La nuova AirItaly


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Ieri sera ho visto il video della conferenza stampa, potrei sbagliare, ma Al Baker non mi pare abbia parlato di hub a FCO, anzi è stato ribadito più volte che l'hub sarà Malpensa, ma semplicemente che verranno aperti dei voli a lungo raggio anche da Fiumicino. Insomma, più o meno quello che fa Alitalia, adesso. Che poi sia una buona idea è un altro discorso.
Senza feed e senza code share possibile la JFK e poco altro da FCO in concorrenza con AZ che ha voli feed e delle compagnie della nazione di arrivo.
Paradossalmente a MXP rischia di avere grosse difficoltà a riempire i voli feed con la concorrenza delle low cost e di LIN, a FCO rischia invece di doversi confrontare sul lungo raggio senza feed o quasi e con una forte concorrenza.
 
Senza feed e senza code share possibile la JFK e poco altro da FCO in concorrenza con AZ che ha voli feed e delle compagnie della nazione di arrivo.
Paradossalmente a MXP rischia di avere grosse difficoltà a riempire i voli feed con la concorrenza delle low cost e di LIN, a FCO rischia invece di doversi confrontare sul lungo raggio senza feed o quasi e con una forte concorrenza.


Immagino che un'eventuale rotta da FCO non potrà essere che una W da MXP, a meno che non si voglia operare qualche frequenza della MXP-FCO col 332 oppure fare dei bei vuoti con tanto di equipaggio come ai tempi dell'hub di AZ a MXP.
 
Immagino che un'eventuale rotta da FCO non potrà essere che una W da MXP, a meno che non si voglia operare qualche frequenza della MXP-FCO col 332 oppure fare dei bei vuoti con tanto di equipaggio come ai tempi dell'hub di AZ a MXP.

Gli equipaggi devono essere comunque basati a FCO, visto che non possono certo fare un A/R in giornata.
 
Air Italy con un aereo a FCO; Alitalia con un aereo e mezzo a MXP. Potenzialmente nessuna delle due con un hub nel vero senso della parola, o uno "di peso".

La butto li', tanto per: ma invece di fare queste arzigogolazioni, triangolazioni improbabili e via dicendo, non sarebbe piu' comodo fare un paio di codeshare incrociati su quelle rotte e mettere aerei nelle proprie basi? Per giocare a essere Delta coll'hub di Tokyo bisogna iniziare ad essere grossi, e profittevoli, come Delta...
 
