Nuova ordinanza per viaggi all' estero dal 26 ottobre al 15 dicembre


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Cesare.Caldi

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Outgoing, c’è speranza:
corridoi bis all’orizzonte


Mentre si attende per le prossime ore una nuova ordinanza che dovrebbe facilitare l’outgoing sciogliendo alcuni importanti nodi legati ai corridoi, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza “post 25 ottobre” – pubblicata sabato in Gazzetta Ufficiale (CONSULTA IL TESTO) – che proroga al 15 dicembre le misure di ingresso in Italia da Paesi terzi confermando il sistema degli elenchi. Sistema che l’industria dei viaggi si augurava venisse abolito a favore di un ripristino delle allerte a mezzo warning della Farnesina.

Ma vediamo le principali modifiche alle liste dei Paesi.

Dall’elenco D vengono rimossi Albania, Armenia, Azerbaigian, Bosnia ed Erzegovina, Brunei, Libano, Moldavia, Montenegro, Repubblica di Macedonia del Nord e Serbia, che passano all’elenco E con il conseguente divieto di spostamenti per turismo.

Entrano invece nell’elenco D – con l’ok ai viaggi per turismo con green pass, tampone negativo e Passenger Locator Form – una serie di Paesi: Bahrein, Israele (prima nell’elenco C), Cile, Kuwait, Rwanda e Uruguay.

Con la nuova ordinanza cade poi il divieto assoluto per gli ingressi da India e Brasile, così come da Bangladesh e Sri Lanka.

Questi Paesi entrano ora a tutti gli effetti nell’elenco E, che ammette la possibilità di viaggiare solo per lavoro, salute o assoluta urgenza, e al rientro prevede – oltre al Plf – l’esecuzione di un tampone entro 72 ore dalla partenza, l’isolamento fiduciario di 10 giorni all’arrivo in Italia e un ulteriore test alla fine del periodo di quarantena.

Quest’ultima ordinanza ha visto alcuni professionisti del travel storcere il naso. Ma il mondo del turismo organizzato ora attende con ponderata fiducia una nuova ordinanza, che dovrebbe essere pubblicata a breve e che conterrà un alleggerimento dei protocolli sanitari per le destinazioni servite dai corridoi Covid free. In particolare, si preannuncia l’eliminazione del terzo tampone, quello del rientro, e l’accettazione dei test Pcr effettuati 72 ore prima (non più 48).

E mentre si attende anche la pubblicazione delle Faq che andrebbero a sciogliere nodi come i bambini senza green pass e la percentuale di personale da vaccinare, si profila all’orizzonte anche un’accelerazione nell’apertura di nuovi corridoi (tra le destinazioni di cui si parla, Thailandia, Oman e Capo Verde) e una sorta di “bollino trade” che attesti l’avvenuta prenotazione del viaggio per determinate destinazioni in agenzia di viaggi o con un tour operator.

 

Cesare.Caldi

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Assurda l'idea di obbligare per viaggiare in molte destinazioni a utilizzare i corridoi turistici in cui si potrà viaggiare solo comprando un pacchetto e dovrai dimostrare di avere un bollino che viene rilasciato dopo l'acquisto in agenzia o TO. E si parla di riaprire solo con questo metodo anche paesi turistici di massa come la Tailandia. Tra l'altro per i corridoi oltre a comprare il pacchetto devi fare la bellezza di 4 tamponi che hanno un costo non indifferente e hai tutta una seria di limitazioni: non puoi uscire dall' hotel/resort se non con escursioni organizzate ecc, ci sono dei turni ai pasti con prenotazione ecc. Insomma i vincoli sono tali e tanti che fanno scappare la voglia di viaggiare, oltre ai costi che dovendo per forza comprare un pacchetto sono decisamente piu' alti della prenotazione fai da te.
Invece di inventarsi questi corridoi, la cosa piu' semplice sarebbe spostare questi paesi dalla lista E a quella C o D in modo da renderli liberi per tutti
 
