Bergamo verso 10 milioni di passeggeri diventa il terzo aeroporto italiano


traguardo raggiunto!

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I grandi numeri del futuro di Orio

Sono numeri che spaventano, inutile nasconderlo. Quattordici milioni di passeggeri da qui al 2030 sono davvero tanti per una realtà come Orio al Serio, cresciuta in modo esponenziale dall’arrivo di Ryanair, anno di grazia 2002. Ora lo scalo bergamasco è il terzo d’Italia, e ha superato nel 2015 quota 10 milioni: un traguardo decisamente impensabile.

Nessuno avrebbe mai pensato di superare Linate e salire sul podio dopo Fiumicino e Malpensa. Potenza dei low cost, una rivoluzione che ha cambiato il modo di viaggiare di un intero continente. L’ha cambiato a tal punto che nei giorni scorsi ad Amsterdam è nata Airlines4Europe, un’associazione che vede intorno allo stesso tavolo Ryanair, Easyjet, Iag (British più Iberia), Lufthansa ed Air France-Klm. Se qualcuno ragiona ancora in termini di compagnie tradizionali e low cost, forse è il caso che cambi registro e si aggiorni un attimo: il cielo è uno solo, tanto più in Europa.

Ma torniamo ad Orio, che la sua fortuna l’ha fatta proprio su quei low cost erroneamente ritenuti all’origine un mercato di serie B: la storia ha detto poi diversamente, e ora ci sono ben pochi scali internazionali che non riservino qualche gate a Ryanair o EasyJet. Questo per dire quanto sia forte la posizione dello scalo bergamasco nello scacchiere europeo: non dimentichiamo mai che per Ryanair è il primo aeroporto continentale. E questo ha il suo peso in qualsivoglia trattativa: difficile che gli irlandesi volanti prendano cappello e se ne volino via. Anche nella vicina Malpensa dove sono comunque sbarcati nei mesi scorsi, senza per quello ridurre l’offerta su Orio. Anzi, potenziandola addirittura.


Questo per dire che, alla fine, la differenza nel successo o meno di uno scalo la fa più il mercato che i piani, tanto più quelli di natura dirigista: Malpensa docet, con annessi e connessi decreti Burlando e Bersani, dal valore simile a carta straccia. Quindi le previsioni di crescita di Orio hanno senso se supportate da forti azioni di mercato, che tengano conto anche dei limiti strutturali (fisici) di uno scalo che già ora appare talvolta al limite. Quattro milioni di passeggeri in più sono tanti, ma si possono ottenere lavorando al massimo sul load factor dei velivoli, il tasso di riempimento. Spaventa di più la previsione dei 100 mila movimenti, ovvero decolli/atterraggi. Più 25% rispetto al 2015. Vero che Ryanair ha annunciato dal 2017 l’arrivo di aerei capaci di abbattere del 40% gli attuali livelli di rumore, ma nei paesi dell’intorno aeroportuale (e nei quartieri di Bergamo) sono già con il fucile spianato. E più di una ragione ce l’hanno.


Fondamentale sarà la capacità di Orio di giocare su più tavoli con autorevolezza e serietà. Quello ambientale in primis, ma pure quello delle alleanze. È indubbio che le elezioni al Comune di Milano sposteranno in là il closing della possibile fusione Sea-Sacbo, al punto tale da fare sorgere qualche dubbio sulla sua effettiva riuscita. Chi conosce poi Vito Riggio, presidente dell’Enac e vero signore dei cieli italiani, non può non essersi allarmato davanti alle sue valutazioni sulla necessità per Orio di lavorare più sul quadrante Est, leggi Montichiari che su Milano. Eventualità tra l’altro mai esclusa da Sacbo. Come dire che il quadro è in continua evoluzione, e potrebbe riservare più di una sorpresa. Per questo serve chiarezza su tutti i fronti: per evitare una crescita di Orio fuori da ogni controllo, previsione e Piano di sviluppo, come del resto successo con i low cost. Un’epoca d’oro che ha portato ricchezza e lavoro, ma anche problemi ambientali sul territorio. E se non si cresce insieme, questa volta il rischio è di rimanere tutti a terra.


http://www.ecodibergamo.it/stories/Editoriale/i-grandi-numeridel-futuro-di-orio_1162770_11/
 
Il nuovo terminal per crescere come numero di pax e perché ormai il vecchio era troppo congestionato.
Brescia come "proprietá" per continuare a macinare utili e liberare spazio nei piazzali.

E perchè non spostare tutti i cargo e i courier di Bergamo e Brescia a Malpensa ? Così si potrà chiudere definitivamente Montichiari !
 
E perchè non spostare tutti i cargo e i courier di Bergamo e Brescia a Malpensa ? Così si potrà chiudere definitivamente Montichiari !

