737 Ukraine International Airlines abbattuto dopo il decollo a IKA


East End Ave

Utente Registrato
13 Agosto 2013
8,872
3,761
su e giu' sull'atlantico...
Come detto da altri in precedenza, l’idea di usare FR24 (o parenti), è semplicemente assurda. In un teatro di guerra assumere di avere un collegamento ad internet ad un servizio che non offre alcuna garanzia di continuità, per di più gestito da un’entità di una nazione alleata col tuo nemico, non è un’idea brillante.
Allora si potrebbe usare una stazione portatile, esattamente come quelle che si mettono in casa per mandare a FR24 o Flightaware i dati, hanno pure un’interfaccia locale molto comoda, o comunque un software equivalente realizzato ad hoc. No, non si può perché ADS-B, per come è pensato, è collaborativo e non autenticato. Vuol dire che funziona quando tutti fanno del loro meglio perché ciò avvenga e anche quando questo accade l’informazione ottenuta richiede di fare cieco affidamento sulla buona volontà dei partecipanti. L’apparato a bordo ha un identificatore univoco (3 byte) che è scritto di norma nel dispositivo: questo viene poi associato, dal punto di vista burocratico, all’identificazione della macchina, ad esempio 30-05-6C oggi è I-RRSS e 89-40-6E è associato a G-FA019. Ho scritto oggi perché uno dei problemi è che non sempre, soprattutto in certe aree del pianeta, viene mantenuta un’informazione “fresca”. Quando un aereo viene dismesso il suo apparato può essere reciclato e utilizzato su un’altra macchina, oppure la stessa macchina può cambiare identificazione (venduta, leasing, …). Per ovviare al primo problema alcuni trasponder hanno una scheda, tipo una “SIM”, fisicamente collegata all’aereo. Quando si rimuove il trasponder la scheda rimane sulla macchina, e installando il dispositivo su un’altra macchina sarà necessario inserire la scheda legata a quest’ultima. Quelli senza scheda esterna di norma sono programmabili, ma di nuovo sono richieste volontarietà ed efficienza. In sostanza l’assegnazione deli ID richiede una buona dose di precisione, burocrazia e collaborazione.
Poi ci sono i velivoli militari: valgono le regole di cui sopra ma se ne aggiunge una per la quale di norma gli ID degli aeroplani vengono ruotati regolarmente tra le macchine, in modo da non dare informazioni gratuite al nemico sulla dislocazione delle proprie forze. Così un tanker a Offutt domani è un AWACS a Geilenkirchen. In breve, chiunque può impostare un ID sul proprio trasponder e fingersi qualcun altro, per errore o volontariamente.
In ultimo, non essendo la comunicazione autenticata, chiunque può mettere in aria segnali ADS fuffati, facendo comparire velivoli sugli schermi di chi usasse tracker ADS. È un problema conosciuto e discusso da tempo. Se da un lato le strutture di terra più complesse possono provare a porre argine a questo problema impiegando tempo e risorse, i dispositivi imbarcati (che ricevono passivamente i segnali ADS per varie funzioni) non sono sufficientemente sofisticati. Immagino sia lo stesso per i dispositivi embedded in piattaforme tipo quella che ha lanciato l’ordigno di cui parliamo, essendo che di norma è richiesta la collaborazione di diverse stazioni per stabilire l’integrità di un segnale.
Riassumendo si potrebbe non avere l'informazione dall'ADS, e nel caso ci fosse potrebbe facilmente essere falsificata.
Infine la “coordinazione” col controllore dell’area: questo di nuovo assume che non si siano situazioni critiche in corso, dal momento che obbliga a fidarsi ciecamente di quello che si trova dall’altra parte della cornetta che, a meno di procedure specifiche non utilizzate in ambito civile, potrebbe essere chiunque.
Grazie anche da parte mia; per chiudere il discorso, come dice I-DAVE, era evidente (!) che nessuno pensasse che il soldatino col dito sul grilletto o l’ufficialetto sulla sua poltrona stessero lí a controllare su FR24...
Doveva essere altrettanto evidente che il riferimento era a sistemi che anche in ambito militare (soprattutto!!!) dovrebbero essere assolutamente in grado di fornire in tempo reale gli stessi identici dati ai militari stessi.
Non credo che a Grosseto o Gioia del Colle lancino scramble o missili per ogni aereo che gli passasse sopra la testa no?
Ergo sanno benissimo cosa gli voli nei dintorni e anche oltre; perché gli iraniani no?
 

