Trapani: bilancio 2013 in attivo per Airgest


Camera di Commercio Trapani: assemblea dei sindaci per accordo di comarketing

Aeroporto "Vincenzo Florio" di Birgi - Mercoledì mattina nel salone conferenzedella Camera di Commercio di Trapani, si è tenuta l’assemblea dei comuni della provincia di Trapani che hanno aderito all’accordo di promozione turistica con la società “Airport Marketing Service Limited”. La riunione è stata convocata dal presidente dell’ente camerale Giuseppe Pace per fare il punto sull’intesa per l’attività di comarketing a supporto dei flussi turistici per l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi.

Alla riunione hanno preso parte il prefetto di Trapani Leopoldo Falco, il presidente dell’Airgest Salvatore Castiglione ed i rappresentanti dei Comuni di Trapani, Marsala, Alcamo, Castelvetrano, Erice, Castellammare del Golfo, Valderice, Paceco, Partanna, Salemi, Petrosino e San Vito Lo Capo.

Il presidente Pace ha ribadito la necessità di rispettare l’accordo, chiedendo ai sindaci di avere mandato per provvedere al versamento delle somme e ringraziando il prefetto Falco “per l’attenzione data al territorio e la grande collaborazione. Dobbiamo andare avanti, non possiamo perdere questo treno”, ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Trapani. Nel corso dell’incontro i sindaci hanno confermato la volontà di onorare l’accordo.

I sindaci e gli assessori delle amministrazioni comunali che non hanno ancora provveduto a versare le somme concordate hanno rimandato all’approvazione dei bilanci, assicurando comunque tempi brevi per onorare gli impegni presi. Durante la riunione sono stati affrontati diversi argomenti, a partire dalle strategie di promozione del territorio da attuare, il miglioramento della la mobilità in provincia di Trapani per l’aeroporto di Birgi e la necessità di coinvolgere gli operatori turistici e gli albergatori.

http://www.marsalaviva.it/notizie/i...emblea-dei-sindaci-per-accordo-di-comarketing
 
L'eterno problema di Ryanair e dell'Aeroporto di Trapani Birgi

di Leonardo Agate - Presso la Camera di commercio si sono di nuovo riuniti per il problema dell'Aeroporto di Birgi, che la compagnia aerea Ryanair vorrebbe lasciare se non venissero accettate le sue richieste. Si tratta di una compagnia privata, che fa i conti tra il dare e l'avere, e se deve stare a Trapani Birgi vuole il suo utile. Con le tariffe che fa andrebbe in passivo se non ricevesse adeguati contributi dall'Aeroporto.

La situazione é comprensibile, ma sembra non risolvibile, e almeno finora non é stata risolta. A gennaio, se non ricordo male, c'é stata una riunione alla Prefettura, presenti il prefetto, il presidente della Camera di commercio, i vertici dell'ente gestore dell'aeroporto e i sindaci della provincia. In quella riunione sembrava cosa fatta che i comuni versassero la quota di loro pertinenza per consentire alla compagnia aerea di continuare a servire il nostro aeroporto. In realtà, solo alcune amministrazioni comunali versarono il promesso. La compagnia ha diminuito il numero dei voli, e altri ne sopprimerà. Marsala é tra comuni che non hanno versato la loro quota. Dovrebbe 300.000,00 euro.

Se si pensa all'importanza che il traffico turistico riveste per la provincia di Trapani, e per Marsala in particolare, i comuni, e il nostro in particolare, avrebbero dovuto versare subito la loro quota. Ma...

Si può fare un'analisi dei fatti, riguardanti la vicenda, e ne viene fuori un fotografia interessante dello stato della pubblica amministrazione. Le speranze si mescolano alle bugie, le bugie all'inefficienza, l'inefficienza all'incapacità di affrontare un problema per risolverlo. Anzi, quando capita, come é avvenuto a Marsala, che un imprenditore privato voglia ottenere dal Comune una concessione per realizzare un grande struttura portuale che accoglierebbe centinaia di imbarcazioni da diporto, la pubblica amministrazione ha fatto di tutto per ostacolarla.

