Thread MXP - LIN 2016


13900

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Easyjet e Ryanair sono full content nei vari GDS, sono tecnologicamente pronte ad offrire feeder alle compagnie richiedenti, gli interline vengono strapagati dai vari vettori, vedi il fallimento TOTALE di AirBerlin a Linate perché ha perso interline preziosi (Cathay - Tam - American - Qatar) spostandosi da Malpensa riducendo di molto i propri introiti...
EZY e FR non hanno un sistema di customer management evoluto, perchè spendere i milioni per passare a uno del genere quando sono già al 95% di load factor e non prendono i soldi extra derivanti dai pax long haul? È una buona idea, ma i costi mi sembrano altini e i benefici non proprio enormi.
 

aleall

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EZY e FR non hanno un sistema di customer management evoluto, perchè spendere i milioni per passare a uno del genere quando sono già al 95% di load factor e non prendono i soldi extra derivanti dai pax long haul? È una buona idea, ma i costi mi sembrano altini e i benefici non proprio enormi.
ah no? questa mi mancava, U2 e FR vincono proprio sul customer management evoluto cosa che AZ fa acqua da tutte le parti...poi non bisogna parlare sempre di load factor...si deve parlare di yields, se io ho il 30% del volo venduto a prezzo promozionale (tra i 20 ed i 50 euro) quando posso ridurre "ad esempio" quella percentuale al 10% e quell'altro 20% lo rivendo come interline alle compagnie richiedenti...secondo te mi interessa il load factor o mi interessa aumentare i profitti e catturare un traffico completamente nuovo facendo un investimento minimo in sistemi informativi cioè inserire la classe feeder all'interno della stringa dei GDS, dove bisognerà far leggere ad un eventuale PMO-HKG via MXP l'itinerario completo PMO-U2-MXP-CX-HKG? man mano che i posti si riempiono chiudi il volo cosi come faresti normalmente, altra modifica da fare è nella stiva, devi suddividere i bagagli come ptp e feeder cosi come fanno gia le compagnie normali e ti sembrano dei costi alti, sono costi irrisori per un beneficio a lungo termine pazzesco da parte di entrambe gli attori, la gestione dei transiti sarà in mano alla società aeroportuale cosi come accade ora, nulla di diverso
 

13900

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ah no? questa mi mancava, U2 e FR vincono proprio sul customer management evoluto cosa che AZ fa acqua da tutte le parti...poi non bisogna parlare sempre di load factor...si deve parlare di yields, se io ho il 30% del volo venduto a prezzo promozionale (tra i 20 ed i 50 euro) quando posso ridurre "ad esempio" quella percentuale al 10% e quell'altro 20% lo rivendo come interline alle compagnie richiedenti...secondo te mi interessa il load factor o mi interessa aumentare i profitti e catturare un traffico completamente nuovo facendo un investimento minimo in sistemi informativi cioè inserire la classe feeder all'interno della stringa dei GDS, dove bisognerà far leggere ad un eventuale PMO-HKG via MXP l'itinerario completo PMO-U2-MXP-CX-HKG? man mano che i posti si riempiono chiudi il volo cosi come faresti normalmente, altra modifica da fare è nella stiva, devi suddividere i bagagli come ptp e feeder cosi come fanno gia le compagnie normali e ti sembrano dei costi alti, sono costi irrisori per un beneficio a lungo termine pazzesco da parte di entrambe gli attori, la gestione dei transiti sarà in mano alla società aeroportuale cosi come accade ora, nulla di diverso
Mi sa che non m'hai capito. Customer management inteso come sistema IT. E anche come yield, secondo te coi voli feeder quanti soldi si fa? una mazza.
 

AZ209

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Troppi hotel a Malpensa

Federalberghi accusa: in 15 anni quasi quintuplicati i posti letto in un raggio di 10 chilometri, ma nel frattempo l’aeroporto è stato depotenziato: «False promesse, ora è crisi»


L’aeroporto delle grandi speranze fa andare in picchiata gli investimenti nel settore turistico. A lanciare il grido d’allarme è Federalberghi Varese, che torna a parlare del sovraffollamento di hotel rispetto alla reale domanda. Troppe stanze per un afflusso di clienti in calo dall’addio di Alitalia con la perdita del ruolo di hub (2008).

A far riflettere è il confronto tra il 2000 e il 2015 in fatto di offerta alberghiera attorno allo scalo di Malpensa. In 15 anni è cambiato lo scenario. Le strutture alberghiere presenti in un raggio di 10 chilometri dal sedime aeroportuale nel 2000 (dopo due anni dall’inaugurazione dello scalo), erano 21 per un totale di 578 camere e 1082 posti letto. Numeri considerati insufficienti per rispondere alla domanda che sarebbe arrivata, viste le premesse con cui lo scalo era nato.


