Thread MXP - LIN 2016


AZ209

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La ferrovia Malpensa-Gallarate è davvero utile?

Lunedì 29 febbraio l'appuntamento proposto dal Pd sul nuovo progetto infrastrutturale



“La nuova ferrovia tra boschi e cavalli: quale utilità?”. È il titolo dell’incontro sulla nuova linea Malpensa T2-Gallarate, di cui si è iniziato a discutere da qualche mese: la serata - lunedì 29 febbraio – è proposta dal Pd di Casorate, che (all’opposizione in paese) ha assunto una posizione critica sulla nuova infrastruttura.


Il titolo della serata si riferisce al territorio attraversato nella zona di Casorate: qui la linea correrebbe infatti nel mezzo di terreni boscati, quasi lambendo alcune scuderie (Casorate è nota per gli sport equestri). La serata di dibattito vedrà la partecipazione dell’onorevole Pd Angelo Senaldi e di Jimmy Pasin, architetto e docente universitario. È prevista poi anche la partecipazione di esponenti di altri Comuni, anche perchè il percorso tocca il territorio di diversi paesi e città (Casorate Sempione, Cardano al Campo, Gallarate).

Oltre che dal Pd, la serata è proposta dalle due liste d’opposizione di Casorate, Lista Civica Democraica e Alternatica Civica per Casorate.

http://www.varesenews.it/2016/02/la-ferrovia-malpensa-gallarate-e-davvero-utile/489157/
 

AZ209

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Emirates apre a Malpensa una Lounge Arrivi per passeggeri premium

Dopo Londra è la seconda arrival Lounge del network mondiale

Milano, 24 feb. (askanews) - Emirates ha aperto l'Arrival Lounge di Milano Malpensa, dedicata ai passeggeri di First Class e Business Class, e ai membri Gold e Platinum di Skywards, programma frequent flyer della compagnia aerea. Dopo Londra Heathrow, questa è la seconda Lounge Arrivi nella rete Emirates in tutto il mondo.

Situata al Livello 0 del Terminal Internazionale 1, tra le porte di uscita 9 e 10, la lounge offre posti a sedere per 17 viaggiatori su una superficie coperta di 94 metri quadrati. L'Arrival Lounge di Milano è stata costruita in una nuova posizione nel terminal degli arrivi, sulla base del nuovo design per le lounge Emirates. Con i suoi 8 parcheggi dedicati, l'area Lounge offre ai clienti un'area confortevole dove attendere il loro Chauffeur Drive per poi procedere con facilità verso la loro auto, che li porterà alla loro destinazione finale o a casa. Il servizio di auto con autista è una delle caratteristiche più apprezzate dai passeggeri Emirates Premium; è stato esteso fino a 100 km dall'aeroporto (in precedenza erano 60 km), al fine di garantire il massimo comfort ai clienti.

"Le Emirates Lounge sono parte integrante della nostra strategia di prodotto e servizio. Investiamo per fornire ai nostri passeggeri premium una zona esclusiva dove riposare durante il viaggio, e le sale sono parte integrante di un'esperienza di viaggio senza stress e senza soluzione di continuità, ed è questo tipo di investimento che distingue Emirates - ha detto Fabio Maria Lazzerini, Emirates country manager in Italia - Con un investimento di 600.000 Euro, questa Lounge si propone di rafforzare il nostro impegno verso la città e rappresenta un ulteriore impegno di Emirates in Italia".

Oltre alla Arrival Lounge, i passeggeri Emirates Premium a Malpensa possono anche usufruire della lounge principale Emirates, che si trova nel terzo satellite, e permette di accedere all'imbarco diretto. La lounge principale, con una superficie di 1060 metri quadrati, è stata inaugurata a marzo del 2013 e ha rappresentato un investimento di 2,48 milioni di euro, con benefici sui posti di lavoro diretti e indiretti.
Emirates attualmente opera in Italia con 56 voli settimanali, di cui 3 voli giornalieri tra Dubai e Milano Malpensa, che uno dei quali prosegue verso New York, 3 voli giornalieri per Roma Fiumicino, 1 verso Venezia Marco Polo e 1 verso Bologna, inaugurato lo scorso 3 novembre. Dagli aeroporti italiani è possibile raggiungere Dubai e oltre 140 destinazioni Emirates in tutto il mondo, sulla sua rete che copre sei continenti.