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Viking

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Assurda l'idea di obbligare per viaggiare in molte destinazioni a utilizzare i corridoi turistici in cui si potrà viaggiare solo comprando un pacchetto e dovrai dimostrare di avere un bollino che viene rilasciato dopo l'acquisto in agenzia o TO. E si parla di riaprire solo con questo metodo anche paesi turistici di massa come la Tailandia. Assurdo. Tra l'altro per i corridoi oltre a comprare il pacchetto devi fare la bellezza di 4 tamponi che hanno un costo non indifferente e hai tutta una seria di limitazioni: non puoi uscire dall' hotel/resort se non con escursioni organizzate ecc, ci sono dei turni ai pasti con prenotazione ecc. Insomma i vincoli sono tali e tanti che fanno scappare la voglia di viaggiare, oltre ai costi che dovendo per forza comprare un pacchetto sono decisamente piu' alti della prenotazione fai da te.
Invece di inventarsi questi corridoi, la cosa piu' semplice sarebbe spostare questi paesi dalla lista E a quella C o D in modo da renderli liberi per tutti
Cesare F A T T E N E U N A R A G I O N E!! che cavolo devo dire io che per andare a Londra 2 gg devo ancora prenotarmi e pagare lo swab per il Day 2 (giorno del mio rientro) e mettere il codice di prenotazione nel form governativo pena la mancata partenza? e stiamo parlando di un brufolo di città nel primo mondo e non nel terzo. E non e' il nostro ministro a volere questa menata: cosa dici di scrivere anche a Javid? digli che e' per un amico.
 

simof75

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Io sono concorde con Cesare, dopo 2 anni non si può ancora pensare di bloccare i viaggi, se sei vaccinato devi avere la possibilità di farlo.
Spagna Francia Olanda Germania e altri paesi europei hanno aperto a tutti i vaccinati già da mesi.

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Cesare.Caldi

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Io dovevo partire il 27 ottobre per la Moldavia, invece rinuncerò al viaggio...
Mi dispiace per il tuo viaggio, e come te ci saranno molti pax che devono rinunciare ai viaggi con grave danno sia personale sia del settore turistico nel suo insieme. Chi scrive queste norme non si rende conto del danno enorme che provoca. Tra altro in questo modo si incentiva a usare voli con scalo in altri hub europei a scapito dei voli diretti dall' Italia. In questo modo, specie sul lungo raggio, l'Italia rimane sempre piu' isolata mentre gli altri paesi europei hanno già riattivato la gran parte dei collegamenti.
 

Cesare.Caldi

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Io sono concorde con Cesare, dopo 2 anni non si può ancora pensare di bloccare i viaggi, se sei vaccinato devi avere la possibilità di farlo.
Spagna Francia Olanda Germania e altri paesi europei hanno aperto a tutti i vaccinati già da mesi.

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La cosa assurda è che per i paesi nell' Elenco E oltre non poterci viaggiare per turismo, anche chi deve andarci per lavoro, salute o necessità ed è vaccinato, al ritorno deve farsi lo stesso la quarantena di 10 giorni!! Praticamente tutti i paesi hanno abolito la quarantena per i vaccinati, ma che senso ha?
 

Cesare.Caldi

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Restrizioni ai viaggi prolungate al 15 dicembre: viaggi di Natale a rischio.