Il problema dell'Aeroporto é stato affrontato nel modo classico: con l'indizione di un tavolo tecnico. Si potrebbe dire che c'é stata una semplice riunione di persone interessate alla soluzione, ma comunicare che é stato aperto un tavolo tecnico rende alle orecchie di più. Riunione o tavolo tecnico, la sostanza non cambia. Il prefetto si é messo in evidenza per averlo impiantato nei suoi uffici, i sindaci lo hanno lodato per la sua sensibilità. Hanno promesso il loro versamento, e tutti felici a casa, a badare a tutt'altro che onorare gli impegni presi, savo quei pochi comuni che li hanno rispettati. Tra questi non c'é Marsala. Come si poteva leggere sul sito dell'amministrazione comunale marsalese a proposito della nostra città, saremmo un crocevia delle cose più belle, e un magnifico coagulo di mille punti di vista. Peccato che dal punto di vista della serietà e dell'opportunità non valiamo un cazzo.

In un primo tempo furono i temuti tagli dei trasferimenti statali e regionali a impedire - fu la scusa, non la verità - che venisse soddisfatto l'obbligo pecuniario verso l'Aeroporto. Poi, ci fu la promessa che, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione, si sarebbe proceduto a stanziare la somma occorrente. La promessa di versamento, uscita dalla bocca dell'ex sindaco Giulia Adamo, non può più da lei essere mantenuta, stante che si é dimessa dalla carica di sindaco. La promessa si é trasferita nella bocca del commissario regionale, Giovanni Bologna, ed é stata da lui diffusa. Il bilancio avrebbe dovuto essere approvato da tempo, essendo un bilancio di previsione che riguarda l'anno in corso, ma ad oggi, 23 ottobre, deve ancora essere portato all'esame del consiglio comunale.

Se le promesse dei nostri amministratori fossero mantenute,
vivremmo nel paese più felice. Purtroppo parlano a vanvera. Emettono suoni per fare ammuina. Che Dio ce la mandi buona.

http://www.marsalaviva.it/opinioni/...a-di-ryanair-e-dellaeroporto-di-trapani-birgi
 
Aeroporto di Trapani: chiesto l’intervento della Procura e della Corte dei Conti sui “contratti capestro” per due piani di co-marketing

Strani accordi, al limite della legalità, hanno permesso a Ryanair di monopolizzare l’Aeroporto di Trapani Birgi e di trarne, forse, dubbi guadagni.


Il “Vaso di Pandora” si sta sgretolando e mezze verità affiorano dalle ceneri
dell’Aeroporto trapanese, costato alla comunità locale solo Dio sa quanto. A seguito di una trasmissione televisiva vengono alla luce due piani di co-marketing che avrebbero fruttato qualcosa come 5,5 milioni di euro l’anno. Il tutto fatto in sordina e, forse, al limite della legalità. Da qui l’Associazione di diritto internazionale, L’Altra Sicilia, ha presentato un esposto alla Procura delle Repubblica e alla Corte dei Conti, affinchè vengano presi in esame gli accordi tra la Società di Gestione dell’Aeroporto e Ryanair, e tra la Camera di Commercio di Trapani e la società “Airport Service Limited”, che fa capo a Ryanair.

Tutti erano a conoscenza del piano di comarketing della durata triennale di circa 2 milioni di euro l’anno stipulato attraverso la Camera di Commercio con i 24 Comuni del Trapanese. Un vero salasso per i tempi magri che corrono. Nelle ultime ore viene fuori che esiste, pare da sempre, un altro piano di co-marketing stipulato tra Airgest e Ryanair per altri 3,4 milioni di euro. La denuncia è stata fatta nel corso di una trasmissione televisiva dal deputato trapanese Mimmo Fazio, ex sindaco di Trapani. Il tutto stipulato in silenzio, senza ricorrere alla procedura che prevedono l’indizione di gara pubblica. A Trapani tutto avveniva in maniera diretta, una stretta di mano, qualche pacca sulle spalle ed il denaro pubblico finiva nelle casse della Società irlandese, la “Airport Services Limited”, società del gruppo Ryanair i cui amministratori , David O’Brein e Edward Wilson, sono membri del board gestionale di Ryanair.

Buttando giù due calcoli la compagnia aerea irlandese low cost, secondo l’on. Mimmo Fazio, incasserebbe qualcosa come 5,5 milioni di euro l’anno, proveniente da uno strano giro di contratti co-marketing, stipulati in sordina con una società ombra di Ryanair. L’on. Mimmo Fazio ha definito tali accordi “borderline”, ovvero al limite della legalità. L’ Associazione di diritto internazionale, L’Altra Sicilia, ha pertanto inoltrato alla Corte dei Conti Sicilia, Sezione Controllo Enti Locali e alla Procura della Repubblica di Trapani, una comunicazione diretta ai rispettivi presidenti, Maurizio Graffeo e Marcello Viola per valutare se i trasferimenti di denaro, 3,4 milioni di euro l’anno da Airgest a Ryanair, e 2,1 di euro l’anno dai comuni del trapanese alla Società ASL attraverso la Camera di Commercio di Trapani, siano legittimi e soprattutto, se le procedure di utilizzo di fondi pubblici a favore di privati sono coerenti con le norme di legge in vigore.