 

AZ209

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Sempre in occasione dell'apertura della Arrival Lounge EK, Modiano ha rilasciato qualche dichiarazione:


Modiano su Malpensa: «Senza hub carrier siamo più attraenti»

«Non avere un hub carrier rende Malpensa più attraente rispetto ad altri aeroporti. Ed è questo uno dei motivi per cui cresciamo bene sul lungo raggio»: così Pietro Modiano, presidente Sea (nella foto), commenta andamento e prospettive di Milano Malpensa, a margine dell’inaugurazione della nuova lounge arrivi di Emirates. «Nel 2015 il traffico passeggeri lungo raggio ha raggiunto i 5 milioni e mezzo, pari ad una crescita del +13%, al netto del Nord Africa». Ad incidere molto su questo incremento i voli «verso gli Emirati, tutto il Far East e il Nord America». In particolare «il mercato statunitense è all’inizio di una nuova fase di crescita: per ora caratterizzata da molto outgoing, mentre sul fronte incoming siamo solo all’inizio. Ma Milano rappresenta un polo di attrazione turistica tutto da sfruttare». Quanto al possibile interesse di altre compagnie aeree ad operare da Milano Malpensa nuovi voli in quinta libertà, Modiano ammette «l’interesse» di altri vettori «ma oggi siamo qui per parlare di altro». Ad oggi sullo scalo di Malpensa «easyJet è la prima compagnia per numero di passeggeri movimentati, circa 6,5 milioni e mezzo nel 2015». Alle sue spalle, molto distaccata, proprio «Emirates con i suoi 850.000». TQ
 

Stefanopv

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Sempre in occasione dell'apertura della Arrival Lounge EK, Modiano ha rilasciato qualche dichiarazione:


Modiano su Malpensa: «Senza hub carrier siamo più attraenti»

«Non avere un hub carrier rende Malpensa più attraente rispetto ad altri aeroporti. Ed è questo uno dei motivi per cui cresciamo bene sul lungo raggio»: così Pietro Modiano, presidente Sea (nella foto), commenta andamento e prospettive di Milano Malpensa, a margine dell’inaugurazione della nuova lounge arrivi di Emirates. «Nel 2015 il traffico passeggeri lungo raggio ha raggiunto i 5 milioni e mezzo, pari ad una crescita del +13%, al netto del Nord Africa». Ad incidere molto su questo incremento i voli «verso gli Emirati, tutto il Far East e il Nord America». In particolare «il mercato statunitense è all’inizio di una nuova fase di crescita: per ora caratterizzata da molto outgoing, mentre sul fronte incoming siamo solo all’inizio. Ma Milano rappresenta un polo di attrazione turistica tutto da sfruttare». Quanto al possibile interesse di altre compagnie aeree ad operare da Milano Malpensa nuovi voli in quinta libertà, Modiano ammette «l’interesse» di altri vettori «ma oggi siamo qui per parlare di altro». Ad oggi sullo scalo di Malpensa «easyJet è la prima compagnia per numero di passeggeri movimentati, circa 6,5 milioni e mezzo nel 2015». Alle sue spalle, molto distaccata, proprio «Emirates con i suoi 850.000». TQ
La volpe e l'uva
 

AZ209

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“La ferrovia da Malpensa verso Nord? Non serve, lo dicono i documenti Sea”

Jimmy Pasin, architetto e "studioso" di Malpensa per il Pd, è critico sul progetto di nuovo collegamento. I documenti presentati in assemblea a Casorate

«La ferrovia da Malpensa verso Nord, verso la Svizzera, è inutile, lo dicono gli stessi documenti presentati da Sea per il MasterPlan 2011». È la posizione sostenuta da Jimmy Pasin, architetto docente del Politecnico, esponente del Pd, intervenuto lunedì sera all’incontro promosso a Casorate sul progetto di nuova ferrovia Malpensa-Gallarate, nuovo accesso da Nord allo scalo aeroportuale.

«L’analisi fatta sul progetto del Master Plan 2011 conteneva uno studio, datato nel 2009 ma ancora valido» spiega Pasin, perché la previsione di passeggeri non-hub (non in transito) era indicata in 32 milioni di passeggeri, «la stessa che Modiano va ripetendo in questi giorni». Cosa dice lo studio elaborato da Gruppo Clas? «L’incidenza maggiore è sul traffico su gomma, su Sempione, 336 e A8 verso Milano. Vale l’ 80%, contro il 20% su ferro: il flusso è prevalentemente verso Sud».