Nel 2015 le strutture presenti erano salite a 35 (con una crescita concentrata tra quelle a 4 e 3 stelle) per 2648 camere e 5260 posti letto.


«Gli investimenti – dice il presidente di Federalberghi Varese, Guido Brovelli – sono stati fatti con precise premesse di sviluppo dello scalo. Negli anni passati ci hanno raccontato che c’erano problemi di collegamenti da e per l’aeroporto. Ora che tutte le infrastrutture sono completate non ci sono più alibi. Eppure le ultime notizie sul futuro di Malpensa non sono per nulla confortanti». Il riferimento è allo scenario che si apre dopo la bocciatura - da parte dell’Europa - del decreto Lupi. «Un decreto – spiega Brovelli - che non ci ha mai trovati d’accordo, in quanto ha favorito lo spostamento dei voli verso Linate per tutto il periodo di Expo. Ora però, con la sua cancellazione, gli scenari che si aprono potrebbero anche essere peggiori». Molti soldi pubblici sono stati comunque spesi per completare le infrastrutture di collegamento, viario e ferroviario. Tra i più recenti esborsi, i 30 milioni di euro spesi per collegare i due terminal con l’alta velocità. «Si tratta di segnali a dir poco ambigui – sostiene il presidente Brovelli –: da una parte si investono fondi pubblici e dall’altra si decide per decreto di depotenziare lo scalo».


Anche Expo è stato un evento eccezionale che però non basta a invertire la rotta. Già nei mesi di dicembre e gennaio la situazione è preoccupante e alcune strutture hanno chiesto nuovamente gli ammortizzatori sociali per salvaguardare i livelli occupazionali in brughiera.

L’occupazione delle camere fra settembre e ottobre ha superato il 90% garantendo una redditività del 54% superiore. «Sono risultati interessanti – commenta Brovelli – che però non bastano in una situazione in cui, comunque, l’offerta è chiaramente sovradimensionata rispetto al depotenziamento dello scalo. Malpensa era nata con ben altre prospettive».


http://www.prealpina.it/pages/troppi-hotel-a-malpensa-107111.html
 

AZ209

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L'aeroporto di Linate come la Centrale «Decine di clochard e nessuno fa niente»

(...) L'ex assessore provinciale Marzio Ferrario, consigliere di zona, denuncia una situazione che va avanti da mesi. E che rappresenta un problema sociale, oltre che di decoro di una delle infrastrutture più trafficate e vissute della città. Un biglietto da visita, come si dice in questi casi.«È l'ennesimo caso di degrado che si affaccia a Milano e dopo la stazione Centrale è l'ennesimo successo della giunta». Ferrario esclude che si tratti di un caso contingente, legato al traffico aereo. E chiama in causa Palazzo Marino: «Quelle che vediamo, evidentemente, sono persone senza tetto, e dopo tutti gli interventi sociali proclamati da Palazzo Marino queste immagini sono un pugno nello stomaco. Non si era mai verificato che un centinaio di persone, in pianta stabile, soggiornasse dentro l'aeroporto». Ferrario pone l'accento sull'aspetto sociale della questione, oltre a sottolineare il colpo all'immagine dell'aeroporto simbolo di Milano: «C'è evidentemente - dice - un problema che riguarda la vita di tante persone, più o meno numerose a seconda delle serate. Ma sono molte. E c'è anche un problema di decoro. Quello è il biglietto da visita di Milano? Non è il metrò, eppure vediamo gente che bivacca ovunque ed espleta suoi bisogni dove può. Non sembra un aeroporto italiano. La situazione è gravissima ed è chiarissima la difficoltà, persiste da mesi e non è stata affrontata». «Evidentemente - prosegue Ferrario - questa non è priorità della società né della giunta comunale, perché ripeto che si tratta di un problema sociale, né della società che gestisce l'aeroporto. È un'altra emergenza che si aggrava - conclude il consigliere di zona - e non mettere mano a questa emergenza vuol dire essere sconfitti. S parla tanto del futuro delle aree Expo e non si fa niente in un caso come questo».

http://www.ilgiornale.it/news/milan...ecine-clochard-e-nessuno-fa-nien-1216856.html
 

Cesare.Caldi

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Apre a Milano Linate il Business Center targato Bmw

Porta la firma di Bmw il nuovo Business Center dell’aeroporto di Linate.

La società di gestione dello scalo, Sea, e il marchio automobilistico hanno esteso la partnership già avviata con Prime Aviation Services, che metteva a disposizione dei passeggeri i mezzi del brand, lanciando il Bmw Business Center Milano Linate Prime, un’area ad accesso su prenotazione destinata ai passeggeri di fascia alta, ma anche all'organizzazione di meeting ed eventi riservati.

