Alitalia: Air France pronta a salire al 50%


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Appena letto un commento firmato Fiona Petito all'articolo con l'intervista a Walsh:

Dai commenti a http://www.corriere.it/economia/13_...ta_19c19404-2758-11e3-94f0-92fd020945d8.shtml

Il commento è il più votato, da 31 persone. Ora non so quanta verità ci possa essere nella congettura di Fiona, ma non è purtroppo una congettura particolarmente originale. Nella percezione di tanti italiani, l'Alitalia è quella compagnia aerea in cui tutti o quasi quelli con cui hai a che fare hanno l'accento romanesco, e sono stati piazzati là da qualche parente o amico politico romano. Io uso poco Alitalia perché volo perlopiù tra Londra, la Sicilia ed Istanbul, e dato che Alitalia si tiene perlopiù fuori dal mercato P2P da e per gli aeroporti siciliani, è abbastanza inconsueto che possa avvalermi dei sui servizi, ma pur non essendo il mio caso, ho perso il conto delle persone che mi hanno raccontato che non volano Alitalia per la percezione che descrivevo prima. Bisogna purtroppo fare i conti con la realtà, Alitalia se volesse veramente riprendersi dovrebbe fare in modo di cambiare quella percezione, e per farlo non credo ci siano molte altre strade rispetto a quello di una profonda ristrutturazione della struttura dei costi, di qualunque ordine o grado. Per sopravvivere, Alitalia deve poter fare concorrenza sul prezzo a Ryanair, con tutto quello che ne consegue, altrimenti mi pare improbabile che possa riuscire a sopravvivere.

A me non risulta un fallimento El Al. Semmai un periodo di amministrazione controllata e un risanamento condotto da un manager illuminato.

Riguardo i commenti della signora, denso di luoghi comuni, posso solo dire che a me non mi raccomandò proprio nessuno in entrambe le compagnie presso cui ho lavorato.

In fatto di arroganza, parliamo anche della protervia del pax italico riguardo i bagagli a mano oversized. Protervia quasi solo domestica, che caso strano all'estero si smorza come per incanto....
 
Il commento è il più votato, da 31 persone. Ora non so quanta verità ci possa essere nella congettura di Fiona, ma non è purtroppo una congettura particolarmente originale. Nella percezione di tanti italiani, l'Alitalia è quella compagnia aerea in cui tutti o quasi quelli con cui hai a che fare hanno l'accento romanesco, e sono stati piazzati là da qualche parente o amico politico romano. Io uso poco Alitalia perché volo perlopiù tra Londra, la Sicilia ed Istanbul, e dato che Alitalia si tiene perlopiù fuori dal mercato P2P da e per gli aeroporti siciliani, è abbastanza inconsueto che possa avvalermi dei sui servizi, ma pur non essendo il mio caso, ho perso il conto delle persone che mi hanno raccontato che non volano Alitalia per la percezione che descrivevo prima. Bisogna purtroppo fare i conti con la realtà, Alitalia se volesse veramente riprendersi dovrebbe fare in modo di cambiare quella percezione, e per farlo non credo ci siano molte altre strade rispetto a quello di una profonda ristrutturazione della struttura dei costi, di qualunque ordine o grado. Per sopravvivere, Alitalia deve poter fare concorrenza sul prezzo a Ryanair, con tutto quello che ne consegue, altrimenti mi pare improbabile che possa riuscire a sopravvivere.

Se Alitalia volasse dalla Sicilia a Londra facendoti pagare un prezzo ragionevole, per te sarebbe un problema prenderla sapendo che il personale parla romanesco e probabilmente è stato piazzato li da un parente?
 
Qualche mio intervento di ieri ha sollevato delle reazioni ma mi permetto di avanzare nuovamente l'ipotesi che dietro AZ ci sia qualche realtà che siè già mossa da tempo ed in silenzio; potrebbe essere EY (probabile), CDP (possibile) ma io punto su Aeroflot di cui non parla nessuno.

Io invece punto convinto due euro sul Prof. Fabio Scaccia da Ferentino.
L'altra volta hanno prevalso i poteri forti, ma stavolta no pasaran!
 
Ma figuriamoci se EY va a litigare con AF per la bella faccia di AZ ... però .. visto che l'unico segmento di mercato dove si guadagna è il LR ..AF vule castrare per sempre AZ negandogli ulteriori 6 WB che porterebbero la flotta AZ ad avere un numero decente di WB .... EY che ha il focus su altre zone mondiali non credo farebbe ciò ... ecco perchè secondo me c'è un abisso tra l'essere sotto il tallone di AF piuttosto che di EY ..