E qui Pasin cita appunto lo studio su “inquadramento progettuale delle opere stradali e ferroviarie”: «La quota maggiore di domanda è generata sulle direttrici Milano-Malpensa», dice il documento, che prosegue indicando «una “vocazione” meno significativa a servire i collegamenti con la Svizzera». Per Pasin quelle parole dello studio Rfi indicano che l’ipotesi di un nuovo accesso da/per Gallarate è eccessiva e inutile.
Il nuovo collegamento è attualmente in una fase di studio (qui il progetto di massima del tracciato): l’obbiettivo è creare un secondo accesso all’aeroporto, direttamente da Gallarate e con prospettiva verso la Svizzera (anche se con cambio di direzione di marcia in stazione a Gallarate). Qui una sintesi delle posizioni politiche del territorio emerse in questa prima fase.

http://www.varesenews.it/2016/03/la...d-non-serve-lo-dicono-i-documenti-sea/491655/
 

dario abbece

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milano
beh se uno studio fatto nel 2009 per il master plan 2011 ha toppato completamente le previsioni, per logica sarei più propenso a dire che se era cannato allora, lo è a maggior ragione oggi
 

Cekky

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Mah, intanto finché la linea rimane una linea monca di attrattività ne avrà sempre ben poca.
Copiare da chi ha fatto bene (Zurigo ne è solo un esempio) è solo cosa buona e giusta.
 

AZ209

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Il giudice che salvò Sea come il marchese del Grillo: io so' io e voi non siete un c...

Il giudice Adriano Leo salvò Sea Aeroporti da una maximulta europea per aiuti di Stato ma non poteva farlo. La sua ex collega in Tribunale: «Diceva 'Io sono il Presidente e faccio quello che voglio', sbattendo i pugni sul tavolo»

Una frase non cambia la storia. Ma cambia i destini di un'azienda sull'orlo del disastro. Sopratutto se a pronunciarla è un giudice, in questo caso il Presidente del collegio di Tar Lombardia che doveva decidere delle sorti di Sea Handling – la controllata di Sea che gestiva lo smistamento dei bagagli e i servizi a terra negli aeroporti di Malpensa e Linate.

Quel giudice, oggi in pensione, è Adriano Leo, imputato al Tribunale di Milano per falso ideologico con l'accusa di aver modificato una sentenza, quand'era Presidente della terza sezione del Tar Lombardia, per avvantaggiare il cervello e le braccia del colosso aeroportuale lombardo bloccando una maximulta europea da 452 milioni di euro per aiuti di stato.

E ad accusarlo è la sua ex collega, Silvia Bini, che davanti ai magistrati dichiara: «Lui disse: 'Io sono il presidente e faccio quello che voglio', sbattendo i pugni sul tavolo, dopo che noi (lei e l'altro giudice di collegio ndR) gli avevamo fatto notare che non si poteva sospendere un provvedimento europeo». Perché i contenziosi aperti dalla Commissione con gli Stati si risolvono in Lussemburgo, negli uffici della Corte Europea di Giustizia, non in via Corridoni a Milano. Ma questo non sembra interessare – stando alla testimonianza della Bini – al giudice ispirato dalle frasi de Il marchese del Grillo del compianto maestro Monicelli.


«Lui disse: 'Io sono il presidente e faccio quello che voglio', sbattendo i pugni sul tavolo dopo che noi gli avevamo fatto notare che non si poteva sospendere un provvedimento europeo». Le gravia accuse mossa da Silvia Bini all'ex giudice del Tar Lombardia, Adriano Leo, imputato per falso ideologico a Milano

L'accusa è pesantissima: i tre giudici del Tar prendono una decisione in camera di consiglio concordata ma, il 23 maggio 2013, il Presidente Adriano Leo spariglia le carte e scrive un dispositivo di ordinanza diverso e lo deposita, con un verdetto che lascia perplessi diversi giuristi.

Meno perplesso è il Comune di Milano, principale azionista di Sea e che aveva fatto ricorso al Tar, che si vede salvato in extremis da una procedura d'infrazione comunitaria con il rischio di mettere in ginocchio Sea Handling. La sentenza sospese l'esecutività della multa da 360 milioni – questa la cifra contestata da Bruxelles come aiuti di stato – lievitata negli anni, grazie agli interessi, fino a 452 milioni di euro.


