Trapani: bilancio 2013 in attivo per Airgest


tutte ste storie ,aeroporto sotto casa, chiudere,sprechi,scusate escludendo le isole minori la sicilia ha 4 aeroporti,fa 5 milioni di abitanti,ma di che vi lamentate,non capisco proprio,secondo voi che si deve fare,chiudiamo tutto allora e andiamo con i treni a vapore,maaa

Ti capisco, ma bisogna avere maggiore pazienza. Spesso chi discute degli aeroporti siciliani lo fa attraverso lenti ideologiche, quando parlano di Trapani pensano ad Albenga o Brescia, se vivi in zone stracolme di infrastrutture, dove lo Stato appronta 30 milioni al km per la TAV, 70 milioni al km per le autostrade senza battere ciglio, dove ci sono 70 centri di radioterapia per 10 milioni di abitanti, dove lo stato ha ricostruito il teatro cittadino distrutto dai bombardamenti nel 1946, dove il turismo non è necessariamente una questione di vita o di morte per l'economia locale, è difficile avere empatia per chi vive in zone dove la ferrovia è quella dell'Ottocento, chiusa da 3 anni perché nessuno trova 30 milioni per riparare i danni di una frana, dove la "autostrada" è una superstrada costruita come risarcimento perché dopo un terremoto sulle trazzere locali i soccorsi arrivarono dopo 3 giorni, promossa ad autostrada per far pavoneggiare qualche politico locale, ma ancora incompleta, dove 440 mila persone non hanno un servizio di radioterapia e nello sfortunato caso gli serva devono farsi 240 km al giorno, dove il teatro distrutto dalla guerra lo puoi vedere solo in sgranate foto in bianco e nero, e a teatro vai in villa sotto un tetto di alberi e stelle, dove il turismo è la differenza tra mangiare ed emigrare.

Tu vedi nell'aeroporto di Trapani un'occasione di sviluppo, un'opportunità di crescita, un volano per la tua comunità, e fai bene, ma chi non conosce, e magari non interessa conoscere, la realtà e le problematiche della tua comunità, potrebbe tranquillamente non rendersene conto.
 
Questo grafico avvalora il dato postato da Flapane al post 50#: la linea azzurra di Trapani dopo il picco del 2010 è in discesa, e tale diminuzione si acuisce dal 2012.
A fronte di questo dato aeroportuale da te postato, Bankitalia dice che le presenze nel territorio trapanese nel 2014 sono leggermente aumentate.

La linea blu, destagionalizzata, è stata in crescita, mese dopo mese, fino al Marzo 2011, quando TPS subì la botta della chiusura per l'intervento in Libia. Fino ad allora era stato uno sviluppo ininterrotto di rotte dall'apertura della base, ed è questo periodo e l'apertura di quella base che hanno creato il brand Trapani, ed hanno convinto centinaia di persone a indebitarsi fino al collo per investire nel settore turistico di quella comunità. Dopo quella battuta d'arresto, il vettore principale dello scalo ha cambiato strategia locale, perché ovviamente è aumentata notevolmente la loro percezione del rischio di operare in quell'aeroporto, e la fase di sviluppo tumultuoso si è arrestata, e nell'ultimo anno invertita.
Se c'è aumento di turisti stranieri, questo aumento è dovuto a quegli investimenti che hanno aumentato ricettività ed offerta, investimenti che sono strettamente legati all'apertura della base.
 
La linea blu, destagionalizzata, è stata in crescita, mese dopo mese, fino al Marzo 2011, quando TPS subì la botta della chiusura per l'intervento in Libia. Fino ad allora era stato uno sviluppo ininterrotto di rotte dall'apertura della base, ed è questo periodo e l'apertura di quella base che hanno creato il brand Trapani, ed hanno convinto centinaia di persone a indebitarsi fino al collo per investire nel settore turistico di quella comunità. Dopo quella battuta d'arresto, il vettore principale dello scalo ha cambiato strategia locale, perché ovviamente è aumentata notevolmente la loro percezione del rischio di operare in quell'aeroporto, e la fase di sviluppo tumultuoso si è arrestata, e nell'ultimo anno invertita.
Se c'è aumento di turisti stranieri, questo aumento è dovuto a quegli investimenti che hanno aumentato ricettività ed offerta, investimenti che sono strettamente legati all'apertura della base.