vipero

Utente Registrato
8 Ottobre 2007
6,165
2,113
.
La domanda che mi pongo io è: potrebbe esserci stato qualcos'altro che ha attivato o allertato la difesa aerea, in una zona dove quotidianamente passa il traffico civile?
Tirargli due missili significa proprio la volontà di abbattere un obiettivo ritenuto pericoloso.
 

enrico

Amministratore AC
Staff Forum
30 Gennaio 2008
15,819
1,241
Rapallo, Liguria.
La domanda che mi pongo io è: potrebbe esserci stato qualcos'altro che ha attivato o allertato la difesa aerea, in una zona dove quotidianamente passa il traffico civile?
Tirargli due missili significa proprio la volontà di abbattere un obiettivo ritenuto pericoloso.
Domanda assolutamente sensata.
 

enzomatto

Bannato
Utente Registrato
20 Giugno 2018
305
80
La domanda che mi pongo io è: potrebbe esserci stato qualcos'altro che ha attivato o allertato la difesa aerea, in una zona dove quotidianamente passa il traffico civile?
Tirargli due missili significa proprio la volontà di abbattere un obiettivo ritenuto pericoloso.
Vedo e rilancio: magari qualche bel drone passato apposta per far fare una figuraccia agli iraniani?
 

nicolap

Amministratore AC
Staff Forum
10 Novembre 2005
29,125
1,201
Roma
La domanda che mi pongo io è: potrebbe esserci stato qualcos'altro che ha attivato o allertato la difesa aerea, in una zona dove quotidianamente passa il traffico civile?
Tirargli due missili significa proprio la volontà di abbattere un obiettivo ritenuto pericoloso.
Credo tu abbia centrato il punto, dopo fiumi di fantasie. I TOR-1 non sono solitamente posti a difesa di IKA, e con ogni probabilità non stavano in alcun modo operando a difesa dello scalo della capitale. I TOR-1 sono strumenti di protezione mobile, solitamente impiegati per seguire gli obiettivi che proteggono.
 

enrico

Amministratore AC
Staff Forum
30 Gennaio 2008
15,819
1,241
Rapallo, Liguria.
Vedo e rilancio: magari qualche bel drone passato apposta per far fare una figuraccia agli iraniani?
Questi commenti, per cortesia, li possiamo evitare?

Piuttosto, il 737 se non vado errato dal grafico di FR24 risultava aver compiuto una virata a destra prima di sparire dai radar. Non potrebbe essere che realmente abbia avuto un problema tecnico per cui abbia invertito la rotta, e dunque ne abbia assunto una, nuova, percepita come "aggressiva"?
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,955
1,942
La domanda che mi pongo io è: potrebbe esserci stato qualcos'altro che ha attivato o allertato la difesa aerea, in una zona dove quotidianamente passa il traffico civile?
Tirargli due missili significa proprio la volontà di abbattere un obiettivo ritenuto pericoloso.
Nella totale inattendibilità dimostrata dalle fonti ufficiali iraniane, se ci fosse stata una "scusa" sensata per tirare due missili probabilmente l'avrebbero già abbondantemente sbandierata.
 

nicolap

Amministratore AC
Staff Forum
10 Novembre 2005
29,125
1,201
Roma
Nella totale inattendibilità dimostrata dalle fonti ufficiali iraniane, se ci fosse stata una "scusa" sensata per tirare due missili probabilmente l'avrebbero già abbondantemente sbandierata.
Non necessariamente. Perchè fornire informazioni su aspetti magari riservati?
 

