Aeroporto di Salerno SpA si privatizza


Aeroporto di Salerno: via libera all’allungamento della pista fino a 2 mila metri

Dalla sintesi non tecnica del nuovo masterplan, le previsioni dei flussi (commerciali) in un orizzonte decennale, invero piuttosto modesti. Se poi si pesa una minor operatività nella stagione invernale...
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Sono numeri che non tengono conto di compagnie interessate.
Il piano Ryanair presentato nel 2013 prevede 1.5mil di pax in 4 anni.. In questo piano non è conteggiato.
 
Aeroporto di Salerno: da dicembre voli per Trapani e Malta

Dopo il successo della stagione estiva 2016, la compagnia aerea maltese Medavia, con la collaborazione di Aliblue Malta, riprende dal 5 dicembre 2016 al 31 marzo 2017 l’attività charter su Salerno con voli su Trapani e Malta.
L’accordo, sottoscritto ufficialmente lo scorso 14 novembre, prevede una frequenza bisettimanale, Lunedì e Venerdì, con collegamenti da e per la Sicilia, collegando l’Aeroporto di Trapani, e in prosecuzione l’isola di Malta. Nel frattempo, la compagnia Maltese punta sempre di più sullo scalo salernitano e, unitamente a operatori del turismo, sta programmando la stagione estiva 2017, includendo una nuova tratta molto richiesta dall’utenza aeroportuale: Tirana.

http://www.trasporti-italia.com/aer...no-da-dicembre-voli-per-trapani-e-malta/27610


 
^^
Insomma, il solito complotto dei poteri forti partenopei. Che noia, però, mai nuovi colpi di scena.
In Campania c’era già la Gesac, una società di gestione aeroportuale che aveva il controllo dell’aeroporto di Napoli Capodichino e che bene aveva fatto fino a quel momento. «Incontrai i vertici della società chiedendo di risolvere il nodo di Salerno. Mi diedero la disponibilità non solo a gestire lo scalo ma anche a fare tutti i lavori necessari, compreso l’allungamento della pista di decollo, a loro spese. In più la Regione Campania avrebbe sostenuto il progetto con un ulteriore finanziamento». Bene, e come andò a finire? «I sindaci di Salerno, prima Vincenzo De Luca e poi Mario De Biase, a parole si dicevano d’accordo ma poi non arrivava mai una risposta concreta. E l’accordo svanì». Perché? «Diciamo che ci fu un eccesso di salernitanità rispetto alla napoletanità. Ebbero paura che con l’arrivo di una società di Napoli la gestione dell’aeroporto avrebbe escluso i salernitani». Insomma, una questione puramente clientelare. Sul punto è ancora più chiaro Augusto Strianese: «De Luca ripeteva sempre che lui era il sindaco di Salerno e l’aeroporto ricadeva nella provincia di Salerno, quindi toccava a lui gestire. Anzi, in una riunione disse apertamente che i napoletani a Salerno non li voleva. E in effetti questo era il succo della questione: non voleva le mani di Bassolino sull’aeroporto.
 
[FONT=&quot]Comunicati Stampa[/FONT]

[FONT=&quot]29/11/2016[/FONT]
[FONT=&quot]Precisazioni su inchiesta giornalistica pubblicata sul sito Internet [/FONT]
www.corriere.it

[FONT=&quot]In riferimento all’inchiesta giornalistica del dr. Antonio Crispino, pubblicata in data 29 Novembre 2016 sul sito Internet [/FONT]
www.corriere.it
[FONT=&quot], fatto salvo l’accertamento, in corso con l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato, di circostanze e responsabilità inerenti l’indebita penetrazione nel sedime demaniale, si precisa che la società “Aeroporto di Salerno - Costa d’Amalfi spa”:[/FONT]

[FONT=&quot]• detiene in consegna, attuandone la relativa scrupolosa sorveglianza, solo una parte del sedime aeroportuale. Più precisamente, le aree dalle quali, osservando il filmato, risulta essere penetrato l’estensore del servizio risultano affidate a concessionari dell’ENAC diversi dalla scrivente, sui quali la società non ha alcuna potestà;[/FONT]
[FONT=&quot]• ha richiesto, senza esito, in data 8 Luglio 2015, 6 Agosto 2015 e 25 Marzo 2016 la chiusura di tutti i varchi di accesso attualmente in uso ai predetti concessionari e la attivazione, quale unico punto di accesso, di un unico varco già realizzato e presidiato dalla scrivente.[/FONT]

