Thread Malpensa e Linate da febbraio 2014


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Malpensa, stangata agli abusivi dei carrelli

Identificate oltre 100 persone, molte delle quali dedite all’attività di facchinaggio abusivo. Controlli intensificati dopo l'aggressione ad un diciottenne lo scorso 1 marzo
Giro di vite della questura di Varese nella zona che gravita attorno all’aeroporto di Malpensa: un servizio durato quasi un mese e fortemente voluto dal questoreFrancesco Messina “allo scopo intensificare la quotidiana attività di monitoraggio e di prevenzione dei fenomeni delinquenziali”.

Questi i risultati: sono state identificate oltre 100 personeabitualmente presenti in aerostazione, alcune di loro dedite all’attività di facchinaggio abusivo (sotto la lente di ingrandimento delle forze dell'ordine dopo l'episodio di violenza in aeroporto dello scorso 1 marzo), di cui 31 sono risultate avere precedenti penali. Quindici le persone denunciate a carico di cittadini italiani ed extracomunitari per inottemperanza al foglio di via obbligatorio. Sono stati pure effettuati 8 fogli di via obbligatori mediante contestuale notifica a carico di cittadini italiani ed extracomunitari. Sette le persone pizzicate perché sprovviste di documenti, oltre a rimpatri ed espulsioni di stranieri non ottemperanti alla legge sull’immigrazione.

http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/malpensa-un-mese-di-controlli-della-polizia-284972.html
 
Metropolitana 4, scavi al via al cantiere di Linate. Stazioni pronte solo nel 2020

Milano, 24 marzo 2014 - Via agli scavi per la nuova linea 4 della metropolitana. Ieri mattina, nel cantiere a ridosso dell’aeroporto di Linate, sono entrate in azione le due talpe meccaniche che, metro dopo metro, dovranno farsi largo nel sottosuolo per realizzare le gallerie lungo le quali correranno i treni della più tormentata delle metropolitane milanesi. Nessuno sfoggio di fantasia, contrariamente al costume recente: «801» e «802», così sono state battezzate le macchine, entrambe reduci da una missione ad Abu Dhabi, dove hanno provveduto agli scavi per le fognature. Partiti ieri, i lavori per realizzare l’intera tratta della metropolitana 4 si concluderanno solo tra 78 mesi, come annunciato dal ministro a Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, direttamente dal cantiere di Linate. Detto altrimenti, prima che la linea entri in servizio occorreranno 6 anni e mezzo. C’è da attendere fino all’autunno del 2020.

A quel punto la nuova metropolitana attraverserà Milano da est ad ovest: un capolinea coinciderà proprio con l’aeroporto di Linate, l’altro con la stazione ferroviaria di San Cristoforo. In tutto fanno 14,2 chilometri di percorso scanditi da 21 stazioni. Sei quelle di interscambio con le altre linee ferroviarie sotterranee o di superficie: Forlanini Fs, Dateo, San Babila, Sforza-Policlinico, Sant’Ambrogio e San Cristoforo Fs. A complicare la tabelle di marcia, oltre ai contenziosi e ai ritardi accumulati finora, c’è anche l’Expo del 2015: durante i 6 mesi dell’evento, infatti, la città dovrà essere il più possibile libera da cantieri. Ecco perché entreranno nel vivo solo nel 2016 i lavori per realizzare le stazioni più centrali della M4: da via Washington a piazza Tricolore passando per via Foppa, parco Solari, via De Amicis e Santa Sofia.

La scadenza inizialmente fissata per la nuova metropolitana era però quella del primo maggio del 2015, giorno di inizio proprio dell’Expo. è ormai certo che per quella data non sarà pronta neppure la minitratta compresa tra l’aeroporto di Linate e lo scalo ferroviario di Forlanini: tre stazioni, due quelle che si contava di aprire in tempo utile per l’evento. «Speriamo che la talpa faccia la lepre», dice Lupi. Ma così non sarà. Questione di matematica. Calate a 12 metri di profondità sotto viale Forlanini, le due talpe entrate in azione ieri a ridosso dell’aeroporto scaveranno dai 15 ai 18 metri al giorno, in questa prima fase verso il centro città. I metri che separano Linate dalla stazione ferroviaria di Forlanini, però, sono 3.200.

