Aerei da Linate: dopo la sconfitta a Redecesio arriva anche la beffa
I residenti in lotta contro gli aerei condannati dall’Agenzia delle Entrate. Devono pagare 25mila euro su un risarcimento che non hanno mai ricevuto
di Gabriele Gabbini
Segrate, 30 marzo 2014 - Hanno sofferto, hanno combattuto per far valere i loro diritti e, dopo una prima, grande, vittoria hanno purtroppo perso la guerra. Ora però, dopo il danno, è arrivata puntuale anche la beffa.
Sono i cittadini di Redecesio, quartiere di Segrate che confina con l’aeroporto di Linate, mentre la battaglia, cominciata quasi dieci anni fa, è quella contro Sea, Enac e ministero dei trasporti, dei veri giganti che pure non hanno mai spaventato i 36 “ribelli” di un quartiere costretto a convivere con un rombo di motori degli aeroplani assordante e implacabile, per di più proprio sotto casa.
Inizialmente vinsero la battaglia attraverso la sentenza emessa dal giudice in primo grado che aveva stabilito un maxi risarcimento ai danni dell’aeroporto nell’ordine di 850mila euro, per il danno provocato a un rione da sempre condizionato dal vicinissimo scalo milanese.
Peccato però che “i giganti” abbiano deciso di ricorrere in appello, coi giudici del Tribunale di Milano che non solo hanno deciso di ribaltare la prima sentenza, ma come se non bastasse hanno anche imposto ai cittadini il pagamento di una tassa di registro da 25mila euro su un risarcimento che, di fatto, non fu mai effettivamente versato nelle loro tasche dalla Trinità Sea, Enac e Ministero.
Una Donchisciottesca battaglia contro i mulini a vento insomma, culminata con la medesima, fragorosa, caduta da cavallo. Ma, al contrario del cavaliere de la Mancha, i residenti di Redecesio hanno deciso di rimontare subito in sella, per tentare un nuovo scontro con un altro “gigante dalle braccia roteanti”, niente meno che l’Agenzia delle Entrate. «Da 36 che eravamo, siamo rimasti in 28 a combattere - precisa Mario Sormani, del comitato Redecesio Vivibile - ma non ci diamo per vinti. A giugno infatti, quando la sentenza d’appello andrà in giudicato, chiederemo subito il rimborso dei 25mila euro che ci hanno portato via con una sentenza assurda».
Sono già oltre 900 gli euro raccolti attraverso una colletta tra le famiglie del rione, che hanno deciso di “autotassarsi” per racimolare la cifra richiesta dall’Agenzia delle Entrate. Ma l’amarezza resta ancora più che scolpita nella loro testa: «Sulla salute dei cittadini lo Stato non dovrebbe derogare, invece ci sentiamo presi in giro - continua Sormani -. Non solo, sono arrivati perfino a chiederci una tassa per un risarcimento mai ricevuto: Eccoci - dichiara, amareggiato - siamo di fronte all’ennesima assurda ingiustizia in un Paese dove le piccole imprese e i lavoratori sono strangolati da questo genere di cose. Quello che ci resta oggi è un quartiere, per altro il più vicino a Milano, abbandonato a se stesso tra aeroporto, ferrovia e camion».
Inutile dire poi che, la delusione, derivi soprattutto dal senso di abbandono provato in un momento storico già di per sé difficile: «Quello che più mi amareggia – spiega Angelo Golin, tra i promotori dell’azione legale - è il desolante silenzio delle istituzioni. L’Amministrazione - continua - ci ha bollato come “i soliti che si lamentano” e perfino alcuni residenti di Redecesio non ci hanno ascoltati. Un gran peccato perché, al contrario, uniti avremmo potuto ottenere un quartiere migliore, e soprattutto più sano».
http://www.ilgiorno.it/martesana/cronaca/2014/03/30/1046116-redecesio-aerei-linate.shtml