Aeroporto. Doccia gelata su Morra e Mannetti in prima linea per il potenziamento dello scalo. Una dimenticanza da 7 milioni
Ritardo nella presentazione della documentazione da parte di Regione e Saga Salta il finanziamento Cipe per l’allungamento della pista fino a 2.600 metri
Aeroflop: addio prolungamento della pista e con esso i sette milioni di euro che il Cipe doveva stanziare a favore dell'aeroporto d'Abruzzo. La beffa è che la bocciatura del Comitato interministeriale per la programmazione economica è stata causata non dalla mancanza dei requisiti, bensì perché la Regione e la Saga hanno presentato la documentazione necessaria in ritardo. Il faldone era bello pronto, impacchettato e rispondeva perfettamente alle richieste del Cipe, tant'è che l'assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra si sentiva al sicuro, come aveva dichiarato poco più di un mese fa. Di certo se ne vanno in fumo soldi preziosi per allungare la pista di circa 200 metri, dagli attuali 2400 agli auspicati 2600. Un intervento del quale si parla da anni e che, nei voti della Regione e della Società di gestione, era considerato il volano ideale per far compiere il salto di qualità. Pista più lunga uguale maggiori possibilità di ospitare aerei intercontinentali per il traffico passeggeri e soprattutto per il trasporto delle merci. La doccia gelata arrivata dal Cipe, invece, rimette in discussione le strategie di sviluppo proprio nel momento in cui la Saga si accinge a presentare il Piano marketing 2011 a Ryanair per potenziare il numero delle rotte fisse e andare alla conquista di nuovi mercati, segnatamente quello scandinavo. Una iattura e un grave colpo all'immagine nella fase più delicata: il Governo, infatti, ha già inserito Pescara fra i 24 scali a rischio taglio, a causa dei bassi volumi di traffico passeggeri e merci. E per scongiurare il tracollo, lo stesso Morra e la presidente della Saga Carla Mannetti stanno lavorando insieme alle società di gestione degli altri piccoli aeroporti del centro Italia per studiare pacchetti e rotte integrati e garantire la sopravvivenza delle rispettive strutture. Tutto questo accade mentre due vettori del settore cargo hanno abbandonato Pescara e ora la Saga è alla ricerca di un sostituto all'altezza (in pole-position c'è Dhl). Ma sulla perdita del finanziamento Cipe c'è chi la pensa diversamente. Uno che dell'argomento se ne intende, Armando Foschi, assicura che non saranno questi 7 milioni di euro perduti a fermare lo sviluppo dell'aeroporto: «La pista attuale, lunga quasi due chilometri e mezzo, - spiega - è perfettamente idonea per far decollare aerei grandi. Non sono certo quei 200 metri in più a dare il valore aggiunto allo scalo, bensì la volontà di Regione Saga di investire nel Piano marketing, nel vero incoming e nei servizi di sicurezza».
Data: 18/11/2010
Testata giornalistica: Il Tempo - Edizione Abruzzo