Dal sole 24 ore di oggi

Trasporto aereo. Akbar Al Baker: «Vogliamo diventare il brand numero uno nel Paese»
Il Qatar sfida Alitalia con il progetto Air Italy
Rinnovo della flotta e nuove rotte per l’ex Meridiana
Mara Monti
MILANO
Il colore burgundy (rosso borgogna) domina il logo e gli interni in puro stile Qatar Airways con il baffo verde smeraldo per ricordare la Costa Smeralda, sede storica di Meridiana, da oggi Air Italy. Per la seconda compagnia italiana nuovo logo, nuove rotte e il nuovo socio qatariota, il quale benché detenga la quota di minoranza del 49% del vettore, non intende giocare un ruolo di secondo piano. Dopo anni di confronti e colloqui, ora l’obiettivo è chiaro: «Vogliamo diventare il brand numero uno in Italia e abbiamo le risorse per farlo». Parole di sfida alla compagnia di bandiera, Alitalia. A dirlo è il ceo di Qatar Airways, Akbar Al Baker nel corso della prima conferenza stampa per il lancio del piano industriale, arrivata a due anni dalla firma dell’accordo del febbraio 2016. Un rilancio, quella della compagnia, che passa attraverso il rinnovo della flotta, con 50 nuovi velivoli (al momento la compagnia ne ha 13 basati, tra Olbia e Milano) entro il 2020, venti i nuovi Boeing 737 MAX8 che arriveranno entro i primi tre anni con la nuova livrea, il primo già questa primavera. Entro il 2018, in flotta arriveranno otto aeromobili, tre Boeing B737 e cinque Airbus A330-200 di Qatar Airways, questi ultimi sostituiti, a partire da maggio 2019, dai Boeing 787-8 «Dreamliner». Nuove rotte sul lungo e corto raggio, nuovi servizi perché «vogliamo essere una compagnia efficiente con servizi di qualità per fare profitti, non come è successo in passato». Una stoccata alla precedente gestione che non passa inosservata alla sala gremita dell’Hotel Gallia (di proprietà del fondo del Qatar) di Milano, dove siede in prima fila il figlio del principe Aga Khan, azionista di maggioranza attraverso il fondo AKFED che per anni ha continuato a finanziare la compagnia, benché in perdita: dal 2008, primo bilancio in rosso, l’Aga Khan ha stanziato circa 600 milioni di euro; soltanto nel 2016 Meridiana ha perso circa 40 milioni di euro, con un fatturato di 400 milioni di euro e 1400 dipendenti. Ora si volta pagina, a cominciare dai rapporti con i dipendenti, ai quali è stata garantita la distribuzione del 20% degli utili netti, quando? chiedono ad Al Baker, «quando faremo profitti, distribuiremo utili(..). Siamo un’importante società che vuole crescere e puntiamo a creare più di 1.500 posti» di lavoro, ricordando i 50 aerei che arriveranno in Italia. Dismessi i vecchi Md80, l’hub internazionale diventerà l’aeroporto di Milano Malpensa, mentre Olbia continuerà ad essere la sede legale della società e il fulcro per il collegamenti con l’Italia, salvaguardando la continuità territoriale. Nessuna cessione dei preziosi slot di Linate che saranno in parte affittati ad altre compagnie aeree. «Potenzieremo anche le rotte nazionali - precisa Marco Rigotti, presidente di Alisarda, la società che ora si fonde con la nuova holding creata con Qatar Airways - Da Roma, Napoli, Palermo, Catania e Lamezia Terme avvieremo nuovi collegamenti, interconnessi con Malpensa. L’obiettivo è di creare 50 destinazioni nazionali. Con la possibilità di fare voli intercontinentali: oltre a New York e Miami, da settembre si volerà anche per Bangkok». Nessun accordo di feederaggio per le connessioni con Doha, l’hub principale di Qatar Airways, ma accordi di code-sharing e la garanzia di una crescita indipendente per diventare «una compagnia di riferimento per lo scalo milanese», ha aggiunto Rigotti. Parole che fanno gongolare il presidente della Sea, Pietro Modiano, anche lui in sala. Un piano ambizioso, quello di Qatar Airways, a cui oggi a Tolosa viene consegnato il primo Airbus A350. Prossimo passo la nomina del nuovo amministratore delegato. «Con il nuovo vettore e con la nuova livrea, prevediamo di trasportare 10 milioni di passeggeri entro il 2022 (dai 2,6 milioni attuali, ndr)- dice il presidente di Meridiana, Francesco Violante -. Di questi, otto milioni in partenza da Malpensa». Nessun dettaglio sugli investimenti in Air Italy, grazie ai quali Meridiana ha evitato il fallimento, ma non il licenziamento di centinaia di dipendenti: «Siamo l’unica compagnia aerea in Italia a non avere affrontato un piano di ristrutturazione», ha detto il ceo, con un riferimento neppure troppo velato ad Alitalia.
 
Air Italy con un aereo a FCO; Alitalia con un aereo e mezzo a MXP. Potenzialmente nessuna delle due con un hub nel vero senso della parola, o uno "di peso".

La butto li', tanto per: ma invece di fare queste arzigogolazioni, triangolazioni improbabili e via dicendo, non sarebbe piu' comodo fare un paio di codeshare incrociati su quelle rotte e mettere aerei nelle proprie basi? Per giocare a essere Delta coll'hub di Tokyo bisogna iniziare ad essere grossi, e profittevoli, come Delta...
Impossibile al momento, considera che AZ è in JV con AF-KL e DL e IG è di proprietà al 49% di QR che possiede poi il 20% di IAG. L'unica possibilità sarebbe che QR attraverso IG decida di prendere la guida di AZ e fonda le due compagnie nella vecchia idea del campione nazionale.
Riguardo alle rotte considera che le due di AZ in realtà sono operate da macchine che girano incrociate con FCO, a Milano il personale comunque lo ha ereditato e ha la base di LiN. Fra l'altro con il tempo sono rimaste solo le due rotte sensate e cioè JFK in JV e NRT (entrambe presenti anche a FCO daily e rotte storiche da Milano) che opera in monopolio dall'Italia utilizzando le frequenze ammesse dal bilaterale, vuoi mai che succeda come per LOS e ACC che sono state perse chiudendole nel periodo di booking terribile durante l'epidemia di ebola.
Per IG non essendo in JV e addirittura ricevendo picche da AA che si trova in concorrenza diretta. Fra l'altro non ha rotte storiche di lungo raggio da FCO e a parte JFK non potrebbe incrociare le macchine con MXP quindi la questione è leggermente diversa, l'unico motivo potrebbe essere di prendersi un bilaterale concesso su FCO.

