Ho trovato un'intervista a Giovanni Belluzzi dell'11 marzo 2015.
http://www.mlmagazine.it/aeroporto-...dente-belluzzi-tutto-e-pronto-per-il-decollo/
Da una nota di fine anno, il Presidente Spacca afferma che “la situazione economica e finanziaria di carattere ordinario è in sostanziale equilibrio: è stato raggiunto il primo obiettivo di ‘non produrre perdite economiche e finanziarie’. Può fornirci dati più precisi?
“Ai primi di dicembre il governatore Spacca rilasciò la dichiarazione da lei accennata e, a quella data, i dati di Aerdorica Spa, sia economici sia finanziari, erano in equilibrio. Anzi, il 2014 presenterà un risultato civilistico che, seppur in perdita a causa dei costi di ammortamento, sarà molto migliore del budget, mentre l’EBITDA (margine operativo lordo) sarà positivo per almeno 600.000 Euro. Altro scenario si presenta per la situazione finanziaria la quale, non potendo contare sull’aumento di capitale programmato per il 31/12/2014, subirà un peggioramento di pari importo. L’aumento di capitale, comunque, è stato confermato da parte della Regione Marche e con molta probabilità verrà versato nelle casse di Aerdorica entro i termini per l’approvazione del bilancio”.
Cosa prevede il Piano Industriale 2014-2018? Cosa è stato fatto finora?
“Il piano industriale quinquennale è stato redatto sulla base di 36 obiettivi di carattere strategico suddivisi in tre parti. La prima riguarda gli obiettivi strategici relativi al business passeggeri; la seconda gli obiettivi per il cargo e la terza parte quelli per attività non avio. La quasi totalità degli obiettivi è stata raggiunta nel corso del 2014: l’unico rallentamento si è verificato nel comparto degli investimenti previsti in ragione del mancato rispetto dei tempi stabiliti per l’aumento di capitale sociale. Allo stato attuale sono stati ripristinati e potenziati i collegamenti con l’hub di Roma e di Monaco di Baviera; è stata recuperata la rotta su Tirana e si sta lavorando per altri collegamenti coi paesi balcanici. Per il nord Europa sono state attivate linee con le tre capitali della penisola scandinava, charter in particolare. Per le rotte mediterranee, in estate sarà attivato un collegamento bisettimanale con Barcellona con Vueling; è confermata la tratta Marsa Alam con i Viaggi del Turchese, riavviata l’anno scorso, e si pensa di aggiungere Sharm El-Sheik. Questo per il traffico passeggeri. Per il settore cargo, sul quale puntiamo moltissimo proprio per le caratteristiche del tessuto economico-industriale regionale, intendiamo raggiungere l’allcargo nei cinque anni di piano industriale e, nel frattempo, abbiamo implementato il servizio utilizzando le stive di aerei passeggeri per il trasporto merci, soprattutto dall’arrivo dei voli da/per la Russia. Alcune cifre: aumento del traffico passeggeri (+13%), di quello postale (+32% in termini di chilogrammi di posta e 4% per i movimenti postali). L’aviazione in generale segna un +27,8% grazie allo sviluppo di una serie di servizi aggiuntivi per la clientela business (sala vip, area riservata)”.
E cosa deve ancora essere fatto?
“Molti sono i progetti in campo e altrettanti quelli avviati e in fase di studio più o meno avanzato. È in corso la trattativa alcune compagnie per rivedere le condizioni contrattuali; sotto il profilo tariffario dal mese di luglio entrerà in vigore il nuovo tariffario aeroportuale, attualmente sotto esame dell’Enac. Per ciò che concerne lo sviluppo cargo si sta progettando una nuova area specializzata, mentre sono costantemente monitorati i rapporti con DHL, Ups e FedEx. Per il non avio, la chiave per il suo sviluppo sta nella ristrutturazione del corpo centrale (l’edificio situato al centro tra arrivi e partenze – ndr): con quello spazio disponibile si potrà creare una galleria commerciale, ripristinare il ristorante, il self-service e tutta quella serie di attività accessorie posticipate nel tempo soprattutto per il solito motivo del ritardo dei flussi finanziari di supporto”.
E il collegamento su Milano? “Ne riparliamo a breve…”
Le porgo la stessa domanda fatta al Consigliere Giancarli. Nel mese di gennaio si sono rincorse varie voci sulla possibilità di un declassamento dell’Aeroporto delle Marche, inserito dall’Enav nella lista degli aeroporti a basso traffico insieme a Perugia, Grottaglie, Lampedusa e Brescia. Da Aerdorica, invece, si parla di potenziamento dell’infrastruttura. Chi ha ragione?