Negli ultimi due anni nuovi giochi di prestigio: Sea Handling avrebbe dovuto chiudere a fine giugno del 2014 e passare la propria pesante mano di poker ad Airport Handling, dal primo luglio dello stesso anno. Il percorso è stato rallentato per problemi di “travaso” di personale fra le due società.


Nuova società e vecchie pratiche: perché anche AH finisce sotto i riflettori e sempre per aiuti di stato. Venticinque milioni di euro di iniezione di capitale da parte di Sea SpA - società che da anni macina utili e dividendi - che devono essere vagliati alla luce nelle nuove normative comunitarie. I clienti, circa 40 compagnie aeree, intanto disdicono con Sea Handling i vecchi contratti e ne stipulano di nuovi con Airport Handling, esattamente alle stesse condizioni di prima. Il dettaglio insospettisce: per Bruxelles tutta l'operazione servirebbe a evitare di ripagare le cifre contestate. Secondo la Commissione “l'area grigia” riguarda in particolare la tipologia di attività trasferite, il prezzo stimato degli asset, l'identità degli azionisti (gli stessi di prima), le tempistiche e la logica economica. In poche parole, non si capisce in che cosa si distingua Airport Handling da Sea Handling se non nella possibilità di non ripagare eventuali multe.


Sea Handling doveva sparire e lasciare spazio ad Airport Handling. Per Bruxelles si tratta di una partita di giro per non pagare debiti e multe. Per l'ex Ministro Maurizio Lupi un modo di tutelare posti di lavoro nella logistica aeroportuale

Per i dirigenti del Comune di Milano e l'allora ministro Maurizio Lupi invece gli obiettivi sono chiari: parlano di tutelare i posti di lavoro di 2.200 persone fra addetti assunti direttamente e imprese connesse al mondo della logistica di terra. Come che sia, il dubbio che l'operazione rispondesse più a logiche da chirurgia estetica e di facciata che non alla sostanza rimane. Perché la vecchia Sea Handling aveva accumulato pesanti passivi fra 2002 e 2010 con un debito consolidato attorno ai 487 milioni di euro. Questo per una società che a fine anni '90 era un esempio di efficienza e qualità e che macinava profitti e dividendi. Gli appetiti delle forze politiche bipartisan – lungo tutto l'arco costituzionale – hanno finito con spolparla dall'interno.

«Sea ha occultato per anni la grave crisi che stava passando dovuta a una gestione consociativa e a un'avversione ideologica a qualunque forma di concorrenza nei servizi terra di Malpensa e Linate. Il tutto è avvenuto nel silenzio del Comune di Milano. Non c'è un solo colpevole in tutta questa vicenda»
Dario Balotta, Presidente Onlit

Una vicenda giudiziaria e politica che non si conclude oggi e continuerà a fare discutere. «La gestione “politica” e monopolista di Sea è stata così intensa da arrivare a toccare il principio cardine di uno stato di diritto: l'indipendenza della magistratura» ha dichiarato Dario Balotta, Responsabile Trasporti di Legambiente e Presidente dell'Onlit (Osservatorio nazionale liberalizzazioni infrastrutture e trasporti) in un duro comunicato. «Sea ha occultato per anni la grave crisi che stava passando dovuta a una gestione consociativa e a un'avversione ideologica a qualunque forma di concorrenza nei servizi terra di Malpensa e Linate. Il tutto è avvenuto nel silenzio del Comune di Milano. Non c'è un solo colpevole in tutta questa vicenda» chiude Balotta con un giudizio secco.

http://www.linkiesta.it/it/article/...-marchese-del-grillo-io-so-io-e-voi-no/29462/
 

AZ209

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Aeroporti, Ansett sceglie Malpensa per aprire il suo primo centro simulatori di volo in Europa