Nella migliore delle ipotesi, le talpe impiegheranno quindi 180 giorni per coprire tale distanza. Tradotto: le due gallerie saranno completate solo ad ottobre 2014. Una volta completate le gallerie, occorrono due mesi per smontare le talpe. E si va a dicembre 2014. Da lì al primo maggio 2015 solo 5 mesi di tempo: troppo pochi per allestire le stazioni, collaudare i binari sui quali correranno i 47 treni senza conducente a disposizione della nuova linea e ottenere, infine, dal ministero il via libera all’apertura delle corse. Resta da capire, però, se le stazioni della minitratta Forlanini, una volta completate, possano essere aperte al pubblico senza attendere che sia completata tutta la linea. Una decisione in merito non c’è ancora ma con buona probabilità per la minitratta non si attenderà il 2020, anche perché la logica del project financing esige che i ricavi arrivino il prima possibile. Proprio per coprire i finanziamenti e rientrare in parte dalle spese, pari a 1,8 miliardi di euro.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2014/03/25/1043835-metropolitana-m4-linate.shtml
 
Metropolitana 4, scavi al via al cantiere di Linate. Stazioni pronte solo nel 2020

Milano, 24 marzo 2014 - Via agli scavi per la nuova linea 4 della metropolitana. Ieri mattina, nel cantiere a ridosso dell’aeroporto di Linate, sono entrate in azione le due talpe meccaniche che, metro dopo metro, dovranno farsi largo nel sottosuolo per realizzare le gallerie lungo le quali correranno i treni della più tormentata delle metropolitane milanesi. Nessuno sfoggio di fantasia, contrariamente al costume recente: «801» e «802», così sono state battezzate le macchine, entrambe reduci da una missione ad Abu Dhabi, dove hanno provveduto agli scavi per le fognature. Partiti ieri, i lavori per realizzare l’intera tratta della metropolitana 4 si concluderanno solo tra 78 mesi, come annunciato dal ministro a Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, direttamente dal cantiere di Linate. Detto altrimenti, prima che la linea entri in servizio occorreranno 6 anni e mezzo. C’è da attendere fino all’autunno del 2020.

A quel punto la nuova metropolitana attraverserà Milano da est ad ovest: un capolinea coinciderà proprio con l’aeroporto di Linate, l’altro con la stazione ferroviaria di San Cristoforo. In tutto fanno 14,2 chilometri di percorso scanditi da 21 stazioni. Sei quelle di interscambio con le altre linee ferroviarie sotterranee o di superficie: Forlanini Fs, Dateo, San Babila, Sforza-Policlinico, Sant’Ambrogio e San Cristoforo Fs. A complicare la tabelle di marcia, oltre ai contenziosi e ai ritardi accumulati finora, c’è anche l’Expo del 2015: durante i 6 mesi dell’evento, infatti, la città dovrà essere il più possibile libera da cantieri. Ecco perché entreranno nel vivo solo nel 2016 i lavori per realizzare le stazioni più centrali della M4: da via Washington a piazza Tricolore passando per via Foppa, parco Solari, via De Amicis e Santa Sofia.

La scadenza inizialmente fissata per la nuova metropolitana era però quella del primo maggio del 2015, giorno di inizio proprio dell’Expo. è ormai certo che per quella data non sarà pronta neppure la minitratta compresa tra l’aeroporto di Linate e lo scalo ferroviario di Forlanini: tre stazioni, due quelle che si contava di aprire in tempo utile per l’evento. «Speriamo che la talpa faccia la lepre», dice Lupi. Ma così non sarà. Questione di matematica. Calate a 12 metri di profondità sotto viale Forlanini, le due talpe entrate in azione ieri a ridosso dell’aeroporto scaveranno dai 15 ai 18 metri al giorno, in questa prima fase verso il centro città. I metri che separano Linate dalla stazione ferroviaria di Forlanini, però, sono 3.200.