Sei poco convincente. A Ryanair della percezione del rischio frega fino a un certo punto. Gli interessano i soldi.
Non c'è stato un cambio di strategia. E' scaduto il contratto, di cui sarebbe interessante conoscere i contenuti alla faccia della trasparenza che tu stesso invocavi alcun post più sopra nei confronti della Regione Sicilia, e Ryanair ha giocato al rialzo.

Bada bene che questa è una dinamica riscontrabile in qualsiasi piccolo aeroporto, dove loro sanno perfettamente che ti tengono per le..... La strategia di Ryanair è ben lineare.

La cosa interessante è che, se Bankitalia non scrive il falso, le presenze nel trapanese sono leggermente aumentate nel 2014. Se è così, è positivo proprio per le centinaia di persone che, in base a quanto scrivi, si sarebbero indebitate fino al collo, e che pertanto possono ben dormire sonni tranquilli avendo lavorato almeno come nei periodi d'oro ante 2011.

Tutto ciò porta a concludere che non è così necessario essere tenuti per le.... da Ryan, e che una stategia diversa è possibile.
Tutto ciò porta a concludere che, se Bankitalia non scrive il falso, non tutti i turisti sono come te, i tuoi conoscenti e tua moglie che vede un hub come la cosa peggiore che le possa mai capitare nella vita. Altrimenti non si spiegano tali presenze a fronte di un numero di arrivi assai al ribasso.
 
fino al Marzo 2011, quando TPS subì la botta della chiusura per l'intervento in Libia. Dopo quella battuta d'arresto, il vettore principale dello scalo ha cambiato strategia locale, perché ovviamente è aumentata notevolmente la loro percezione del rischio di operare in quell'aeroporto, e la fase di sviluppo tumultuoso si è arrestata, e nell'ultimo anno invertita.
Ipotesi divertente che neanche l'ufficio stampa di Airgest sarebbe stato in grado di partorire.
Ora e' anche colpa dei Francesi e degli Inglesi.
 
La cosa interessante è che, se Bankitalia non scrive il falso, le presenze nel trapanese sono leggermente aumentate nel 2014. Se è così, è positivo proprio per le centinaia di persone che, in base a quanto scrivi, si sarebbero indebitate fino al collo, e che pertanto possono ben dormire sonni tranquilli avendo lavorato almeno come nei periodi d'oro ante 2011.

Quindi stasera gli imprenditori turistici trapanesi si riuniranno a Chinisia per fare un report fotografico sulla stato di conservazione dell'antica pista? Oppure magari chi lavora sul campo tutti questi turisti visti da Bankitalia non li ha visti? Dal manifesto dell'assemblea, non mi pare dormano sogni così tranquilli:

IL MOVIMENTO TURISMO E TERRITORIO CONVOCA UNA GRANDE ASSEMBLEA POPOLARE SUI TEMI DEL TURISMO LOCALE: L’INCERTEZZA E L’IMMOBILISMO UCCIDONO LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEL TERRITORIO!

30 settembre 2014
Ore 17:00
Centro Turistico Rurale “Rocche Draele”
Strada Statale 115 (15,2 Km) – c/da Rilievo – Trapani.

Trapani, 25 settembre 2014 - Il movimento Turismo & Territorio, stanco del prolungarsi di una situazione di totale incertezza sul futuro dell’Aeroporto di Birgi e su tutte le problematiche del turismo locale, organizza un’iniziativa di massima sensibilizzazione convocando una grande assemblea popolare aperta a tutti i cittadini, gli imprenditori, i lavoratori, gli operatori turistici del territorio trapanese, al fine di redigere un documento contenente una serie di richieste e proposte concrete da sottoporre entro il mese di ottobre al governatore Crocetta.

I temi aeroporto di Birgi e porto di Trapani saranno il fulcro dell’iniziativa.

