*** Alitalia: al referendum vince il NO ***


Stato
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non avrei saputo scriverlo meglio

...disse intervenendo da Dubai il nostro moralizzatore.

Lui che da tempo vive in esilio forzato nel dorato medio oriente (o altri posti di merda del genere tipo Cina o magari pure peggio) dove i sindacati non esistono -e se anzi qualcuno dei suoi datori di lavoro scoprisse che se ne va in giro a scrivere e/o avallare sui forum minchiate di cui sopra lo farebbero ingroppare dai cammelli all'ippodromo locale-.

Lui, responsabile del suo equipaggio di turno, formato prevalentemente sempre da a/v pakistani, bengalesi o filippini che vivono in qualche campo di concentramento nell'estrema periferia di Doha o similari di cui a lui non gliene fotte niente di niente di loro e dei loro diritti, crepassero pure, ebbene lui (o altri come lui) collegato tramite il wifi in spiaggia e rigorosamente sotto il getto di aria condizionata all'aperto osa dare lezioni di vita, di storia, di poesia, di resistenza, di sindacalismo e anche di ippica a tutti noi...

Embè!!!
 
Io ho paura che il Governo imponga (non ufficialmente, in quanto vietato) a FSI di caricarsi Alitalia sul groppone. Quindi nazionalizzazione mascherata (le FS sulla carta sono un'azienda privata).
 
Alitalia, per inseguire il meglio scelgono il peggio

Partiamo alla rovescia. Da quella minoranza, per ora sconfitta, di dipendenti Alitalia che ha votato per accettare l’accordo di lacrime e sacrifici, l’ennesimo, stipulato tra azienda e sindacati: non lo hanno certo fatto a cuor leggero.
Alitalia è passata per una serie di piani di ristrutturazione, che passo passo hanno tagliato molta della ciccia che si era accumulata intorno all’osso di quella che un tempo era la nostra compagnia di bandiera.

Insomma chi ha votato «Sì» al referendum Alitalia lo ha fatto certamente con rabbia: a nessuno fa piacere vedere il proprio stipendio decurtato e il posto di lavoro minacciato dalla cassa integrazione. Ma lo ha fatto. Così come gli italiani credettero al referendum, su ben altra scala, che aboliva il punto unico di contingenza.
Insomma una minoranza che apprezza Italo Calvino e sa «che a volte nella vita non riusciamo a raggiungere il meglio, ma almeno possiamo evitare il peggio». Ma si tratterebbe appunto di una minoranza. Che avrebbe sonoramente perso.
Piloti, assistenti e altri dipendenti Alitalia hanno in massa votato contro il piano proposto dal nuovo management. Hanno cioè chiuso la porta in faccia a due miliardi di euro che mercoledì sarebbero stati sbloccati.
Ora sperano, loro con i loro sindacati di base, che qualcos’altro si possa muovere.

