Ma vi rendete conto che Altavilla al minuto 23 definisce Linate un hub?
Questo succede quando si deve trovare una postazione ad un manager silurato dalla FCA, e che non ha nessuna compentenza in trasporto aereo.Ma vi rendete conto che Altavilla al minuto 23 definisce Linate un hub?
Questo succede quando si deve trovare una postazione ad un manager silurato dalla FCA, e che non ha nessuna compentenza in trasporto aereo.
Inviato dal mio SM-A715F utilizzando Tapatalk
Scusate ma Altavilla è stato chiaro: La mission di ITA deve essere di risolvere un problema occupazionale garantendo un posto di lavoro a tutti gli ex Alitalia (e tutti conosciamo cosa c'è dietro a certe domande) oppure deve stare sul mercato (come ci ha chiesto la Commissione UE e come i partner che si stanno cercando è sicuramente la prima cosa che chiedono)?mah...io (che non sono certo un fan di questo baraccone) penso che andrebbe preso e cacciato....dichiarazioni come "..non siamo la croce rossa..." fanno schifo visto che comunque piglia i soldi dallo Stato esattamente come tutti i dipendenti. Quindi mi chiedo cosa prende ad Altavilla per fare queste affermazioni come se fosse lui che mette i quattrini in ITA.
Onestamente da un parlamento di tale, infima caratura non mi sarei aspettato nessuna disquisizione tecnico-finanziaria.Scusate ma Altavilla è stato chiaro: La mission di ITA deve essere di risolvere un problema occupazionale garantendo un posto di lavoro a tutti gli ex Alitalia (e tutti conosciamo cosa c'è dietro a certe domande) oppure deve stare sul mercato (come ci ha chiesto la Commissione UE e come i partner che si stanno cercando è sicuramente la prima cosa che chiedono)?
Perché a domanda sul perché abbiano sospeso l'assunzione di circa 600 persone di cui non avevano la necessità la risposta di Altavilla sarà dura ma è quanto ci si aspetta da chi deve provare a stare sul mercato. Dice, "non avremmo saputo cosa fargli fare".
A mio parere l'unico che ha colto questa distinzione (vedendo le domande che si basavano quasi tutte su assistenzialismo) è stato il Deputato con la mascherina tricolore (non ricordo il nome) che ha fatto presente che è vero che ITA è pubblica (lui dice contro la sua opinione politica) e che se lo deve rimanere a vita sostenuta dallo Stato allora è legittimo vederla come ammortizzatore sociale, ma se speriamo di collocarla sul mercato allora le logiche debbono essere quelle di mercato.
Mi meraviglio che qua sul forum dove dovremmo aver ben chiara questa distinzione si sta prendendo le parti di chi chiede che sia puro assistenzialismo. Vi rendete conto che le domande sono state tutte su stipendi del personale, su assumere ulteriore personale anche se non necessario, se discutere o meno in lingua italiana (il problema era la summer purtroppo come si capisce in chiusura e non offessettare che non si può sentire). L'unica domanda fuori da questo copione è stata quella sull'uso del marchio Alitalia e perché è stato pagato 90 milioni per non usarlo ed ha una sua logica. Perché se dici che lo abbandoni perché completamente squalificato e lo acquisti per non concederlo ad altri ed avere una transizione ordinata e poi la prima cosa vari una nuova livrea per cancellare prima possibile il marchio pittando anche macchine che non ne avevano necessità allora perché lo hai comprato e semplicemente non lo hai affittato dall'A.S. visto che eri l'unico offerente e viste le cifre e le condizioni in ballo non c'era il rischio che qualcuno lo comprasse per fare un dispetto o mettere di bastoni tra le ruote almeno fino ad una asta nuova con condizioni diverse perché 40 milioni di euro versati e il possesso di un COA erano una bella limitazione all'accesso di avventurieri.