“Le recenti informative a mezzo stampa sull’avvenuto declassamento dell’Aeroporto delle Marche non trovano conferma da parte mia ne da parte del comitato di direzione dell’Aeroporto stesso. A seguito di chiarimenti avuti direttamente con vertici Enav, si tratta in realtà di una ristrutturazione interna di Enav peraltro concordata con le rappresentanze sindacali a livello nazionale. Dal punto di vista tecnico l’Aeroporto delle Marche ha un’operatività H24, dispone di un’infrastruttura di volo certificata da Enac che permette di assistere aeromobili fino al Boing747. La minacciata riduzione dell’operatività da H24 ad H16, annunciata nei primi mesi del 2014, non è stata resa operativa anche per il mancato rilascio di parere vincolante di Enac (obbligatorio). Nel corso di un recente incontro con i vertici di Enav è stato confermato il mantenimento di H24 che potrebbe essere ridotto ad H18 solo in assenza di voli notturni che nel nostro aeroporto sono prevalentemente programmati per espiantologia, volo postale, volo cargo ed eventuali emergenze da/per le piattaforme off-shore. L’Aeroporto delle Marche rimane inserito nel Piano Nazionale degli Aeroporti redatto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (30 settembre 2014) nella categoria ‘Aeroporti di interesse nazionale’, in particolare nella classificazione territoriale del Centro Nord che include gli aeroporti di Bologna e Pisa/Firenze. Al di là di questa polemica, a noi interessa, invece, il potenziamento dell’aeroporto, intendendo con questo il passaggio di categoria dell’Aeroporto di Ancona-Falconara dalla categoria 1 alla categoria 3, con l’inserimento del supporto al volo cieco, ovvero in condizioni meteo particolarmente avverse: Riteniamo che con il passaggio di categoria l’Aeroporto verrà rivalutato dal punto di vista marketing. Non a caso tale passaggio è particolarmente apprezzato da quasi tutti i possibili investitori fino ad ora contattati sul mercato nazionale e internazionale”.
Avete mai chiesto agli operatori turistici ed economici di questa regione che cosa vorrebbero, o di che cosa avrebbero bisogno, da parte dell’infrastruttura a supporto delle loro attività? C’è un confronto costante con il territorio?
“E’ stato instaurato un tavolo di lavoro periodico, bimestrale, con le agenzie di viaggio. Nei confronti degli operatori turistici ed economici e associazioni di albergatori ci stiamo muovendo perché tutti possano approfittare di un’occasione, data anche dal dirottamento di voli russi su Ancona, per costruire un’alternativa marchigiana all’offerta di Rimini, per esempio. Tutto il territorio e l’indotto turistico beneficerebbero di questa rinnovata proposta turistica e commerciale anche se abbiamo purtroppo notato una sorta di “chiusura” da parte di alcuni interlocutori”.
Da un breve sondaggio sul web è emerso che molti marchigiani lamentano una mancanza di collegamenti con altre infrastrutture sul territorio (ferrovie, autostrade). A che punto è il contratto di rete?
“Qui ci sono alcuni miti da sfatare. L’Aeroporto delle Marche dispone di una struttura intermodale decisamente esaustiva: si parla di 100 metri di distanza dalla stazione ferroviaria sulla linea Orte-Ancona, l’autostrada è a 1 km, l’Interporto a 2 km e il porto a 15. Possiamo quindi affermare che i collegamenti ci sono e sono funzionanti. Aeroporto e Interporto si sono attivati al fine di ottimizzare i collegamenti e hanno stipulato, in data 1 agosto 2014, un contratto di Rete di Impresa. Il sistema logistico andrà, ovviamente, implementato con il coinvolgimento dell’Autorità Portuale e delle Ferrovie”.
Cosa significa la chiusura dello scalo di Rimini per l’Aeroporto delle Marche?
“La chiusura di Rimini, e il conseguente dirottamento dei voli russi su Ancona, è stata accolta come una grande occasione per le Marche. La chiusura, comunque, è solo temporanea e dalla sua riapertura ci attendiamo che la capacità logistica dei romagnoli sia ancora superiore alla nostra. Faremo tutto il possibile mantenere la maggior quantità di voli possibili su Ancona.”
Qualche sviluppo nella questione di nuovi possibili azionisti?
“Il piano industriale 2014-2018 è stato redatto prescindendo dalla composizione dell’azionariato di riferimento. Stiamo lavorando per trovare nuovi interlocutori che possano irrobustire la compagine sociale e quindi favorire e accelerare il raggiungimento degli obiettivi di pieno: è stato contattato oltre un centinaio di possibili soggetti interessati: società di gestione aeroportuale, società di private equity; gruppi industriali; fondi sovrani. Di questi meno di una decina hanno manifestato il proprio interesse, ma solamente tre hanno aderito al ristretto piano temporale da noi richiesto per raggiungere entro fine aprile l’offerta vincolante”.
Qualcuno sa che cos'è quella struttura in costruzione vicino all'aeroporto? Ho letto che è della Vega Costruzioni, ma che fine ha?