Thread Alitalia - Etihad IV : DICHIARAZIONE CONGIUNTA


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Che la distruzione di cassa sia stata di 100 milioni superiori al previsto è perciò solo un dettaglio insignificante.

Implausibile che in una settimana si accorgano che mancano 100 mln rispetto a quanto previsto (da chi?).

Con tutta sincerità, gli articoli pubblicati oggi sulla stampa mi paiono più che altro slogan da tifosi ultra'.

Non dimentichiamo peraltro che l'aumento di capitale di cai è stato deliberato anche per coprire i rischi dei contenziosi. Non mi pare che nel frattempo abbiano perso la causa con windjet e conseguentemente dovuto pagare.
 
L'elenco delle doglianze non è esaurito. «Stiamo ancora aspettando» una risposta da Alitalia – ha aggiunto Hogan – ad «alcune domande inviate venerdì scorso»: una decisione finale sul contenzioso con Toto; la conferma degli accordi finali con i sindacati; la conferma che la Nuova Alitalia sarà indenne da contestazioni della Ue sugli aiuti di Stato e «chiarezza» sulla struttura di Poste. Hogan vuole sapere «con urgenza» come Alitalia e i principali azionisti propongono di risolvere questi problemi.
Gianni Dragoni - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/DipyY1


Tutte queste cose in 48 ore ?
 
Re: Thread Alitalia - Etihad IV : DICHIARAZIONE CONGIUNTAe

Se dovessi scommettere il mio euro, direi che è una novità dell'ultima ora.
D'altra parte che scelta hanno gli italioti so non rispondere "si buana badrone" visto che AZ deve essere salvata ad ogni costo?
Secondo me questi vedendo come tutti cercano di rimettere in discussione tutto fino all'ultimo minuto e perfino dopo le firme ecc hanno fatto un semplice ragionamento: sarà meglio che si tengano un po' di margine extra vuoi per coprire chi non sottoscrive e vuoi per contenziosi extra tipo con i dipendenti.
 
Re: Thread Alitalia - Etihad IV : DICHIARAZIONE CONGIUNTAe

Secondo me questi vedendo come tutti cercano di rimettere in discussione tutto fino all'ultimo minuto e perfino dopo le firme ecc hanno fatto un semplice ragionamento: sarà meglio che si tengano un po' di margine extra vuoi per coprire chi non sottoscrive e vuoi per contenziosi extra tipo con i dipendenti.

A parte che hai dimenticato i contenziosi con soci, fornitori e creditori.
Inoltre, il rapporto tra i suddetti ed eventuali contenziosi sul lavoro non è detto sia significativo e tra l'altro, poichè pare che cambierebbe tutta la dirigenza, potrebbero anche sorgere contenziosi con quella uscente per buonuscite, bonus e altro.
Quindi, anche in caso (ma ne dubito), non è detto c'entrino solo i dipendenti verso i quali va spesso va il ragionamento.
 
E allora chiediamoci perché mai Hogan non dovrebbe preferire una ripartenza da zero (zero contenzioso e zero debiti), come si fece nel 2008 con la nascita di CAI.
 
Ora vediamo se EY mantiene la parola. Ha detto 48 ore......
Considerata la lista dei "compiti a casa" che CAI deve fare, non rimane altro che un bel intervento del governo o i libri vanno a Civitavecchia ( caricati su un camion, come detto dal presidente qualche giorno fà )
 
Oddio, qualcuno entrerebbe, ma visto che il posto a LIN non è infinito (tutt'altro) non è certo pensabile un'invasione di massa. A strafare direi al massimo 5-6 M di pax (terminal permettendo).
Bisognerebbe soprattutto capire i criteri con i quali verrebbero distribuiti i nuovi slot. Criteri che non conosco e che sicuramente farebbero la differenza.
Se da 18 attuali passi ai 32 movimenti teorici, se ricordo bene il limite per questioni di strutture e sicurezza sarebbe questo, direi che c'è spazio in abbondanza per tutti. Che poi sia uno spazio scomodo e probabilmente insicuro concordo, ma basta la teoria per far scendere tutti a miti consigli.
Una liberalizzazione totale non conviene, ergo ritengo che troveranno un compromesso su aprire a destinazioni UE, cosa che andrebbe anche nell'ottica di non discriminazione fra destinazioni UE tanto cara all'Unione.
 
A parte l'errore (che spero essere solo di battitura, ma non è imputabile al correttore automatico) messa così la faccenda ha senso. Negli accordi preliminari si era stabilito che AZ dovesse avere in cassa X al momento della nascita delle Newco (per l'esattezza la Newco deve avere in cassa quella liquidità), se mancano fondi devono essere reperiti per rispettare i parametri. Non quindi un capriccio dell'ultima ora, che non aveva senso, ma il richiamo al rispetto dei patti stipulati.
100 M di € si fa presto a farli: 38 mancanti da Poste, 31 dal taglio dei costi del lavoro e siamo già a 69, gli altri coincideranno con le mancate sottoscrizioni di soci attuali, per esempio AF-KL che ne dovrebbe mettere circa 13 ai quali aggiungere tutti i soci minori che già si sono diluiti precedentemente.
L'aumento di capitale è "fino a", sostanzialmente chiedono un impegno maggiore ai soci che rimangono e cioè Banche, Atlantia e forse Colaninno, Percassi ecc... che hanno sottoscritto all'ultimo giro.
E leggendo di un possibile ripensamento di AF non mi stupirei che a AF sia stata chiesta (o direttamente da parte degli emiri o per conto degli emiri) di sottoscrivere una quota del debito di AZ CAI come contropartita per il proseguo delle collaborazioni con loro, altrimenti allo scadere degli accordi fra 3 anni nulla vieterebbe una chiusura e riapertura con altri, vuoi solo DL in stile DL-VS o perfino altre joint venture isolando i francesi che delle 3 big europee sono quelli più in difficoltà a far tornare il proprio piano di ristrutturazione. Insomma se vuoi continuare a collaborare bisogna che fai la tua parte e che non rompi le scatole attraverso il tuo governo in sede UE.
 