Sbagliano. Alitalia da ieri è davvero finita. L’Italia ha perso un quinto della sua capacità produttiva dagli anni della crisi in poi, i consumi sono stagnanti, i redditi pure.
La disoccupazione è elevatissima. I dipendenti dell’Alitalia oggi godono nell’opinione pubblica la stessa considerazione (giusto o sbagliato che sia) dei politici e dei privilegiati. Non è detto che lo siano. Ma tant’è.
Hanno giocato con il fuoco e si sono scottati. Alcuni di loro lo hanno fatto consapevolmente. Sanno che il traffico aereo è cresciuto enormemente negli ultimi anni, persino in Italia. E alcune professionalità (i piloti) hanno un mercato.
Altri si sono fatti trascinare da una logica sindacale che è sepolta, morta, finita: per la quale i dipendenti decidono le politiche dell’azienda in cui sono impiegati. Visto come sono stati recentemente diretti, li si può comprendere, ma non appoggiare. Alitalia ha già goduto di attenzioni che altre industrie si sognano (basti pensare alla cassa integrazione allungata) e che oggi nessuno è disposto a concedere loro.
Da domani non ci sono dodicimila disoccupati in più. Sarà un lento stillicidio, come sempre avviene nelle liquidazioni. Un pezzo pregiato venduto, un altro magari nazionalizzato. Mesi di incertezza.
Ma chi si prende una tale baracca, che peraltro tra poche settimane non sa come pagare il cherosene? Lo Stato? Dubitiamo.
Per i consumatori non cambia molto. Se una tratta è ricca, lo spazio lasciato vuoto da qualcuno verrà occupato. I calabresi hanno recentemente fatto le barricate per la cancellazione della tratta nella loro augusta città. Vien da ridere, con il senno di oggi. Sarà il destino di una penisola, stupenda, ma piuttosto scomoda.
Le compagnie aeree internazionali e a basso prezzo sbarcheranno in modo massiccio. Ma solo dove avranno un ritorno economico. Derivante dalla domanda dei consumatori o dagli aiuti di Stato, mascherati da operazione di «comarketing» fatte dagli aeroporti per attrarre compagnie a basso prezzo che girano per l’Europa senza dormire in alcun aeroporto.
Magari dopo aver preso a prezzi di saldo macchine di Alitalia ed ex dipendenti della compagnia. Contenti ad ogni buon conto di aver votato «No».
Nicola Porro, Il Giornale 25 aprile 2017
 
Io ho paura che il Governo imponga (non ufficialmente, in quanto vietato) a FSI di caricarsi Alitalia sul groppone. Quindi nazionalizzazione mascherata (le FS sulla carta sono un'azienda privata).

Ma anche no - e credo che Delrio sia stato sin troppo chiaro in tal senso. Poi, con l'aria che tira e l'opinione pubblica totalmente schierata contro (forse senza precedenti), io sono quasi certo che nazionalizzazioni, mascherate che siano, o salvataggi à la paraculé come dicono a St. Etienne stavolta non ci saranno - con buona pace dei lotta continua anti-sistema a cui, si spera, mandino la celere non appena andranno in piazza a rompere i maroni o bloccare strade come hanno minacciato.

G
 
Buonasera, vi leggo spesso e ho deciso di registrarmi e scrivere anche io..mi presento.. sono un Assistente di Volo Az e sono uno di quelli che ha votato SI.

Non perchè fossi d'accordo con il piano industriale presentato (che era chiaramente a prendere tempo) o con il peggioramento salariale e normativo, ma semplicemente perchè avrei preferito mantenere il posto di lavoro.
Perchè non vivo in una bolla, e so benissimo che nel mondo reale c'è un esercito di av pronti per sostituirmi e che nonostante i peggioramenti salariali/normativi avrei comunque continuato sia a lavorare in un ambiente migliore di tante altre compagnie sia a far vivere dignitosamente la mia famiglia.
Se avessi ritenuto, ora e in passato, di potermi vendere in realtà migliori sarei già andato, evidentemente mi è sempre convenuto rimanere in Az.

Sia ben chiaro, questo mio pensiero non vuol dire accettare supinamente qualsiasi cosa, ma obiettivamente penso che la situazione avrebbe dovuto far scegliere il male minore, che per me rimane sempre non perdere il lavoro.
Vi farei leggere i commenti orgasmici di tanti miei colleghi su FB, gente che si auto osanna collettivamente, che esulta come se avessimo vinto alla lotteria. Io penso che a breve questo status catatonico finirà e quando capiranno la realtà e cosa ci sta per accadere, i commenti inizieranno a cambiare. Come sempre, Almaviva docet, sarà tardi.

Scusate se mi sono sfogato qui, ma tentare di spiegare le motivazioni di un si a qualsiasi mio collega è stato impossibile.
Un grande in bocca al lupo per il futuro.
 
Secondo il sondaggio di Sky, il 78% dei votanti è contro la nazionalizzazione.
 