Quale futuro per l’Aeroporto di Trapani/Birgi? La riposta a questo quesito diventa di giorno in giorno sempre più vaga. Il destino del Vincenzo Florio sembra ormai segnata, nella migliore delle ipotesi resterà qualche sparuto volo di linea e tanto spazio libero, dentro e fuori l’aerostazione di cui nessuno saprà cosa farsene. I presupposti per la “scomparsa” dell’aeroporto trapanese sembrano esserci tutti: la proprietà (la Regione Sicilia) che mette in vendita il pacchetto di maggioranza delle azioni dell’Airgest (la società che gestisce l’aeroporto) nel momento più buio; il rinvio a tempo indeterminato della ricapitalizzazione dell’Airgest; due piani di co-marketing a favore di Ryanair economicamente insostenibili; la progressiva riduzione dei voli, lo spostamento di tre delle cinque aeromobili del parco mezzi di Ryanair in altri aeroporti, la drastica diminuzione dei viaggiatori in transito che è meno di un quarto di quanto si faceva negli anni passati.

La colpa del disastro in atto di chi è? Di tanti e di nessuno. Come si dice in gergo popolare: “il pesce inizia a puzzare dalla testa”. E di “teste” poco presentabili questo aeroporto ne ha avute davvero tante. La voglia di far ritornare a volare gli aerei civili sul Trapani/Birgi era così tanta che illustri amministratori di questo territorio hanno dato agli “strozzini” di Ryanair molto di più di quanto questa terra potesse permettersi. Pur di far crescere le rotte l’ex Provincia Regionale di Trapani e la Camera di Commercio di Trapani, che detenevano il pacchetto di maggioranza della società mista Airgest, sono scesi a compromessi con gli irlandesi dando loro cifre impressionanti. Oltre alle tariffe dei servizi aeroportuali del Vincenzo Florio, “prostituito” a prezzi stracciati Ryanair godeva di due “polizze assicurative” a sette cifre. L’importo preciso non è dato sapere, visto che le vicende dell’Aeroporto venivano mantenute riservate. Chissà quante altre mezze verità devono venire a galla prima che si faccia luce sul denaro pubblico, del contribuente, “tramutato in privato” e “fatto sparire” nelle casse di una società ombra di Ryanair. I contorni di un giallo sembrano esserci tutti, sta adesso all’Autorità Giudiziaria e all’Organo di Controllo fare chiarezza, se ritengono che sia il caso.


http://www.marsalanews.it/aeroporto...ratti-capestro-per-due-piani-di-co-marketing/

L'articolo è totalmente infondato.
Il diretto interessato, Fazio, ha smentito di aver detto mai quanto riportato da queste quattro testate giornalistiche che hanno la stessa credibilità dei videomessaggi degli ostaggi di Isis.
Ma evidentemente qualcuno ci sguazza....
 
Aeroporto di Trapani Birgi, nuova interrogazione di Santangelo

L'aeroporto "Vincenzo Florio" di Trapani, torna ad essere al centro dell'attenzione del consiglio comunale di Trapani, dopo il lungo tira e molla legato al rinnovo del bizzarro contratto di co-marketing, sottoscritto dai comuni della ex Provincia di Trapani.

Probabilmente, neanche la sottoscrizione del contratto con la compagnia Ryanair, ha portato quella tranquillità al comparto turistico-alberghiero, vista la ricaduta economica sul territorio di Trapani e dei comuni limitrofi. Malgrado gli sforzi economici richiesti dalla Ryanair, già la scorsa estate, si è visto un decremento dei passeggeri in transito dallo scalo aereo trapanese. Tutto questo sicuramente è stato determinato dalla riduzione dei voli e degli aerei, frutto dei tagli adottati dalla compagnia irlandese nei confronti di Trapani a favore di aeroporti come quello di Comiso e Palermo. I numeri non mentono, basta andare a guardare quelli di Comiso.

Adesso, a parte la questione legata al mancato versamento delle quote spettanti da parte dei comuni sottoscrittori l'accordo, tra cui Trapani con la somma di 300 mila euro, che risulta bloccata per la mancata approvazione del bilancio di previsione del 2014, viene da chiedersi: ma da tutto questo, chi sta veramente traendo un vantaggio?