Comunque vediamo come procede sia l'A.S. di AZ che lo sviluppo di IG perchè per entrambe le situazioni siamo ancora indietro da arrivare alla fine e paradossalmente gli esuberi ipotizzati in AZ equivalgono più o meno con le assunzioni che vorrebbe fare IG durante il piano di sviluppo. C'è un concreto problema di alleanze perché altrimenti considerata l'offerta limitante da parte di LH fossi in Al Baker un pensierino a unire IG con AZ glielo farei e troverebbe strate spianate dal futuro governo, potrebbe persino ottenere la chiusura di LIN se l'obiettivo è puntare forte su MXP. Le dimensioni e la suddivisione delle macchine potrebbero essere ideali.
Se come dice vuole diventare il player n.1 in Italia è sicuramente meno costoso prendere anche AZ e fare il campione nazionale rispetto a crescere in un mercato con AZ in mano a LH o AF-KL-DL.
 
Impossibile al momento, considera che AZ è in JV con AF-KL e DL e IG è di proprietà al 49% di QR che possiede poi il 20% di IAG. L'unica possibilità sarebbe che QR attraverso IG decida di prendere la guida di AZ e fonda le due compagnie nella vecchia idea del campione nazionale.
Se come dice vuole diventare il player n.1 in Italia è sicuramente meno costoso prendere anche AZ e fare il campione nazionale rispetto a crescere in un mercato con AZ in mano a LH o AF-KL-DL.

Sto parlando di code share, non di matrimoni. Se BA fa accordi con China Southern, se VS e BA fanno interlining, e potrei continuare, il precedente c'e'. E poi, sinceramente, oneworld o Skyteam o le varie JB/JV si mettono a discutere del code share tra Air Italy e Alitalia? Alla faccia del micromanagement.

Detto questo, un altro modo per diventare il "primo player" nazionale per Air Italy c'e': aspettare che Alitalia fallisca. Comunque, possiamo parcheggiare AZ da parte, per piacere? Se c'e' un mercato in cui non conta e' quello intercontinentale, e quello del nord Italia soprattutto.
 
Detto questo, un altro modo per diventare il "primo player" nazionale per Air Italy c'e': aspettare che Alitalia fallisca. Comunque, possiamo parcheggiare AZ da parte, per piacere? Se c'e' un mercato in cui non conta e' quello intercontinentale, e quello del nord Italia soprattutto.

Wise words, come sempre.

G
 
Che voi sappiate IG continuerà a fare charter o no? Mi vengono in mente i vari Kenya, Tanzania, Cuba, Brasile etc..
 
Secondo me la difficoltà sarà nel fare hub&spoke con i pochi aerei iniziali. All'inizio saranno p2p secchi, e andranno a cozzare contro Easyjet&c
 
Detto questo, un altro modo per diventare il "primo player" nazionale per Air Italy c'e': aspettare che Alitalia fallisca.
Alitalia e' gia' fallita un paio di volte e dopo aver letto le ultime dichiarazioni di Calenda credo che verra' probabilmente ri-nazionalizzata. Quindi she's there to stay. Highlander dell'aviazione mondiale.

Il mio dubbio sull'attuale business plan di AirItaly e' dovuto al fatto che sembrano puntare soprattutto sul p2p invece di un vero e proprio hub & spoke. Staremo a vedere, magari domani annunciano un'espansione capillare di voli feeder per le loro JFK, MIA e BKK (e altre 3 rotte di lungo in arrivo) e allora ritiro quello che ho scritto.

Aggiungo, secondo me AirItaly dovrebbe provare ad aprire PEK o PVG, sempre se i bilaterali lo consentono.
 
Ultima modifica:
Che voi sappiate IG continuerà a fare charter o no? Mi vengono in mente i vari Kenya, Tanzania, Cuba, Brasile etc..

