Bergamo verso 10 milioni di passeggeri diventa il terzo aeroporto italiano


Sacbo-Enav: siglato accordo per migliorare le performance dell’aeroporto

Un programma finalizzato al miglioramento della gestione dei flussi di traffico dello scalo

Un memorandum d’intesa per dare attuazione al Programma A-CDM(Airport Collaborative Decision Making) finalizzato al miglioramento della gestione dei flussi di traffico dell’aeroporto di Bergamo e all’ottimizzazione dei processi legati all’utilizzo delle infrastrutture e delle risorse aeroportuali. Lo annunciano Sacbo e Enav attraverso una nota congiunta dei due firmatari dell’accordo.

Il Memorandum tra Sacbo ed Enav – sottoscritto da Emilio Bellingardi, direttore generale di Sacbo e Massimo Bellizzi, direttore generale di Enav, – nasce dall’esigenza di rendere quanto prima operativo il progetto di Collaborative Decision Making che, secondo le indicazioni date da Eurocontrol e raccolte dalla Commissione europea a tutti i fornitori europei di servizi alla navigazione aerea, dovrà essere completato nell’ambito della realizzazione del Cielo unico europeo.

La realizzazione dell’A-CDM sull’aeroporto di Bergamo Orio al Serio è prevista entro il secondo trimestre del 2019. L’A-CDM è un progetto in grado di apportare benefici al gestore aeroportuale, alle compagnie aeree, al fornitore di servizi di controllo del traffico aereo, al fornitore di servizi di assistenza a terra e alla comunità degli utenti. Grazie ad esso tutte le fasi di un volo, dalla partenza all’atterraggio, vengono considerate un “processo unico” che permette di ottimizzare la gestione del traffico aereo e le operazioni di assistenza, attraverso lo scambio costante di informazioni aggiornate tra tutti gli operatori coinvolti.

http://www.bergamonews.it/2017/06/0...gliorare-le-performance-dellaeroporto/256661/
 
Orio, carrelli portabagagli a caro prezzo: da 3 a 5 euro

All'aeroporto Il Caravaggio i carrelli costavano 3 euro contro i due di Linate, ma da circa due settimane il prezzo è lievitato a 5 euro.

Nella frenesia del via vai dell’aeroporto di Orio al Serio non è sfuggito a molti passeggeri un rincaro di un certo peso per uno scalo low cost. I carrelli per trasportare i bagagli dalla propria auto ai nastri del check-in hanno un costo eccessivo.
Già all’aeroporto Il Caravaggio i carrelli costavano 3 euro contro i 2 di Linate e l’1 di Bologna, ma da circa due settimane il prezzo è lievitato a 5 euro.
Se si pensa che un passeggero può utilizzare il carrello per circa 50/60 metri, cinque euro sono davvero molti. Anche perché i carrelli vanno lasciati prima dei controlli di sicurezza.
Un dettaglio non da poco è poi da confrontare con tutti i grandi aeroporti del mondo, dove solitamente i carrelli per il trasporto dei bagagli sono gratuiti.
L’utilizzo del carrello a pagamento è fornito direttamente dalla societàA.P.S. Airport Passenger Services Srl, con la quale Sacbo Spa (società che gestisce lo scalo di Bergamo), ha stipulato un contratto di fornitura.
Molti passeggeri in transito dallo scalo bergamasco fanno notare inoltre che al Gate non vengono messi a disposizione piccoli carrellini per appoggiare borse e bagagli a mano, possibilità che, quasi in tutti gli aeroporti, vien offerta gratuitamente. Soprattutto se l’area Gate e negozi è vasta come quella dell’aeroporto di Orio al Serio.

http://www.bergamonews.it/2017/07/11/orio-carrelli-portabagagli-a-caro-prezzo-da-3-a-5-euro/259557/
 
Orio, carrelli portabagagli a caro prezzo: da 3 a 5 euro

[FONT=&]All'aeroporto Il Caravaggio i carrelli costavano 3 euro contro i due di Linate, ma da circa due settimane il prezzo è lievitato a 5 euro.[/FONT]