In modo quasi immediato, dico la Ryanair, perchè quasi sempre tranne che per pochi casi in Italia, ha portato al tracollo finanziario le società di gestione aeroportuali, vedasi i casi di Verona e Rimini.


Per questi motivi ritengo che sia necessario, chiarire bene il quadro economico della società Airgest SpA del Presidente Castiglione, ciò per definire una linea di demarcazione indispensabile per valutare se allo stato attuale, la gestione della società sia una gestione imprenditoriale sana. Ora a parte gli impegni che le parti politiche potranno assumere nel cercare di mantenere lo status ottimale di opertività dello scalo aereo, personalmente il mio impegno sin dal primo momento è stato quello di far rispettare da parte del Governo, l'impegno di convovocare il tavolo tecnico di concertazione, che doveva portare al ristoro dei famosi dieci milioni di euro legati alla chiusura dell'aeroporto per l'intervento delle forza Nato nella guerra in Libia del 2011.


Questo, con mio forte rammarico il Governo non l'ha fatto!!


Rimane quindi aperta la questione dell'aeroporto con molti dubbi e ombre, che non esclude da tutto ciò la responsabilità del CdA dell'Airgest. Chiediamoci come mai dal 2007 ad oggi questo aeroporto è stato solo una base Ryanair? Cosa ha fatto l'Airgest per trovare altri vettori? Siamo sicuri che i contratti stipulati con Ryanair siano regolari?


Per fugare alcuni di questi dubbi, ieri ho presentato una nuova interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.


http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=806289
 
Trapani Birgi: via Ryanair, arriva WizzAir

La compagnia low-cost ungherese pronta a rimpiazzare Ryanair sullo scalo trapanese

Buone notizie per l’aeroporto siciliano diTrapani Birgi, la compagnia aerea WizzAir potrebbe annunciare nuovi voli dallo scalo trapanese. Dopo i dubbi sul futuro di RyanAir, pronta a lasciare l’aeroporto, la compagnia ungherese potrebbe “coprire i buchi” con nuovi voli che collegheranno la Sicilia all’Europa. La notizia è venuta fuori tra dubbi e incertezze dalla seduta straordinaria del consiglio comunale di Trapani sul futuro dell’aeroporto di Birgi.
“Da quando la Regione è entrata nell’asset societario – ha ammesso il presidente dell’Airgest Salvatore Castiglione – ho notato che il nostro socio privato (il gruppo capeggiato dall’imprenditore armeno-argentino Eduardo Eurnekian) si è parecchio indispettito e c’è stato qualche momento difficile. Poi, contestualmente all’investimento della Regione, non abbiamo mai percepito una manovra di rilancio.”
“Ora abbiamo varato un nuovo piano di investimenti – ha aggiunto – con cui rifaremo la pista cementaria per consentire l’atterraggio di aeromobili più grandi. Si tratta di 3,5 milioni di euro che verranno impiegati. Per quanto riguarda i traffici aerei stiamo rispettando le previsioni. Attualmente siamo ad un 1 milione e 350 mila passeggeri, a fronte di una previsione iniziale di 1 milione e mezzo”.
La prima tratta attiva dovrebbe essere il volo Trapani-Budapest, ma se RyanAir non dovesse tornare sui suoi passi, c’è da aspettarsi l’arrivo di nuovi collegamenti.
Negli ultimi anni i voli da Trapani con Ryanair hanno rappresentato un’opportunità unica per i passeggeri siciliani che prediligono i voli low-cost. Perdere i collegamenti sarebbe un danno non indifferente.
Che sia Ryanair o WizzAir, poco importa. La Sicilia non può fare a meno di uno scalo efficiente e competitivo rispetto agli altri aeroporti nei prezzi.

http://www.resapubblica.it/economia-e-finanza/trapani-birgi-via-ryanair-arriva-wizzair/
 
Aeroporto Trapani Birgi. L’Altra Sicilia: ha inoltrato una comunicazione alla Corte dei Conti Sicilia e alla Procura della Repubblica di Trapani

Il tempo scorre inesorabile ed il destino dell’Aeroporto Trapani/Birgi è sempre più incerto. Da assemblee, adunanze, consigli comunali aperti e “chiacchiere da bar” non emerge nulla di buono; anzi il tutto lascia presagire al peggio. A rendere ancora più offuscato lo scenario, una comunicazione all’Autorità Giudiziaria e all’Organo di Controllo.