[FONT=&quot]Alla luce dei fatti esposti, risulta, pertanto, destituita di ogni fondamento l’affermazione circa la presenza di falle nel sistema di sicurezza addebitabili alla scrivente.[/FONT]

[FONT=&quot]In riferimento, inoltre, alle politiche gestionali, si precisa che:[/FONT]

[FONT=&quot]• la società “Aeroporto di Salerno - Costa d’Amalfi spa” ha attuato una attenta politica di contenimento dei costi che ha determinato la progressiva riduzione delle perdite;[/FONT]
[FONT=&quot]• la società “Aeroporto di Salerno - Costa d’Amalfi spa” ha posto in essere tutte le procedure urbanistico-edilizie necessarie alla trasformazione dell’attuale scalo in un moderno ed efficiente sito aeroportuale, rispondendo alle previsioni riportate nel vigente Piano Nazionale degli Aeroporti entrato in vigore lo scorso 2 Gennaio 2016;[/FONT]
[FONT=&quot]• il completamento delle opere su indicate garantirà lo sviluppo di traffici aerei tali da conseguire il pareggio di bilancio.[/FONT]

[FONT=&quot]In relazione agli atti programmatici citati nel corpo dell’inchiesta, si evidenzia e si precisa, inoltre, che il sito aeroportuale salernitano è classificato dal vigente Piano Nazionale degli Aeroporti quale scalo di interesse nazionale nell’ambito del bacino campano al fine di superare l’attuale deficit infrastrutturale regionale che vede la regione Campania, caso unico tra le grandi regioni italiane, dotata di un solo scalo.[/FONT]

[FONT=&quot]Si rimarca, pertanto, che la scrivente società è del tutto disinteressata dal compiere analisi storiche relative al passato. Preferisce, al contrario, concentrarsi sul lavoro quotidiano per offrire al Territorio campano uno scalo di cui la Regione Campania e la Regione Basilicata hanno estrema necessità per potenziare i propri flussi turistici.[/FONT]
 
Ho scritto altro, ovvero che da questa grottesca e provinciale sfida fra centri di potere ci hanno perso solo i campani, che avrebbero potuto vedere l'arrivo delle arpe quando andavano di gran moda gli scali low cost lontani dalle grandi città. Anzi, si sarebbe potuto coprire l'intera area turistica con uno scalo all'estremo Nord, ed uno all'estremo Sud. Non intendevo che l'arrivo di Ryanair, ad oggi, comporti una perdita importante (anche se qualche equilibrio sarà spostato).
Ormai si sono scelte altre vie, e nel business tutti questi anni sono un'eternità.
 
Ho scritto altro, ovvero che da questa grottesca e provinciale sfida fra centri di potere ci hanno perso solo i campani, che avrebbero potuto vedere l'arrivo delle arpe quando andavano di gran moda gli scali low cost lontani dalle grandi città. Anzi, si sarebbe potuto coprire l'intera area turistica con uno scalo all'estremo Nord, ed uno all'estremo Sud. Non intendevo che l'arrivo di Ryanair, ad oggi, comporti una perdita importante (anche se qualche equilibrio sarà spostato).
Ormai si sono scelte altre vie, e nel business tutti questi anni sono un'eternità.

Ah si sono d'accordo.
 
Avevo postato (temo in OT) sul thread Gesac-FR la mia personalissima idea che con l'apertura della base FR a NAP per Salerno sarà difficile lanciare il piano di sviluppo che, tra le altre cose (dati forniti sopra da asessa) faceva leva su un "piano Ryanair presentato nel 2013 da 1.5mil di pax in 4 anni", oltre al forecast che fa parte del Master Plan ufficiale.

Resta invece apertissima la possibilità, indicata anche da Brunini, che Salerno possa ritargliarsi un ruolo complementare a Capodichino, magari concentrandosi su traffico executive con servizi ed infrastrutture dedicate ed attagliate sull'alto di gamma. L'investimento in CAPEX sarebbe sicuramente inferiore e probabilmente meglio remunerato. Ovviamente un mio pensiero ma se avessi soldi da "scommetterci su" lo farei adesso!
 
