Thread Malpensa e Linate da febbraio 2014


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
La logica avrebbe detto che l'Expo avrebbe potuto rappresentare il rilancio di MXP, qua si va nella direzione opposta....ci saranno o ci faranno?
E come disse qualcuno "nulla si fa nulla si distrugge ma tutto va in fumo"
 
Lupi come Renzi: «Su Malpensa state sereni...»

In perfetto Renzi-style, il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi ha invitato ieri tutti - sindaco, governatore, sindacati - a stare sereni. «Tranquillizzo tutti gli uccelli del malaugurio: Malpensa è un grande aeroporto e il governo intende rafforzarlo». Parole che attendono conferma dall'accordo tra Alitalia ed Etihad atteso a giorni. Il governo, rassicura, lavora a una liberalizzazione delle rotte su Linate «ma solo per Expo». Per rafforzare l'hub «ho chiesto a Rfi collegamenti ad Alta Velocità». Su Sea Handling Lupi e sindaco confermano «difesa dei posti» e «controllo pubblico». Per ora è confermato lo sciopero di 4 ore l'11 aprile.

http://www.ilgiornale.it/news/milano/lupi-renzi-su-malpensa-state-sereni-1006494.html
 
Articolo del Giornale che trovo ben fatto, senza i soliti strafalcioni e in gran parte condivisibile:

Alitalia deve rispettare gli interessi del Nord

di Carlo Maria Lomartire

A Palazzo Marino sembrano preoccupati più che altro dalla multona che Bruxelles ha inflitto a Sea Handling, spingendola così verso il fallimento. Comprensibile, ma non si accorgono che i nemici di Malpensa, grazie all'accordo Alitalia-Etihad, hanno scelto il momento migliore per affossare lo scalo varesino: la vigilia di Expo, quando Milano e la Lombardia avranno bisogno della massima accessibilità, dei più efficaci e diretti collegamenti intercontinentali. I classici due piccioni con una fava: fine di Malpensa e flop di Expo.

Non è male come prova di tafazzismo nazionale, ma è quanto avverrebbe se, come pare, l'ingresso degli arabi in Alitalia comportasse - anche per effetto di incauti interventi governativi - uno spostamento di traffico sulla già intasata Linate, per portare da qui il movimento intercontinentale su Fiumicino e su Parigi (AirFrance, anche grazie ai sui rapporti con Etihad, resta pur sempre il socio più influente di Alitalia) e altrove. Tutto pur di salvare due carrozzoni romani Alitalia e Fiumicino. Poco importa se a pagare le conseguenze di queste scelte egoistiche saranno poi aziende di altri territori, come Sea, Malpensa e il relativo vastissimo indotto. E comunque tutto questo sarà inutile: sono pronto a scommettere che entro 3 anni Alitalia sarà per la terza volta alla canna del gas. La insanabile crisi ormai ventennale di quella che qualcuno continua enfaticamente a chiamare «compagnia di bandiera», infatti, è dovuta principalmente a ostinate e sbagliate scelte commerciali.

Scelte antinazionali, corporative e alla fine autolesionistiche: il rifiuto, cioè – scegliendo Fiumicino come unico hub e abbandonando gradualmente Malpensa - di attrezzarsi per servire il traffico più ricco per numero di biglietti venduti e per qualità della clientela, il traffico intercontinentale originato dall'Italia del Nord, costretto perciò a scegliere, col potenziamento di Linate, lo scalo romano ma anche Parigi o Francoforte o Abu Dhabi, e quindi AirFrance o Lufthansa o Etihad. Scelte antinazionali perché privilegiano vettori e scali stranieri ma anche un territorio italiano a spese di un altro; corporative perché ispirate anche dalle pressioni dei sindacati aziendali «romani»; autolesionistiche perché non fanno l'interesse della compagnia.

E d'altra parte dobbiamo onestamente riconoscere che tutte le amministrazioni precedenti - tanto del Comune di Milano, principale azionista di Sea, quanto della stessa Sea - si sono sempre opposte a un ridimensionamento di Linate. Alitalia, insomma, non ce la farà a pareggiare i suoi disastrati conti finché non si deciderà a servire il ricco traffico del Nord e continuerà a regalarlo a scali e compagnie straniere. Ma il peggio è che alla fine a mettere mano al portafoglio, in un modo o nell'altro, dovrà essere il solito Pantalone, il solito contribuente, soprattutto quello del Nord, gabbato così una volta di più, giacché dovrà pagare il fallimento di scelte che lo hanno già danneggiato.