Perchè a maggio del 2015 (data del post) nulla si sapeva del tentativo di matrimonio con SEA, mentre molto si discuteva del tentativo di acquisire la comproprietà di VBS. Nel frattempo, qualcuno a MXP si è già spostato... Basta "stare sul pezzo" e non si fanno commenti campati per aria.
 
Perchè a maggio del 2015 (data del post) nulla si sapeva del tentativo di matrimonio con SEA, mentre molto si discuteva del tentativo di acquisire la comproprietà di VBS. Nel frattempo, qualcuno a MXP si è già spostato... Basta "stare sul pezzo" e non si fanno commenti campati per aria.

Il mio ... se posso ... ;) non era un commento campato per aria ... :) non sarò stato sul pezzo però non lo pensano tutti quanti che VBS andrebbe esser chiuso ?
 
Il mio ... se posso ... ;) non era un commento campato per aria ... :) non sarò stato sul pezzo però non lo pensano tutti quanti che VBS andrebbe esser chiuso ?

Punti di vista a parte, se qualcuno si compra un aeroporto non credo lo faccia per farci pascolare le pecore. Posto che i pax sembrano comunque non esserci (tutti i voli lanciati sono miseramente falliti, forse con l'eccezione FR), rimane il tentativo del cargo.
 
Orio al Serio è secondo me un bell'esempio di come una compagnia aerea, una società di gestione e un territorio possano generare profitti lavorando in sinergia tra di loro. BGY è un concorrente persino per Caselle: con Frecciarossa+pullmann ci si arriva in un'ora e mezza e si ha a disposizione un ventaglio molto più ampio di destinazioni a prezzi bassi (sono andato Dublino con 44 € treno+pullmann+volo).
E' chiaro che l'eventuale trasloco di Ryanair verso Malpensa sarebbe una mazzata senza precedenti per un aeroporto così legato ad una sola compagnia, ma penso che Michael O'Leary non ci pensi minimamente ad andarsene da lì (a meno che SEA non lo paghi). Sacbo farebbe bene secondo me a cautelarsi comunque, lavorando con altre compagnie per destinazioni non servite da Ryanair (penso ad esempio all'Est Europa, Wizz Air su tutte).
 
Orio al Serio è secondo me un bell'esempio di come una compagnia aerea, una società di gestione e un territorio possano generare profitti lavorando in sinergia tra di loro. BGY è un concorrente persino per Caselle: con Frecciarossa+pullmann ci si arriva in un'ora e mezza e si ha a disposizione un ventaglio molto più ampio di destinazioni a prezzi bassi (sono andato Dublino con 44 € treno+pullmann+volo).
E' chiaro che l'eventuale trasloco di Ryanair verso Malpensa sarebbe una mazzata senza precedenti per un aeroporto così legato ad una sola compagnia, ma penso che Michael O'Leary non ci pensi minimamente ad andarsene da lì (a meno che SEA non lo paghi). Sacbo farebbe bene secondo me a cautelarsi comunque, lavorando con altre compagnie per destinazioni non servite da Ryanair (penso ad esempio all'Est Europa, Wizz Air su tutte).

Se Bergamo ha davvero dei limiti strutturali per non potersi espandere in termini di pax e movimenti,allora e' giusto travasare dei voli su mxp,come del resto sta gia facendo FR qui da noi da lira a lirf.

"Quindi le previsioni di crescita di Orio hanno senso se supportate da forti azioni di mercato, che tengano conto anche dei limiti strutturali (fisici) di uno scalo che già ora appare talvolta al limite."
 
Aeroporto, ecco la nuova rotta degli aerei
«Più decolli a Est, migliora a Colognola»

Il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha presentato giovedì mattina, in occasione della riunione della Commissione aeroportuale, una nuova proposta di modifica delle rotte di decollo, mirata alla riduzione dell’impatto acustico sui centri abitati più prossimi all’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio.


La proposta è di fatto un affinamento dell’ipotesi avanzata nella Commissione aeroportuale del 31 luglio scorso, con alcune innovazioni e significativi miglioramenti in termini di impatto ambientale: alla suddivisione al 50% dei decolli verso ovest su due rotte - una denominata PRNAV, che prevede una virata più stretta rispetto all’attuale, e una (la “220”, già utilizzata in passato) in asse con la pista - si associa in questo caso l’ipotesi di inversione dei flussi di decollo e atterraggio per cinque ore al giorno - dalle 11 alle 16 nell’ipotesi avanzata dal Comune di Bergamo - e lo spostamento in fascia diurna di un volo attualmente in decollo notturno verso Bergamo.