Nella frenesia del via vai dell’aeroporto di Orio al Serio non è sfuggito a molti passeggeri un rincaro di un certo peso per uno scalo low cost. I carrelli per trasportare i bagagli dalla propria auto ai nastri del check-in hanno un costo eccessivo.
Già all’aeroporto Il Caravaggio i carrelli costavano 3 euro contro i 2 di Linate e l’1 di Bologna, ma da circa due settimane il prezzo è lievitato a 5 euro.
Se si pensa che un passeggero può utilizzare il carrello per circa 50/60 metri, cinque euro sono davvero molti. Anche perché i carrelli vanno lasciati prima dei controlli di sicurezza.
Un dettaglio non da poco è poi da confrontare con tutti i grandi aeroporti del mondo, dove solitamente i carrelli per il trasporto dei bagagli sono gratuiti.
L’utilizzo del carrello a pagamento è fornito direttamente dalla societàA.P.S. Airport Passenger Services Srl, con la quale Sacbo Spa (società che gestisce lo scalo di Bergamo), ha stipulato un contratto di fornitura.
Molti passeggeri in transito dallo scalo bergamasco fanno notare inoltre che al Gate non vengono messi a disposizione piccoli carrellini per appoggiare borse e bagagli a mano, possibilità che, quasi in tutti gli aeroporti, vien offerta gratuitamente. Soprattutto se l’area Gate e negozi è vasta come quella dell’aeroporto di Orio al Serio.

http://www.bergamonews.it/2017/07/11/orio-carrelli-portabagagli-a-caro-prezzo-da-3-a-5-euro/259557/
adesso FR interverra' sulla questione....figurarsi se rischiano di perdere people per il costo dei carrelli...MoL alzera' la voce...
 
Faranno un'offerta per un trolley con delle belle ruote cabin max sponsorizzato.
 
SACBO, quando realtà e strategia sono oltre l'aeroporto
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(Teleborsa) - Teleborsa ha incontrato Emilio Bellingardi, Direttore generale della SACBO, la società che gestisce l'aeroporto Orio al Serio di Bergamo che ha illustrato i dati di traffico dello scalo da sempre in costante crescita, nonostante le difficoltà che negli ultimi tempi hanno colpito Ryanair che ha qui in Lombardia una delle più grandi basi d'Europa.

Un trend di crescita dell'aeroporto come a suo tempo previsto nell'elaborazione dei dati di budget in linea con quanto approvato nel maggio scorso dal Consiglio d'Amministrazione.

A proposito della "crisi Ryanair", il D.G. Bellingardi ritiene che questo allarme sia stato il frutto di un "misunderstanding" in quanto la low cost irlandese non ha mai annunciato una sua "decrescita" in questa stagione invernale, ma ha semplicemente rallentato in qualche modo la sua avanzata irruenta di questi anni.

Una crescita della compagnia che ha determinato il posizionamento dell'aeroporto di Bergamo al terzo posto in Italia per traffico passeggeri.

Bellingardi ribadisce poi che che SACBO non ha mai ricevuto aiuti pubblici e che la società ha potuto sempre sostenere autonomamente attività e strategie che sono, tra l'altro, investimento in termini di co-marketing, allo scopo appunto di permettere l'aumento del traffico passeggeri che partono e arrivano da questo aeroporto.

Un risultato sotto gli occhi di tutti, in quanto SACBO non ha mai chiuso un bilanncio in perdita investendo negli ultimi 10 anni centinaia milioni e distribuendo importanti utili ai suoi azionisti.

Col nuovo piano industriale 2015-2030, non scelta ma obbligo, SACBO vuole consolidare il posizionamento con nuovi investimenti e accorgimenti che tengono conto dei suggerimenti di tutti gli Enti interessati e "dobbiamo dimostrare all'Ente concessorio di poter mantenere questo traffico, anche con la prevista riduzione per il 2020-21 del traffico cargo".

 
Sull’aeroporto e il suo futuro

4 gennaio. La notizia è confinata a pagina 13 de L’Eco di Bergamo in una lettera, apparentemente innocua, firmata da due personaggi di spicco del centrodestra cittadino: l’ex sindaco Franco Tentorio e il suo vice Gianfranco Ceci. Titolo dell’intervento: «La gestione di Orio resti in mani bergamasche». Un buon motivo per passare oltre: sarà la solita storia delle alleanze con Montichiari o con Milano. E, invece, no.