“L’ incertezza e l’immobilismo uccidono le prospettive di sviluppo del territorio. Basta con il silenzio dell’ Airgest e della Regione sua azionista di maggioranza, il governo regionale deve ai suoi cittadini una spiegazione su cosa intende fare dello scalo di Birgi”: così dichiara il portavoce del movimento Fabio Di Bono.

Nel contesto dell’assemblea saranno affrontati anche altri temi, in particolare, la situazione del Porto di Trapani che ha subito un importante ridimensionamento con la cancellazione delle tratte con Tunisi, Livorno e Cagliari e rischia di finire nelle mani dell’autorità portuale di Palermo. Sarà affrontato l’argomento infrastrutture del territorio che rimane estremamente fragile e carente, come la linea ferroviaria Palermo-Trapani da oltre un anno totalmente inagibile, o i collegamenti via terra tra l’aeroporto di Palermo e le località del Trapanese che sono sono ampiamente sottodimensionati rispetto alle attuali esigenze del turismo.

Firmano congiuntamente: AGRITURIST TRAPANI - CONSORZIO TURISTICO ALBERGHIERO TRAPANESE - ASSO VIAGGI CONFESERCENTI - COMPAGNIE DELLE OPERE DELLA SICILIA OCCIDENTALE - CONSORIZIO PANTELLERIA ISLAND - CONFCOOPERATIVE - MOVIMENTO CIVES - CONSORZIO MARSALA TURISMO - CONSORZIO DEL PORTO DI TRAPANI

Appuntamento martedì 30 settembre 2014, alle ore 17:00
Centro Turistico Rurale “Rocche Draele” Strada Statale 115 (15,2 Km) – c/da Rilievo – Trapani.
 
La summer 2011 è stata la migliore programmazione di TPS di tutti i tempi, peccato non averla vista realizzata.
Sara', ma finito l'intervento in Libia la vita e' ricominciata come prima, e la 'colpa' e' di Ryanair che si e' tirata indietro oppure della Regione Sicilia che non ha accettato di pagare di piu'?
Ti prego non dirmi dell'addizionale INPS.
 
Quindi stasera gli imprenditori turistici trapanesi si riuniranno a Chinisia per fare un report fotografico sulla stato di conservazione dell'antica pista? Oppure magari chi lavora sul campo tutti questi turisti visti da Bankitalia non li ha visti? Dal manifesto dell'assemblea, non mi pare dormano sogni così tranquilli:

IL MOVIMENTO TURISMO E TERRITORIO CONVOCA UNA GRANDE ASSEMBLEA POPOLARE SUI TEMI DEL TURISMO LOCALE: L’INCERTEZZA E L’IMMOBILISMO UCCIDONO LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEL TERRITORIO!

30 settembre 2014
Ore 17:00
Centro Turistico Rurale “Rocche Draele”
Strada Statale 115 (15,2 Km) – c/da Rilievo – Trapani.

Trapani, 25 settembre 2014 - Il movimento Turismo & Territorio, stanco del prolungarsi di una situazione di totale incertezza sul futuro dell’Aeroporto di Birgi e su tutte le problematiche del turismo locale, organizza un’iniziativa di massima sensibilizzazione convocando una grande assemblea popolare aperta a tutti i cittadini, gli imprenditori, i lavoratori, gli operatori turistici del territorio trapanese, al fine di redigere un documento contenente una serie di richieste e proposte concrete da sottoporre entro il mese di ottobre al governatore Crocetta.

I temi aeroporto di Birgi e porto di Trapani saranno il fulcro dell’iniziativa.

“L’ incertezza e l’immobilismo uccidono le prospettive di sviluppo del territorio. Basta con il silenzio dell’ Airgest e della Regione sua azionista di maggioranza, il governo regionale deve ai suoi cittadini una spiegazione su cosa intende fare dello scalo di Birgi”: così dichiara il portavoce del movimento Fabio Di Bono.

Nel contesto dell’assemblea saranno affrontati anche altri temi, in particolare, la situazione del Porto di Trapani che ha subito un importante ridimensionamento con la cancellazione delle tratte con Tunisi, Livorno e Cagliari e rischia di finire nelle mani dell’autorità portuale di Palermo. Sarà affrontato l’argomento infrastrutture del territorio che rimane estremamente fragile e carente, come la linea ferroviaria Palermo-Trapani da oltre un anno totalmente inagibile, o i collegamenti via terra tra l’aeroporto di Palermo e le località del Trapanese che sono sono ampiamente sottodimensionati rispetto alle attuali esigenze del turismo.

