Re: Thread Alitalia / Etihad
Trattativa Alitalia-Etihad, Maroni: "Se si chiude Malpensa è guerra"
Il vettore arabo punta su Linate e Fiumicino. Il governatore della Lombardia interviene a difesa dello scalo milanese
Il piano di Letta per risollevare Alitalia spaventa Maroni. Durante il viaggio del presidente del Consiglio negli Emirati Arabi ha preso corpo l'accordo per la cessione di una cospicua quota azionaria della nostra compagnia di bandiera a Etihad, vettore di Abu Dhabi, guidato dall'australiano James Hogan. Dopo tre tentati di salvataggio in sette anni, per Alitalia è arrivato forse il momento di un piano sicuro, che farà scalo prima di tutto a Fiumicino e Linate.
L'intenzione degli arabi, infatti, sembra essere quella di fare dell'aeroporto di Roma la base per un ambizioso progetto di espansione. Fiumicino sarà lo hub in Europa di Etihad, da cui gestire il traffico dei voli da e per le Americhe. Uno dei punti della trattativa del governo e di Alitalia con Abu Dhabi riguarderà forse anche l'ingresso del fondo sovrano della famiglia dello sceicco Mohammed Bin Zayed Al Nahyan, l'uomo con cui ha trattato Letta e principe ereditario dell'Emiro, nel capitale di “Aeroporti di Roma”. Lo scopo è quello di garantire un cospicuo piano di investimenti per innalzare gli standard qualitativi e le potenzialità di Fiumicino. Una prospettiva che spaventa il governatore della Lombardia. «Se il risultato del viaggio di Letta è quello di far entrare in Alitalia una società che poi chiude Malpensa, perché queste, mi pare di capire, sono le intenzioni, da parte nostra ci sarà la guerra», ha detto Roberto Maroni. «Proprio ieri ho avuto mandato dal Consiglio regionale di chiedere un incontro urgente con il governo sul sistema aeroportuale lombardo», ha aggiunto. «Oggi e domani sarò a Roma. E mi attiverò subito perché può essere un'opportunità, ma è anche un rischio, dalle voci che si sentono. Io voglio capire se questi investimenti comportano un rischio per la Lombardia, per Malpensa, per il sistema aeroportuale e per l'indotto in termini di occupazione». «Ci sono manovre in corso che rischiano di penalizzare fortemente Malpensa o, addirittura di farla chiudere, di renderla inutile. Queste manovre che vengono dagli ambienti di Alitalia, io voglio sventarle».
Ma il pericolo per Malpensa viene soprattutto dall'altro scalo lombardo. Tra le condizioni poste da Etihad per il via libera all'accordo, infatti, ci sarebbe quella di un più intenso utilizzo dell'Aeroporto di Linate per le rotte verso tutte le capitali europee, verso Mosca, Istanbul e il Nord Africa. Si tratta di direttrici che gli arabi considerano commercialmente molto interessanti e complementari al loro traffico su Abu Dhabi. L'aeroporto di Linate è infatti oggi uno scalo a traffico limitato, a seguito del decreto Bersani che ne proibì, sostanzialmente, l'utilizzo intercontinentale e ne contingentò quello internazionale, per lasciare spazio di sviluppo all'hub di Malpensa, anche in accoglimento della richiesta avanzata all'epoca da Air France-Klm che voleva preservare la complementarietà degli hub di Parigi e Roma, riducendo al minimo il potere di interferenza dell'area milanese. Oggi su Linate ci sono alcuni “slot” (diritti di decollo e atterraggio) sottoutilizzati che potrebbero essere riconvertiti nel senso auspicato dagli arabi. Ma ciò comporterebbe fatalmente un simmetrico ridimensionamento di Malpensa a scalo intercontinentale. Esattamente quello che Maroni non vuole.
http://www.iltempo.it/economia/2014...roni-se-si-chiude-malpensa-e-guerra-1.1216145