Io ho paura che il Governo imponga (non ufficialmente, in quanto vietato) a FSI di caricarsi Alitalia sul groppone. Quindi nazionalizzazione mascherata (le FS sulla carta sono un'azienda privata).
Ma questa da dove esce fuori?

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Secondo il sondaggio di Sky, il 78% dei votanti è contro la nazionalizzazione.

Non credo che questo cambi rispetto al passato, solamente oggi si pensa di dare evidenza alla cosa. E per un governo sondaggio-diretto mi sembra un segnale forte. Non vorrei solo fosse uno stimolo ulteriore a trovare soluzioni "carsiche".
 
Ma questa da dove esce fuori?
Ad esempio da qui:

A proporre la nazionalizzazione è stato il MoVimento 5 Stelle con Roberta Lombardi: ««Lo Stato deve riprendersela, ma cambiare tutto: se in Alitalia entra anche un solo euro di soldi pubblici, e non vedo perché no visto che gli altri Paesi europei hanno compagnie aeree pubbliche in utile, deve esserci un cambio completo del management e un controllo rigoroso sul bilancio». Quanto ai soldi: «Dalla prima privatizzazione a oggi, tra cassa integrazione, corsi di formazione farlocchi, salvataggi ponte vari, lo Stato ha buttato 10 miliardi di euro. Per non avere una compagnia di bandiera». La soluzione sarebbe «far entrare nell’azionariato Eni, Leonardo e Trenitalia studiando un piano di partnership industriale per le prime due ed intermodalità per la terza. E cercando una compagnia aerea europea con cui fare sinergia».

https://www.nextquotidiano.it/commissariamento-alitalia/
 
Ma questa da dove esce fuori?

Eppure qualcuno parla di una roba del genere.
Dalla pagina FB di Roberta Lombardi (MoV): "Da valutare attentamente poi è la possibile sinergia dell’Alitalia con le altre grandi partecipate italiane: Finmeccanica, Trenitalia ed Eni."
Mi astengo da commenti per decenza.

P.S. Scusa Belumosi, sono arrivato in ritardo
 
Eppure qualcuno parla di una roba del genere.
Dalla pagina FB di Roberta Lombardi (MoV): "Da valutare attentamente poi è la possibile sinergia dell’Alitalia con le altre grandi partecipate italiane: Finmeccanica, Trenitalia ed Eni."
Mi astengo da commenti per decenza.

P.S. Scusa Belumosi, sono arrivato in ritardo
Mamma mia...
Ma fanno sul serio? Non ho parole.
Così ne fanno fallire altre 3 di aziende invece che una.

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Uno dei vari articoli che mettono in guardia dai rischi del comprare biglietti AZ.

Quali rischi corre chi ha acquistato un biglietto Alitalia?di Elisa Trincia

Dopo il No al referendum con il quale i dipendenti hanno respinto il piano di salvataggio di Alitalia, il conseguente avvio dell'iter per il commissariamento e con il governo che esclude la nazionalizzazione l'incertezza regna sul futuro della compagnia aerea. Ecco quali sono gli scenari chi ha già acquistato i biglietti e per chi intende prenotare un viaggio nel breve o nel lungo periodo con l'ex compagnia di banidera.

Si possono prenotare voli sul sito della compagnia?

Per il momento sul sito di Alitalia è possibile effettuare l'acquisto di biglietti aerei per destinazioni nazionali e internazionali anche nel periodo estivo. Ma, in questa fase dove ancora tutto è da definire, la possibilità di prenotare non garantisce automaticamente la certezza di partire.

Alitalia avrà ancora la licenza per volare? Per quanto tempo?

La compagnia ha assicurato che "al momento" verranno garantiti i voli e l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac ) si è detto disponibile a lasciare il certificato di operatore aereo (Coa) all'Alitalia in attesa che nell'arco di un paio di giorni venga nominato il commissario, dopodiché la licenza verrà sospesa e al commissario, verificato che abbia a disposizione le risorse sufficienti, verrà concessa un'autorizzazione temporanea rinnovata mese per mese. "Se non le avesse - sottoliena Enac - dovremo interdire la possibilità di emettere biglietti".