Firmano congiuntamente: AGRITURIST TRAPANI - CONSORZIO TURISTICO ALBERGHIERO TRAPANESE - ASSO VIAGGI CONFESERCENTI - COMPAGNIE DELLE OPERE DELLA SICILIA OCCIDENTALE - CONSORIZIO PANTELLERIA ISLAND - CONFCOOPERATIVE - MOVIMENTO CIVES - CONSORZIO MARSALA TURISMO - CONSORZIO DEL PORTO DI TRAPANI

Appuntamento martedì 30 settembre 2014, alle ore 17:00
Centro Turistico Rurale “Rocche Draele” Strada Statale 115 (15,2 Km) – c/da Rilievo – Trapani.

Sii onesto. Questo comunicato non c'entra nulla con il discorso che stiamo facendo. In esso non c'è un rigo in cui qualcuno si lamenti della stagione appena conclusa. E se la stagione non è andata male pur con un calo così rilevante degli sbarchi a TPS, non credi sia opportuno fare una riflessione sulla reale necessità di foraggiare ancora Ryanair?
 
Sii onesto. Questo comunicato non c'entra nulla con il discorso che stiamo facendo. In esso non c'è un rigo in cui qualcuno si lamenti della stagione appena conclusa. E se la stagione non è andata male pur con un calo così rilevante degli sbarchi a TPS, non credi sia opportuno fare una riflessione sulla reale necessità di foraggiare ancora Ryanair?

Quindi se Ryanair se ne andrá da TPS, e non verrá rimpiazzata da alcun vettore (e a mio avviso non é rimpiazzabile), gli imprenditori del settore turistico del trapanese non devono preoccuparsi, perché i turisti internazionali continueranno ad aumentare.

Questo in virtú del collegamento ferroviario inadeguato, anzi proprio mancante, delle due, 2, corse di collegamento tra Punta Raisi e Trapani al giorno (e 0 per San Vito), o del fatto che tutti i distretti turistici in competizione del bacino del mediterraneo (tranne la costa agrigentina, bisogna ammetterlo) hanno collegamenti migliori, piú frequenti e piú a buon mercato?
 
Quindi se Ryanair se ne andrá da TPS, e non verrá rimpiazzata da alcun vettore (e a mio avviso non é rimpiazzabile), gli imprenditori del settore turistico del trapanese non devono preoccuparsi, perché i turisti internazionali continueranno ad aumentare.

Questo in virtú del collegamento ferroviario inadeguato, anzi proprio mancante, delle due, 2, corse di collegamento tra Punta Raisi e Trapani al giorno (e 0 per San Vito), o del fatto che tutti i distretti turistici in competizione del bacino del mediterraneo (tranne la costa agrigentina, bisogna ammetterlo) hanno collegamenti migliori, piú frequenti e piú a buon mercato?

gli imprenditori potrebbero sempre preoccuparsi del trasporto locale... non è detto che se fa cagare ora, dovrà far cagare a vita
 
Non ne sono certo (ma non sto affermando che non sia come dici tu!).