Secondo voci insistenti l'attuale ministro dei Trasporti, il milanesissimo Maurizio Lupi starebbe pensando di candidarsi a sindaco di Milano. Buonsenso vorrebbe, perciò, che egli fosse piuttosto attento agli interessi della sua città. Le ultime vicende di Alitalia e Malpensa francamente non danno questa impressione e in campagna elettorale qualcuno potrebbe chiedergli conto della chiusura dello scalo varesino, del fallimento di Sea e, di conseguenza, delle migliaia di famiglie sul lastrico: insomma di scelte romane a scapito di interessi milanesi e lombardi. Domande imbarazzanti per un candidato sindaco di Milano.
 
Articolo del Giornale che trovo ben fatto, senza i soliti strafalcioni e in gran parte condivisibile:
A me sembra una velina della lega lombarda, altro che articolo ben fatto.
Si continua a dare la colpa a 'Roma' per colpe che sono quasi interamente di 'Milano'. Si facessero un bell'esame di coscienza e la smettessero con i luoghi comuni.
 
Sea, utile netto 2013 in calo del 47,3%
mercoledì 2 aprile 2014 17:30

MILANO, 2 aprile (Reuters) - Sea ha registrato nel 2013 un utile netto consolidato di 33,7 milioni di euro, in calo del 47,3% sull'anno precedente, e ricavi consolidati per 724,1 milioni di euro, in crescita dello 0,4%.

Una nota della società precisa che l'indebitamento finanziario netto del gruppo si assesta a 487,7 milioni contro i 411,4 milioni del 2012.

Per quanto riguarda il traffico aereo, rispetto al 2012 si è registrato un calo di 739.000 passeggeri (-2,7%), con leggero miglioramento sulle rotte non Schengen (+0,8%) e calo su quelle Schengen (-4,2%).

Sul calo degli utili, spiega la nota, hanno pesato gli accantonamenti netti al fondo di ripristino e sostituzione per 10 milioni di euro per l'anticipazione dei lavori per il restyling di Malpensa Terminal 1, accantonamenti per oneri di ristrutturazione per 10 milioni, oneri connessi alla partecipazione Sea Handling in relazione alla decisione della Commissione Ue per presunti aiuti di stato concessi dalla Capogruppo alla controllata per 10,3 milioni, svalutazioni di asset per 8,2 milioni sui futuri piani di sviluppo degli investimenti infrastrutturali di Malpensa, maggiori ammortamenti per 4 milioni, minori proventi da partecipazioni per 7 milioni e maggiori imposte per 5,5 milioni.

- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
 
A me sembra una velina della lega lombarda, altro che articolo ben fatto.
Si continua a dare la colpa a 'Roma' per colpe che sono quasi interamente di 'Milano'. Si facessero un bell'esame di coscienza e la smettessero con i luoghi comuni.

Però, dopo vent'anni di menate, dare ancora credito a questa gente è a dir poco pietoso.

Per inciso, ieri ho incrociato, in un ristorante romano, Mr. LUPI ? Avreo voluto stringergli la mano congratulandomi per la lungimiranza del lavoro partorito ma aveva più bodyguard lui di Obama.

Inviato dal mio SM-T311 utilizzando Tapatalk
 
Il presidente di Trenord confessa: «Quando cerco il treno mi perdo»
Elena Gaiardoni - Sab, 05/04/2014 - 07:15

Le più grandi opere di civiltà per Expo 2015 devono nascere dalle «piccole» cose. Aeoroporto di Malpensa. Anche il presidente delle Ferrovie Nord, Norberto Achille, quando atterra trova difficoltà ad orientarsi per raggiungere la banchina da cui parte il treno. Parola dello stesso Achille, a capo di Fnm, azionista insieme a Trenitalia di Trenord. «In vista di Expo - ha detto a margine del workshop primaverile Ambrosetti in corso a Cernobbio - è in progetto un sistema d'accoglimento più facile per chi arriva in Italia. Chi è abitudinario e conosce i movimenti non ha bisogno d'informazioni, ma per molti è un'impresa trovare la strada per il treno o il taxi. Io stesso, quando devo cercare il treno, devo sempre star lì a guardare come un neo arrivato». E questo è un primo passo. Vogliamo parlare anche delle ore di coda per riavere le valigie?

http://www.ilgiornale.it/news/milan...essa-quando-cerco-treno-mi-perdo-1007730.html
 
Aspe', se quello che ha detto, ripulito, e':

"faremo qualcosa per migliorare le indicazioni perche' oggi sono pessime"

non possiamo non essere d'accordo. Come e' vero che oggi e' difficilissimo procurarsi il biglietto in gran parte delle stazioni della rete Trenord.
 