La posizione di Ceci e Tentorio. Nell’ultima colonna Ceci e Tentorio avanzano due proposte, o meglio due richieste, spiazzanti: la limitazione del numero dei voli e l’eliminazione dei voli notturni, invitando, nel secondo caso, ad agire «oggi, non forse nel 2020». Da dove nasce una così decisa – e improvvisa – presa di posizione? Il centrodestra cittadino ha cambiato linea su l l’aeroporto o si tratta di un’iniziativa a titolo personale dei due (oggi) consiglieri comunali d’opposizione? Insomma, si tratta di una boutade pre-elettorale o di una meditata e attenta conclusione, giunta dopo studi e analisi approfondite? Non è dato sapere. Resta però il fatto che ex sindaco ed ex vicesindaco si sono dichiarati disponibili a perdere parte del valore di Sacbo, e più in generale dell’aeroporto, per garantire una vita più tranquilla ai quartieri della città tormentati da decolli e arrivi. Una posizione inedita. Ma quanto ragionata non è dato sapere.

Numeri da capogiro. Cos’è oggi l’aeroporto Se Bergamo, anche in tempi di crisi, è cresciuta, lo deve principalmente alla porta di accesso di Orio. Da qui viene il 26 per cento di turisti in più registrati in tutta la provincia nel 2017; da qui viene la diffusione dei bed&breakfast e degli alberghi in città e nell’hinterland; da qui la fioritura di ristoranti e imprese del food. Per non parlare di quanto ha significato lo scalo nella visibilità europea e internazionale della città. I numeri sono impressionanti. Cifre che attestano una crescita costante dello scalo bergamasco, diventato motore di sviluppo nel momento in cui l’industria ha segnato il passo e l’edilizia è crollata. Proprio per questo, dichiararsi ora disposti a perdere passeggeri e quote di mercato – e quindi ricchezza -, liquidando il tutto con un «ce ne faremo una ragione» sembra azzardato.

La fragilità dell’aeroporto. Certo, Orio è un grande aeroporto in un piccolo spazio a ridosso della città. E questo rappresenta un limite insuperabile. Al quale si aggiunge, per la società di gestione, la Sacbo, una struttura ormai inadeguata. La maggioranza è infatti detenuta da un “patto di sindacato” fra le componenti bergamasche, tra le quali ci sono due banche, Ubi e Banco Bpm, che bergamasche non lo sono più. Un nodo che col passare del tempo verrà al pettine, imponendo a Orio, se vuole sopravvivere, di entrare in un gioco più grande. Da qui l’ipotesi dell’alleanza di Sacbo con Milano o con Montichiari. Due scenari molti diversi, ma con lo stesso rischioso risvolto possibile: la perdita di controllo dell’aeroporto e di ricchezza. Ed è proprio questo elemento ad avere finora frenato tutte le trattative.

Da un lato, con Milano, ci si alleerebbe con una realtà forte e consolidata, Sea, ma con un ruolo per forza di cose di netta minoranza. Significherebbe, in soldoni, contare non più del 15 per cento in questa ipotetica alleanza. Dall’altro, con i bresciani, non solo saremmo costretti a investire direttamente per lanciare l’aeroporto di Montichiari, ma lo dovremmo fare in una posizione di minoranza rispetto ai soci locali e veronesi. Da qui, lo stallo. Che per ora influisce poco sui numeri di Orio, in costante crescita. In questa situazione, pensare di “bloccare” lo sviluppo di Orio rischia di essere una scelta suicida.

La ricchezza dell’aeroporto. Quel che è certo, è che i risultati raggiunti da Sacbo in termini economici hanno permesso da anni di non pesare più sugli azionisti, che anzi raccolgono i frutti dei successi grazie ai dividendi. E questo è un dato importantissimo, anche perché all’interno dell’azionariato ci sono più enti pubblici, in primis Comune e Provincia. A questo si aggiunge il fatto che Sacbo aiuta a sostenere iniziative dalle quali il pubblico è sparito, perché non ha più risorse. Basti ricordare che cosa ha fatto per il Donizetti e per la Carrara. Siamo disposti a rinunciare a questi vantaggi? Ma soprattutto, possiamo permettercelo?