Avevo postato (temo in OT) sul thread Gesac-FR la mia personalissima idea che con l'apertura della base FR a NAP per Salerno sarà difficile lanciare il piano di sviluppo che, tra le altre cose (dati forniti sopra da asessa) faceva leva su un "piano Ryanair presentato nel 2013 da 1.5mil di pax in 4 anni", oltre al forecast che fa parte del Master Plan ufficiale.

Resta invece apertissima la possibilità, indicata anche da Brunini, che Salerno possa ritargliarsi un ruolo complementare a Capodichino, magari concentrandosi su traffico executive con servizi ed infrastrutture dedicate ed attagliate sull'alto di gamma. L'investimento in CAPEX sarebbe sicuramente inferiore e probabilmente meglio remunerato. Ovviamente un mio pensiero ma se avessi soldi da "scommetterci su" lo farei adesso!

Allora Philip, io credo che sicuramente l'avvento di Ryanair a Nap toglie una grossa possibilità a QSR, però questo non vuol dire che QSR non serva.

1. Nel piano nazionale aeroporti (che ricordo essere una legge dello stato) QSR è stato classificato come di "interesse nazionale" ed è stato dato un ruolo ben preciso (low-cost e cargo)
2. La posizione dello scalo fa si che possa essere convogliato tutto il traffico charter rivolto alla Costiera Amalfitana e Cilentana
3. La catchment area dello scalo si estende fino alla Basilicata e l'alta Calabria

In data 28/09/2016 in una convention organizzata dalla mia associazione, a cui ha partecipato ENAC è stato dimostrato con uno studio dell'università di Salerno (Prof. DE LUCA) che l'aeroporto di Salerno inserito nel sistema regionale sia competitivo ed abbia un ruolo "sociale" per i cittadini campani, in quanto aumenta il numero di cittadini che sono ad 1 ora di strada da un aeroporto.

In definitiva non lo dico io (come qualcuno ha scritto "megalomane") ma lo dice lo Stato, lo dice la Regione, lo dice uno studio dell' Università di Salerno , lo dice la regione Basilicata.

Nella foto sotto una slide di questo studio dove si evidenziano alcuni punti.

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Il fatto che lo dicano degli Enti, non significa che sia corretto. Anche la regione Calabria ritiene che quattro aeroporti siano necessari, e mi pare concordiamo tutti che sia quantomeno azzardato.

Il cargo su NAP è risibile, la movimentazione può essere fatta tranquillamente con il belly cargo. Il charter cargo occasionale non ha certo bisogno di un aeroporto specificamente aperto per quello. Spero non si stia immaginando un hub DHL a QSR.

Sul traffico diretto in costiera sarebbe bello avere dei dati ufficiali a supporto della tesi. Quanto traffico italiano, quanto straniero? La permanenza media? La ricettività turitstica come lavora? C'è spazio per aumentarla? Vogliamo la costiera amalfitana e cilentana con la Costa Brava o lasciamo un turismo elitario ma più redditizio? Ricordiamo che la costiera amalfitana è a 60km da Capodichino.

Sulla classificazione degli scali italiani, credo conveniamo tutti che sia tra il ridicolo e lo disdicevole. Praticamente tutti gli scali sono classificati come di interesse nazionale o superiore, tranne uno sparutissimo gruppo (che vuol dire che non ha una lobby di supporto dietro, neppure debolissima).

L'alta Calabria è servita benissimo da Lamezia Terme, una parte consistente della Basilicata è servita da da BRI, ne rimane in mezzo un territorio scarsamente popolato, di reddito pro-capite medio basso, con poca attrattività turistica (non vuol dire che non siano bei posti, beninteso) e con modesta propensione al viaggio aereo.

Di cosa stiamo parlando? In concreto intendo, numeri reali, non studi e ipotesi.

DaV
 
Il fatto che lo dicano degli Enti, non significa che sia corretto. Anche la regione Calabria ritiene che quattro aeroporti siano necessari, e mi pare concordiamo tutti che sia quantomeno azzardato.

DaV

e chi lo dovrebbe dire perdonami?

Per quanto riguarda i numeri, nelle slide della ricerca dell'UNISA c'erano anche i numeri relativi a tutto quello che hai chiesto tu.
Purtroppo il prof. non ci ha concesso la possibilità di divulgarla a tuttti