Nessuna domanda su piano industriale, su come spingere i ricavi e su quali costi si è intervenuti per avere lo stesso risultato previsto pur con ricavi del 50% inferiori, su quale network punti a costruire, su cosa deve garantire l'accordo con un partner industriale (l'abbandono di MXP dovuto ad accordo con LH già fatto per sostituire MXP con MUC e richiesta di 5° libertà ovunque per Emirates così magari assumono piloti). Fra l'altro non è un mistero che ITA farà a MXP quello che AZ ha fatto negli ultimi 10 anni dopo il dehub (tolta la parentesi di AP smart carrier in risposta a LHI) e che AF-KL, EY o eventualmente LH se la scelta dell'hub è FCO a MXP resta quello e poco altro. A meno che non si pensi ad un hub ITA a MXP con IAG che è l'unica che si è sempre tenuta lontana da AZ per i ben noti motivi.
![]()
I primi 2 mesi e mezzo di Ita, ricavi del 50% al di sotto delle previsioni. Possibile un'alleanza prima dell'estate - Il Fatto Quotidiano
I primi due mesi e mezzo di vita di Ita Airways, operativa dallo scorso 15 ottobre, si sono chiusi con ricavi inferiori del 50% rispetto a quelli previsti nel piano industriale. Lo ha detto il presidente della compagnia controllata al 100% dal Tesoro, Alfredo Altavilla durante la sua audizione...www.ilfattoquotidiano.it
Il problema è come le dici le cose: se in pubblico affermi che "a me di quelle persone non interessa niente" ti riveli per quello che sei, ovvero un . Perché se è vero che l'azienda ITA, come qualunque altra azienda che sta su un mercato, non è la croce rossa, è altrettanto vero che il disprezzo generalizzato, qualunquistico, delle persone coinvolte mostra la mondo la tua natura di pezzo di ... oops, hater, come si dice oggi.Scusate ma Altavilla è stato chiaro: La mission di ITA deve essere di risolvere un problema occupazionale garantendo un posto di lavoro a tutti gli ex Alitalia (e tutti conosciamo cosa c'è dietro a certe domande) oppure deve stare sul mercato (come ci ha chiesto la Commissione UE e come i partner che si stanno cercando è sicuramente la prima cosa che chiedono)?
Perché a domanda sul perché abbiano sospeso l'assunzione di circa 600 persone di cui non avevano la necessità la risposta di Altavilla sarà dura ma è quanto ci si aspetta da chi deve provare a stare sul mercato. Dice, "non avremmo saputo cosa fargli fare".
A mio parere l'unico che ha colto questa distinzione (vedendo le domande che si basavano quasi tutte su assistenzialismo) è stato il Deputato con la mascherina tricolore (non ricordo il nome) che ha fatto presente che è vero che ITA è pubblica (lui dice contro la sua opinione politica) e che se lo deve rimanere a vita sostenuta dallo Stato allora è legittimo vederla come ammortizzatore sociale, ma se speriamo di collocarla sul mercato allora le logiche debbono essere quelle di mercato.
Mi meraviglio che qua sul forum dove dovremmo aver ben chiara questa distinzione si sta prendendo le parti di chi chiede che sia puro assistenzialismo. Vi rendete conto che le domande sono state tutte su stipendi del personale, su assumere ulteriore personale anche se non necessario, se discutere o meno in lingua italiana (il problema era la summer purtroppo come si capisce in chiusura e non offessettare che non si può sentire). L'unica domanda fuori da questo copione è stata quella sull'uso del marchio Alitalia e perché è stato pagato 90 milioni per non usarlo ed ha una sua logica. Perché se dici che lo abbandoni perché completamente squalificato e lo acquisti per non concederlo ad altri ed avere una transizione ordinata e poi la prima cosa vari una nuova livrea per cancellare prima possibile il marchio pittando anche macchine che non ne avevano necessità allora perché lo hai comprato e semplicemente non lo hai affittato dall'A.S. visto che eri l'unico offerente e viste le cifre e le condizioni in ballo non c'era il rischio che qualcuno lo comprasse per fare un dispetto o mettere di bastoni tra le ruote almeno fino ad una asta nuova con condizioni diverse perché 40 milioni di euro versati e il possesso di un COA erano una bella limitazione all'accesso di avventurieri.