ENAV aveva già dichiarato volabile la nuova rotta PRNAV, ma a luglio il voto contrario di alcuni sindaci della commissione aveva impedito di procedere con la sperimentazione della nuova traiettoria proposta. La nuova proposta introduce ora dei correttivi che, raccogliendo alcune osservazioni mosse allora dai comuni che si opposero la sperimentazione, prefigura un risultato sensibilmente migliorativo in termini ambientali.

Dalle simulazioni sul nuovo scenario svolte dal Comune di Bergamo con la collaborazione di Sacbo - simulazioni non ufficiali, che andranno quindi confermate da ARPA Lombardia - emergerebbe infatti un forte miglioramento complessivo riguardo alla popolazione esposta a rumore superiore a 60 Decibel, pari a 3.250 unità complessive. Si passerebbe dagli attuali 7.050 individui nel giorno medio (dati 2013 riferiti al cosiddetto “busy day”) a 3.800 individui.

Le nuove rotte determinerebbero un netto cambiamento della situazione del quartiere di Colognola, che dal 2009 è il più esposto all’inquinamento acustico generato dall’attività dello scalo di Orio (tanto da essere stato classificato come “zona di rispetto aeroportuale”, con i vincoli urbanistici collegati a questa classificazione, nell’ambito della Zonizzazione acustica poi annullata dal Consiglio di Stato). Si passerebbe in questo caso da 3.800 persone esposte a più di 60 Decibel a 650, senza calcolare i circa 2.000 frequentatori dei 6 istituti scolastici del quartiere, che la nuova proposta preserverebbe dal sorvolo degli aeroplani.
Migliorerebbero nel contempo anche i dati riguardanti altri Comuni, da Azzano S.Paolo (- 100 individui esposti rispetto ad oggi, pari a - 50%, mentre la proposta del luglio scorso ne peggiorava la situazione di 450 unità), a Grassobbio e Orio al Serio. Un marginale incremento viene stimato su Seriate (+ 6 individui) e Brusaporto (+13), ma - nell’insieme - la proposta potrebbe portare ad una riduzione del 46% - praticamente al dimezzamento - della popolazione più esposta all’inquinamento acustico.

La Commissione aeroportuale ha recepito la proposta e ha affidato ad ARPA un approfondimento ufficiale sull’impatto acustico. Tale verifica avrà come base i dati del 2015, più recenti rispetto a quelli usati per la simulazione di Sacbo, e dovrà essere seguita da una validazione tecnica di ENAV per poter dare luogo ad un’effettiva sperimentazione. Ci vorranno dunque alcuni mesi, durante i quali la Commissione inizierà i lavori per giungere alla nuova Zonizzazione acustica. “L’obiettivo, - ha dichiarato il Sindaco di Bergamo - è di quello di migliorare le condizioni di tutti gli abitanti dell’intorno aeroportuale, con necessaria attenzione verso quelli di Colognola, oggi sottoposti ad pesantissimo impatto ambientale, facendo sì la nuova Zonizzazione non veda più il quartiere vincolato come “zona di rispetto aeroportuale”.

Critico Alberto Ribolla, capogruppo leghista a Palafrizzoni: « Il sindaco Gori ancora una volta si prende i meriti di altri e dimentica di bacchettare il governo Renzi che a quasi tre anni dalla sentenza del Tar, che ha sospeso la zonizzazione acustica aeroportuale, non ha ancora chiarito le procedure per dar corso alla Valutazione Ambientale Stategica necessaria per approvare la nuova zonizzazione e dare limiti acustici allo scalo imponendo i necessari interventi di risanamento. Ricordiamo a Gori che la nuova rotta PRNAV da lui esaltata è il frutto di un lavoro elaborato e presentato in commissione aeroportuale dall’amministrazione Tentorio con lo scopo di salvaguardare il quartiere di Colognola, così come la possibilità di effettuare atterraggi da ovest è ora possibile grazie agli interventi di rifacimento della pista avviati e pensati prima che Gori venisse eletto sindaco. Ben venga quindi il passo di continuità con chi li ha preceduti, ma ci saremmo aspettati una presa di posizione forte e decisa del sindaco per svegliare il governo Renzi sulle questioni di tutela ambientale e sui rimborsi dei diritti di imbarco, soldi che spettano per legge ai cittadini bergamaschi coinvolti e che ancora una volta vengono negati»




http://www.ecodibergamo.it/stories/...&src=img&site_source=RelatedBottomImg-1179910
 
Orio, un aeroporto da Champions Pronto il nuovo piazzale aeromobili
In vista dell’arrivo dei charter da Madrid per la finale di sabato, operativa la nuova area costata 5 milioni di euro.

L’aeroporto di Orio al Serio amplia ulteriormente la sua capacità del piazzale aeromobili. In coincidenza con i movimenti aerei charter da e per Madrid, predisposti per il trasporto degli spettatori presenti alla finale di Champions League di sabato 29 maggio allo stadio di San Siro a Milano, è d iventata operativa la nuova area di piazzale aeromobili realizzata su lato ovest su una superficie di 27mila metri quadri (17mila in calcestruzzo e 10mila in asfalto).

