Diversità d'opinioni. Solitamente quando metto dei soldi di tasca mia, per ristrutturarmi l'alloggio o anche solo per portare un vestito in tintoria, è mia abitudine controllare che il lavoro venga fatto a dovere. Idem quando tratto i soldi della mia azienda per mandare avanti le attività di mia responsabilità.
E' pur vero che esiste un contratto che tutela il cliente. Ma è altrettanto vero che la faccia ce la rimette in primis AP, quando dovrà annullare le prenotazioni dei propri clienti e spiegare che il ritardo è dovuto al proprio fornitore di poltrone (ammesso che sia questa la causa).
Sempre che si quella la causa,
voglio vedere quante e quali compagnie aeree si premurano di monitorare anticipatamente un semplice riallestimento delle poltrone, assicurandosi che il fornitore abbia a magazzino i materiali.
Sicuramente AP spiegherà ai clienti la causa del ritardo, e offrirà risarcimenti del caso.
Si rivarrà poi dei danni sul fornitore, per intero se previsto dal contratto, o in parte (mettendo poi a bilancio il resto delle perdite) se al contrario il contratto fosse alla carlona, con penali soft (ma personalmente dubito).
Quanto ai risarcimenti della tintoria o del muratore, pura fantascienza.
Mentre anche per forniture di poche migliaia di euro, i miei clienti inseriscono standard nell'ordine d'acquisto penali paurose, senza per altro aver mai preteso (e nemmeno offerto o accennato) di visionare in corso d'opera le mie scorte di magazzino, ma semplicemente indicando la data di consegna.
Escludo AP sia da meno.
Ma seppeliamo definitivamente, senza appello, questa faccenda del "avanzamento lavori".
Nelle forniture industriali, semplicemente non esiste.
Gli oneri sono a carico del fornitore, che consegna l'opera finita e si accolla per intero la responsabilità di rispettare la consegna, punto e basta.
Il diritto commerciale è altra cosa dallo statuto dei lavoratori in cui ricade la tua attività.