OneShot

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
31 Dicembre 2015
4,193
3,658
Paris
Questi commenti, per cortesia, li possiamo evitare?

Piuttosto, il 737 se non vado errato dal grafico di FR24 risultava aver compiuto una virata a destra prima di sparire dai radar. Non potrebbe essere che realmente abbia avuto un problema tecnico per cui abbia invertito la rotta, e dunque ne abbia assunto una, nuova, percepita come "aggressiva"?
Leggendo in giro vari commenti, sembra che quel volo utilizzasse sovente due differenti rotte (credo si intenda SID che portano a due aerovie diverse): una dritto per dritto e l'altra con ampia virata. Per quanto si possa essere in situazione di emergenza, prima di fare un 180 in uno spazio aereo piuttosto trafficato come in un'area terminale, un colpo di telefono al controllore glielo fai. E apparentemente, non vi è stato nessun distress message.
 

NoEmptyElse

Utente Registrato
1 Giugno 2014
450
5
BS
Quindi, per tirare una prima sommaria conclusione, non ci sono al momento tecnologie che consentono di evitare errori disastrosi.
Esistono i sistemi IFF (Id Friend or Foe) che permettono di identificare un oggetto (non necessariamente volante) come amico. La non identificazione come amico solitamente implica nemico, e in uno scenario di guerra ha un senso.
Chiaramente nessun velivolo commerciale è dotato di xpndr IFF. Non conosco la batteria che ha sparato ma immagino che un IFF ce l'abbia, tuttavia nel caso di specie un nemico infiltrato e un 737 certamente vengono presi uno per l'altro.
 

Massimo76

Utente Registrato
25 Maggio 2016
3
0
Buonasera,

considerando che trovo alquanto inverosimile un cosi marcato e catastrofico errore di interpretazione, sia esso umano o legato a fattori tecnologici, in virtù dell'alta affidabilità dei sistemi di allarme, tracciamento ed identificazione militari, unitamente all'alto livello di aderenza alle procedure in ambito aeronautico e ancor più marcatamente in ambito militare, sono portato a sospettare che nell'area fosse in corso un'azione di disturbo volta ad alterare il corretto funzionamento dei sistemi di difesa aerea operanti, in altre parole un'attività EW di guerra elettronica che possa in qualche modo aver indotto i sistemi automatici di identificazione della batteria di TOR-M1 a lanciare su di un bersaglio artatamente reso ostile, o addirittura verso un bersaglio inesistente, ma in traiettoria con il 737.
 

NoEmptyElse

Utente Registrato
1 Giugno 2014
450
5
BS
Tirargli due missili significa proprio la volontà di abbattere un obiettivo ritenuto pericoloso.
Il mio istruttore di tiro (pistola, no missili) diceva che se hai assunto la risoluzione di sparare a qualcuno, allora devi sparare almeno 2 volte.
Secondo me, escludendo che qualcuno sia rimasto col bottone premuto e sia partita una raffica come nei videogame, e assumendo il video veritiero
1. identifichi il bersaglio come pericoloso
2. spari un missile
3. il bersaglio è ancora in volo più o meno stabile dopo mezzo minuto
4. vai al punto 2

In generale sarebbe bello avere un'analisi delle scatole per vedere come/quali/in che ordine i sistemi abbiano ceduto.
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,955
1,942
Il mio istruttore di tiro (pistola, no missili) diceva che se hai assunto la risoluzione di sparare a qualcuno, allora devi sparare almeno 2 volte.
Secondo me, escludendo che qualcuno sia rimasto col bottone premuto e sia partita una raffica come nei videogame, e assumendo il video veritiero
1. identifichi il bersaglio come pericoloso
2. spari un missile
3. il bersaglio è ancora in volo più o meno stabile dopo mezzo minuto
4. vai al punto 2

In generale sarebbe bello avere un'analisi delle scatole per vedere come/quali/in che ordine i sistemi abbiano ceduto.
E' anche pensabile una procedura operativa che preveda di mettere in aria due missili a distanza di 30 secondi/1 minuto, in modo da intercettare le eventuali manovre evasivi a seguito del primo lancio.
Ma siamo totalmente nel campo delle ipotesi "tirate là", a confronto il toto rotte mensile è un esercizio scientifico.
 

