Re: Cancellato il limite dei 16.300 voli/anno su Treviso
Ecco l'articolo:
risposta al comitato
«Voli, nessun limite» Il prefetto si schiera dalla parte di AerTre
Il prefetto mette le ali all’aeroporto Canova: via libera allo sforamento del numero di voli, la vecchia valutazione di impatto ambientale è da cestinare. Con un intervento in risposta alla sollecitazione del “Comitato per la diduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Treviso”, il prefetto sottolinea la decisione dell’Enac (ente nazionale aviazione civile) di archiviare la vecchia valutazione d’impatto ambientale.
«Pur chiarendo in via preliminare che non rientra nelle proprie competenze la possibilità di sovrapporsi o ancor più sostituirsi all’opera degli enti direttamente competenti in ordine a tutti i profili di interesse inerenti il funzionamento del locale aeroporto, informa di aver acquisito elementi conoscitivi circa i fatti rappresentati, attraverso il contributo dell’Enac e della società di gestione aeroportuale». Il prefetto elenca poi le «azioni di mitigazione relative all’ecosistema aeroportuale», in particolare l’orario di volo ridotto alla fascia oraria 6-24 e l’istruttoria in corso per la variazione delle rotte di decollo per evitare il centro abitato di Quinto e di Treviso. Lo stesso prefetto sottolinea poi come i livelli di rumore rispettino i parametri di legge.
In considerazione di questi fattori, come già stabilito dall’Enac, la vecchia valutazione di impatto ambientale (del 2002) è da considerarsi archiviata, e per questo viene «eliminata in sostanza dalla scena ogni passata valutazione sul limite annuo dei movimenti aerei».
Una presa di posizione netta, decisa, seppure con le premesse doverose che mirano a non sollevare questioni di ingerenza o invasione di campo. Sulla questione, oltre all’Enac, si è già espresso anche il Tribunale amministrativo regionale, che aveva confermato il limite di voli. (f.p.)
Fonte:
http://tribunatreviso.gelocal.it/cr...to-si-schiera-dalla-parte-di-aertre-1.6114497
E di seguito, la risposta del Comitato:
il comitato
Aeroporto e prefetto si torna in tribunale
Il comitato torna in tribunale contro l’aeroporto Canova, contro il numero di voli, contro la mancanza di una documentazione che certifichi la piena operatività dello scalo trevigiano ma anche contro il prefetto che nei giorni scorsi si è schierato dalla parte di Aertre benedicendo – di fatto – il prosieguo dell’attività e dei voli «nonostante manchino ancora autorizzazioni e le concessioni».
Il ricorso è già pronto, verrà depositato nel giro di una settimana e raccoglierà le firme dei membri del comitato, «ma anche quelle di molti altri fronti della vita cittadina». Sarà un fronte compatto, fatto di associazionismo e comitati.
«Ci hanno costretti a tornare in tribunale», dice Dante Faraoni, rappresentante del comitato contro l’aeroporto Canova, «si potevano evitare le aule e gli avvocati, avrebbe potuto evitarle Aertre e anche il prefetto, hanno deciso di fare altrimenti. Vedremo a chi dà ragione la legge».
Il comitato, a suo dire, gioca già con l’asso nella manica visto che «i documenti e le autorizzazioni oggi certificano un numero di voli che è stato già ampiamente superato nei fatti dal’attività dello scalo. Ed è anche per questo che l’atteggiamento del prefetto è assurdo e le sue parole inverosimili. Un’autorità come la sua non può rivolgersi ai cittadini con i “sembrerebbe”, permettendo che l’aeroporto continui a sforare il limite di facendo riferimento a procedure di autorizzazione che non sono ancora state approvate».
Secondo il comitato: se non ci sono nuove regole, valgono sempre e solo le vecchie.
Ma l’associazione che si batte per il controllo e la limitazione dell’attività dello scalo solleva anche un altro dubbio velenosissimo: «Se oggi non ci sono autorizzazione che giustifichino tutti questi voli oltre il limite, se succede qualcosa chi paga? L’assicurazione? Aertre? Pagherebbero certamente i cittadini, al solito. È per questo che in tutta questa situazione il prefetto, che dovrebbe rappresentare lo Stato, oggi si sta ponendo a favore di qualcuno. Il suo atteggiamento è di parte» tuona Faraoni, «si privilegiano sempre i poteri forti. E l’ha già dimostrato quando decise di non sospendere i lavori sulla pista dopo la sentenza del Tar».
In attesa della presentazione del nuovo ricorso, intanto, si studiano quello che dovrebbe essere il nuovo piano di decollo e atterraggio dello scalo. Quello che prevede movimenti anche sui tetti di Treviso.
Fonte:
http://tribunatreviso.gelocal.it/cr...to-e-prefetto-si-torna-in-tribunale-1.6119886
Sono davvero incredibili... fino ad ora hanno perso su TUTTI i fronti ed ancora continuano.
Ma come è possibile?!