Cosa siamo disposti a perdere. È indubbio che questa crescita comporti degli svantaggi per qualcuno, ovvero i residenti nelle vicinanze dello scalo, che negli ultimi anni hanno dovuto fare i conti con un importante aumento dei voli e, quindi, anche del rumore. Ed è ovvio che non si possano avere più passeggeri, più merci e la gente contenta. Da qui l’idea – avanzata anche dal sindaco Giorgio Gori – di cancellare i voli notturni almeno in una fascia oraria minima (dalle 24 alle 6). Ma quanto costerebbe questa scelta? Per i sostenitori, poco, perché si tratterebbe soltanto di riallocare i voli-merce di quelle ore in altre fasce orarie; per i contrari, invece, il danno per le aziende bergamasche sarebbe notevole, perché molte sarebbero costrette a rivolgersi a Malpensa. In sostanza, dobbiamo capire che cosa vogliamo fare, dopodiché scegliere una strategia. Non ci si può affidare a lettere aperte.

Stesso discorso per il tetto al numero dei voli, che è un dato alquanto aleatorio perché legato a diversi fattori, non tutti preventivabili. L’ultimo bollettino dice, ad esempio, che il numero dei voli è cresciuto, ma il rumore non è aumentato in modo proporzionale, dimostrando come l’aumento dei passeggeri non comporti necessariamente delle conseguenze negative sui cittadini. Negli anni, sono cambiate le procedure di decollo e sono arrivati nuovi aerei meno rumorosi, e negli anni a venire, le flotte delle principali compagnie si ammoderneranno ulteriormente. Fissare un limite senza tener conto del l’evoluzione tecnologica finirebbe per danneggiare l’aeroporto. Senza contare il problema dell’affidabilità verso le compagnie aeree in costante ascesa, che si troverebbero a porsi un limite in precedenza non previsto.

Serve una vera riflessione. Quel che appare evidente è che l’aeroporto è oggi il perno attorno al quale ruota l’economia del nostro territorio (senza dimenticare il ruolo fondamentale che stanno giocando l’ospedale e, negli ultimi anni, l’università sia in termini di investimenti sulla città che in termini di connessioni con il resto dell’Europa). Discutere una questione così delicata e complessa in piena campagna elettorale rischia di ridurre tutto a un gioco delle parti. Bergamo oggi ha due cose: il turismo (e abbiamo bisogno di Ryanair) e le esportazioni. Mettere in discussione l’aeroporto vuol dire mettere in discussione un sistema.

http://www.bergamopost.it/vivabergamo/ragionando-360-gradi-sullaeroporto/
 
Pubblicato qualche giorno fa il bilancio 2017 di SACBO.


SACBO approva bilancio 2017. Utile netto a oltre 13 milioni di euro

29 marzo 2018 - (Teleborsa) – SACBO ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2017 insieme al bilancio consolidato, elaborato per la prima volta a seguito dello scorporo delle attività di handling avvenuto il primo gennaio 2017.
Il bilancio consolidato del gruppo che gestisce l’Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio include il bilancio d’esercizio di SACBO S.p.A. e quello della società interamente controllata BGY International Services S.R.L.

Il Gruppo conferma l’andamento positivo che caratterizza gli ultimi due decenni, elevando al nuovo massimo storico la quota annua dei ricavi e mantenendo l’utile netto al di sopra dei 13 milioni di euro, in linea con l’esercizio precedente.

Il risultato operativo è pari a 19,05 milioni, rispetto a 19,62 dell’esercizio precedente. La riduzione è interamente imputabile alla variazione degli oneri concessori a seguito dell’introduzione del nuovo meccanismo di regolamentazione tariffaria intervenuto a decorrere dal 1° luglio 2017. Il saldo delle componenti finanziarie è passato da -0,39 milioni a -0,37 milioni.

Il risultato ante imposte è di 18,68 milioni contro i 19,22 del 2016. Al netto delle imposte di competenza per 5,5 milioni, nel 2017 il Gruppo ha conseguito un utile di esercizio di 13,18 milioni (in riduzione di 0,7 % rispetto ai 13,27 milioni dell’esercizio precedente).