Nella migliore delle ipotesi, le talpe impiegheranno quindi 180 giorni per coprire tale distanza. Tradotto: le due gallerie saranno completate solo ad ottobre 2014. Una volta completate le gallerie, occorrono due mesi per smontare le talpe. E si va a dicembre 2014. Da lì al primo maggio 2015 solo 5 mesi di tempo: troppo pochi per allestire le stazioni, collaudare i binari sui quali correranno i 47 treni senza conducente a disposizione della nuova linea e ottenere, infine, dal ministero il via libera all’apertura delle corse. Resta da capire, però, se le stazioni della minitratta Forlanini, una volta completate, possano essere aperte al pubblico senza attendere che sia completata tutta la linea. Una decisione in merito non c’è ancora ma con buona probabilità per la minitratta non si attenderà il 2020, anche perché la logica del project financing esige che i ricavi arrivino il prima possibile. Proprio per coprire i finanziamenti e rientrare in parte dalle spese, pari a 1,8 miliardi di euro.

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2014/03/25/1043835-metropolitana-m4-linate.shtml

Noooo ma quindi non avremo il servizio che hanno Barajas e Heathrow? Ma come faremo?
 
da 11 a 12. Il prezzo del ME non è mai stato sotto gli 11.

solo da Centrale/Garibaldi il prezzo è di 10€

importante sarà pubblicizzare il biglietto a/r e il biglietto famiglia che alla fine garantiscono un risparmio rispetto ad adesso (a/r 9€ a tratta e famiglia 7.50€ in media)
 
IL SINDACO «Per Sea Handling pronti a scontrarci con commissione Ue»

Redazione - Gio, 27/03/2014 - 07:13

Nella vicenda di Sea Handling «sono giorni complicati. Stiamo lavorando per superare le criticità. Siamo al fianco dei lavoratori, come sempre. Per questo, possiamo anche affrontare momenti di contrasto con la Commissione europea». Lo ha affermato, nel suo intervento al congresso lombardo della Cgil, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Dall'Europa era trapelata infatti nei giorni scorsi la richiesta di un socio di maggioranza privato (che affiancasse Sea, controllata dal Comune, nella nuova società di servizi aeroportuali Airport handling che, nelle ipotesi, prenderebbe il posto di Sea Handling su cui grava una maxi multa per supposti aiuti di Stato. I sindacati hanno già avviato le procedure per uno sciopero di 4 ore e già venerdì scorso a Linate e poi lunedì a Malpensa ci sono state «agitazioni spontanee» che hanno mandato in tilt i voli. Le sigle avevano chiesto a Pisapia di prendere una posizione contro la richiesta Ue. E anche l'eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza ieri aveva sollecitato il sindaco ad assumersi le proprie responsabilità: «Sea ha gestito malissimo la vicenda. Ora il Comune dica se intende affrontare un eventuale contenzioso con l'Ue».

http://www.ilgiornale.it/news/milan...pronti-scontrarci-commissione-ue-1005103.html
 
IL SINDACO «Per Sea Handling pronti a scontrarci con commissione Ue»

Redazione - Gio, 27/03/2014 - 07:13

Nella vicenda di Sea Handling «sono giorni complicati. Stiamo lavorando per superare le criticità. Siamo al fianco dei lavoratori, come sempre. Per questo, possiamo anche affrontare momenti di contrasto con la Commissione europea». Lo ha affermato, nel suo intervento al congresso lombardo della Cgil, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Dall'Europa era trapelata infatti nei giorni scorsi la richiesta di un socio di maggioranza privato (che affiancasse Sea, controllata dal Comune, nella nuova società di servizi aeroportuali Airport handling che, nelle ipotesi, prenderebbe il posto di Sea Handling su cui grava una maxi multa per supposti aiuti di Stato. I sindacati hanno già avviato le procedure per uno sciopero di 4 ore e già venerdì scorso a Linate e poi lunedì a Malpensa ci sono state «agitazioni spontanee» che hanno mandato in tilt i voli. Le sigle avevano chiesto a Pisapia di prendere una posizione contro la richiesta Ue. E anche l'eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza ieri aveva sollecitato il sindaco ad assumersi le proprie responsabilità: «Sea ha gestito malissimo la vicenda. Ora il Comune dica se intende affrontare un eventuale contenzioso con l'Ue».

http://www.ilgiornale.it/news/milan...pronti-scontrarci-commissione-ue-1005103.html
Ma porca puzzola, cosa c'è di male ad avere un socio di maggioranza privato?
 