Lo si apprende dalla testata giornalistica www.osservatorio-sicilia.it , iscritta presso il Tribunale di Marsala e di cui è direttore responsabile Michele Santoro. Pur non entrando in merito all’inchiesta giornalistica da loro condotta per dovere di cronaca riportiamo solo le prime righe testuali del loro articolo: “L’Associazione di diritto internazionale, L’Altra Sicilia, ha inoltrato stamani (articolo pubblicato in data 15 ottobre sul sopra menzionato giornale on line, ndr) alla Corte dei Conti Sicilia, Sezione Controllo Enti Locali e alla Procura della Repubblica di Trapani, con una comunicazione diretta ai rispettivi presidenti, Maurizio Graffeo e Marcello Viola, un esposto affinchè vengano presi in esame gli accordi tra la Società di Gestione dell’Aeroporto e Ryanair, e tra la Camera di Commercio di Trapani e la società MSL (Marketing Services Limited ) che fa capo a Ryanair, e valutare se i trasferimenti di denaro, 3,4 milioni di euro l’anno da Airgest a Ryanair, e 2,1 di euro l’anno dai comuni del trapanese alla Società MSL ( attraverso la Camera di Commercio di Trapani, siano legittimi e soprattutto, se le procedure di utilizzo di fondi pubblici a favore di privati sono coerenti con le norme di legge in vigore”.

A Margine di tutto ciò nell’opinione pubblica c’è molta confusione. Ma la cosa assai più grave è che la stessa confusione alberga nei pubblici amministratori dei 24 comuni del trapanese, con alla guida la Camera di Commercio, che si sono impegnati e stanno onorando l’impegno assunto del piano di comarketing; ma anche in seno all’AIRGEST, la società pubblica-privata (49% delle azioni in mano alla Regione Sicilia, il 2% alla Camera di Commercio di Trapani e 49% ad imprenditori privati). Non vi sono, ad oggi, chiare prese di posizione sulla vicenda. A margine di adunanze, assemblee e consigli comunali aperti per far “continuare a far atterrare Ryanair sul Trapani Birgi”, viene lecito chiedersi se i pubblici amministratori sono soddisfatti della contropartita del piano di comarketing; perché gli esercenti del settore alberghiero-ricettivo, della ristorazione e dei servizi turistici non sono soddisfatti delle presenze in provincia. E’ giusto comunque che il territorio onori i piani di comarketing stipulati, direttamente o indirettamente, con Ryanair per la somma di 5,5 milioni di euro l’anno, anche se ce chi sostiene che l’impegno economico possa essere molto più gravoso per la provincia di Trapani. Allo stesso tempo è giusto che, con numeri alla mano, la compagnia aerea battente bandiera irlandese dimostri quanto ha realmente garantito, nel 2014, nello scalo trapanese.

Ovvero: se ha mantenuto la stessa presenza di aeromobili sul Trapani/Birgi, rispetto al 2013; se, nello stesso anno solare ha mantenuto integre tutte le rotte; se ha fatto sì che i flussi turistici rimanessero invariati rispetto all’anno prima; se realmente ha effettuato i piani di comarketing per incrementare l’arrivo dei turisti al Vincenzo Florio. Qualora abbia garantito tutto ciò, l’Assemblea dei Comuni del Trapanese non ha che scusarsi dei ritardi maturati e magari sobbarcarsi, pure, gli oneri di ritardato pagamento ed interessi passivi al tasso di mercato. In caso contrario, alla prossima Assemblea dei Comuni o Consigli Comunali aperti al pubblico i pubblici amministratori che hanno aderito all’accordo di promozione turistica con la società “Airport Marketing Service Limited”, alias il piano di comarketing con “Ryanair”, con dati alla mano, farebbero bene pretendere il rispetto degli accordi contrattuali nella stessa misura in cui viene chiesto il contributo economico.