Il risultato netto della capogruppo SACBO S.p.A è risultato pari a 12,72 milioni che il CdA propone di destinare nella misura di 6,34 milioni (pari al 50% circa dell’utile, equivalente a 1,79 euro per azione) a titolo di dividendo e il restante (6,38 milioni) a riserva straordinaria.

L’attività svolta dal Gruppo ha generato ricavi per 138,44 milioni, in crescita di 13,27 milioni dell’esercizio precedente (+10,6%) chiuso con ricavi per 125,17 milioni. I ricavi derivanti dalla gestione tipicamente aeronautica sono risultati pari a 78,25 milioni (+12,9%), i ricavi derivanti dai servizi di assistenza passeggeri merci e vettori aereisono risultati pari a 20,78 milioni (+10,4%), mentre quelli relativi alle attività commerciali non aviation sono stati pari a 36,39 milioni (+6,1%). La voce relativa a altri ricavi e proventi è passata da 2,73 milioni del 2016 a 3,01 milioni del bilancio 2017.

Nell’esaminare il bilancio di esercizio 2017, il presidente di SACBO, Roberto Bruni, ha sottolineato come il quadro della gestione sia rispondente al budget di previsione e rifletta il miglioramento delle voci più importanti, confermando la solidità patrimoniale, economica e finanziaria della società.

Sul fronte degli investimenti, in aggiunta ai 171 milioni impegnati nel periodo 2013-2017, SACBO ha stanziato per il 2018 ulteriori 30 milioni, dei quali 12,9 dedicati alle infrastrutture di volo.

In particolare, il 2017 ha visto Milano Bergamo consolidare il terzo posto nella classifica degli aeroporti nazionali sia per numero passeggeri, con il superamento a fine dicembre della quota di 12 milioni, sia per quantità merci trasportate, che nel 2017 hanno raggiunto circa 126 mila tonnellate; l’approvazione in linea tecnica del PSA 2015/2030(Piano di Sviluppo Aeroportuale); il completamento del primo anno di attività di BGY International Services, a cui sono stati assegnati i compiti di handler e la copertura dei servizi di assistenza ai passeggeri; la sottoscrizione del Contratto di Programma 2017/2020 tra ENAC e SACBO, che prevede un impegno di investimenti per circa 115 milioni di euro nell’arco del quadriennio; l’attivazione da parte di Ryanair dei voli in connessione che ha comportato l’upgrade della base di Milano Bergamo a hub low cost all’interno del network della compagnia aerea irlandese; l’entrata in vigore dei diritti aeroportuali regolamentati secondo la metodologia definita da ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti).

 
Bravi signori della Sacbo, ora però cercate di migliorare le condizioni igieniche soprattutto esterne dell'aerostazione.
 
Metto qui.

Bergamo News - Orio strizza l’occhio alla Cina: l’aeroporto ottiene la certificazione Welcome Chinese https://www.bergamonews.it/2018/07/...ene-la-certificazione-welcome-chinese/285761/

L’Aeroporto di Milano Bergamo intende presentarsi al mercato cinese come porta d’accesso per il Nord Italia per voli charter diretti dalle principali città cinesi, grazie alla Certificazione Welcome Chinese, prestigioso riconoscimento governativo, che permette alle sole strutture così riconosciute di entrare nel mercato cinese in modo diretto attraverso il sostegno della China Tourism Academy, Ente del Ministero della Cultura e del Turismo Cinese, che ne supporta il programma e offre particolari benefit di accredito presso i più importanti tour operator cinesi, in collaborazione con China Central Television (CCTV), rete televisiva nazionale, China Union Pay, unico circuito di carte di credito emesso in Cina.

La Certificazione Welcome Chinese dedicata al turismo cinese outbound è preposta alla promozione degli standard dei servizi per facilitare gli operatori turistici a comprendere meglio le esigenze dei turisti cinesi, permettendo quindi di avere un’esperienza di viaggio migliore.

In quest’ottica l’Aeroporto di Milano Bergamo sta attuando i relativi servizi: segnaletica dedicata all’interno del terminal, pagamento con carta credito Unionpay presso i negozi dello scalo, traduzione dei menù in formato digitale presso i relativi punti di ristorazione, website in cinese e free wifi.