purtroppo gi aeroporti (ma anche le stazioni ferroviarie), in qualsiasi angolo del mondo, si prestano benissimo a taglieggiamenti di questo tipo.
il trasporto e' la forma migliore di lucro sulle spalle della gente, che sebbene informata, e' sempre messa nelle condizioni di dovere dipendere dai soliti noti. esempio:
Budapest, arrivo settimana scorsa ben sapendo che dall'aeroporto parte un comodo autobus n 200 che mi porta alla metro, ma .... nessuno vende i biglietti e l'unica macchinetta scassata non accetta carte di credito straniere, ergo tu straniero ti devi prendere i loro pulmini.
Londra Luton, anche li impossibile comprare un biglietto dopo le 21.00
Londra Heathrow, all'ora di pranzo gli addetti al check in AZ spariscono, cosi' non puoi passare i controlli e mangiare dentro (o in lounge), ma mangi fuori, guarda caso in posti pieni di Italiani.
Parigi CDG, provate a pagare il biglietto con la Amex se ci riuscite
questi sono gli ultimi episodi in ordine di tempo, ma aeroporto che vai fregatura che trovi ...
 
Sea, il pasticcio che lascia tutti a terra
Venerdì 11 aprile blocco degli aeroporti e delle strade di accesso. A rischio i voli trasferiti da Bergamo. La protesta contro la multa da 450 milioni della Ue a Handling

Paolo Stefanato - Ven, 28/03/2014 - 08:13

Occhio all'11 aprile. Sarà una giornata difficilissima perché, con ogni probabilità, avrà luogo uno sciopero dei dipendenti di Sea Handling, la società del gruppo Sea che smista i bagagli e svolge i servizi di terra. I passeggeri dovranno fare i conti con il blocco nella riconsegna delle valige, ma i cittadini in generale saranno esposti a disagi perché i 2.300 lavoratori scenderanno sulle strade, all'imbocco degli aeroporti di Linate e di Malpensa, interrompendo il traffico.
Finora gli scioperi a sorpresa degli ultimi giorni non sono stati, tecnicamente, scioperi, ma «fermate spontanee» precisa Liviano Zocchi, segretario regionale della Uil Trasporti. Lo sciopero dell'11 non è stato ancora proclamato, perché le astensioni dal lavoro nel mondo dei trasporti devono seguire precise procedure per non sconfinare nell'interruzione di pubblico servizio. I sindacati aspettano dunque di essere convocati dal Prefetto – al quale hanno presentato richiesta mercoledì – e, dopo l'incontro, l'astensione sarà formalizzata. Non è pensabile infatti che al palazzo del governo possa essere trovata qualche soluzione. La situazione appare, oltre che delicata, molto vischiosa, e il tempo stringe.
Nelle prossime settimane, infatti (non oltre giugno), il bilancio 2013 di Sea Handling dovrà contabilizzare la sanzione di 450 milioni inflitta dall'Unione europea alla società milanese per aiuti di Stato; lo scorso anno era stato possibile prender tempo, ora non più.
Senza novità in tempo utile, l'effetto sarà quello di avviare al fallimento la società del gruppo Sea, con tutte le conseguenze prevedibili e imprevedibili. Bruxelles, per ritirare la sanzione, si era mostrata disponibile ad accettare proposte alternative, a condizione che fossero caratterizzate dalla massima discontinuità economica rispetto al passato di Sea Handling. Per questo in novembre sindacati e Sea – con l'avallo dell'azionista di maggioranza del gruppo, il Comune di Milano – si erano accordati per la costituzione di una nuova società, Airport handling, 100% Sea, che avrebbe realizzato la discontinuità attraverso la vendita di tutti i mezzi e la riscrittura di tutti i contratti, con dipendenti e fornitori. Ma da Bruxelles dieci giorni fa è arrivata la doccia fredda: Airport handling, per essere la soluzione accettata, deve avere un socio al 51% diverso da Sea, è stato il responso europeo. E qui i lavoratori hanno cominciato a preoccuparsi, temendo che un privato alla guida della società possa incidere sui livelli occupazionali, facendo ricorso a cooperative di manodopera, come già avviene in tanti aeroporti italiani per le stesse lavorazioni.
Si sta così materializzando un conflitto molto aspro che cade, peraltro, in un periodo delicato: dal 12 aprile al 2 maggio l'aeroporto di Bergamo Orio al Serio chiuderà per i lavori di rifacimento della pista e il traffico sarà trasferito a Malpensa, dove appunto i viaggiatori saranno esposti a possibili disagi.
I sindacati, va osservato, non protestano «contro»; protestano a sostegno degli accordi di novembre, che molti davano ormai già per acquisiti, e sui quali verte ormai tutto il dibattito con l'azienda, con il Comune e, via via, con i rappresentanti governativi a tutti i livelli.