Perché se è giusto rispettare un contratto, è altrettanto giusto che chi lo ha preteso rispetti la propria parte. E, poi perché non rivedere per i prossimi anni l’accordo di comarketing facendolo pesare l’onere economico, per come è giusto, solo su cui usufruisce dell’Aeroporto. Si potrebbe definire una tassa aeroportuale per quanti transitano sul Vincenzo Florio (anche per i locali) di 3 – 4 euro, o anche per ogni tratta percorsa) più una tassa di soggiorno per i turisti (di un paio euro o anche più al giorno). I risultati potrebbero essere eclatanti: tutti lavorerebbero per far crescere il Trapani/Birgi, perché ognuno ne trarrebbe un vantaggio: Ryanair e l’Airgest, ma anche il territorio e la sua popolazione. Il denaro pubblico “risparmiato” potrebbe essere reinvestito in luogo per strutture, infrastrutture e animazione del territorio. Il tutto, ovviamente” a scopo turistico.

http://www.marsalanews.it/aeroporto...dei-conti-sicilia-procura-repubblica-trapani/
 
Aeroporto di Trapani Birgi, nuova interrogazione di Santangelo

L'aeroporto "Vincenzo Florio" di Trapani, torna ad essere al centro dell'attenzione del consiglio comunale di Trapani, dopo il lungo tira e molla legato al rinnovo del bizzarro contratto di co-marketing, sottoscritto dai comuni della ex Provincia di Trapani.

Probabilmente, neanche la sottoscrizione del contratto con la compagnia Ryanair, ha portato quella tranquillità al comparto turistico-alberghiero, vista la ricaduta economica sul territorio di Trapani e dei comuni limitrofi. Malgrado gli sforzi economici richiesti dalla Ryanair, già la scorsa estate, si è visto un decremento dei passeggeri in transito dallo scalo aereo trapanese. Tutto questo sicuramente è stato determinato dalla riduzione dei voli e degli aerei, frutto dei tagli adottati dalla compagnia irlandese nei confronti di Trapani a favore di aeroporti come quello di Comiso e Palermo. I numeri non mentono, basta andare a guardare quelli di Comiso.

Adesso, a parte la questione legata al mancato versamento delle quote spettanti da parte dei comuni sottoscrittori l'accordo, tra cui Trapani con la somma di 300 mila euro, che risulta bloccata per la mancata approvazione del bilancio di previsione del 2014, viene da chiedersi: ma da tutto questo, chi sta veramente traendo un vantaggio?


In modo quasi immediato, dico la Ryanair, perchè quasi sempre tranne che per pochi casi in Italia, ha portato al tracollo finanziario le società di gestione aeroportuali, vedasi i casi di Verona e Rimini.


Per questi motivi ritengo che sia necessario, chiarire bene il quadro economico della società Airgest SpA del Presidente Castiglione, ciò per definire una linea di demarcazione indispensabile per valutare se allo stato attuale, la gestione della società sia una gestione imprenditoriale sana. Ora a parte gli impegni che le parti politiche potranno assumere nel cercare di mantenere lo status ottimale di opertività dello scalo aereo, personalmente il mio impegno sin dal primo momento è stato quello di far rispettare da parte del Governo, l'impegno di convovocare il tavolo tecnico di concertazione, che doveva portare al ristoro dei famosi dieci milioni di euro legati alla chiusura dell'aeroporto per l'intervento delle forza Nato nella guerra in Libia del 2011.


Questo, con mio forte rammarico il Governo non l'ha fatto!!


Rimane quindi aperta la questione dell'aeroporto con molti dubbi e ombre, che non esclude da tutto ciò la responsabilità del CdA dell'Airgest. Chiediamoci come mai dal 2007 ad oggi questo aeroporto è stato solo una base Ryanair? Cosa ha fatto l'Airgest per trovare altri vettori? Siamo sicuri che i contratti stipulati con Ryanair siano regolari?


Per fugare alcuni di questi dubbi, ieri ho presentato una nuova interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.


http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=806289

Ci mancava solo il grillino...
Adesso siamo tutti.
 
Di grazia.

Ti risulta che Ryanair e Wizz prendano il co-marketing solo a Birgi ?
A me risulta ben altro.............................

Almeno a Birgi se lo sta pagando la popolazione locale (giusto o sbagliato che sia), ovvero i comuni (con le entrate da Imu & tasse locali).

Altrove lo stanno pagando le regioni ed altri enti pubblici, ma coi soldi dei trasferimenti statali.

Coi soldi tuoi insomma.

Quindi coerenza vorrebbe che tutto questo sarcasmo trasmigrasse altrove.
fonte please?
 
Di grazia.

Ti risulta che Ryanair e Wizz prendano il co-marketing solo a Birgi ?
A me risulta ben altro.............................

Almeno a Birgi se lo sta pagando la popolazione locale (giusto o sbagliato che sia), ovvero i comuni (con le entrate da Imu & tasse locali).

