Dal mitico "Gazzettino" di oggi:
VENEZIA - Un quadrante e una torre, due figure geometriche che si apprestano a diventare nuovi connotati di una città che non chiede nuovi simboli perché è già un simbolo, ma che allo stesso tempo è stata costruita, azzardo dopo azzardo, nel corso di secoli. Il Quadrante Tessera a Nord di Venezia, proprio sopra all’aeroporto Marco Polo, e la torre di Pierre Cardin a Ovest, in mezzo alla vecchia zona industriale di Porto Marghera, stanno prendendo il volo in questi giorni.
Ieri il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha ricevuto i vertici di Enac e assieme hanno discusso delle due opere. Il Palais Lumière dello stilista italo francese (contenitore di una università della moda, un albergo, ristoranti, appartamenti di lusso, multisale cinematografiche, centri congressi, e motore di un rinnovamento urbanistico che unirà Marghera a Mestre e a Venezia con il resto del Veneto) è in attesa di una deroga dell’Ente nazionale per l’aviazione civile: Cardin lo vuole alto 250 metri, i vincoli aeroportuali impongono altezze non superiori ai 110 metri.
«Sono molto fiducioso che Enac concluda rapidamente l’istruttoria. Oggi non mi hanno detto nulla di ufficiale, ma mi hanno dato più di qualche speranza sulla possibilità di ottenere la deroga al vincolo» ha raccontato Giorgio Orsoni aggiungendo che la decisione dovrebbe essere imminente. L’altra forma geometrica, il Quadrante Tessera, era stata cancellata dall’Enac con pochi tratti di penna apposti sulle nuove mappe di vincolo per il territorio attorno all’aeroporto pubblicate lo scorso gennaio.
Quelle mappe comprendono già la seconda pista del Marco Polo, anche se la sua realizzazione è prevista non prima del 2030 quando il numero dei passeggeri dovrebbe raddoppiare e raggiungere i 15 milioni annui: i vincoli conseguenti pongono limitazioni per un chilometro di raggio, con centro sulla linea di mezzeria della nuova pista, e questo significa che impediscono quasi tutte le edificazioni previste, senza contare che il progetto presentato da Save fa "atterrare" un capo della pista sui mosaici di Altino, sito archeologico dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità, perché culla di Venezia. Ieri sindaco e responsabili Enac hanno analizzato a fondo la questione e Orsoni ha annunciato che «Enac si è detta disponibile a studiare assieme a noi una soluzione che garantisca la seconda pista dell’aeroporto ma anche il Quadrante, ossia lo stadio e la cittadella del tempo libero, il Casinò con la cittadella dell’intrattenimento e il nuovo grande bosco».
Nei dettagli tecnici non sono ufficialmente entrati anche se sicuramente qualcosa si son detti ma quel che conta è che il percorso verso la soluzione della vicenda è stato avviato: «Abbiamo esaminato quali possono essere le vie d’uscita, dopo aver constatato che l’accordo siglato nel 2008 con Save, la società di gestione dell’aeroporto, dall’allora sindaco Massimo Cacciari è praticamente saltato soprattutto per scelte di Enac - si è limitato a dire Orsoni -. Enac ora è disponibile, avremo ulteriori approfondimenti ma finalmente ci sono premesse favorevoli».
Se davvero partiranno e verranno realizzate le due opere, contestate (soprattutto il Palais) da associazioni per la salvaguardia di Venezia e intellettuali, diventeranno innegabilmente due simboli potenti perché la torre di Cardin sarà il primo vero nuovo insediamento nella Porto Marghera industriale ferita a morte, e il Quadrante, assieme alla seconda pista, diventerà una nuova città, seconda porta di accesso alla città storica.
VENEZIA - Un quadrante e una torre, due figure geometriche che si apprestano a diventare nuovi connotati di una città che non chiede nuovi simboli perché è già un simbolo, ma che allo stesso tempo è stata costruita, azzardo dopo azzardo, nel corso di secoli. Il Quadrante Tessera a Nord di Venezia, proprio sopra all’aeroporto Marco Polo, e la torre di Pierre Cardin a Ovest, in mezzo alla vecchia zona industriale di Porto Marghera, stanno prendendo il volo in questi giorni.
Ieri il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, ha ricevuto i vertici di Enac e assieme hanno discusso delle due opere. Il Palais Lumière dello stilista italo francese (contenitore di una università della moda, un albergo, ristoranti, appartamenti di lusso, multisale cinematografiche, centri congressi, e motore di un rinnovamento urbanistico che unirà Marghera a Mestre e a Venezia con il resto del Veneto) è in attesa di una deroga dell’Ente nazionale per l’aviazione civile: Cardin lo vuole alto 250 metri, i vincoli aeroportuali impongono altezze non superiori ai 110 metri.
«Sono molto fiducioso che Enac concluda rapidamente l’istruttoria. Oggi non mi hanno detto nulla di ufficiale, ma mi hanno dato più di qualche speranza sulla possibilità di ottenere la deroga al vincolo» ha raccontato Giorgio Orsoni aggiungendo che la decisione dovrebbe essere imminente. L’altra forma geometrica, il Quadrante Tessera, era stata cancellata dall’Enac con pochi tratti di penna apposti sulle nuove mappe di vincolo per il territorio attorno all’aeroporto pubblicate lo scorso gennaio.
Quelle mappe comprendono già la seconda pista del Marco Polo, anche se la sua realizzazione è prevista non prima del 2030 quando il numero dei passeggeri dovrebbe raddoppiare e raggiungere i 15 milioni annui: i vincoli conseguenti pongono limitazioni per un chilometro di raggio, con centro sulla linea di mezzeria della nuova pista, e questo significa che impediscono quasi tutte le edificazioni previste, senza contare che il progetto presentato da Save fa "atterrare" un capo della pista sui mosaici di Altino, sito archeologico dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità, perché culla di Venezia. Ieri sindaco e responsabili Enac hanno analizzato a fondo la questione e Orsoni ha annunciato che «Enac si è detta disponibile a studiare assieme a noi una soluzione che garantisca la seconda pista dell’aeroporto ma anche il Quadrante, ossia lo stadio e la cittadella del tempo libero, il Casinò con la cittadella dell’intrattenimento e il nuovo grande bosco».
Nei dettagli tecnici non sono ufficialmente entrati anche se sicuramente qualcosa si son detti ma quel che conta è che il percorso verso la soluzione della vicenda è stato avviato: «Abbiamo esaminato quali possono essere le vie d’uscita, dopo aver constatato che l’accordo siglato nel 2008 con Save, la società di gestione dell’aeroporto, dall’allora sindaco Massimo Cacciari è praticamente saltato soprattutto per scelte di Enac - si è limitato a dire Orsoni -. Enac ora è disponibile, avremo ulteriori approfondimenti ma finalmente ci sono premesse favorevoli».
Se davvero partiranno e verranno realizzate le due opere, contestate (soprattutto il Palais) da associazioni per la salvaguardia di Venezia e intellettuali, diventeranno innegabilmente due simboli potenti perché la torre di Cardin sarà il primo vero nuovo insediamento nella Porto Marghera industriale ferita a morte, e il Quadrante, assieme alla seconda pista, diventerà una nuova città, seconda porta di accesso alla città storica.