http://www.ilgiornale.it/news/milano/sea-pasticcio-che-lascia-tutti-terra-1005502.html
 
eppure qualcosa di pesante devono averla fumata...bgy chiude il mese dopo :(
 
"Malpensa da valorizzare, ma il governo vuole liberalizzare Linate"
Roberto Maroni preoccupato dall'ipotesi di un decreto per liberalizzare le rotte su Linate. E su Sea Handling attacca l'Europa: "Pensa astrattamente alle regole più che ai posti di lavoro a rischio"

«Sembra che il governo, su pressione di Alitalia ed Ethiad, abbia intenzione di fare un decreto per liberalizzare le rotte su Linate. Ciò porterebbe alla crisi di Malpensa. Ho già sensibilizzato il ministro delle infrastrutture circa questo pericolo. Come Regione vogliamo difendere Malpensa e creare un vero sistema aeroportuale lombardo». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine dell'inaugurazione del nuovo padiglione Aermacchi di Volandia, il parco museo del Volo di Somma Lombardo. Il governatore ha ricordato che Malpensa è uno dei dieci aeroporti strategici individuati dal governo. «Se adesso cambiano le carte in tavola - ha osservato riferendosi alla possibilità di un ingresso di Palazzo Lombardia in Sea - voglio capire, prima di investire soldi pubblici in una società che vedrebbe stravolto il suo piano industriale, cosa intende fare l'Esecutivo. Io spero che ci ripensi, perché Malpensa deve essere valorizzata e deve essere il centro del sistema aeroportuale lombardo che vogliamo costituire».

Altra richiesta di chiarimento inviata a Roma, quella sulla vertenza che riguarda Sea Handling, la società messa sotto accusa dalla Commissione Europea per le ricapitalizzazioni fatte negli anni passati dalla società-madre Sea, a partecipazione pubblica. «Ancora una volta - ha detto - l'Europa si dimostra nemica del lavoro e dei territori: preferisce applicare astrattamente una regola, invece di tener conto che questa scelta mette a repentaglio l'occupazione di migliaia di persone. Questa è l'Europa che non vogliamo. Sono molto preoccupato e il governo non può andare in giro ad abbracciare i leader Ue e poi accettare che qualche burocrate determini la chiusura di Sea Handling e il licenziamento di migliaia di lavoratori».

Il governatore ha concluso ribadendo che «se l'Esecutivo si dà una mossa, riuscendo a risolvere questi problemi e muovendosi nella direzione giusta, io confermerò l'interesse della Regione Lombardia a entrare in Sea. Ma - ha evidenziato - se si cambiano le carte in tavole, se vengono
stravolti i piani, modificate le situazioni e le regole, inevitabilmente dovrò ripensarci».
29/03/2014
redazione@varesenews.it
 
Alitalia: Pisapia, accordo con Ethiad sviluppi Malpensa
29 Marzo 2014 - 16:51
(ASCA) - Milano, 29 mar 2014 - ''L'eventuale accordo tra Alitalia e Etihad dovra' essere l'occasione di sviluppare Malpensa attraverso l'introduzione di nuove rotte intercontinentali''. Lo afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia aggiungendo che ''sarebbe infatti sbagliato prendere decisioni che cambino l'equilibrio tra Linate e Malpensa che finirebbero per penalizzare il principale aeroporto del Nord d'Italia proprio alla vigilia di appuntamenti decisivi per il Paese come il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea, il vertice ASEM e soprattutto Expo 2015''. ''La salvaguardia e lo sviluppo futuro di Linate e Malpensa continua Pisapia - devono essere tutelati a tutti i livelli istituzionali e il Comune di Milano, insieme naturalmente a Sea e alla Regione, e' pronto ad dialogo costruttivo con chi, a partire dal Governo, deve impegnasi con noi in questa direzione. Confidiamo quindi che l'eventuale accordo tra Alitalia e Etihad sia l'occasione giusta per la crescita di Malpensa e non si trasformi invece in un'occasione perduta o addirittura comporti nuove difficolta'''. red/did/
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.