Italo, ma sei tu? Dimmi di sì, ti prego!
 
La professionalitá non è un valore. All'estero, se non sei professionale non ti assumono o ti licenziano.
Tanto per fare un esempio, forse CAI ha fatto delle selezioni per scegliere i suoi piloti?

East End Ave
quanto conta la professionalità dei dipendenti nelle sforbiciate delle ristrutturazioni l'abbiamo visto benissimo nel 2009, tanto del meglio fuori, tanto del peggio dentro.
Quello che è stato misurato sono stati solo il luogo ed il settore di impiego ed un asettico calcolo anagrafico/previdenziale, oltre alla mera anzianità.
Solo alcuni sono stati "scelti", si trattava dei sindacalisti delle sigle firmatarie che dovevano comunque rimanere in servizio per poter continuare a firmare.

Mi ricollego al post di JobHunter qualche tempo fa. Caro JH quando parli di diritto dimostri di avere la memoria, saggiamente, corta.

Non sono uso farmi dare del bugiardo impunemente, per togliersi ogni dubbio basta leggersi il Lodo Letta.
Grazie a quello circa 200 miei colleghi detentori delle più alte professionalità presenti in azienda sono stati buttati fuori, chi subito, chi dopo uno o due contratti a termine dato che era impossibile continuare le operazioni senza il loro supporto, colpevoli del solo fatto che la loro anzianità previdenziale sommata alla loro anagrafica consentiva un ipotetico passaggio in quiescenza nel settennato.
Questo si è poi rivelato meno certo grazie alla Fornero, stesso discorso anche in numerosi altri settori, aa/vv, scali, manutenzione ecc...ma stiamo andando fuori tema, il sunto è che la capacità professionale dei singoli non è stata minimamente presa in considerazione nello stabilire chi fuori e chi dentro.

Con il mio post volevo solo dire che io , almeno , non ho rubato il posto a nessuno .
Non ho fatto il salto della quaglia come altri ..... Basta vedere la lista d'anzianità .
Se sono dentro non devo dire grazie a nessuno...

Praticamente quello che ANPAC ha fatto per una vita........

Se questo calcolo è asettico, e presumibilmente ideato per non penalizzare chi non aveva i requisiti pensionistici rispetto a chi invece li aveva, mi spieghi come mai ci sono persone che pur avendo maturato la pensione nel 2008 ancora lavorano li da te?

Nessuno ha rubato niente a nessuno, ci mancherebbe. Pero da qui a parlare di diritti quando sai benissimo che sei stato assunto solo per il tuo TR sovvertendo la legge solo perche due sindacati si sono accordati con l'azienda, ce ne passa.
La prossima volta, nei tuoi post, evita parole come "diritto" e "anzianitá" e vedrai che mi sto zitto.

È sacrosanto che io sia rientrato per il TR , ma ci sono svariati " colleghi" , passami il termine che dopo un mese o due di cassa proveniendo dal 80, sono passati sul 320.....
Mi spiace aver urtato i tuoi sentimenti ma forse te la stai prendendo con la persona sbagliata.

Sono passati la bazzecola di 5 (sottolineo CINQUE) anni dall'ultimo inspiegabile miracolo ufficialmente riconosciuto come tale dalla chiesa, ovvero il mistero dell'esistenza odierna di un'entità chiamata Alitalia neln panorama del trasporto aereo mondiale. Trattasi di fenomeno paranormale a prescindere.

La cosa sconvolgente che traspare agli occhi dell'uomo medio della strada, means la stragrande maggioranza silenziosa e non iscritta dei nostri lettori, è che, ancora oggi, attuali ed ex dipendenti naviganti della società, davanti alla prospettiva concreta di un fallimento bis, invece che prendere atto del momento disperato di AZ e proporre soluzioni, non trovino di meglio da fare che rinfacciare a tizio che lui è stato assunto al posto che per diritto sindacal-divino sarebbe spettato al cugino di terzo grado in seconde nozze della suocera della zia della sorella acquisita, e che anche caio è passato dal pilotare aerei di carta allo space shuttle senza motivo.

Continuate così che tra meno di un attimo vi troverete a punzecchiarvi non qui, ma di persona sulla scalinata di Piazzale Clodio.
 