Chi sperava in una riapertura delle frontiere dal 25 ottobre è rimasto deluso: nonostante il basso numero di contagi in Italia, l’andamento della pandemia nel resto del mondo ha indotto il Governo alla prudenza e l’ultima ordinanza del Ministero della Salute, datata 23 ottobre, non fa altro che prolungare fino al prossimo 15 dicembre la divisione dei Paesi del mondo in 5 fasce di rischio. La fascia C, quella dei Paesi verso cui è possibile viaggiare liberamente e che comprende gran parte dei paesi europei, è sostanzialmente confermata, con l’esclusione di Israele che viene declassato in fascia D. Le differenze tra le due fasce però si assottigliano: per chi entra in Italia o rientra da un Paese di fascia C è obbligatorio il possesso del Green Pass e la compilazione del modulo plf. In assenza della certificazione verde subentra quarantena di 5 giorni più tampone.
Nei paesi dell’elenco D è sempre possibile viaggiare per turismo, ma al rientro o per l’ingresso in Italia da questi Paesi è necessario un tampone negativo fatto non più di 72 ore prima (48 per UK) + Green Pass (o certificazione equivalente) e modulo dplf. In assenza di Green Pass anche qui resta l’obbligo di isolamento fiduciario di 5 giorni con tampone da effettuare a fine periodo.
I Paesi dell’elenco D, inoltre, sono notevolmente cambiati: escono dall’elenco Albania, Armenia, Azerbaijan, Bosnia, Brunei, Macedonia del Nord e Serbia mentre fanno l’ingresso, oltre a Israele, anche Barhein, Cile, Kosovo, Kuwait, Nuova Zelanda, Ruanda e Uruguay.

Anche in questa ordinanza le istanze del turismo organizzato non sono minimamente state prese in considerazione: al di là dei proclami delle associazioni sul riaprire tutto, si sperava almeno nell’apertura verso alcune isole e mete turistiche con basso livello di contagi, ma ciò non è avvenuto. Inoltre la scadenza dell’ordinanza al 15 dicembre non permette di organizzare viaggi per il periodo natalizio, se non con l’incertezza di quali restrizioni saranno prolungate e quali no. Le uniche possibilità di leisure restano quelle dei sei corridoi turistici verso Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto, ma aperti con restrizioni tali da rendere più conveniente la partenza da un altro Paese europeo con minori adempimenti.

Di seguito l’elenco aggiornato dei Paesi con restrizioni per viaggiare, valido fino al 15 dicembre 2021
Elenco A – Nessuna restrizione, né obbligo di vaccino, tampone o quarantena o modulo plf. Paesi inclusi: San Marino, Città del Vaticano
Elenco B – Ingresso senza ulteriori limitazioni per gli Stati e i territori considerati a basso rischio epidemiologico. Questi Paesi verranno individuati con apposita Ordinanza tra quelli dell’elenco C ma ancora mai nessun Paese è stato inserito in questo elenco.
Elenco C – Nessuna restrizione a viaggiare secondo le regole del Paese di ingresso. Per l’ingresso in Italia da questi paesi obbligatorio compilare il modulo plf digitale e il possesso del Green Pass. In assenza di Green Pass quarantena 5 giorni all’indirizzo indicato nel PLF + tampone alla fine.
Paesi inclusi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Elenco D – Consentiti viaggi per turismo, secondo le normative locali. Per l’ingresso in Italia necessario, modulo dplf , obbligo di tampone 72 ore (ridotto a 48 per UK) e presentazione Green Pass o certificato equivalente. In assenza richiesto isolamento fiduciario di 5 giorni + ulteriore tampone trascorso il periodo (esclusi i voli covid tested). Paesi coinvolti: Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Kosovo, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Qatar, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche sull’isola di Cipro ed esclusi i territori non appartenenti al continente europeo), Repubblica di Corea (Corea del sud), Ruanda, Singapore, Stati Uniti, Ucraina, Uruguay, Taiwan, Hong Kong e Macao.
Elenco E – Resto del mondo: per tutti i Paesi non inclusi negli elenchi precedenti la possibilità di spostamenti è consentita solo in presenza di precise motivazioni (lavoro, studio, salute, urgenza, rientro al domicilio) secondo le regole vigenti nel paese di destinazione. All’ingresso in Italia da questi paesi resta obbligo di plf, tampone a 72 ore, isolamento fiduciario di 10 giorni + tampone al termine.
Per maggiori informazioni sui singoli Paesi potete consultare la nostra guida aggiornata ai Paesi con restrizioni di viaggio dall’Italia.

