.... è come citare il Conte Dracula a un congresso dell'AVIS.
:super::super:
.... è come citare il Conte Dracula a un congresso dell'AVIS.
Chissa' come mai la cosa non mi sorprende affatto. Del resto con traffico in costante calo e prezzi quasi da ostello era prevedibile.Secondo La Prealpina lo Sheraton è in crisi nera.
In realtà LIN non lo vuole chiudere quasi nessuno. Lo vogliono aperto le compagnie, i lavoratori, i sindacati, i passeggeri, i milanesi e di conseguenza i politici espressi da questi ultimi. I quali non ci pensano nemmeno di immolarsi in nome di qualche volo LR in più a MXP.
Scusami ma stiamo parlando del nulla, è inutile andare avanti con le discussioni di LIN chiuso perchè non accadrà mai, almeno fino al 2018. Mettetevi il cuore in pace, lo vogliono compagnie e pax. Ora che c'è Easyjet su FCO figuriamoci, in questo momento stanno ultimando dei lavori sui raccordi della pista. Qui investono su LIN, altro che chiusura.Se si facesse un referendum spiegando ai milanesi che chiudere LIN è l'unica possibilità per sperare di tornare ad avere collegamenti diretti con una fetta del mondo un filo più consistente di adesso, forse - dico forse - la capirebbero.
Scusami, ho editato dopo il post sopra. Sono d'accordissimo su tutto, giudizio su Legambiente inclusa. Tuttavia si fanno i conti senza l'oste. E sono convinto che in un referendum la maggior parte dei milanesi voterebbe no alla chiusura di LIN.
E' la tesi che, purtroppo, anche io sostengo. Perché finché si parla tra persone che hanno un minimo di conoscenza e informazione sul tema, non è difficile giungere alla stessa conclusione. Ma la sciura Maria crede purtroppo più alla Legambiente di turno che ad un esame razionale del sistema dei trasporti lombardi. E perché mai il politico di turno dovrebbe perdere il suo voto, quello dei lavoratori della SEA ecc ecc?
Non a caso il sasso gettato dalla ricerca dello Studio Ambrosetti di un anno fa è caduto nel vuoto facendo un buco nell'acqua. Chiediamoci come mai. Chiediamoci come mai nel piano degli aeroporti italiani, benché esso non vedrà mai la luce, la chiusura di LIN non fosse contemplata.
La cosa grave e' che ce ci sono ancora milanesi che credono che alla fine quando il mercato "tornera' a crescere" i due aeroporti possano coesistere. Milano non e' minimamente ne Londra ne Parigi, ha bisogno di un solo aeroporto, funzionante. E' ridicolo che ce ne siano 2 (BGY a parte).Liberalizzare Linate? A che pro se non alla perdita globale dell'attrattività internazionale del sistema milano?
Perché non chiuderlo senza referendum?
Al popolo va imposta una decisione. Punto. Ma quale referendum e referendum!!! Già il paese è alla canna del gas perché già a troppi è permesso dire la loro sempre e comunque su ogni cosa. Ci manca solo di sentire il parere della massa sulle questioni aeroportuali.
La cosa grave e' che ce ci sono ancora milanesi che credono che alla fine quando il mercato "tornera' a crescere" i due aeroporti possano coesistere. Milano non e' minimamente ne Londra ne Parigi, ha bisogno di un solo aeroporto, funzionante. E' ridicolo che ce ne siano 2 (BGY a parte).
Il punto non è dato solo dalle dimensioni, ma anche dalla "fluidità" della città. Questa mattina ho impiegato 45 minuti (e 30 euro) per andare da casa (zona fieracity) a LIN. Questo non toglie che Milano non può permettersi 2 aeroporti. Punto.Quotone! Pero' anch'io abito a Londra come te, abbiamo un'idea diversa delle dimensioni di Milano rispetto a quelle dei milanesi !
Quotone! Pero' anch'io abito a Londra come te, abbiamo un'idea diversa delle dimensioni di Milano rispetto a quelle dei milanesi !
Peccato che l'aeroporto Costa d'Amalfi porti d'estate un pò di quattrini con tutti i Bombardier,Citation,Challenger ecc. D'inverno sarà un mortorio, ma d'estate il suo lavoro con l'AG lo fa.C'è anche da dire che questo è un problema comune a tutta l'Italia. I milanesi pensano di aver diritto a 2 aeroporti (o 3, includendo BGY), allo stesso modo in cui i perugini pensano di aver diritto a S. Egidio o i salernitani al Costa d'Amalfi.
D'altronde, se a Cuneo hanno un aeroporto Milano è il minimo che ne abbia 2 o 3...
Segnaletica, app e shopping helper: Malpensa parlerà cinese
Accordo tra Sea e Fondazione Italia-Cina per lo sviluppo del progetto "Chinese Friendly Airport". Il presidente di Sea, Modiano: "Siamo impegnati a conquistare maggiore quote di viaggiatori diretti e Malpensa può anche rappresentare una importante opportunità per la Cina e per le compagnie aeree"
Alberto Taliani - Gio, 26/09/2013 - 16:40
Sea guarda al mercato globale del trasporto aereo e in particolare a quello cinese che è al centro di un progetto preciso che riguarda l'aeroporto internazionale di Milano Malpensa: Chinese Friendly Airport. Progetto che tiene conto non solo dei trend di crescita dei viaggiatori provenienti dalla Cina, ma anche dell'appuntamento con Expo 2015, che avrà proprio in Malpensa la grande porta d'ingresso.