Nessuna domanda su piano industriale, su come spingere i ricavi e su quali costi si è intervenuti per avere lo stesso risultato previsto pur con ricavi del 50% inferiori, su quale network punti a costruire, su cosa deve garantire l'accordo con un partner industriale (l'abbandono di MXP dovuto ad accordo con LH già fatto per sostituire MXP con MUC e richiesta di 5° libertà ovunque per Emirates così magari assumono piloti). Fra l'altro non è un mistero che ITA farà a MXP quello che AZ ha fatto negli ultimi 10 anni dopo il dehub (tolta la parentesi di AP smart carrier in risposta a LHI) e che AF-KL, EY o eventualmente LH se la scelta dell'hub è FCO a MXP resta quello e poco altro. A meno che non si pensi ad un hub ITA a MXP con IAG che è l'unica che si è sempre tenuta lontana da AZ per i ben noti motivi.
"Roma, venderesti te stessa se trovassi un compratore..."... Speriamo veramente che qualcuno se l'accatti 'sto guaio che si chiama(va) Alitalia (varrebbe pure per l'Italia, eh)
Se questo e' il meglio che la classe manageriale Italiana puo' offrire, sono d'accordo con te, che arrivi presto qualcuno o qualcosa a spazzare via tale scempio tutto Italico.Un autogoal marchiano di Altavilla è stato quello di dire che i 17m di Euro di minori salari erogati sono stati un risparmio del contribuente, visto che per lo stato quelle persone percepiscono comunque stipendio o cassa integrazione dalla vecchia AZ.
Come dire, siccome non li ho spesi io, sono risparmiati. Si, risparmiati forse dal tuo budget, ma non dal sistema Paese.
Spero arrivi presto la LH o la AFKL di turno, si compri tutta la baracca e rimpiazzi livello zero e primi livelli organizzativi.
Gli ultimi minuti con volo degli stracci tra Altavilla e Lupi, fantastici (aveva ragione Lupi, comunque).
La mission di ITA deve essere di risolvere un problema occupazionale garantendo un posto di lavoro a tutti gli ex Alitalia (e tutti conosciamo cosa c'è dietro a certe domande) oppure deve stare sul mercato (come ci ha chiesto la Commissione UE e come i partner che si stanno cercando è sicuramente la prima cosa che chiedono)?
Perché a domanda sul perché abbiano sospeso l'assunzione di circa 600 persone di cui non avevano la necessità la risposta di Altavilla sarà dura ma è quanto ci si aspetta da chi deve provare a stare sul mercato. Dice, "non avremmo saputo cosa fargli fare".
Sarebbe piaciuto vedere un peso massimo come Marchionne o Moretti e se ne sarebbero viste delle belle. Il messaggio che la politica ha dato è che ITA è uno stipendificio per amici, parenti e compagnia bella. Ma vedo che adoriamo il conflitto di interessi... abbiamo già dimenticato cosa si diceva qualche anno fa su certe performance in inglese s JFK con tanto di piste sbagliate? Il problema è che o risolviamo con Draghi oppure cade ogni barriera...Premetto che pensavo che Altavilla fosse un ottimo manager ma mi sono sbagliato completamente, in pratica sta buttando alle ortiche il suo onorevole passato da vice Marchionne che mi fa pensare che il genio era solo Marchionne e chi gli stava vicino rifletteva della sua luce.
Traspare inoltre molto chiaramente che Altavilla non è un leader, specialmente nella comunicazione sia interna che esterna.