Un'area che si rifà allo stile della casa automobilistica. Gli arredamenti infatti richiamano gli interni della nuova Bmw Serie 7, con rivestimenti con pannelli Smooth Touch.

“Se il 2015 ha rappresentato un anno di svolta e rilancio per le nostre attività di business aviation, il 2016 rappresenta l'anno del consolidamento della strategia, e aprirlo con il rafforzamento della collaborazione con Bmw è per noi motivo di soddisfazione - ha dichiarato il presidente di Sea Prime e coo di Sea, Giulio De Metrio -. Crediamo che l'approccio che condividiamo con loro di mettere il cliente al centro di ogni attenzione, partendo da un servizio impeccabile, offrirà agli ospiti del Bmw Business Center di Milano Linate Prime un'esperienza di livello”. TTG
 

Dancrane

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Trattasi dell'ATA, per chi non dovesse trovarlo al terminal principale (ingresso da via dell'Aviazione, zona Mecenate).
 

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Non sanno bene l’italiano
Licenziati tre lavoratori a Malpensa

Una cooperativa allontana due pachistani e un albanese. Da anni addetti alle pulizie e al magazzino. Il caso è stato sollevato dai sindacalisti del Cub Trasporti

di Paolo Foschini

Anwar Mohammad e Ahmed Nasir sono pakistani, hanno 50 e 37 anni, dal 2007 lavorano all’aeroporto di Malpensa. Sezione cargo. Uno fa le pulizie, l’altro il magazziniere. Muharrem Takja invece è albanese, di anni ne ha 64 e le pulizie a Malpensa le fa dal 2008. O meglio: le faceva. Perché la cooperativa Ncl per cui lavorava, e che lo scorso anno aveva rilevato l’appalto da una ditta precedente, si è accorta che Takja non sapeva «abbinare una figura con azione». Cioè se vedeva un cartello con un disegno non lo capiva. Così almeno ha stabilito il test «Promossi in classe» di cui all’accordo «Stato/Regioni»: Takja sarà anche capace pulire un aeroporto, come faceva da otto anni, ma non parla abbastanza bene l’italiano. Così il 26 gennaio la coop gli ha scritto per convocarlo martedì prossimo anticipandogli la notizia del suo licenziamento. Come agli altri due suoi colleghi più un quarto. Tutti ai sensi dell’«art. 7 commi 1 e 2, legge n.604/66, per giustificato motivo oggettivo».




Le critiche dei sindacati

Il caso è stato sollevato dai sindacalisti del Cub Trasporti guidati da Renzo Canavesi. Che in un volantino distribuito in aeroporto, dopo avere riassunto la vicenda sotto il titolo «Licenziati perché non parlano bene l’italiano», la inquadra in uno slogan conclusivo più generale sulla «lotta contro le false cooperative che imperversano a Malpensa». Che così com’è resta uno slogan, evidentemente. Ma trasforma in curiosità il fatto che a rispondergli non sia qualcuno della coop Ncl, la cui presidente Marika Mungo è la firmataria delle lettere di licenziamento, bensì il responsabile dell’appalto di Malpensa Cargo City, Massimiliano Pagni, da cui dipende il consorzio al di sotto del quale sta anche la Ncl. E Pagni spiega che in sostanza sono state solo applicate le regole.








La prova di comprensione

A scorrere i passaggi della storia riepilogata da Pagni, in effetti, Takja e gli altri sembrano senza scampo: con la coop Ncl che arriva a Malpensa un anno fa al posto di un’altra e un accordo sindacale che le impone di rilevare il personale già esistente anche se «all’atto dell’assunzione i lavoratori presentavano serie difficoltà a capire l’italiano e a riconoscere le più banali regole di sicurezza». Assunti lo stesso, dice Pagni, salvo fargli un corso e poi sottoporli a un test. In quasi trecento lo hanno superato. Questi quattro no. Glielo hanno rifatto. Niente. La conclusione è che «non sono in grado di riconoscere e affrontare un pericolo, di associare un cartello a un determinato comportamento da tenere», quindi «in pratica non possono essere adibiti ad alcuna attività nel magazzino di Malpensa Cargo City». Anche se è quello che facevano da anni.

http://milano.corriere.it/notizie/c...sa-965bc470-cfbd-11e5-b46f-b6e34893b4a5.shtml
 

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Sea: firma intesa con Dhl per costruzione nuovo polo logistico a Malpensa