Mi sono laureato al Politecnico di Milano, ma ho preso l'abilitazione a Palermo. Prima o durante gli esami, non ricordo esattamente, sono passati molti anni, ci invitarono ad un seminario, in cui gli ingegneri dell'albo di Palermo ci parlarono delle differenze legislative che gli ingegneri operanti in Sicilia devono tener presente. Tra i vari argomenti, posero diverse volte l'accento su come la Regione Siciliana avesse competenze esclusiva sull'urbanistica e sui lavori pubblici, e fecero notare svariate differenze con la legislazione statale. A me la cosa interessava relativamente (mi occupo professionalmente di soluzioni informatiche, in carriera perlopiù commercio elettronico, gestione del rischio, applicazioni finanziarie, ma anche ospedali, formazione, contabilità, infrastrutture, e non ho mai dato alcuna materia del settore civile), ma dato che i tipi scoprirono velocemente come io fossi tra i candidati l'unico laureato oltrefaro, e che quindi ero probabilmente quello con minore preparazione accademica sulla legislazione regionale, mi avvisarono pubblicamente che mi avrebbero specificamente interrogato sugli argomenti del seminario agli orali. Cosa che puntualmente avvenne (immagino cercassero qualcuno da bocciare, ma trovarono uno scoglio duro :cool:). Non ricordo nemmeno lontanamente se il DM 1444/68 fosse fra le norme citate (la prossima volta che mi capitano gli occhi sugli appunti di quel periodo controllerò :) ), ma quello che ricordo chiaramente fosse come la Regione Siciliana avesse (o si prendesse) un bel po di libertà nei recepimenti di simili norme; ricordo di essermi chiesto se tali libertà non fossero almeno in parte una misura protezionistica a favore degli ingegneri siciliani, e di come la cosa mi lasciò un'impressione di un'occasione persa (molte delle differenze non sembravano pensate per rendere più competitivo il sistema Sicilia, ma soltanto diverso, ricordo che a volte alcune scelte mi parvero evidentemente più conservative rispetto alla legislazione statale).

Puoi starne certo.

Nonostante i diversi gradi di autonomia regionale, che con la riforma del 2001 hanno in un certo senso avvicinato le regioni ordinarie a quelle speciali, esiste ancora il concetto di livello minimo. Nell'urbanistica (è un esempio OT ma che ben si presta a smentire alcune delle cose che sostieni tu) ciò significa che fatti salvi pochissimi casi estremi, le misure previste dal DM 1444 sono un livello minimo che le legislazioni regionali, grazie alla loro parziale autonomia in materia di governo del territorio, possono aumentare a piacimento, ma non comprimere. In soldoni, nei casi di nuova edificazione occorre rispettare un vincolo di 18 mq per abitante da destinare a servizi che non possono essere compressi in nessuna delle ripartizione geografica che concorrono a formare la Repubblica.

Per identificare il principio ed estenderlo quindi anche ai nosti discorsi, in talune materie (tra cui territorio, ambiente, trasporti, aeroporti, etc) le regioni hanno un discreto grado di autonomia che tuttavia non può trascendere dal rispetto di quei livelli minimi di assistenza che lo Stato identifica come cogenti su tutto il territorio nazionale.

Questo è, almeno fino a quando la Sicilia continuerà a far parte dell'Italia. Autonomia e indipendenza sono due concetti differenti.
 
gli imprenditori potrebbero sempre preoccuparsi del trasporto locale... non è detto che se fa cagare ora, dovrà far cagare a vita

Riaprire la Alcamo Diramazione - Trapani costerà tra i 30 ed i 50 milioni di Euro. Ci vengono 10 anni di co-marketing. Tra l'altro, pure riaperta, ci transitavano pochi treni al giorno. Per modernizzare da Punta Raisi a Trapani possiamo tranquillamente parlare di centinaia di milioni di Euro. Aumentare le corse dei bus da Punta Raisi a Trapani costa probabilmente quanto il co-marketing, forse qualcosa in più.
 
Puoi starne certo.

Hai esperienza professionale in Sicilia? Nel caso, mi potresti indicare qual'è la legge regionale con la quale la Regione Siciliana ha recepito il D.M. 1444/68? Perché se l'ha recepito tal quale, e potrebbe averlo fatto, hai ragione tu (ma anch'io :cool:). Se non fosse stato recepito tal quale, mi aspetterei una sfilza di pronunciamenti della Corte Costituzionali.
 
Riaprire la Alcamo Diramazione - Trapani costerà tra i 30 ed i 50 milioni di Euro. Ci vengono 10 anni di co-marketing. Tra l'altro, pure riaperta, ci transitavano pochi treni al giorno. Per modernizzare da Punta Raisi a Trapani possiamo tranquillamente parlare di centinaia di milioni di Euro. Aumentare le corse dei bus da Punta Raisi a Trapani costa probabilmente quanto il co-marketing, forse qualcosa in più.