La Certificazione si inserisce anche nell’ambito della strategica promozione in atto per il 2018 Anno del Turismo Europa-Cina, che vede coinvolti le maggiori aziende europee e i leader cinesi operanti nel settore turistico, come Tencent, Citrip, Tuniu, Fliggy, Mafengwo.

“L’Aeroporto di Milano Bergamo si è predisposto rapidamente a una forma di accoglienza a 360 gradi degli amici cinesi, che, in attesa di voli diretti, utilizzano vantaggiosamente i voli in concidenza con gli hub europei collegati al nostro scalo – dichiara Emilio Bellingardi, direttore generale di SACBO, società di gestione aeroportuale – La certificazione Welcome Chinese è una forma di garanzia per la migliore accoglienza dei passeggeri di lingua cinese e un invito a scegliere il nostro scalo come porta di accesso all’area milanese e del nord Italia”.

“Siamo onorati di accogliere l’Aeroporto di Milano Bergamo tra i nostri partner e di presentare al mercato cinese un nuovo punto di accesso all’Italia con voli diretti charter in maniera coerente con la promozione per l’Anno del Turismo Europa-Cina che stiamo portando avanti – ha dichiarato Jacopo Sertoli, Presidente di Welcome Chinese – La certificazione consente all’aeroporto di realizzare un ulteriore e fondamentale passo in avanti nel rafforzamento del legame di accoglienza tra l’hinterland Milanese e l’est Lombardia i tanti e nuovi turisti cinesi in arrivo”.

Se non ricordo male al momento gli altri aeroporti ad avere la certificazione sono FCO, BLQ e VCE
 
A nord della pista si trova un reparto di manutenzione elicotteri dell'aviazione dell'esercito e poi un piccolo aeroporto general aviation. Da parecchio tempo ormai mi chiedo perche non si decidono di mandare i militari altrove, perche non si capisce perche gli aeroporti militari come Piacenza San Damiano o Verona Villafranca restino deserti mentre a Bergamo e anche a Bologna ci si debba arrangiare con la presenza di reparti militari. Inoltre, nei dintorni ci sono molte aviosuperfici e campi di volo per l'aviazione generale. Militari e piloti privati potrebbero sgomberare la parte nord per costruirvi apron e terminal per i voli commerciali, no?
 
A nord della pista si trova un reparto di manutenzione elicotteri dell'aviazione dell'esercito e poi un piccolo aeroporto general aviation. Da parecchio tempo ormai mi chiedo perche non si decidono di mandare i militari altrove, perche non si capisce perche gli aeroporti militari come Piacenza San Damiano o Verona Villafranca restino deserti mentre a Bergamo e anche a Bologna ci si debba arrangiare con la presenza di reparti militari. Inoltre, nei dintorni ci sono molte aviosuperfici e campi di volo per l'aviazione generale. Militari e piloti privati potrebbero sgomberare la parte nord per costruirvi apron e terminal per i voli commerciali, no?

sei pronto per il 2030
 
Area extra Schengen e per le coincidenze: Orio, si amplia lo scalo

Intervento da 16,9 milioni. Cantiere lungo 540 giorni

L’aeroporto di Orio al Serio diventa più grande. Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il bando di gara per i lavori e le forniture necessarie per l’ampliamento. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo spazio, che si svilupperà nella zona est dello scalo, in corrispondenza del gate A12. Verrà così ampliata l’area imbarchi extra Schengen che si trova al piano terra. Sarà anche realizzata una zona dedicata al flusso dei passeggeri in transito, cioè quelli che arrivano con un volo diretto a Bergamo e devono poi ripartire per un altro aeroporto restando — tra un volo e l’altro — in un’area di passaggio in cui non devono sottoporsi di nuovo ai controlli di sicurezza. Questo è già possibile da più di un anno, ma attualmente la soluzione è temporanea. I nuovi lavori creeranno invece un’area stabile riservata ai passeggeri in transito.

Il bando prevede poi la realizzazione di un nuovo Bhs (Baggage Handling System), un sistema di controllo radiogeno dei bagagli di stiva, che servirà pure per installare i nuovi macchinari tecnologicamente avanzati imposti da una normativa che entrerà in vigore nel 2020. Entro quell’anno, gli aeroporti dovranno adeguarsi al framework Standard 3, che regolerà e certificherà i livelli minimi richiesti per il rilevamento degli esplosivi, degli oggetti e delle sostanze proibite nei macchinari per il controllo radiogeno.