Detto quanto sopra faccio un gioco - forse meglio dire una provocazione, prendiamo lo standing, la leadership, la reliability e credibility del presidente esecutivo e dell'amministratore delegato di ITA e paragoniamoli con Ed Bastian, Doug Parker (prossimo alla pensione), Gary Kelly, Scott Kirby, Oscar Munoz, Maurice Gallagher, Ben Baldanza, Richard Anderson, Ted Christie, Robin Hayes, Michael O'Leary, Jozsef Varadi, Carolyn McCall, Willie Walsh, Luis Gallego, Alex Cruz, Benjamin Smith, Carsten Spohr, etc. - direi senza ombra di dubbio che il paragone è impietoso...se poi vado a paragonare i CVs ed i risultati ottenuti da quei managers con i nostri ancora peggio mi sento.
Dando per scontato che nessun manager di alto livello avrebbe accettato - per diversi motivi - una proposta di Alitalia/ITA Airways, penso che si potevano fare sicuramente delle scelte migliori rispetto a quelle attuali anche se poi sappiamo tutti che Presidente ed AD sono stati scelti dalla politica, io sarei andato verso due nomi:
- Marco Sansavini: è italiano, conosce il mondo AZ ma arricchito profondamente dall'esperienza IAG - lavorare insieme a Willie Walsh, Gallego, Robert Boyle, Cruz, Dupuis, etc lo ha completato e migliorato professionalmente che lo ha portato a diventare CEO di Vueling, onore e complimenti a lui che è stato capace di mettersi in discussione e migliorarsi.
- Joerg Eberhart ex CEO di Air Dolomiti ed attuale Chief Strategy Officer di Lufthansa Group in quanto conosce il mercato italiano e con esperienza importante nel gruppo LH, penso tra l'altro che sarà lui il prossimo CEO di Alitalia/ITA se LH si prende ITA - gratis o quasi ovviamente.
Al di là del toto nomine ed il mio punto di vista sui profili penso che quello che manca ad ITA è la visione strategica ed il piano industriale in quanto attualmente non c'è visione strategica ed il piano industriale è sempre lo stesso da sempre che porterà come conseguenza - as usual - solo perdite fino alla prossima A.S.
Stand alone non è un'opzione - per altro ribadito anche da Altavilla - quindi l'unica strada è l'integrazione in un grande gruppo europeo attraverso equity.
Delta non ha piani d'investire in ITA Airways:
Delta Air Lines says company has no plans to invest in ITA Airways
Ma vi rendete conto che Altavilla al minuto 23 definisce Linate un hub?
Premetto che pensavo che Altavilla fosse un ottimo manager ma mi sono sbagliato completamente, in pratica sta buttando alle ortiche il suo onorevole passato da vice Marchionne che mi fa pensare che il genio era solo Marchionne e chi gli stava vicino rifletteva della sua luce.
Traspare inoltre molto chiaramente che Altavilla non è un leader, specialmente nella comunicazione sia interna che esterna.
Detto quanto sopra faccio un gioco - forse meglio dire una provocazione, prendiamo lo standing, la leadership, la reliability e credibility del presidente esecutivo e dell'amministratore delegato di ITA e paragoniamoli con Ed Bastian, Doug Parker (prossimo alla pensione), Gary Kelly, Scott Kirby, Oscar Munoz, Maurice Gallagher, Ben Baldanza, Richard Anderson, Ted Christie, Robin Hayes, Michael O'Leary, Jozsef Varadi, Carolyn McCall, Willie Walsh, Luis Gallego, Alex Cruz, Benjamin Smith, Carsten Spohr, etc. - direi senza ombra di dubbio che il paragone è impietoso...se poi vado a paragonare i CVs ed i risultati ottenuti da quei managers con i nostri ancora peggio mi sento.
Farfallina, insomma, credo abbia detto il vero con molti mesi di anticipo: il governo si è assunto la responsabilità di mettere in pratica le azioni di ristrutturazione propedeutiche alla cessione del Baraccone Italico al gruppo Lufthansa.
Ora tocca a LH “Battere un colpo”.....anche perché Delta si è nel frattempo sfilata, AF-KLM ha già dato...ed in un interesse del Gruppo IAG ci credo meno di zero.