I lavori, da tempo programmati ed eseguiti con un investimento di circa 5 milioni, hanno consentito di aggiungere tre piazzole per aeromobili classe Charlie (del tipo Boeing 737 e Airbus 320) in self-manouvering e una piazzola per il deicing, insieme due nuove torri faro. Nei prossimi mesi le nuove piazzole potranno essere impiegate per ospitare due aeromobili classe Echo in modalità pushback. Allo stato attuale l’aeroporto di Orio dispone di 30 piazzole sul fronte aerostazione e 6 in area Nord per aeromobili classe Charlie e altre 6 per aeromobili in classe Echo (del tipo Boeing 747 e 777 e Airbus 340), a cui se ne aggiungeranno altre due entro fine 2016. «L’adeguamento della capacità delle infrastrutture di volo consente allo scalo di ottemperare alle esigenze operative, garantendone la massima efficienza in ogni situazione» spiega Sacbo.
http://www.ecodibergamo.it/stories/...onto-il-nuovo-piazzale-aeromobili_1184270_11/
 
Chi bazzica a Bergamo sa che, appena superati i controlli e saliti al primo piano, è possibile andare subito verso la zona imbarchi girando a destra (o a sinistra).
In questo modo si evita di dover attraversare la zona commerciale che si affaccia sull'autostrada ed è comodo per chi è in ritardo.

Qualche mese fa sono apparse delle fioriere che ostruivano parzialmente il passaggio, per invitare i passeggeri a fare "il giro lungo".
Il tutto condito da della segnaletica che indicava che per accedere gli imbarchi fosse necessario andare verso l'autostrada.

Questo weekend ho scoperto che le fioriere sono state sostituite con un sottilissimo muro di cartongesso :D

La prima foto è presa dal corridoio che si attraversa appena superati i controlli, mentre la seconda foto è presa dal lato opposto, con le tristi fioriere ancora presenti.





Complimenti SACBO! Badge "Esperienza IKEA" conquistato :D


L'aeroporto negli ultimi anni è migliorato molto ma l'esperienza offerta, tra Wi-Fi che vuole essere pagata con tuoi dati personali, prese elettriche rimosse in ogni angolo del terminal (sostituite da colonnine a pagamento) e percorsi obbligati che tendono a disorientare i passeggeri meno "scafati", è scesa a livelli proprio bassi.
 
Chi bazzica a Bergamo sa che, appena superati i controlli e saliti al primo piano, è possibile andare subito verso la zona imbarchi girando a destra (o a sinistra).
In questo modo si evita di dover attraversare la zona commerciale che si affaccia sull'autostrada ed è comodo per chi è in ritardo.

Qualche mese fa sono apparse delle fioriere che ostruivano parzialmente il passaggio, per invitare i passeggeri a fare "il giro lungo".
Il tutto condito da della segnaletica che indicava che per accedere gli imbarchi fosse necessario andare verso l'autostrada.

Questo weekend ho scoperto che le fioriere sono state sostituite con un sottilissimo muro di cartongesso :D

La prima foto è presa dal corridoio che si attraversa appena superati i controlli, mentre la seconda foto è presa dal lato opposto, con le tristi fioriere ancora presenti.





Complimenti SACBO! Badge "Esperienza IKEA" conquistato :D


L'aeroporto negli ultimi anni è migliorato molto ma l'esperienza offerta, tra Wi-Fi che vuole essere pagata con tuoi dati personali, prese elettriche rimosse in ogni angolo del terminal (sostituite da colonnine a pagamento) e percorsi obbligati che tendono a disorientare i passeggeri meno "scafati", è scesa a livelli proprio bassi.
Ma di che ti lamenti? Forse Ryanair ti da tutto gratis? Compagnia LCC apt LCC

inviato coi segnali di fumo
 
Volendo, per passare subito agli imbarchi si puo', appena salite le scale, vicino al negozio Boggi, girare a destra. Questo porta direttamente alla zona ristoranti e alle varie porte d'imbarco. Parlando di indicazioni, la cosa e' acora piu' buffa per l'accesso agli gate B (extra-Schengen), che sono sotto, praticamente accanto alla zona dei controlli si sicurezza. In buona sostanza dopo aver fatto tutto il giro, ti ritrovi al punto di partenza, e non e'strano vedere gente, in particolare stranieri, che non si rendono conto che potevano banalmente scendere le scale. Parlando di prese di corrente, ci sono le colonnine TIM che offrono gratis sia prese normali, sia prese USB. Si trovano sia al piano superiore, porte d'imbarco Schengen, sia a quello inferiore, porte d'imbarco extra-Schengen.