(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 12 feb - Dhl Express, leader mondiale nel trasporto espresso internazionale e Sea, societa' di gestione degli aeroporti milanesi, hanno sottoscritto oggi l'accordo per la costruzione di un nuovo polo logistico di ultima generazione presso l'aeroporto di Milano Malpensa. I lavori partiranno entro la fine del 2016 e si concluderanno entro il primo semestre del 2018. Il nuovo hub diventera' per Dhl Express il principale gate d'accesso merci internazionale del Paese, occupando una superficie di ben 46mila metri quadrati. 'La costruzione del nuovo polo nasce dall'esigenza di gestire la crescita a doppia cifra della movimentazione merci gestita da Dhl Express e attesa nei prossimi anni in Italia, potenziando ulteriormente i collegamenti aerei intercontinentali' ha dichiarato Alberto Nobis, amministratore delegato di Dhl Express Italy. "Comincia una bella storia. Dhl ha grandi progetti sull'Italia e noi siamo lieti di affiancarli", ha aggiunto il presidente di Sea, Pietro Modiano.

Che

(RADIOCOR) 12-02-16 15:28:34 (0438) 5 NNNN

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Malpensa, accordo da 90 milioni fra Dhl e Sea

Di Redazione
12 febbraio 2016

MILANO — Accordo da 90 milioni di euro fra la Sea, la società che gestisce il sistema aeroportuale milanese, e Dhl, compagnia di trasporto merci.

I due partner hanno sottoscritto un’intesa per la costruzione di un nuovo polo logistico che sorgerà all’interno dell’aeroporto di Malpensa. I lavori, per i quali Dhl investirà 90 milioni di euro, partiranno entro la fine del 2016 e si concluderanno entro il primo semestre del 2018.

Il nuovo hub occuperà un’area di 46mila metri quadrati e sara collocato all’interno della nuova Cargo city dell’aeroporto che diventerà per Dhl Express il principale gate d’accesso merci internazionale del Paese.

Pietro Modiano, presidente di Sea, ha espresso “grande soddisfazione per questa firma” che per Sea “è come aver passato un esame: il leader del mondo che ci promuove ci inorgoglisce”. Il sistema di smistamento all’avanguardia consentirà di rendere più efficiente la movimentazione delle merci, triplicando la capacità attuale e mettendo a disposizione dei clienti un’ora in più per la preparazione delle spedizioni.

Questo investimento è solo la prima parte di un progetto quinquennale che porterà Dhl a investire 350 milioni di euro in Italia e, come spiega Alberto Nobis, ad di Dhl, “Malpensa si troverà al centro di questo piano. L’aeroporto diventerà, infatti, un hub europeo fondamentale a fianco dei principali Lipsia, East Midlands e Bruxelles. E “l’ottica con cui abbiamo costruito questo investimento ci accompagnerà probabilmente per i prossimi 10 anni”, assicura Nobis.

http://www.bergamosera.com/cms/2016/02/12/malpensa-accordo-da-90-milioni-fra-dhl-e-sea/
 

berioz

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Prima FR a Malpensa, ora DHL: due belle mazzate per i bergamaschi. Quelli di SEA sembrano proprio determinatissimi a creare i presupposti affinché i soci di SACBO prestino il consenso alla fusione.
 

BAlorMXP

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Prima FR a Malpensa, ora DHL: due belle mazzate per i bergamaschi. Quelli di SEA sembrano proprio determinatissimi a creare i presupposti affinché i soci di SACBO prestino il consenso alla fusione.
Beh insomma, 2 aerei basati a Malpensa contro i 18 a BGY, non proprio lo stesso peso. Per DHL c'è semplicemente bisogno di spazio, elemento che ad Orio non è certo abbondante. Qualcuno di lungimirante c'è ancora.


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berioz

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Beh insomma, 2 aerei basati a Malpensa contro i 18 a BGY, non proprio lo stesso peso. Per DHL c'è semplicemente bisogno di spazio, elemento che ad Orio non è certo abbondante. Qualcuno di lungimirante c'è ancora.


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Appunto, ora chi ha necessità di diventare lungimirante è proprio SACBO, perché non è scolpito sulla pietra che in pochi anni il rapporto 2/18 non possa invertirsi.
 

AZ209

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Segnalo che Crognaletti e' in uscita dalla direzione commerciale di SEA per andare in quella di Cagliari (Sogaer).
Un po un downgrade?
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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Beh insomma, 2 aerei basati a Malpensa contro i 18 a BGY, non proprio lo stesso peso. Per DHL c'è semplicemente bisogno di spazio, elemento che ad Orio non è certo abbondante. Qualcuno di lungimirante c'è ancora.
La nuova struttura stando ai comunicati stampa e' 15000mq di magazzino, 20000mq di piazzale e 1000mq di uffici. Mi resta difficile pensare che lo facciano per soli 2 aerei.