Basti pensare che nell'arco di dieci anni, i flussi di passeggeri cinesi a livello mondiale sono passati dai 12 milioni nel 2001 ai 75,25 milioni del 2011. Un grande balzo che non si fermerà ma seguirà i trend di crescita del gigante economico che genera volumi impressionanti di viaggiatori per affari e per turismo. Anche i volumi di traffico fra Milano e la Cina hanno registrato un incremento del 150% negli ultimi quattro anni: dai 269.000 passeggeri diretti e indiretti del 2008 a 708.000 del 2012. Così il progetto "Chinese Friendly Airport" diventa centrale nella strategia di Sea da un lato per accrescere i flussi, dall'altro per cogliere un'importante opportunità di business, in linea con avviene in altri grandi scali europei.
L'accoglienza in aeroporto sarà quindi "su misura", amichevole e diretta alla soddisfazione del viaggiatore con una serie di iniziative dedicate come il supporto all'acquisto in madre lingua cinese con la formula dello shopping helper e, sempre in tema di shopping in aeroporto, sarà disponibile una carta sconto ad hoc chiamata "Fascination". Non solo, sarà introdotta una segnaletica aeroportuale in cinese mentre da fine ottobre sarà disponibile la versione in cinese delle App degli aeroporti di Milano ed entro il 2014 anche il sito internet avrà la versione cinese.
A dar corpo e ulteriore sostanza al progetto, che richiede specifiche professionalità, è stato firmato tra Sea e Fondazione Italia Cina un memorandum of understanding che ha dato il via alla collaborazione per applicare servizi, network ed esperienza della Fondazione presieduta da Cesare Romiti alle iniziative di Sea. In particolare per quanto riguarda la formazione ai retailers dell'aeroporto e a quello del personale interno di Sea, l'affiancamento e il supporto on-site sia al personale di front-end di Sea che a quello retail, l'assistenza e il supporto per le traduzioni commerciali e di segnaletica, il supporto alla comunicazione digitale dedicata ai passeggeri cinesi, le attività di promozione, marketing, lobbing e networking.
"Per Sea la Cina ha un grande potenziale inespresso - dice Pietro Modiano, presidente di Sea -. Malpensa attira una quota del'1% dei viaggiatori cinesi mondiali, e di questi solo la metà arriva direttamente da Milano mentre gli altri transitano da altri hub europei. Per questo siamo impegnati a conquistare maggiore quote di viaggiatori diretti e Malpensa può anche rappresentare una importante opportunità per la Cina e per le compagnie aeree che qui troveranno un ambiente amichevole in aeroporto, servizi in grado di rendere piacevole l'arrivo attraverso il grande gate di Malpensa che diventerà il primo luogo di accoglienza per il soggiorno a Milano e in Italia, destinazione dal forte appeal in Cina non solo per gli affari ma anche per la cultura, la moda, lo stile di vita. Questo è un primo passo per proiettarci verso Expo 2015, tappa fondamentale per costruire una ripresa su basi solide e durature per far sentire il resto del mondo a casa sua quando atterra a Malpensa".
Attualmente le compagnie aerei cinesi che operano con voli diretti su Malpensa sono Air China da Shangai e Pechino, Cathay Pacific da Hong Kong e Sea ha avviato trattative per intensificare le frequenze. Contatti, sia per i voli passeggeri che per quelli cargo sono in corso con i vettori China Southern, China Eastern e Hainan con l'obiettivo di sviluppare nuovi collegamenti con altre destinazioni cinesi.
L'annuncio della firma del memorandum per "Chinese Friendly Airport" è stato fatto in occasione della presentazione del programma dell’anno 2013-14 della Scuola di Formazione Permanente della Fondazione Italia-Cina, nata nel 2009 per preparare professionisti, aziende e studenti alla quale hanno partecipato tra gli altri, il presidente della Fondazione Italia Cina, Cesare Romiti; il console generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano, Liao Juhua; Pietro Modiano, presidente Sea; Sara Cristaldi del Comune di Milano e Mario Orsini di Rai Educational.
Peccato che l'aeroporto Costa d'Amalfi porti d'estate un pò di quattrini con tutti i Bombardier,Citation,Challenger ecc. D'inverno sarà un mortorio, ma d'estate il suo lavoro con l'AG lo fa.
Hai i dati del bilancio? magari aggiornati, se si ne parliamo, altrimenti sono chiacchiere.Peccato che quei quattrini non riescano in alcun modo a mascherare il buco di quell'aeroporto.
Ma d'altronde è giusto che Salerno reclami il suo aeroporto, se Albenga con un quarto degli abitanti ne ha a propria volta uno Salerno ne meriterebbe almeno un secondo.
Il problema non è Salerno intendiamoci, è la politica italiana che non vuole scontentare mai nessuno, e alla fine scontenta tutti. Per LIN-MXP il discorso è esattamente lo stesso.