Il valore delle opere da realizzare è pari a 16,9 milioni di euro. Una cifra che comprende 810 mila euro di oneri di sicurezza. Il cantiere, come si legge nel bando di gara, dovrebbe durare 540 giorni. Vuol dire circa un anno e mezzo. Prima dell’inizio dei lavori dovranno però concludersi tutte le procedure burocratiche legate al bando di gara. Il primo passaggio formale sarà tra circa un mese e mezzo: le offerte per i lavori dovranno arrivare entro le 18 di venerdì 28 settembre 2018. L’apertura delle buste con l’analisi delle offerte si terrà invece martedì 2 ottobre 2018, alle 10, quando la commissione giudicatrice si riunirà a Grassobbio negli uffici della Sacbo (la società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio).

Chi presenterà l’offerta per il cantiere dovrà anche indicare le parti dei lavori che intende subappaltare nei limiti del 30% dell’importo complessivo del contratto. Se non lo farà, il subappalto sarà vietato.

https://bergamo.corriere.it/notizie...lo-3ff7fd12-9b24-11e8-935d-1b6371349412.shtml
 
Spero che amplino la zona controllo passaporti in arrivo... aperta solamente quattro anni fa ma ormai diventata insufficiente (e senza varchi automatici che potrebbero agevolare il flusso).
 
Intanto ho scoperto che finalmente hanno rifatto i cessi al primo piano imbarchi vicino al cambiavalute.
Erano, come sempre, estremamente sporchi, ma avevano una configurazione particolare: non c'era una divisione maschi/femmine per stanza, ma ognuna delle due stanze aveva due troni per le femminucce, due troni per i maschietti e uno per i disabili, mentre i lavandini erano unisex.
 
Manutenzione aerei Ryanair - Orio, inaugurato secondo hangar
Inaugurato giovedì 15 novembre il nuovo hangar officina per la riparazione dei motori e dei carrelli dei Boeing della compagnia irlandese, il primo è operativo dal 2016.
Seas ha inaugurato giovedì 15 novembre, il secondo hangar di manutenzione degli aeromobili della flotta Ryanair che affianca quello già esistente, inaugurato a ottobre 2016. La baia del nuovo hangar sarà dedicata principalmente alla campagna dei cambi motori e carrelli dei velivoli 737-800. Sono stati allestiti anche uffici e magazzini con i materiali aeronautici delle attività di manutenzione previste.
I lavori di ristrutturazione del preesistente hangar, il primo ad essere stato costruito sul sedime aeroportuale e a lungo utilizzato da altro operatore aeronautico, hanno permesso di adattare la volumetria alle esigenze e caratteristiche dei programmi di manutenzione affidati a Seas e sono stati realizzati a tempo di record dalla ditta Milesi di Bergamo.
«Siamo felici di annunciare che il primo aeromobile 737-800 farà il suo ingresso nel nuovo hangar la sera del 15 novembre, per essere sottoposto al programma manutentivo previsto» – ha dichiarato Alessandro Cianciaruso, amministratore delegato Seas
Intanto continuano nell’hangar 1 le attività di check manutentivo di tipo A, la cui programmazione da 5 giorni settimanali a 7 giorni su 7.
https://www.ecodibergamo.it/stories...otoorio-inaugurato-secondo-hangar_1294529_11/
 
Treno per aeroporto di Bergamo pronto a fine 2023

(Teleborsa) - Il collegamento ferroviario con l'aeroporto di Bergamo sarà pronto per dicembre 2023. Questa l'indicazione emersa a margine della presentazione del piano di investimento RFI per la Lombardia, presentato a Milano. L'opera avrà un costo totale di 110 milioni di euro, di cui 8 già finanziati, e altri 102 che dovranno rientrare nelle risorse aggiuntive da ricavare nel contratto di programma 2018-2019.

Il tracciato di 5 km tra lo scalo ferroviario di Bergamo e l'aerostazione si avvia alla fase di progettazione, che dovrebbe concludersi nel 2020. La stazione ferroviaria aeroportuale sarà a tre binari. L'aeroporto di Bergamo Orio al Serio sarà raggiungibile da Milano in un'ora e ciò faciliterà la connessione con Malpensa.