 
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londonfog

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Non ho detto questo!
Non hai usato quelle parole. Al di la' degli esempi specifici, il concetto espresso non e' molto diverso.
Credo che in molti paesi del mondo sia mancato un messaggio giusto. Io ricordo quando le cinture di sicurezza non erano obbligatorie, quando si potea fumare quasi dappertutto, e quando molti si mettevano al volante dopo aver bevuto un litro di vino a pranzo, perche' loro "reggevano bene l'alcol". Sono tutti comportamenti che sono cambiati dopo una lunga campagna. In teoria, sarebbe dovuto bastare il rispetto di una legge.
 
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londonfog

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La cosa assurda è che per i paesi nell' Elenco E oltre non poterci viaggiare per turismo, anche chi deve andarci per lavoro, salute o necessità ed è vaccinato, al ritorno deve farsi lo stesso la quarantena di 10 giorni!! Praticamente tutti i paesi hanno abolito la quarantena per i vaccinati, ma che senso ha?
Da quello che mi risulta la quarantena e' abilita per i vaccinati a meno che non provengano da paesi "a rischio", da quello che m i sembra di capire la lista E italiana e' l'equivalente della lista rossa inglese. Qui la quarantena c'e', e ti tocca persono farla in albergo a tue spese.
 

Cesare.Caldi

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Da quello che mi risulta la quarantena e' abilita per i vaccinati a meno che non provengano da paesi "a rischio", da quello che m i sembra di capire la lista E italiana e' l'equivalente della lista rossa inglese. Qui la quarantena c'e', e ti tocca persono farla in albergo a tue spese.
Per la lista E la quarantena al ritorno è confermata devi fare tampone 72 ore prima del ritorno + quarantena 10 gg + tampone a fine quarantena. La differenza con l'UK è che la loro lista rossa è di 7 paesi, mentre la lista E italiana contiene il 70% dei paesi al mondo.
 
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lo spaziale

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Per la lista E la quarantena al ritorno è confermata devi fare tampone 72 ore prima del ritorno + quarantena 10 gg + tampone a fine quarantena. La differenza con l'UK è che la loro lista rossa è di 7 paesi, mentre la lista E italiana contiene il 70% dei paesi al mondo.
Per la lista E per chi viaggia per lavoro con permanenza inferiore alle 120h, la quarantena al rientro non c'è e basta un'autocertificazione...
 

Marilson

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Pensa chi le prime volte ha deciso di fare le cose precise: ha elencato i paesi visitati, le motivazioni, il luogo della quarantena al rientro in Italia, il tampone dopo il numero dei giorni richiesti, il colore dei capelli della nonna di quando aveva 28 anni, ed il nome del cane del cugino. Poi, vedendo che mai, e poi mai, nessuno controllava e tutti se ne sbattevano altamente, ad un certo punto ha modificato i comportamenti. E ciò, non perché qualcuno ami delinquere, anzi... è come se il sistema invogli o agevoli a fare l'esatto contrario della regola, ne ha dei vantaggi sotto tutti i punti di vista e, la cosa più incredibile, il tutto a rischio zero!
A questo punto, stante così le cose, uno si adegua.
vabbe' come quando io sono rientrato ad agosto in calabria e avrei dovuto contattare l'asl per l'autosegnalazione? Davvero qualcuno crede che ad Agosto ci sia qualcuno che risponda dall'altra parte del telefono? Un impiegato amministrativo dell'asl in calabria e' regolarmente al mare durante le ore di lavoro, avrei fatto prima ad andare in spiaggia direttamente. Per non parlare dei tamponi da fare, introvabili in farmacia. Ho portato quelli NHS e me lo sono fatto da solo. Purtroppo e' cosi.
 
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lucerino85

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Buongiorno a tutti,
ci tenevo a rispondere serenamente a questa discussione.
Premesso che ho rispettato sempre tutte le regole delle ordinanze sui viaggi all'estero fino all'ossessione, coinvolgendo anche chi viaggiava con me (tampone, PLF ecc...), nonostante non mi sia mai capitato di incappare in controlli del Green Pass in ingresso in Italia, trovo questa ennesima stortura nei confronti di chi è vaccinato sproporzionata, inadeguata e ingiusta.

