabilità Salerno non avrà l’aeroporto»

Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi, l’On. Gigi Casciello (Forza Italia) interroga il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti affinché «il Governo adotti iniziative per accordare il differimento della scadenza del conseguimento dei requisiti di cantierabilità dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 per non incorrere in seri rischi di perdita dei fondi e per sapere a che punto sia l’iter di rilascio da parte del Governo della concessione per la gestione totale dell'aeroporto».

Il Deputato azzurro è tornato sulla questione dello scalo aeroportuale di Salerno ripercorrendo, nella sua interrogazione al Governo, tutta la vicenda: «La Campania è l'unica macroarea regionale in Italia, probabilmente anche in Europa, ad essere servita da un solo aeroporto; la provincia di Salerno è sicuramente l'unica in Italia e in Europa ad avere oltre 100 chilometri di costa su un bellissimo mare, senza avere un aeroporto in grado di consentire l'atterraggio agli aeromobili maggiormente utilizzati per il traffico civile e cargo. L'aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi spa è uno degli aeroporti riconosciuti di interesse nazionale dal piano nazionale aeroporti, ciò nonostante è classificato come aeroporto di sola aviazione civile». Nella sua interrogazione l’On. Cascielo ricorda che gli aeroporti riconosciuti di interesse nazionale sono gli unici che possono accedere ai finanziamenti pubblici e, tra tutti questi, quello di Salerno è l'unico con una pista di soli 1756 metri, inadeguata a consentire l'atterraggio ai moderni aeromobili che necessitano di una pista di almeno 2000 metri. Per Casciello «la questione riveste primaria importanza per il positivo sviluppo del territorio della provincia, di Salerno, per l'espansione definitiva della sua vocazione turistica e, tra l'altro, per non vanificare il lavoro fatto negli anni per assicurare al territorio un'infrastruttura indispensabile per cambiarne i destini economici. Le istituzioni e tutte le forze sane della società civile si stanno interessando per la positiva definizione della ormai stagnante situazione; è stata anche presentata una petizione on line che sta ottenendo un importante riscontro, e nella quale si evidenziano le criticità della questione; si legge, infatti, nella stessa che con la legge n. 164 del 2014 (cosiddetto sblocca Italia) sono stati assegnati all'aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi spa 40 milioni di euro per l'allungamento della pista e l'ampliamento infrastrutturale». In più sottolinea ancora l’interrogazione parlamentare «la Gesac, che gestisce l'aeroporto di Napoli, ha sottoscritto con la omologa società salernitana un protocollo d'intesa che prevede la costituzione di un'unica rete aeroportuale campana che sarà gestita da Gesac, è stato predisposto e depositato il piano industriale di sviluppo dell'aeroporto di Salerno, è stata rilasciata la valutazione di impatto ambientale dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ma, ad oltre un anno dalla sua adozione, il protocollo d'intesa è rimasto tale, perché pende la richiesta di concessione per la gestione totale dell'aeroporto di Salerno non ancora rilasciata dai Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze. Al rilascio di questa concessione, da cui dipende, a sua volta, l'erogazione del finanziamento, Gesac ha condizionato la fusione con la società che gestisce l'aeroporto di Salerno e i suoi investimenti nell'aeroporto salernitano». Chiariti tutti questi passaggi l’On. Gigi Casciello sottolinea: «Il mancato rilascio della suddetta concessione impedisce o, quantomeno, rende molto più complicata l'erogazione effettiva del finanziamento di 40 milioni di euro, che andrà definitivamente perso se non saranno cantierizzati i lavori all'aeroporto di Salerno entro il 31 dicembre 2018. Il conseguimento dei requisiti di cantierabilità va, quindi, necessariamente spostato dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 per non incorrere in seri rischi di perdita dei fondi, lo stesso sforzo va fatto anche per il rilascio da parte del Governo della concessione per la gestione totale dell'aeroporto Salerno-Costa d'Amalfi». Per tutte queste ragioni l’esponente di Forza Italia nella sua interrogazione chiede «se il Governo intenda adottare iniziative per accordare il differimento della scadenza del conseguimento dei requisiti di cantierabilità dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2019 per non incorrere in seri rischi di perdita dei fondi con grave pregiudizio per il territorio e la comunità e a che punto sia l’iter di rilascio da parte del Governo della concessione per la gestione totale dell'aeroporto Salerno-Costa d'Amalfi».
 