Altrove lo stanno pagando le regioni ed altri enti pubblici, ma coi soldi dei trasferimenti statali.

Coi soldi tuoi insomma.

Quindi coerenza vorrebbe che tutto questo sarcasmo trasmigrasse altrove.

Se ho ben interpretato, la battuta di pello era riferita al fatto che, nonostante il tavolo dal Prefetto, alla fine della fiera i comuni non stanno tirando fuori i soldi.
 
Se ho ben interpretato, la battuta di pello era riferita al fatto che, nonostante il tavolo dal Prefetto, alla fine della fiera i comuni non stanno tirando fuori i soldi.

esatto, i comuni non pagano e ryanair se ne va....ora spuntano i titoloni su wizzair che andrebbe comunque pagata, ma chi visto che i comuni non pagano più?
 
esatto, i comuni non pagano e ryanair se ne va....ora spuntano i titoloni su wizzair che andrebbe comunque pagata, ma chi visto che i comuni non pagano più?

la stessa che ha (segui frasi sottolineate)
“Da quando la Regione è entrata nell'asset societario – ha ammesso il presidente dell'Airgest Salvatore Castiglione - ho notato che il nostro socio privato (il gruppo capeggiato dall'imprenditore armeno-argentino Eduardo Eurnekian) si è parecchio indispettito e c'è stato qualche momento difficile. Poi, contestualmente all'investimento della Regione, non abbiamo mai percepito una manovra di rilancio. Ora abbiamo varato un nuovo piano di investimenti con cui rifaremo la pista cementaria per consentire l'atterraggio di aeromobili più grandi. Si tratta di 3,5 milioni di euro che verranno impiegati.

http://www.travelnostop.com/sicilia/compagnie-aeree/wizz-air-presto-debutto-a-trapani_119278
 
Aeroporto di Birgi, si riuniscono i soci Airgest per la ricapitalizzazione: sette milioni

Si riuniscono oggi i soci dell'Airgest, la società mista con capitale pubblico e privato che gestisce l'aeroporto di Trapani Birgi. Obiettivo è ratificare l'aumento di capitale, per permettere all'aeroporto di affrontare il momento difficile che sta vivendo, dovuto soprattutto al modo balbettante con cui i Comuni stanno onorando gli impegni che avevano preso per mantenere il rapporto tra lo scalo e Ryanair. E' per questo che lo sforzo finanziario sarà notevole, è stato concordato nella precedente riunione che oggi l'assemblea straordinaria rarificherà un aumento di capitale da sette milioni di euro, per sostenere gli investimenti sull'aeroporto. Attualmente Airgest spende 3 milioni e 400 mila euro l'anno per Ryanair - in base al contratto con la società controllata, l'AMS - e altri due milioni di euro dovranno metterli i comuni, dai 160.000 euro di San Vito Lo Capo ("Abbiamo già versato la prima rata di 40.000 euro" dichiara il Sindaco Matteo Rizzo), ai 300.000 di Trapani e Marsala, con il Sindaco Damiano e il commissario Bologna che hanno confermato l'impegno inserendo la spesa in bilancio. Alla vigilia dell'appuntamento di oggi sono accadute diverse cose. I sindaci si sono riuniti, presso la Camera di Commercio, per fare il punto sull'accordo, insieme al Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, ed al Presidente di Airgest Salvatore Castiglione. Il presidente Pace ha ribadito la necessità di rispettare l’accordo. "Dobbiamo andare avanti, non possiamo perdere questo treno”, ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Trapani. Durante la riunione sono stati affrontati diversi argomenti, a partire dalle strategie di promozione del territorio da attuare, il miglioramento della la mobilità in provincia di Trapani per l’aeroporto di Birgi e la necessità di coinvolgere gli operatori turistici e gli albergatori. Di aeroporto si è parlato poi un una riunione straordinaria e aperta del consiglio comunale di Trapani. «Da quando la Regione è entrata nell'asset societario - ha detto il presidente di Airgest Castiglione - ho notato che il nostro socio privato (il gruppo capeggiato dall'imprenditore armeno-argentino Eduardo Eurnekian) si è parecchio indispettito e c'è stato qualche momento difficile. Poi, contestualmente all'investimento della Regione, non abbiamo mai percepito una manovra di rilancio».