Sono un tifoso dell'Inter, avrei voluto andare a Tiraspol a vedere la partita di Champions League.
Se avessi prenotato il viaggio prima dell'emissione di questa nuova, assurda ordinanza, ci avrei rimesso il biglietto dell'aereo, la prenotazione dell'Hotel (a meno di cancellazione gratuita) e il biglietto della partita.
Qualcuno dirà che lo scopo di questa ordinanza è di prevenire il rischio da importazione di nuove varianti. Eppure non mi sembra che il divieto di atterraggio dei voli diretti dalla Cina prima, da UK poi oppure gli obblighi di quarantene o di compilazione di PLF abbiano prevenuto le ondate di contagi. Peraltro, come giustamente qualcuno faceva notare, in questo momento la Romania è a rischio eppure si può andare e tornare senza limitazioni perché siamo in ambito UE.
Non condivido il paragone con le cinture di sicurezza: queste non privano il viaggiatore della possibilità di guidare, ma aggiungono un ulteriore supporto per la sicurezza. Vietare i viaggi in più del 70% del mondo senza alcuna base scientifica la trovo un'assurdità, e nemmeno la giustificazione "anche altri stati fanno così" regge: non è detto che poiché altrove sbaglino, dobbiamo sbagliare anche noi.
Ora, trattandosi di una banale partita di calcio che posso anche vedere in tv, rinuncerò ad andarci anziché trovare una triangolazione da Zurigo o Ginevra per la Moldavia; l'introduzione di ordinanze e leggi assurde comporterà però una percentuale sempre più elevata di chi tenterà di aggirarle.
Allora, dal mio punto di vista è preferibile consentire i viaggi per turismo in tutto il mondo previa vaccinazione e tampone in modo da poter controllare chi arriva, anziché farsi sfuggire tutti coloro che triangoleranno comunque su stati più permissivi ed entreranno in Italia senza controlli.
 

libicocco

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Esatto! ti imbarchi per l Italia se hai i requisiti dipendendo da dove vieni: gpass, gpass+tampone, plf
cosi facendo non limiti anche il turismo in entrata
 

frank76

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19 Maggio 2020
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Restrizioni ai viaggi prolungate al 15 dicembre: viaggi di Natale a rischio.

Chi sperava in una riapertura delle frontiere dal 25 ottobre è rimasto deluso: nonostante il basso numero di contagi in Italia, l’andamento della pandemia nel resto del mondo ha indotto il Governo alla prudenza e l’ultima ordinanza del Ministero della Salute, datata 23 ottobre, non fa altro che prolungare fino al prossimo 15 dicembre la divisione dei Paesi del mondo in 5 fasce di rischio. La fascia C, quella dei Paesi verso cui è possibile viaggiare liberamente e che comprende gran parte dei paesi europei, è sostanzialmente confermata, con l’esclusione di Israele che viene declassato in fascia D. Le differenze tra le due fasce però si assottigliano: per chi entra in Italia o rientra da un Paese di fascia C è obbligatorio il possesso del Green Pass e la compilazione del modulo plf. In assenza della certificazione verde subentra quarantena di 5 giorni più tampone.
Nei paesi dell’elenco D è sempre possibile viaggiare per turismo, ma al rientro o per l’ingresso in Italia da questi Paesi è necessario un tampone negativo fatto non più di 72 ore prima (48 per UK) + Green Pass (o certificazione equivalente) e modulo dplf. In assenza di Green Pass anche qui resta l’obbligo di isolamento fiduciario di 5 giorni con tampone da effettuare a fine periodo.
I Paesi dell’elenco D, inoltre, sono notevolmente cambiati: escono dall’elenco Albania, Armenia, Azerbaijan, Bosnia, Brunei, Macedonia del Nord e Serbia mentre fanno l’ingresso, oltre a Israele, anche Barhein, Cile, Kosovo, Kuwait, Nuova Zelanda, Ruanda e Uruguay.