Ansett aviation training (Aat) il più grande fornitore indipendente di servizi per la formazione con simulatori di volo a livello globale, con centri in Australia e Taiwan, sceglie l'aeroporto di Milano Malpensa per installare il suo primo centro in Europa di simulatori di volo. Il centro svolgerà attività di addestramento per piloti ed equipaggi. Aat fornisce servizi di formazione al volo a numerose compagnie aeree nel mondo.
“Essendo uno dei più gradi aeroporti italiani, collegato con un numero significativo di destinazioni europee e mondiali, non vediamo l'ora di accogliere i piloti provenienti da tutto il mondo nella nostra struttura, una volta operativa” afferma David Garside, Ceo di Aat.
Per la realizzazione del centro, spiega una nota della Sea (la società che gestisce Malpensa), è stata identificata un'area di circa 3mila metri quadrati, in ambito aeroportuale, per la quale Aat ha sviluppato un progetto preliminare che prevede la realizzazione di un edificio che ospiterà fino a quattro simulatori di volo.
Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile) ha già espresso l'assenso sul progetto preliminare e a breve verranno avviate le procedure approvative finali con tutti gli enti coinvolti, con l'obiettivo di avviare la costruzione del centro entro la metà del 2016. L'inaugurazione è prevista entro il 2017.
Il progetto prevede la possibilità di future espansioni come richiesto dal mercato, attraverso almeno un raddoppio dell'edificio per poter ospitare altri quattro simulatori (e così in totale sarebbero otto simulatori).
“Nel corso degli ultimi mesi abbiamo analizzato una serie di possibili luoghi in Europa, individuando in Milano Malpensa il luogo ideale per soddisfare i requisiti di formazione dei nostri clienti” aggiunge Garside.
“Non tutti i maggiori aeroporti ospitano infatti un centro con simulatori di volo e la scelta di Ansett sottolinea ancora una volta come le potenzialità di sviluppo di Malpensa sia attrattive” commenta il presidente della Sea, Pietro Modiano.

http://www.ilsole24ore.com/art/impr...latori-volo-europa-121034.shtml?uuid=ACi98ZhC
 

Blos

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Mi mangio il cappello (come Rockerduck) se riescono ad inaugurare il centro entro il 2017, visti i tempi della burocrazia italiana!
 

AZ209

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FedEx allarga la sua presenza a Malpensa

Il corriere espresso annuncia il completamento della struttura esterna della nuova base operativa alla Cargo City

Malpensa, 7 marzo 2016 - FedEx Express annuncia il completamento della struttura esterna della nuova base operativa di Malpensa: soddisfazione da parte dei vertici dell'aeroporto per le scelte di un altro importante corriere espresso internazionale, dopo l'ingente piano di investimenti recentemente presentato da Dhl.

“L’efficienza di un aeroporto e la sua la abilità di attrarre nuovo traffico si misurano anche dalla capacità di sviluppare infrastrutture adeguate alle esigenze della clientela più evoluta e di realizzarle in tempi in grado di assecondare i loro piani di crescita – spiega Giulio De Metrio, chief operating officer di Sea -. Nel settore Cargo, questo significa stabilire con i maggiori soggetti del settore rapporti di partnership duraturi, basati sulla fiducia reciproca e sulla piena valorizzazione delle opportunità offerte dall’aeroporto di Malpensa. Le strutture che Sea sta realizzando per FedEx si inquadrano perfettamente in questa visione strategica che da anni caratterizza l’impegno del gestore per l’aeroporto".

Il progetto Fedex si inserisce all’interno dei piani Sea di ampliamento della Cargo City che vede tre lotti di terreno dove sorgeranno tre magazzini, con accesso diretto al piazzale aeromobili capace di ospitare sino a 13 aerei cargo, in un’estensione complessiva di circa 50.000 metri quadri. L'investimento è di circa 70 milioni.

http://www.ilgiorno.it/varese/fedex-malpensa-1.1952890
 

AZ209

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SCIOPERO GENERALE DI 24 ORE
17 - 18 MARZO 2016
CHE COINVOLGE IL TRASPORTO FERROVIARIO
Informiamo la gentile clientela che, dalle ore 21:01 di giovedì 17 alle ore 21:00 divenerdì 18 marzo 2016, la sigla sindacale CUB ha indetto uno sciopero generale che coinvolge anche il settore del trasporto ferroviario.
Potrà aderire il personale appartenente al Gruppo Ferrovie dello Stato e TRENORD.
Pertanto i treni Regionali, Suburbani e a lunga percorrenza di Trenord potranno subire ritardi, variazioni o cancellazioni.
Previste le fasce orarie di garanzia (06:00 - 09:00 e 18:00 - 21:00).