«Abbiamo varato un nuovo piano di investimenti con cui rifaremo la pista cementaria per consentire l'atterraggio di aereomobili piu grandi. Si tratta di 3,5 milioni di euro –
continua Castiglione - che verranno impiegati. Io ritengo che la nostra posizione non sia delle peggiori. Per quanto riguarda i traffici aerei stiamo rispettando le previsioni. Attualmente siamo ad un 1 milione e 350 mila passeggeri, a fronte di una previsione iniziale di 1 milione e mezzo. Sono certo che questi dati verranno valutati in termini di posizione contrattuale». E' stato raggiunto un accordo con la Wizz Air che per 5 anni collegherà l'aeroporto di Birgi con l'Est Europa. Secondo i ben informati l'intesa costerà 1 milione di euro all'anno.

I sindaci, infine, si sono rivisti un'altra volta, questa volta convocati dal primo cittadino di Trapani, Vito Damiano.Chiedono di porter partecipare all'assemblea di oggi, dove, ricordiamo, la Regione, con oltre il 49% delle quote, e l'ente camerale con quasi il 2%, rappresentano la parte pubblica e maggioritaria dell'Airgest. I sindaci vogliono capire quale sarà il futuro dello scalo trapanese e denunciano di non avere mai avuto una risposta chiara né dalla Regione, né dal Libero Consorzio Comunale di Trapani. «Tutti i sindaci - si legge nella nota ufficiale del Comune di Trapani diramata alla fine dell'incontro- hanno manifestato la volontà di poter incidere sulla politica di sviluppo dello scalo in termini di definizione delle tratte, della scelta delle compagnie e d'incremento del numero di passeggeri, elementi questi fondamentali per lo sviluppo socio-economico del territorio».

GUCCIARDI. "La Regione Siciliana intende fare la propria parte anche nell'aumento del capitale sociale di Airgest. Dopo l'acquisto delle quote dell'Airgest, fondamentale per la salvaguardia dell'aeroporto di Birgi, il presidente della Regione Rosario Crocetta intende continuare a sostenere lo scalo aeroportuale consentendo anche, fra l'altro, di fruire del'importantissimo finanziamento di circa dieci milioni di euro indispensabile per l'ampliamento e lo sviluppo dell'aeroporto stesso". Lo dice Baldo Gucciardi, presidente del gruppo parlamentare del Partito Democratico all'ARS, esprimendo la propria soddisfazione sulla volontà della Presidenza della Regione di sostenere ancora il consolidamento e lo sviluppo dello scalo aeroportuale di Birgi.

"L'aeroporto di Birgi
- conclude Gucciardi - rappresenta una struttura strategica per le prospettive economiche non solo della provincia di Trapani ma dell'intera Sicilia occidentale. E la Regione Siciliana ne ha piena consapevolezza".

http://www.tp24.it/2014/11/03/trasp...per-la-ricapitalizzazione-sette-milioni/87148
 
Birgi: aumento di capitale Airgest, slitta la decisione

Il nuovo appuntamento è stato fissato per il 17 novembre: la ricapitalizzazione, circa 7 milioni, consentirà più serenità

TRAPANI. La determinazione della Regione è di ricapitalizzare, per circa 7 milioni di euro, l’ Airgest, la società di gestione dell’aeroporto «Vincenzo Florio». Una determinazione che è stata ribadita nell’assemblea dei soci che si è svolta ieri mattina, ma che non ha potuto essere concretizzata perché il recente rimpasto del Governo di Rosario Crocetta non ha ancora reso pienamente operativa la nuova Giunta. Il nuovo appuntamento è per il giorno 17. La Regione è, socio di maggioranza, con oltre il 49 per cento del capitale sociale (le quote che ha rilevato dalla Provincia) mentre la Camera di Commercio possiede il 2 per certo sicché l’Airgest rimane in mano pubblica. Era stata, però unanime la volontà, sia, quindi, da parte dei soci pubblici che dei privati, pronunciata nell’assemblea straordinaria che ha avuto luogo lo scorso 7 ottobre.

La ricapitalizzazione consentirà di guardare al futuro dell’aeroporto con maggiore serenità. Il capogruppo del Pd all’Ars, Baldo Gucciardi, nel ribadire, alla vigilia dell’assemblea dei soci Airgest, la volontà del governatore Rosario Crocetta di procedere all’aumento, aveva considerato che da essa sarebbe discesa quella di un finanziamento di circa 10 milioni di euro per l’ampliamento e lo sviluppo dell’aeroporto ritenuto «struttura strategica per le prospettive economiche non solo della provincia di Trapani ma dell’intera Sicilia occidentale».

http://trapani.gds.it/2014/11/04/bi...-la-decisione-sullaumento-di-capitale_256912/