E' prudente comprare adesso il ticket Alitalia?

Secondo quanto riporta il Corriere -che cita fonti aziendali della compagnia-, ci sarebbero soldi sufficienti per 2-3 settimane. Intanto alcune aziende straniere con sedi in Italia stanno inviando comunicazioni interne in cui invitano i dipendenti a non acquistare ticket Alitalia per i prossimi viaggi in attesa che si chiarisca la situazione.

E se il biglietto è già stato acquistato?

Per il momento l'amministrazione straordinaria di Alitalia tende a garantire i voli in modo da incassare il più possibile, soprattutto nel periodo estivo. Fino a quando la compagnia aerea opererà, resteranno valide tutte le regole relative ai biglietti acquistati. Quindi se il viaggio è previsto nel breve periodo non dovrebbero esserci grossi rischi, mentre le garanzie per chi ha scelto di viaggiare in autunno diminuiscono. Per il futuro, visto il clima di incertezza che si respira, non è da escludere che se si optasse per una riduzione dei voli, questi potrebbero cessare in maniera comunque graduale e calendarizzati per tempo. Resta comunque valida la possibilità, se prevista al momento dell'acquisto, di richiedere il rimborso del biglietto.

Che succede se Alitalia perde la licenza?

La decisione di togliere la licenza di volare ad Alitalia la può prendere solo l'Enac che sottolinea che "per il momento esistono le condizioni per il momento dell'operatività". Ma nel caso in cui succedesse, chi ha acquistato il biglietto direttamente da Alitalia diventerebbe creditore nella liquidazione aziendale per l'equivalente del costo del ticket. Se invece il volo è stato acquistato in un'agenzia e fa parte di un pacchetto con soggiorno ci si può rivolgere al tour operator per chiedere che il viaggio venga comunque effettuato da un'altra compagnia.

E la tessera Millemiglia?

MilleMiglia è un programma fedeltà di Alitalia che prevede l'attribuzione di punti ogni volta che si effettua un volo con la compagnia, i punti possono poio essere convertiti in biglietti premio o upgrade di classe. Il Codacons chiede al governo garanzie per gli utenti di Alitalia sia per i voli sia per i punti Millemiglia accumulati dai passeggeri e degli altri programmi di fidelizzazione. "In caso contrario, sarebbe inevitabile una azione risarcitoria da parte dei viaggiatori Alitalia in relazione all'evidente lesione dei loro diritti", fa sapere Codacons.

https://www.nextquotidiano.it/commissariamento-alitalia/

 
Contratto Bancari: in questi ultimi anni: straordinario diminuito del 10%, scatti sospesi piu' volte e passati da 2 a 3 a 4 anni. 15a persa da 20anni 14a passata da circa uno stipendio e mezzo a 1/3 di stipendio. Promozioni da una ogni 3/7 anni a una ogni 15 anni (a meno che si abbia una responsabilita'): ticket pasto a 5,16 fermo da 20 anni ecc ecc ecc senza che nessun ha scritto nemmeno un trafiletto (forse il sole24ore in un angolino)
Perchè c'e' ogni volta i piloti devono essere difesi da tutti e creare tutti questi problemi?

La cosa migliore era ed e' la decisione drastica, chiudere ALitalia e ricreare una nuova societa' tutto il personale se vuole essere assunto deve fare un nuovo contratto molto vincolante in termini di dedizione all'azienda.