Re: Thread Alitalia - Etihad IV : DICHIARAZIONE CONGIUNTAe

A parte che hai dimenticato i contenziosi con soci, fornitori e creditori.
Inoltre, il rapporto tra i suddetti ed eventuali contenziosi sul lavoro non è detto sia significativo e tra l'altro, poichè pare che cambierebbe tutta la dirigenza, potrebbero anche sorgere contenziosi con quella uscente per buonuscite, bonus e altro.
Quindi, anche in caso (ma ne dubito), non è detto c'entrino solo i dipendenti verso i quali va spesso va il ragionamento.
Stiamo parlando di una necessità di aumentare di circa 100 milioni l'aumento di capitale "fino a" deliberato la settimana scorsa.
Rispetto alla settimana scorsa si sono palesati soci che non vogliono fare la loro parte con i debiti/rischi e idem dipendenti (tanto EY a noi non chiede sacrifici economici). Praticamente aver reso pubbliche certe "richieste" serve anche per richiamare tutti sul pezzo, forse stavolta quello che ci ha preso di più è Dragoni quando dice che CAI tanto deve avere in cassa e quelli vanno trovati.
 
Ore decisive per Alitalia. Si terra' alle 11 un vertice a palazzo Chigi con l'obiettivo di arrivare alla 'stretta' finale dell'operazione Etihad entro la scadenza fissata per domani, 31 luglio. Ieri il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, avvertiva: per Alitalia "siamo arrivati alle ore decisive". "Non credo ci saranno altri giorni, anche perche' i tempi erano chiari a tutti, sindacati, soci e banche", ha aggiunto Lupi ribadendo che "l'alternativa e' molto chiara e lo devono sapere tutti: o il baratro o lo sviluppo. Non ci sono alre possibilita'".
"Anche i soci privati" di Alitalia "devono chiudere e dare risposte rapide. Anche per loro il tempo e' scaduto" ha detto Lupi. "Credo che al massimo nella giornata di domani (oggi, ndr), ognuno dovra' dire a Etihad 'si'' o 'no'". Il ministro ha scartato un'alternativa all'ingresso in Alitalia di Poste: "Ma che alternativa, io non ne vedo alternative ne' 'piani B', o 'piani C'". Lupi ha comunque affermato di continuare a "essere ottimista. Il governo continua a fare la sua parte e non ha mai fatto un passo indietro all'interno dei compiti che gli spettano. Ora devono fare la loro parte i privati - ha concluso - e noi abbiamo gia' fatto sapere che il tempo e' finito e le risposte si devono dare".
Intanto, un'intesa di massima per una piu' forte partecipazione di Poste in Alitalia con una quota di 65 milioni e' stata trovata ma "vanno ancora messi a punto i dettagli tecnici per renderla esecutiva". E' questa la posizione dell'azienda guidata dall'ad Francesco Caio, in merito alle indiscrezioni su una partecipazione all'operazione. "Abbiamo lavorato nelle ultime settimane, sempre con grande spirito di collaborazione" spiegano alle Poste, con l'obiettivo di "trovare una soluzione che sia in linea e soddisfi le logiche industriali di Poste Italiane azienda pubblica". "La struttura - precisano - e' stata definita in tutte le sue caratteristiche e come sempre nella definizione di questo tipo di accordi, vanno ora messi a punto i dettagli tecnici per renderla esecutiva".
E in una nota, Etihad Airways ha fatto sapere che "continua a lavorare con Alitalia al fine di risolvere le questioni aperte relative a un possibile investimento in Alitalia".
Reazioni sono arrivate, dal fronte sindacale, alle parole del ministro dei Trasporti. "Bisogna capire cosa stanno facendo Poste e i soci e smetterla di scaricare sul sindacato le sorti di un'azienda che invece e' in mano agli azionisti" ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso. A margine della manifestazione dei lavoratori di Gela, ha aggiunto che "per quel che ci riguarda gli accordi ci sono gia'. Ora credo spetti al governo e al Cda della compagnia a doverci dire" come si concludera' la trattativa. L'investimento di Poste in Alitalia "e' quello che avevamo chiesto, spero che questa lunga via crucis si concluda", dice il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni: "Spero che non ci siano altri ostacoli - ha concluso - il nostro impegno e' servito a spianare la strada".
Per il leader della Uil Luigi Angeletti, "se c'e' l'accordo con gli azionisti per noi l'accordo e' fatto. La realta' non e' come viene raccontata, il sindacato e' stato usato come un alibi per coprire interessi piu' corposi come quelli tra gli azionisti".

fonte : AGI
 
"Favorevolissimi ad un accordo con Etihad che e' la migliore soluzione al mondo". Lo ha detto Luigi Angeletti, segretario generale della Uil ad Agora' su Rai3, parlando delle trattative in corso tra la compagnia emiratina e Alitalia. "Se avessimo potuto fare noi la trattativa con Etihad l'avremmo chiusa qualche mese fa. La Cgil si e' sottratta come capita qualche volta, tanto c'era chi risolveva il problema al posto suo. Poteva fare bella figura senza pagare pegno", ha spiegato.


LIV
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.