Anche in questa ordinanza le istanze del turismo organizzato non sono minimamente state prese in considerazione: al di là dei proclami delle associazioni sul riaprire tutto, si sperava almeno nell’apertura verso alcune isole e mete turistiche con basso livello di contagi, ma ciò non è avvenuto. Inoltre la scadenza dell’ordinanza al 15 dicembre non permette di organizzare viaggi per il periodo natalizio, se non con l’incertezza di quali restrizioni saranno prolungate e quali no. Le uniche possibilità di leisure restano quelle dei sei corridoi turistici verso Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto, ma aperti con restrizioni tali da rendere più conveniente la partenza da un altro Paese europeo con minori adempimenti.

Di seguito l’elenco aggiornato dei Paesi con restrizioni per viaggiare, valido fino al 15 dicembre 2021
Elenco A – Nessuna restrizione, né obbligo di vaccino, tampone o quarantena o modulo plf. Paesi inclusi: San Marino, Città del Vaticano
Elenco B – Ingresso senza ulteriori limitazioni per gli Stati e i territori considerati a basso rischio epidemiologico. Questi Paesi verranno individuati con apposita Ordinanza tra quelli dell’elenco C ma ancora mai nessun Paese è stato inserito in questo elenco.
Elenco C – Nessuna restrizione a viaggiare secondo le regole del Paese di ingresso. Per l’ingresso in Italia da questi paesi obbligatorio compilare il modulo plf digitale e il possesso del Green Pass. In assenza di Green Pass quarantena 5 giorni all’indirizzo indicato nel PLF + tampone alla fine.
Paesi inclusi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
Elenco D – Consentiti viaggi per turismo, secondo le normative locali. Per l’ingresso in Italia necessario, modulo dplf , obbligo di tampone 72 ore (ridotto a 48 per UK) e presentazione Green Pass o certificato equivalente. In assenza richiesto isolamento fiduciario di 5 giorni + ulteriore tampone trascorso il periodo (esclusi i voli covid tested). Paesi coinvolti: Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Kosovo, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Qatar, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche sull’isola di Cipro ed esclusi i territori non appartenenti al continente europeo), Repubblica di Corea (Corea del sud), Ruanda, Singapore, Stati Uniti, Ucraina, Uruguay, Taiwan, Hong Kong e Macao.
Elenco E – Resto del mondo: per tutti i Paesi non inclusi negli elenchi precedenti la possibilità di spostamenti è consentita solo in presenza di precise motivazioni (lavoro, studio, salute, urgenza, rientro al domicilio) secondo le regole vigenti nel paese di destinazione. All’ingresso in Italia da questi paesi resta obbligo di plf, tampone a 72 ore, isolamento fiduciario di 10 giorni + tampone al termine.
Per maggiori informazioni sui singoli Paesi potete consultare la nostra guida aggiornata ai Paesi con restrizioni di viaggio dall’Italia.

secondo te posso andare a natale ad esempio alle Maldive, Mauritius, Seychelles approfittando dei corridoi turistici, con turkish (quindi scalo a Istanbul) e prenotando il B&B con booking.com?
 

Giuseppe.Dela

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18 Maggio 2021
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Quindi, visto che nessuno controlla, salgo sui mezzi pubblici senza biglietto, butto le cartacce per terra, parcheggio al posto per i portatori di handicap, magari evado pure il fisco... beh sí, in effetti, è lo specchio dell'Italia.
Ma che paragone è.
Dai un minimo di serietà.
Mi sembra evidente che chi difende questa merda di ordinanza, non ha la necessità di viaggiare LR, per qualunque ragione ci possa essere.
Mi sembra anche che si faccia finta di non vedere quella che è la realtà in paesi con cui addirittura CONFINIAMO.
Questo è il classico italianismo…tutti giustizialisti finché la norma assurda non vi colpisce direttamente.
Come chi scaricava e condivideva materiale pirata ovviamente…reato punito con 1 anno di carcere.
Ovviamente nessuno lo ha fatto vero?

