Ore decisive per Alitalia. Si terra' alle 11 un vertice a palazzo Chigi con l'obiettivo di arrivare alla 'stretta' finale dell'operazione Etihad entro la scadenza fissata per domani, 31 luglio. Ieri il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, avvertiva: per Alitalia "siamo arrivati alle ore decisive". "Non credo ci saranno altri giorni, anche perche' i tempi erano chiari a tutti, sindacati, soci e banche", ha aggiunto Lupi ribadendo che "l'alternativa e' molto chiara e lo devono sapere tutti: o il baratro o lo sviluppo. Non ci sono alre possibilita'".
"Anche i soci privati" di Alitalia "devono chiudere e dare risposte rapide. Anche per loro il tempo e' scaduto" ha detto Lupi. "Credo che al massimo nella giornata di domani (oggi, ndr), ognuno dovra' dire a Etihad 'si'' o 'no'". Il ministro ha scartato un'alternativa all'ingresso in Alitalia di Poste: "Ma che alternativa, io non ne vedo alternative ne' 'piani B', o 'piani C'". Lupi ha comunque affermato di continuare a "essere ottimista. Il governo continua a fare la sua parte e non ha mai fatto un passo indietro all'interno dei compiti che gli spettano. Ora devono fare la loro parte i privati - ha concluso - e noi abbiamo gia' fatto sapere che il tempo e' finito e le risposte si devono dare".
Intanto, un'intesa di massima per una piu' forte partecipazione di Poste in Alitalia con una quota di 65 milioni e' stata trovata ma "vanno ancora messi a punto i dettagli tecnici per renderla esecutiva". E' questa la posizione dell'azienda guidata dall'ad Francesco Caio, in merito alle indiscrezioni su una partecipazione all'operazione. "Abbiamo lavorato nelle ultime settimane, sempre con grande spirito di collaborazione" spiegano alle Poste, con l'obiettivo di "trovare una soluzione che sia in linea e soddisfi le logiche industriali di Poste Italiane azienda pubblica". "La struttura - precisano - e' stata definita in tutte le sue caratteristiche e come sempre nella definizione di questo tipo di accordi, vanno ora messi a punto i dettagli tecnici per renderla esecutiva".
E in una nota, Etihad Airways ha fatto sapere che "continua a lavorare con Alitalia al fine di risolvere le questioni aperte relative a un possibile investimento in Alitalia".
Reazioni sono arrivate, dal fronte sindacale, alle parole del ministro dei Trasporti. "Bisogna capire cosa stanno facendo Poste e i soci e smetterla di scaricare sul sindacato le sorti di un'azienda che invece e' in mano agli azionisti" ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso. A margine della manifestazione dei lavoratori di Gela, ha aggiunto che "per quel che ci riguarda gli accordi ci sono gia'. Ora credo spetti al governo e al Cda della compagnia a doverci dire" come si concludera' la trattativa. L'investimento di Poste in Alitalia "e' quello che avevamo chiesto, spero che questa lunga via crucis si concluda", dice il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: "Spero che non ci siano altri ostacoli - ha concluso - il nostro impegno e' servito a spianare la strada".
Per il leader della Uil Luigi Angeletti, "se c'e' l'accordo con gli azionisti per noi l'accordo e' fatto. La realta' non e' come viene raccontata, il sindacato e' stato usato come un alibi per coprire interessi piu' corposi come quelli tra gli azionisti".
fonte : AGI