Sì, ma lavorando così alla lunga doti la Regione di infrastrutture durature che tra 10/20 anni risolvono il problema. Ma, vuoi mettere, e poi come fate a piangervi addosso? Meglio l'uovo oggi, con contributi a pioggia con cui il territorio resta a vita condannato ad una compagnia aerea. Ottima strategia, complimenti!!!
 
Riaprire la Alcamo Diramazione - Trapani costerà tra i 30 ed i 50 milioni di Euro. Ci vengono 10 anni di co-marketing.
Uno sviluppo dell'infrastruttura e' molto piu' strategico, benefico e sostenibile per il territorio rispetto ad ingrassare i conti Ryanair.
Nutro un dubbio che in realta' il fatto che non ci sia piu' il volo diretto da Londra a Trapani roda piu' a te e tua moglie rispetto alla stragrande maggioranza dei trapanesi.
 
Hai esperienza professionale in Sicilia? Nel caso, mi potresti indicare qual'è la legge regionale con la quale la Regione Siciliana ha recepito il D.M. 1444/68? Perché se l'ha recepito tal quale, e potrebbe averlo fatto, hai ragione tu (ma anch'io :cool:). Se non fosse stato recepito tal quale, mi aspetterei una sfilza di pronunciamenti della Corte Costituzionali.

La Regione Sicilia non deve pronunciarsi per il recepimento delle Leggi dello Stato, a maggior ragione quando si parla di materie concorrenti dove le regioni possono legiferare solo e solamente nel rispetto dei principi emanati dallo Stato (ancora: il DM 1444 è solo uno dei numerosi esempi). Capisco che questo concetto ti getti nel più totale sconforto, ma purtroppo devi farti forza e fartene una ragione. Ancora una volta, autonomia e indipendenza non sono sinonimi.

Ad ogni modo le indicazioni della L 1150/42, così come integrata dalla L 765/67 di cui il DM 1444/68 è un regolamento attuativo, sono alla base della normativa urbanistica siciliana fin dalla LR 71/1978. Sempre per rimanere nello stesso campo, le medesime che nel continente sono le norme che regolano gli abusi edilizi, i titoli abilitativi per l'esercizio dell'attività edilizia e le norme che regolano i beni ambientali. Ogni legge regionale che si dimostrasse in contrasto con queste normative - visto che, ti ripeto, parliamo di materie concorrenti - sarebbe facilmente impugnabile dall'avvocatura dello Stato innanzi la Corte Costituzionale. Se questo sia già successo in passato non te lo so dire, ma probabilmente lo avrei scoperto durante i miei studi. Tendo quindi ad escluderlo.

Detto questo, rimango a disposizione in privato per ogni ulteriore chiarimento tecnico visto che è palese come si stia andando OT. Ti prego solo di tenere a mente che per la mia attività di docenza in urbanistica presso la Sapienza vengo solitamente pagato, dunque sempre in privato ti farò avere anche l'IBAN. Prezzi modici.
 
Sì, ma lavorando così alla lunga doti la Regione di infrastrutture durature che tra 10/20 anni risolvono il problema. Ma, vuoi mettere, e poi come fate a piangervi addosso? Meglio l'uovo oggi, con contributi a pioggia con cui il territorio resta a vita condannato ad una compagnia aerea. Ottima strategia, complimenti!!!

Vedo che vivi a Milano. Milano fu liberata nel 1945, ed il teatro della Scala fu ricostruito e riaperto nel 1946. Trapani fu conquistata nel 1943, e il teatro dei Trapanesi non è mai stato ricostruito. Idem la ferrovia, una frana un paio d'anni fa, e non l'hanno mai riaperta. Tu vivi in un contesto totalmente diverso, con il settore pubblico che vi ha fornito infrastrutture di tutti i tipi a tamburo battente, in 2 ore di alta velocità siete a Roma, quando io l'ultima volta che ci ho provato in 2 ore non ero arrivato nemmeno a Mazara.

E la situazione nel trapanese è migliore che nella costa sud, prima che chiudessero la ferrovia per andare da Trapani a Ragusa ci volevano 12 ore.