Aeroporto di Salerno in rosso, le spese nel mirino

La commissione d’inchiesta sulle società partecipate della Regione evidenzia criticità legate ai costi e ai ritardi per la concessione

L’aeroporto Costa d’Amalfi perde 2 milioni di euro l’anno, di cui 800mila per costi che non competerebbero alla società di gestione. Una diseconomia causata dalla pendenza ventennale dell’istanza di gestione totale, per sostituire il titolo attuale, soltanto provvisorio. Lungaggini attribuite alla prolungata assenza di un partner privato, solo di recente individuato in Gesac. Queste sono alcune delle criticità evidenziate nella relazione conclusiva della commissione d’inchiesta sulle società partecipate della Regione, protocollata lo scorso 20 marzo.

Molti dei rilievi prendono forma il 26 ottobre di un anno fa, giorno dell’audizione per il presidente del consorzio Aeroporto Salerno-Pontecagnano, Anna Ferrazzano, e di quello della società di gestione Aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, Antonio Ferraro. E tanto per cominciare, la commissione bacchetta la dismissione delle quote consortili del comune di Pontecagnano Faiano. Decisione che lascia «perplessi», perché è il Comune sede dell’infrastruttura, tra l’altro debitore verso il consorzio «di una somma parti ad 1 milione e 480mila euro». La relazione, però, dà atto ai nuovi amministratori del consorzio di aver raggiunto «i due obiettivi strategici» fissati il primo anno. Ossia «gestire il credito vantato chiudendo positivamente alcune procedure di recupero ancora aperte, e ricapitalizzare la struttura».

Ma non mancano le dolenti note. Ad esempio, il presidente della spa «ha invece sottolineato come l’infrastruttura perda mediamente due milioni l’anno, non per l’inefficienza, ma per i costi, alcuni dei quali non le competono ». Il caso più eclatante è il servizio antincendio, mediamente all’origine del 40% delle perdite. Un servizio «a carico della società di gestione – si legge nel documento – in quanto l’aeroporto è ancora in regime di concessione provvisoria e temporanea». Un nodo atavico: la richiesta di concessione totale data al 2000. A rilasciarla dovrebbe essere l’Enac, a seguito di un decreto interministeriale tra Mit e Mef. Ma il ministero dell’Economia e delle Finanze, solo nel 2013, «ha rilevato come la struttura non presentasse le condizioni » per la concessione totale.

All’aeroporto mancano partner che sostengano i costi di gestione «in quanto un Ente pubblico non può farsene carico in prima persona». Quel socio privato ora è alle porte, ed è la Gesac. Ma il processo di fusione va a rilento, e si parla del rinvio alla prossima estate. Cautamente, la commissione usa ancora il condizionale sulla procedura di integrazione. Ma avverte: «Nel caso dovesse partire questa nuova società di rete, dovranno trascorrere almeno 4/5 anni prima di avere degli utili, e comunque la concessione, per poter assorbire costi così rilevanti, dovrà avere almeno una durata non inferiore a 35/40 anni».

Poi, la relazione ribadisce la futura mission dello scalo: «Sarà la sua destinazione in parte all’aviazione generale, in parte ai voli charter ed in parte alle tratte sature, nel senso che se a Capodichino (già gestita da Gesac, ndr ) verranno richieste nuove tratte e Capodichino non le può garantire, queste partiranno da Salerno». Il servizio antincendio, peraltro, non è l’unico a gravare sul bilancio: ci sono pure i costi per quelli di sicurezza e presidio dei varchi affidato ad una ditta esterna - e quello medico di emergenza, garantito da medici, infermieri e ambulanza.

A completare il quadro, i 27 dipendenti della spa e i ricavi «per circa 400 mila euro l’anno, concentrati soprattutto nel periodo da maggio ad ottobre». Resta il punto interrogativo dell’ampliamento della pista, resa dagli odierni 1600 metri «insufficiente quanto a lunghezza e portanza per gli aeromobili più utilizzati nel trasporto civile».

https://www.lacittadisalerno.it/cronaca/aeroporto-di-salerno-in-rosso-le-spese-nel-mirino-1.2071665