Saranno garantiti i treni indicati nell’elenco “Servizi Minimi Garantiti” (visionabile attraverso il link “www.trenord.it/trenigarantiti”), secondo le seguenti modalità:
  • giovedì 17 marzo quelli in corso di viaggio o con partenza prevista entro leore 21:00 e che abbiano arrivo a destinazione finale entro le ore 22:00
  • venerdì 18 marzo quelli con partenza dalle ore 06:00 che abbiano arrivoprevisto a destinazione entro le ore 09:00 e quelli con partenza dopo le ore 18:00.

Coinvolti anche i collegamenti aeroportuali “Milano Cadorna/Milano Centrale -Malpensa Aeroporto” e “Malpensa Aeroporto - Bellinzona”; previsti autobus perl’eventuale sostituzione delle corse non effettuate tra Milano Cadorna e MalpensaAeroporto (no-stop) e tra Malpensa Aeroporto e Bellinzona.
Potendosi verificare ripercussioni sia prima dell’inizio dello sciopero, sia dopo la sua conclusione, invitiamo i signori Clienti a prestare attenzione alle informazioni presenti sui monitor e agli annunci sonori diffusi nelle stazioni.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet www.trenord.it o,seguire in tempo reale la circolazione attraverso l’App di Trenord.
http://www.trenord.it/media/1720926/avvisotrenord_2016_088_sciopero_17-18_marzo_16.pdf
 

RogerWilco

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Si sente parlare di una possibile apertura di un MXP-CTU ad opera di Sichuan Airlines. Qualcuno ne sa qualcosa?
 

I-POV

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Insubria
da VAresenews:

Soldi da Dubai per i bagagli di Malpensa

La società Dnata acquisisce il 30% nell'azienda che assicura i servizi di terra (bagagli, aeromobile e check -in) a Linate e Malpensa. Circa 1800 i lavoratori coinvolti

Dnata entra ufficialmente in Airport Handling, la società nata nel 2014 da Sea Handling: Dnata, società di Dubai, nel 2015 aveva annunciato l’intenzione di acquisire il 30% di Airport Handling, ora l’operazione diventa operativa.
Dnata, uno dei maggiori fornitori di servizi aerei del mondo, ha ricevuto l’approvazione dell’Antitrust italiana per acquisire una quota del 30% di Airport Handling SpA (AH), fornitore di servizi di handling di terra con sede a Milano. Ora che la transazione con l’Airport Handling è stata completata, Dnata ha la maggioranza nel consiglio, attraverso il quale controlla le operazioni giornaliere. Inoltre, Dnata ha anche un’opzione di acquisto di un’ ulteriore quota del 40 per cento.

«Ci sono molte sinergie tra Airport Handling e dnata, e sono fiducioso che i nostri sforzi congiunti avranno un impatto positivo sul panorama dell’ aviazione», ha detto Ross Marino, dnata Senior Vice President of International Airport Operations. «Siamo stati davvero impressionati dal modo in cui Airport Handling conduce il suo business e siamo impazienti riguardo il nostro futuro comune».
In base all’accordo con dnata, Airport Handling manterrà il suo nome attuale e le condizioni dei dipendenti rimarranno inalterate. «Beneficiando dell’expertise di dnata, il team di Airport Handling non vede l’ora di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi che offriamo negli aeroporti di Milano, così come le nostre prospettive di breve e lungo termine», ha detto John Stewart, Ceo di Airport Handling.
Airport Handling, che è stata fondata nel 2014 e ha 1.800 dipendenti, gestisce i servizi passeggeri e di assistenza in pista nei due principali aeroporti di Milano, Malpensa (MXP) e Linate (LIN): il passaggio dalla “vecchia” Sea Handling a Airport Handling (oggi definitivamente fuori dal gruppo Sea) fu sollecitato dalla Commissione Europea per risolvere una vicenda annosa (gli interventi di Sea considerati aiuti pubblici a società sul mercato) e comportò, a cavallo tra 2013 e 2014, grandi tensioni tra i lavoratori dei due scali milanesi.
L’investimento di Dnata in Airport Handling “sottolinea la sua ampia visione e l’impegno nel mercato italiano, dove dnata già opera con strutture per il catering in 22 aeroporti. Dnata opera in 75 paesi in sei continenti ed è uno dei più grandi fornitori di servizi aerei al mondo in termini di assistenza a terra, cargo, viaggi, e ristorazione in volo. Fondata nel 1959, dnata assicura all’industria aeronautica un funzionamento regolare ed efficiente in 103 aeroporti in tutto il Medio Oriente, in Europa, in Asia, in Africa e in Sud America”.

di Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
 

sevs17

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Milano, Lombardia.
da VAresenews:

Soldi da Dubai per i bagagli di Malpensa

La società Dnata acquisisce il 30% nell'azienda che assicura i servizi di terra (bagagli, aeromobile e check -in) a Linate e Malpensa. Circa 1800 i lavoratori coinvolti

Dnata entra ufficialmente in Airport Handling, la società nata nel 2014 da Sea Handling: Dnata, società di Dubai, nel 2015 aveva annunciato l’intenzione di acquisire il 30% di Airport Handling, ora l’operazione diventa operativa.
Dnata, uno dei maggiori fornitori di servizi aerei del mondo, ha ricevuto l’approvazione dell’Antitrust italiana per acquisire una quota del 30% di Airport Handling SpA (AH), fornitore di servizi di handling di terra con sede a Milano. Ora che la transazione con l’Airport Handling è stata completata, Dnata ha la maggioranza nel consiglio, attraverso il quale controlla le operazioni giornaliere. Inoltre, Dnata ha anche un’opzione di acquisto di un’ ulteriore quota del 40 per cento.

«Ci sono molte sinergie tra Airport Handling e dnata, e sono fiducioso che i nostri sforzi congiunti avranno un impatto positivo sul panorama dell’ aviazione», ha detto Ross Marino, dnata Senior Vice President of International Airport Operations. «Siamo stati davvero impressionati dal modo in cui Airport Handling conduce il suo business e siamo impazienti riguardo il nostro futuro comune».
In base all’accordo con dnata, Airport Handling manterrà il suo nome attuale e le condizioni dei dipendenti rimarranno inalterate. «Beneficiando dell’expertise di dnata, il team di Airport Handling non vede l’ora di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi che offriamo negli aeroporti di Milano, così come le nostre prospettive di breve e lungo termine», ha detto John Stewart, Ceo di Airport Handling.
Airport Handling, che è stata fondata nel 2014 e ha 1.800 dipendenti, gestisce i servizi passeggeri e di assistenza in pista nei due principali aeroporti di Milano, Malpensa (MXP) e Linate (LIN): il passaggio dalla “vecchia” Sea Handling a Airport Handling (oggi definitivamente fuori dal gruppo Sea) fu sollecitato dalla Commissione Europea per risolvere una vicenda annosa (gli interventi di Sea considerati aiuti pubblici a società sul mercato) e comportò, a cavallo tra 2013 e 2014, grandi tensioni tra i lavoratori dei due scali milanesi.
L’investimento di Dnata in Airport Handling “sottolinea la sua ampia visione e l’impegno nel mercato italiano, dove dnata già opera con strutture per il catering in 22 aeroporti. Dnata opera in 75 paesi in sei continenti ed è uno dei più grandi fornitori di servizi aerei al mondo in termini di assistenza a terra, cargo, viaggi, e ristorazione in volo. Fondata nel 1959, dnata assicura all’industria aeronautica un funzionamento regolare ed efficiente in 103 aeroporti in tutto il Medio Oriente, in Europa, in Asia, in Africa e in Sud America”.

di Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Questa cosa simboleggia due follie: una a livello politico ed un'altra a livello economico.

A livello politico è una follia giacché Dnata è una società di servizi aeroportuali monopolista a Dubai, aeroporto su cui non possono operare società come Swissport, Aviapartner, Menzies ecc. La Dnata può attaccare gli altri ma non può essere attaccata de facto, e l'UE ecc. stanno zitti e lo permettono.

A livello economico fa avere un'idea della grande visione che hanno i dirigenti SEA: Dnata è una sussidiaria di Emirates (non so se la cosa sia già cambiata ma fino a poco tempo fa la linea aerea di Dubai usava ATA, ora WFS, a Malpensa) che opera solo due destinazioni da Malpensa. In confronto Alitalia quante destinazioni opera da Linate e Malpensa? Eppure vendono una percentuale di Airport Handling (che presto sarà la maggioranza) ad un concorrente di Etihad, azionista di riferimento di Alitalia. Inevitabilmente è altamente probabile che la nostra compagnia di bandiera non rinnoverà il contratto dei servizi aeroportuali con Airport Handling a Linate e Malpensa.
 
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