Tu veramente pensi che risparmiando quei 3 milioni di Euro annui il settore pubblico li potrà investire in un qualsiasi altro investimento infrastrutturale con un maggior ritorno per la comunità trapanese sul breve, medio o lungo periodo? Ad esempio quale?
 
Vedo che vivi a Milano. Milano fu liberata nel 1945, ed il teatro della Scala fu ricostruito e riaperto nel 1946. Trapani fu conquistata nel 1943, e il teatro dei Trapanesi non è mai stato ricostruito. Idem la ferrovia, una frana un paio d'anni fa, e non l'hanno mai riaperta. Tu vivi in un contesto totalmente diverso, con il settore pubblico che vi ha fornito infrastrutture di tutti i tipi a tamburo battente, in 2 ore di alta velocità siete a Roma, quando io l'ultima volta che ci ho provato in 2 ore non ero arrivato nemmeno a Mazara.

E la situazione nel trapanese è migliore che nella costa sud, prima che chiudessero la ferrovia per andare da Trapani a Ragusa ci volevano 12 ore.

Tu veramente pensi che risparmiando quei 3 milioni di Euro annui il settore pubblico li potrà investire in un qualsiasi altro investimento infrastrutturale con un maggior ritorno per la comunità trapanese sul breve, medio o lungo periodo? Ad esempio quale?

Io vivo a Milano, ma non sono di Milano. E la realtà insulare la conosco bene, essendoci nato e cresciuto...
Due cose. La prima: hai evaso qualsiasi domanda o argomento ti sia stato posto, ribattendo con altre domande o considerazioni che, come questa sopra, spostano altrove l'attenzione, e fornendo ricostruzioni bizzarre e non veritiere della presenza ed evoluzione di Ryanair a Trapani. In un paio di post ho anche usato il sottolineato, benché poco elegante, per smontare il ragionamento utilizzando i numeri dello stesso grafico che hai pubblicato. Ma tu hai glissato.

La seconda: da uomo del sud, ritengo che sia miope e non fruttuoso gettare soldi pubblici, peraltro senza neppure uno straccio di gara e con la certezza che la compagnia aerea a cui li hai dati ti ricatterà per tutta la vita. Alla tua domanda ho già risposto: quei 3 milioni annui, che tra l'altro non sono neppure nella disponibilità degli Enti Locali!!!!! (non risulta infatti che tutti abbiano versato la propria quota), sul lungo periodo vanno usati, ad esempio, per riparare la frana di cui parlavi. Battetevi per avere maggiori risorse per potenziare la ferrovia, per aumentarne le corse, per costruire una strada decente per S. Vito lo Capo, visto che ora è un viottolo asfaltato o poco più.
Perché uno dei tuoi assunti di base è stato che il trapanese è mal collegato. Bene. E quindi? Anziché cercare soldi veri per risolvere il problema alla base, seppur con i lunghissimi tempi che occorrono, ci accontentiamo, ripeto, di disperdere risorse. E sembrano anche pochi spiccioli, se non fosse che negli anni stanno diventando somme ingenti con le quali Ryanair si ingrassa, mentre voi continuate a piangere.
 
Ultima modifica da un moderatore:
peraltro senza neppure uno straccio di gara

Infatti io sono per l'abolizione del co-marketing, non chiedo gare, chiedo che la Regione Siciliana decida, apertamente ed esplicitamente.
A mio avviso, ha senso tenere aperti e funzionanti entrambi gli aeroporti, agendo invece che ad personam (co-marketing con o senza gara [1]) sul peso della fiscalità aeroportuale. Togliere i 6,50 Euro di addizionali INPS a tutti i vettori (quindi TPS invece che 20+ a pax costerebbe 13.50+ a pax). La Regione Siciliana può decidere altrimenti, ma deve decidere.

[1] FR ha il CASK ed il RASK piú bassi di tutto il settore euromediterraneo da anni. Si avvicinano solo Pegasus (che non puó operare tra aeroporti euroccidentali) e Wizz Air. Puoi fare tutte le gare che vuoi, se le rotte sono appetibili, vincerà sempre FR, fintantoché non cambiano CASK e RASK medi.