In Italia gli aeroporti collegati alla rete ferroviaria sono Fiumicino, Malpensa, Torino, Trieste, Cagliari, Palermo e, con un people mover (sistema di trasporto automatico in sede propria), Pisa e prossimamente Bologna.



Ferrovie, il treno per Orio al Serio ci sarà dal 2023 (ma il raddoppio si ferma a Bergamo)

Tante le notizie riguardanti il futuro delle ferrovie attorno al nodo di Bergamo.

Partiamo dal raddoppio, che anche se la tratta interessata nominalmente continua a essere la Ponte San Pietro-Montello, è evidente che ormai la decisione è di fermarlo a Curno; qui c'è anche un problemi di costi.
Per realizzare il raddoppio serviranno 170 milioni solo per la prima fase, cioè il raddoppio fra Curno e Bergamo più il potenziamento tecnologico del tratto Bergamo-Montello.Questa notizia è stata tratta dall'edizione online del Corriere di Bergamo.I lavori inizieranno nel giugno 2021 per terminare nel marzo 2024, aumentando il numero di treni l’ora da sei a dieci.

Una situazione sicuramente migliore è quella fra Bergamo e Orio.

Qui i lavori inizieranno a marzo 2021 e il primo treno passerà a dicembre 2023.
Sono previsti 10 minuti per andare dall’aeroporto a Bergamo e un’ora intera per scendere a Milano Centrale.Il ponte di Calusco, invece, riaprirà a fine marzo intanto per il traffico ciclopedonale, mentre a dicembre 2019 dovrebbe essere il momento delle auto e infine a novembre 2020 ricominceranno a passare i treni. Costo del ripristino: 21,6 milioni.Le stesse Ferrovie hanno allo studio un tracciato e un progetto per la realizzazione di una nuova struttura che consentirà il raddoppio della linea ferroviaria.

http://www.ferrovie.info/index.php/...a-dal-2023-ma-il-raddoppio-si-ferma-a-bergamo
 
Poco piu' di 2 anni dall'inizio lavori all'inaugurazione mi sembrano inverosimili per l'Italia.

Inoltre ho qualche perplessita' sulla competitivita, con 1h di percorrenza da Mi, superiore a quella dei bus che tra l'altro verosimilmente dovrebbero garantire frequenze molto piu' elevate dei treni...se li metteranno perche' l'esercizio e' un altro paio di maniche.
 
Poco piu' di 2 anni dall'inizio lavori all'inaugurazione mi sembrano inverosimili per l'Italia.

Inoltre ho qualche perplessita' sulla competitivita, con 1h di percorrenza da Mi, superiore a quella dei bus che tra l'altro verosimilmente dovrebbero garantire frequenze molto piu' elevate dei treni...se li metteranno perche' l'esercizio e' un altro paio di maniche.


E' sempre stato chiaro che non si sarebbe trattato di un servizio dedicato ma del semplice prolungamento degli attuali Milano Centrale-Treviglio-Bergamo e Milano Porta Garibaldi-Carnate-Bergamo all'aeroporto sfruttando il tempo di inversione attuale a Bergamo.
Quindi si avrà un ottimo servizio a mio parere a costo praticamente zero.

Il tempo di percorrenza sarà assolutamente competitivo con l'autobus e comunque non soggetto al traffico autostradale.

Ma il più grande vantaggio del collegamento diretto con BGY sarà che verranno servite direttamente ed in maniera cadenzata Monza, Lambrate, Treviglio e i nodi di Carnate e Pioltello con evidenti benefici ed effetto rete.

A mio avviso ci starebbero benissimo anche i Lecco-Bergamo che consentirebbero di raggiungere la Valtellina da BGY con una sola coincidenza immediata.

Nel mondo dei sogni ci potrebbe anche stare un collegamento BGY-Bergamo-Carnate-Seregno-Saronno-Busto FN-MXP. 3/4 coppie al giorno in orari strategici consentirebbero di creare un collegamento interessante su infrastrutture già esistenti ed in alcuni casi (Carnate-Seregno) praticamente inutilizzate.