I-DILA

Utente Registrato
4 Giugno 2007
753
36
bergamo.
Buonasera,

considerando che trovo alquanto inverosimile un cosi marcato e catastrofico errore di interpretazione, sia esso umano o legato a fattori tecnologici, in virtù dell'alta affidabilità dei sistemi di allarme, tracciamento ed identificazione militari, unitamente all'alto livello di aderenza alle procedure in ambito aeronautico e ancor più marcatamente in ambito militare, sono portato a sospettare che nell'area fosse in corso un'azione di disturbo volta ad alterare il corretto funzionamento dei sistemi di difesa aerea operanti, in altre parole un'attività EW di guerra elettronica che possa in qualche modo aver indotto i sistemi automatici di identificazione della batteria di TOR-M1 a lanciare su di un bersaglio artatamente reso ostile, o addirittura verso un bersaglio inesistente, ma in traiettoria con il 737.
Qui però (intendo in generale non sul forum) occorre che sia chiarito il presupposto: le tecnologie in uso per colpire oggetti volanti sono in grado o meno di distinguere un aereo civile?

Sembrava di no (di fronte alla minaccia il dispositivo militare è cieco e il militare umano non ha tempo né modo di discernere perché deve seguire le proprie priorità) ma se invece è si per l'industria della aviazione civile cambia tutto.

Perché un conto è l'errore tecnico o umano (cui si ovvia in astratto e che produce un certo livello di rischio) altro conto è l'ineluttabilità, cui si ovvia solo non esponendosi al fattore di rischio indeterminabile (ossia non volando in teatri di tensione).

Io sono solo un semplice conoscitore della teoria del rischio, non ho la più pallida idea di come funziona un lanciamissili. Avevo capito che pensare anche solo a distinguere un aereo civile con la tecnologia attuale è da serie Netflix, però è fondamentale capire questa questione, anche solo perché le conseguenze in termini pianificatori del c.d. sistema dei rimedi, di stima e allocazione del rischio, di assicurazione dello stesso, cambiano radicalmente.

Mi spiego: esiste una tecnologia, se ne convenziona l'uso (come si convenziona il non uso di certe tecnologie) si verifica l'effettività della convenzione, si pianifica di conseguenza.

Non esiste una tecnologia, allora di tratta solo di pianificare come stare alla larga dal rischio.

Per farla semplice.
 

I-DILA

Utente Registrato
4 Giugno 2007
753
36
bergamo.
Molto interessante. Complimenti per la chiarezza.

Approfitto per una domanda: in due occasioni affermi che gli armamenti convenzionali dell'Iran sono obsoleti.

Il che, da profano, era ciò che avevo dedotto io dal mero fatto che un missile abbia abbattuto un aereo civile appena decollato dall'aeroporto della capitale. Mi è sembrato nei tuoi interventi qui, invece, che avessi precisato che questo sistema da cui è originato l'incidente sia uno standard attuale.

Torno a dire che questo aspetto è dirimente.

Il rischio è originato dall'uso di tecnologia obsoleta oppure la migliore tecnologia disponibile è quella del caso di specie.

Le conseguenze sono completamente diverse.

Nel primo caso occorre mettere al bando tale tecnologia pericolosa ed evitare alcune zone ove continuera' ad essere presente tale tecnologia obsoleta.

Nel secondo caso, come detto, c'è poco da fare se non evitare di volare per evitare il rischio impossibile da gestire.