I voli sul Brasile (Fortaleza e Recife) terminano ad Aprile, Mauritius e La Romana invece terminano a inizio Maggio. Prosegue il 2/3xw su Havana (da settembre con A330) e dovrebbero proseguire, almeno fino a fine summer, i voli su Mombasa e Zanzibar.
 
In bocca al lupo alla nuova Meridiana...
Ho delle perplessità sui nazionali su Malpensa che mi sembra replichino quanto aveva fatto AZ con scarso successo ,dopo il trasferimento da LIN con una rete di LR più rilevante. Ce la faranno a confrontarsi con Easy e con Ryan già ben radicate ? Spero di sì per la nuova iniziativa !
 
Pensare di fare 2 hub con 50 macchine è impensabile a meno che il progetto non sia low cost con mini federaggio. Già AZ utilizza più del doppio di NB su due hub e si discute sulla necessità di maggiore federaggio a FCO, con 30 B738MAX non lo fai federaggio su due hub. A meno che Al Baker non aspetti maggio per farsi chiamare dal nuovo governo a fondere AZ+IG e comunque sommando i numeri delle 2 più che due hub verrebbero fuori numeri per un hub fatto bene con circa 50 WB e 70-80 NB.
farfallina, ti prego, dicci che stavi scherzando quando hai scritto questo post....,

Non ci vorremmo veramente preoccupare del fatto che qualcuno pensi ancora di rifilare AZ alla Qatar ?

Ho visto Al Baker nel video integrale della presentazione della nuova AIRITALY, non mi è sembrato che fosse vestito con i pantaloncini corti e che avesse il secchiello e la paletta....

Ognuno stia a casa sua please.

Auguriamo ad AZ tutta la fortuna di questo mondo ...il più lontano possibile dalla nuova AIRITALY.

Grazie.
 
farfallina, ti prego, dicci che stavi scherzando quando hai scritto questo post....,

Non ci vorremmo veramente preoccupare del fatto che qualcuno pensi ancora di rifilare AZ alla Qatar ?

Ho visto Al Baker nel video integrale della presentazione della nuova AIRITALY, non mi è sembrato che fosse vestito con i pantaloncini corti e che avesse il secchiello e la paletta....

Ognuno stia a casa sua please.

Auguriamo ad AZ tutta la fortuna di questo mondo ...il più lontano possibile dalla nuova AIRITALY.

Grazie.

Quoto in pieno!!
 
Personalmenteavrei puntato a creare un alleanza con EasyJet. EZY sul medio e corto raggio dove è già ben radicata e così puntare solo sul lungo raggio. Così metà del lavoro era già risolto e sicuramente entrambi le parti né avrebbero giovato.
 
Personalmenteavrei puntato a creare un alleanza con EasyJet. EZY sul medio e corto raggio dove è già ben radicata e così puntare solo sul lungo raggio. Così metà del lavoro era già risolto e sicuramente entrambi le parti né avrebbero giovato.

impossibile:

1) Easyjet non è IATA
2) Le due Compagnie operano su terminal diversi a MXP
3) non potresti garantire connessioni per i 2 primi punti.
 
Sto parlando di code share, non di matrimoni. Se BA fa accordi con China Southern, se VS e BA fanno interlining, e potrei continuare, il precedente c'e'. E poi, sinceramente, oneworld o Skyteam o le varie JB/JV si mettono a discutere del code share tra Air Italy e Alitalia? Alla faccia del micromanagement.

Detto questo, un altro modo per diventare il "primo player" nazionale per Air Italy c'e': aspettare che Alitalia fallisca. Comunque, possiamo parcheggiare AZ da parte, per piacere? Se c'e' un mercato in cui non conta e' quello intercontinentale, e quello del nord Italia soprattutto.
Credo che per il fallimento ci saremo solo io e te...
 
Curiosa comunque la situazione dell'aviazione italiana.

La nostra compagnia di bandiera (Alitalia) è un macello.
La seconda compagnia (Meridiana) diventa ora Air Italy.
Blue Panorama barcolla.
La Mistral senza futuro.
La Air Vallee che sta per tornare (http://airvallee.it/)

A sto punto, l'unica che mi sembra un minimo in crescita è Ernest :D
Ovviamente non dimentico la Air Dolomiti, che è però una controllata di Lufthansa.
 
Stato
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