E poi licenziamento immediato di tutta la dirigenza ed amministratori: se i biglietti venduti in italia passano da 50 a 100 alitalia e' passata da 40 a 20??
 
il fatto che gli slot non siano a pagamento nella legislazione corrente è relativo a normative europee
o italiane o dipende da cosa? Cambierebbe di parecchio il valore degli assets di alitalia
In nessun aeroporto europeo (incluso Heathrow) gli slot sono a pagamento. Però possono essere ceduti insieme a un ramo d'azienda (come avvenne ai tempi della nascita di CAI).
 
Certo. Perché non se la comprano loro AZ? Hanno sempre la soluzione in tasca, parlano bene il politichese e non risparmiano mai sermoni su imprenditoria e giustizia sociale. 12500 dipendenti a 10 euro a tessera al mese, un po' di soldini in questi anni se lo sono fatti i sindacati no?


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Hanno finito i vaucher per pagare i dipendenti, altrimenti lo avrebbero fatto
 
Per evidenti motivi di puro interesse politico tanti, a partire dal M5S, stanno cavalcando il NO senza la minima decenza di studiarsi lo stato dell'industria ed il quadro di riferimento regolamentare. Altri (pure BERSANI!!!) disconosco il fatto che se siamo a questo punto è perché un governo "illuminato" di sinistra lasciò praterie aperte a LIN per tutti i vettori continentali e fece saltare la fusione con KLM, forse l'unica cosa buona ideata da torme di altrimenti inutili Top Manager AZ. Il treno buono è provato a ripassare nel 2008 quasi solo perché Bisignani (al tempo DG di IATA) aveva dato una mano a Prodi nel convincere Cyril Spinetta a prendersi (pagando!!)

..ovviamente, allora come oggi, il populismo di Berlusconi alleato all'intransigenza dei sindacati fece saltare il banco. Dopo €7,4M di nostri soldi spesi inutilmente (di cui €4,1M solo dal 2008) io chiedo semplicemente di mandare i libri in Svizzera appena possibile ..almeno lì l'eutanasia è legale!
 
Ma questa da dove esce fuori?

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Purtroppo oggi ho sentito la Lanzillotta parlare di FS, ENI, ENEL, Leonardo.
Essendo tutte (a parte FS) società quotate, le possibilità credo siano pari a zero, sarebbe un furto ai danni degli azionisti (che non la prenderebbero bene)
 
non avrei saputo scriverlo meglio
Non ci credo, già Tuned scrive una stupidaggine cosmica tirando in ballo persone morte per la libertà che nulla hanno a che fare con l'argomento e senza vergogna hai pure il coraggio di prendere in giro il forum riproponendola?
A tutto c'è un limite, mi dispiace ma non si può assistere in silenzio a ciò, proprio per rispetto a chi ci ha rimesso la pelle per lottare per la nostra libertà che non è accettabile sia tirato in ballo per certe pochezze.
La stupidaggine di getto può capitare, non giustificata sia chiaro ma la speranza è che Tuned comprenda e corregga, chi ci torna sopra dopo ore e ore e dopo che è stata fatta notare un po' da tutti quelli che hanno letto è qualcosa di offensivo a tutti i frequentatori del forum. I morti della guerra di liberazione non meritano di essere tirati in ballo per stupidaggini come AZ. Scusate lo sfogo.
 
Purtroppo oggi ho sentito la Lanzillotta parlare di FS, ENI, ENEL, Leonardo.
Essendo tutte (a parte FS) società quotate, le possibilità credo siano pari a zero, sarebbe un furto ai danni degli azionisti (che non la prenderebbero bene)
Questo in teoria era vero anche per le banche. Eppure...
 
In nessun aeroporto europeo (incluso Heathrow) gli slot sono a pagamento. Però possono essere ceduti insieme a un ramo d'azienda (come avvenne ai tempi della nascita di CAI).

quindi gli slot inglesi dati ad etihad hanno trovato una forma del tipo ramo d'azienda? la cosa cambierebbe di molto se vi fosse la possibilità di monetizzare gli slots
anche se non ho capito come si farebbe con il ramo d'azienda (viene venduta la base con gli orari?)
 
Stato
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