Appena letto un commento firmato Fiona Petito

ha dimenticato di dire che quando ti butti in acqua senti freddo ma poi ti abitui, e soprattutto che oggi ormai non ce la si fa ad arrivare alla 4° settimana, per il resto ha la stessa percezione e gli stessi pensieri del fruttarolo sotto casa, che però non solo non vola alitalia, per coerenza non vola con nessuno...
 
Ieri i voli hanno volato regolari e quelli in arrivo di prima mattina a FCO sono sostanzialmente in orario.

IMHO è una bufala.
 
Buongiorno a tutti e grazie per avermi ospitato in questo fol.
Premetto che non ho una specifica esperienza in tema di aviazione, tuttavia posseggo una certa dimestichezza con i numeri e sono rimasto particolarmente perplesso nel leggere alcuni commenti sui recenti conti di cai.
Effettivamente il conto economico al 30 giugno fa paura, però quando la discussione si sposta sulla parte patrimoniale e sui debiti, l'affermazione di molti secondo cui la società sarebbe prossima al fallimento mi pare quanto meno forzata.
Va ricordato che, al netto del prestito convertibile che è sostanzialment equity, l'indebitamento netto al 30.6.13 ammonta a circa 850 mln, importo inferiore al debito al 30 giugno dell'anno precedente. In pratica, nel periodo giugno 2012 / giugno 2013 la società ha bruciato cassa pari al prestito convertibile (95 mln) e non per 300 mln come da molti viene scritto, anche dai giornalisti.
Peraltro a fronte di un debito netto di 850 mln, la società ha poste attive quali una recente flotta e pregiati slot, asset che presumibilmente valgono molto di più del passivo. Chi dovesse comprare tali asset da un ipotetico fallimento sarebbe costretto a pagare molto di più dell'attuale debito in pancia a cai. Il che induce a ritenere che parlare di imminente fallimento è piuttosto ridicolo.
Giusto per fare paragoni, quando la vecchia la ha portato il libri in tribunale aveva debiti per circa 3000 mln, mentre i suoi asset, rappresentati per lo più da una flotta obsoleta, sono stati pagati da cai 1.052 mln. A questa somma vanno poi aggiunti i 750 mln pagati per Airone. In pratica CAI aveva pagato 1.800 mln per avere meno di quanto ha adesso.

Prevedibilmente, con l'implementazione del piano Del Torchio, l'erosione di cassa si ridurrà sensibilmente rispetto ai 95 mln dell'anno precedente. Trattasi di cifre veramente irrisorie da racimolare con il sostegno del "sistema". Restiamo poi sempre l'ottava economia del mondo.
Per contro credo che i francesi non potranno mai permettersi di lasciarsi sfuggire alitalia e, con l'imminente scadenza del diritto di prelazione, la loro posizione negoziale si complcherà alquanto.
In conclusione, a mio avviso òper una volta benissimo ha fatto il “sistema italia” a decidere di mettere un ulteriore cip per scavalllare la data del 27 ottobre e vedere come va il nuovo piano, seppoi arrivasse anche un aiutino dalla discesa del prezzo del petrolio tanto meglio.
Non vorrei essere frainteso per le mie considerazioni finali: non penso che Alitalia Cai debba essere tutelata, però il flusso intercontinentale diretto verso i notri aroporti assolutamente sì, tutela che non potrebbe mai avvenire attraverso una resa incondizionata ai francesi (leggaas acquisizione maggoranza attraverso sottoscrizione inoptato)
 
Sono passati la bazzecola di 5 (sottolineo CINQUE) anni dall'ultimo inspiegabile miracolo ufficialmente riconosciuto come tale dalla chiesa, ovvero il mistero dell'esistenza odierna di un'entità chiamata Alitalia neln panorama del trasporto aereo mondiale. Trattasi di fenomeno paranormale a prescindere.

La cosa sconvolgente che traspare agli occhi dell'uomo medio della strada, means la stragrande maggioranza silenziosa e non iscritta dei nostri lettori, è che, ancora oggi, attuali ed ex dipendenti naviganti della società, davanti alla prospettiva concreta di un fallimento bis, invece che prendere atto del momento disperato di AZ e proporre soluzioni, non trovino di meglio da fare che rinfacciare a tizio che lui è stato assunto al posto che per diritto sindacal-divino sarebbe spettato al cugino di terzo grado in seconde nozze della suocera della zia della sorella acquisita, e che anche caio è passato dal pilotare aerei di carta allo space shuttle senza motivo.