Come e' vero che oggi e' difficilissimo procurarsi il biglietto in gran parte delle stazioni della rete Trenord.

L'ideale sarebbe consentire la vendita dei biglietti a bordo senza sovrapprezzo come avviene oggi gran parte delle volte (tranne sulla S9 dove non ho avuto problemi a fare il biglietto senza sovrapprezzi)
 
Ma mettimi la biglietteria su un sito mobile o un'app fatti decentemente, accetta paypal, e poi mi arrangio con lo smartphone.

Magari su dei quadri in stazione mettimi i QR code giusti per velocizzare la selezione dell'itinerario.

Comunque nella stazione di partenza non c'e' biglietteria il biglietto a bordo te lo fanno senza sovrapprezzo per legge.

In ogni caso non volevo mandare OT il 3d. Volevo solo dire che se i vertici di Trenord si rendono conto che indicazioni, regolamenti e servizi apparentemente accessori invalidano l'efficacia dell'infrastruttura, e' una buona cosa. Ora pero' si ingegnino per facilitare e risolvere.
 
L'ideale sarebbe consentire la vendita dei biglietti a bordo senza sovrapprezzo come avviene oggi gran parte delle volte (tranne sulla S9 dove non ho avuto problemi a fare il biglietto senza sovrapprezzi)

Pagamento elettronico su tutta la rete regionale. Come detto sopra, SMS con codice di conferma, oppure app che accetti paypal, carte di debito e di credito.
QR con gli itinerari più richiesti dalla stazione X.
WiFi (in LAN, collegandosi al solo server che gestisce l'app) nelle stazioni più affollate, per permettere agli stranieri di acquistare il biglietto via smartphone.
Biglietti cartacei da scoraggiare, applicando un sovrapprezzo.
Investire in chiarezza e comunicazione, punto debole del tpl di tutte le principali città italiane, come ha potuto riscontrare il Pres. di Trenord.

Progetto analogo è stato appena presentato dalla Regione Campania. Con tutto il rispetto, se lo può fare la Regione Campania, può farlo dieci volte più rapidamente e più efficientemente Trenord, soprattutto considerando che l'anno prossimo ci sarà l'EXPO.
Diamoci una svegliata.
 
Sciopero a Linate e Malpensa venerdì 11 aprile 2014

Incrocia le braccia per uno sciopero il personale di volo di Meridiana e di Easyjet: 24 ore. Inoltre, dalle 13 alle 17, sciopera il personale di Sea e Sea Handling, le società che gestiscono gli aeroporti milanesi
Il giorno prima dello sciopero dei treni, Potrebbe essere una giornata difficile per gli scali milanesi di Malpensa e Linate quella di venerdì 11 aprile.

Incrocia le braccia per uno sciopero il personale di volo di Meridiana e di Easyjet: 24 ore. Inoltre, dalle 13 alle 17, sciopera il personale di Sea e Sea Handling, le società che gestiscono gli aeroporti milanesi.
Ne è stata data comunicazione ufficiale sul sito del ministero dei trasporti.

http://www.milanotoday.it/cronaca/sciopero-linate-malpensa-venerdi-11-aprile.html
http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=scioperi
 
L'Istituto Bruno Leoni spinge per una liberalizzazione di Linate e una privatizzazione (in concorrenza) dei due scali per migliorarne l'efficienza di ciascuno


 
E chi sarebbero questi?
http://www.brunoleoni.it
E' un think tank su posizioni liberisti, ogni tanto si "avventura" nel mondo dell'aviazione. Non ragionano male, l'unica cosa è che non tengono conto che il settore è, nel suo complesso, quanto di meno libero e liberista esista al mondo, quindi spesso le loro tesi si scontrano con una realtà in cui tutto il contorno è drogato da protezionismo e aiuti di stato.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.