Magari per voi sarà logica e ammissibile anche l’assurda norma sui tour operator e i corridoi COVID free…perché quella norma ha una base scientifica! Non è una marchetta agli operatori del settore eh!
No…no…
 
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vladi

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19 Giugno 2007
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Albenga, Liguria.
Buongiorno a tutti,
ci tenevo a rispondere serenamente a questa discussione.
Premesso che ho rispettato sempre tutte le regole delle ordinanze sui viaggi all'estero fino all'ossessione, coinvolgendo anche chi viaggiava con me (tampone, PLF ecc...), nonostante non mi sia mai capitato di incappare in controlli del Green Pass in ingresso in Italia, trovo questa ennesima stortura nei confronti di chi è vaccinato sproporzionata, inadeguata e ingiusta.

Sono un tifoso dell'Inter, avrei voluto andare a Tiraspol a vedere la partita di Champions League.
Se avessi prenotato il viaggio prima dell'emissione di questa nuova, assurda ordinanza, ci avrei rimesso il biglietto dell'aereo, la prenotazione dell'Hotel (a meno di cancellazione gratuita) e il biglietto della partita.
Qualcuno dirà che lo scopo di questa ordinanza è di prevenire il rischio da importazione di nuove varianti. Eppure non mi sembra che il divieto di atterraggio dei voli diretti dalla Cina prima, da UK poi oppure gli obblighi di quarantene o di compilazione di PLF abbiano prevenuto le ondate di contagi. Peraltro, come giustamente qualcuno faceva notare, in questo momento la Romania è a rischio eppure si può andare e tornare senza limitazioni perché siamo in ambito UE.
Non condivido il paragone con le cinture di sicurezza: queste non privano il viaggiatore della possibilità di guidare, ma aggiungono un ulteriore supporto per la sicurezza. Vietare i viaggi in più del 70% del mondo senza alcuna base scientifica la trovo un'assurdità, e nemmeno la giustificazione "anche altri stati fanno così" regge: non è detto che poiché altrove sbaglino, dobbiamo sbagliare anche noi.
Ora, trattandosi di una banale partita di calcio che posso anche vedere in tv, rinuncerò ad andarci anziché trovare una triangolazione da Zurigo o Ginevra per la Moldavia; l'introduzione di ordinanze e leggi assurde comporterà però una percentuale sempre più elevata di chi tenterà di aggirarle.
Allora, dal mio punto di vista è preferibile consentire i viaggi per turismo in tutto il mondo previa vaccinazione e tampone in modo da poter controllare chi arriva, anziché farsi sfuggire tutti coloro che triangoleranno comunque su stati più permissivi ed entreranno in Italia senza controlli.
A Tiraspol nooo.....
Pensa che io ho un biglietto per la Moldova con partenza il 27 ottobre e ritorno il 2 di novembre, ho rinunciato al viaggio.
 

Giofumagalli

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19 Febbraio 2017
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Concordo con L’assurdità della proroga della norma; per i Paesi E ok al tampone 48 ore prima del rientro, ok (anzi molto ok) all’obbligo di green pass e mettiamoci pure ok ad un altro tampone 48 ore dopo l’arrivo ma 10 giorni di quarantena per un vaccinato sono follia pura. Chi deve andare fuori per trasferte lunghe di lavoro magari di 10/15gg non può chiudersi in casa al rientro.
 

Cesare.Caldi

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Concordo con L’assurdità della proroga della norma; per i Paesi E ok al tampone 48 ore prima del rientro, ok (anzi molto ok) all’obbligo di green pass e mettiamoci pure ok ad un altro tampone 48 ore dopo l’arrivo ma 10 giorni di quarantena per un vaccinato sono follia pura. Chi deve andare fuori per trasferte lunghe di lavoro magari di 10/15gg non può chiudersi in casa al rientro.
L'assurdità è che la lista E non fa nessuna distinzione tra vaccinato o no, per viaggiare nei paesi dell' elenco E ovvero il 70% dei paesi al mondo, essere vaccinati non serve a nulla e non evita la quarantena
 
Stato
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