Continuate così che tra meno di un attimo vi troverete a punzecchiarvi non qui, ma di persona sulla scalinata di Piazzale Clodio.

Se per ottenere miracoli fosse stato necessario fare regali, credo che i miracoli sarebbero cosa molto piu' comune di quanto accade. AZ e' stata regalata, perdendo pezzi, personale e dignità, col contorno di piu' importanti regalie ad ogni coraggioso.

E' effettivamente strano che i 14000 non stiano marciando verso gli Champs Elysees con le vesti stracciate, cenere sul capo offrendo meta' del loro stipendio e meta' di loro stessi pur di salvare i denari dei capitani e l'azzeramento di prospettive di crescita dell'azienda; del resto e' l'accento che ha danneggiato le potenti ambizioni aziendali, o la risposta colorita al pax amputato di un unghia.

Ancor piu' strano che loro, sapendo che tra un LAI e un CAI son passati anche regali sotto forma di certezza del posto a sindacalari e fratellienipotidi, se ne stiano rammaricando ora che forse vedranno ripetersi la stessa pietosa scena.

Strani questi volanti, una specie sconosciuta e rara, tutta da sopprimere a tonni in faccia. ;)
 
Buongiorno a tutti e grazie per avermi ospitato in questo fol.
Premetto che non ho una specifica esperienza in tema di aviazione, tuttavia posseggo una certa dimestichezza con i numeri e sono rimasto particolarmente perplesso nel leggere alcuni commenti sui recenti conti di cai.
Effettivamente il conto economico al 30 giugno fa paura, però quando la discussione si sposta sulla parte patrimoniale e sui debiti, l'affermazione di molti secondo cui la società sarebbe prossima al fallimento mi pare quanto meno forzata.
Va ricordato che, al netto del prestito convertibile che è sostanzialment equity, l'indebitamento netto al 30.6.13 ammonta a circa 850 mln, importo inferiore al debito al 30 giugno dell'anno precedente. In pratica, nel periodo giugno 2012 / giugno 2013 la società ha bruciato cassa pari al prestito convertibile (95 mln) e non per 300 mln come da molti viene scritto, anche dai giornalisti.
Peraltro a fronte di un debito netto di 850 mln, la società ha poste attive quali una recente flotta e pregiati slot, asset che presumibilmente valgono molto di più del passivo. Chi dovesse comprare tali asset da un ipotetico fallimento sarebbe costretto a pagare molto di più dell'attuale debito in pancia a cai. Il che induce a ritenere che parlare di imminente fallimento è piuttosto ridicolo.
Giusto per fare paragoni, quando la vecchia la ha portato il libri in tribunale aveva debiti per circa 3000 mln, mentre i suoi asset, rappresentati per lo più da una flotta obsoleta, sono stati pagati da cai 1.052 mln. A questa somma vanno poi aggiunti i 750 mln pagati per Airone. In pratica CAI aveva pagato 1.800 mln per avere meno di quanto ha adesso.

Prevedibilmente, con l'implementazione del piano Del Torchio, l'erosione di cassa si ridurrà sensibilmente rispetto ai 95 mln dell'anno precedente. Trattasi di cifre veramente irrisorie da racimolare con il sostegno del "sistema". Restiamo poi sempre l'ottava economia del mondo.
Per contro credo che i francesi non potranno mai permettersi di lasciarsi sfuggire alitalia e, con l'imminente scadenza del diritto di prelazione, la loro posizione negoziale si complcherà alquanto.
In conclusione, a mio avviso òper una volta benissimo ha fatto il “sistema italia” a decidere di mettere un ulteriore cip per scavalllare la data del 27 ottobre e vedere come va il nuovo piano, seppoi arrivasse anche un aiutino dalla discesa del prezzo del petrolio tanto meglio.
Non vorrei essere frainteso per le mie considerazioni finali: non penso che Alitalia Cai debba essere tutelata, però il flusso intercontinentale diretto verso i notri aroporti assolutamente sì, tutela che non potrebbe mai avvenire attraverso una resa incondizionata ai francesi (leggaas acquisizione maggoranza attraverso sottoscrizione inoptato)

Benvenuto Berioz,
per quanto riguarda la flotta, quanti sono gli aa/mm di proprietà AZ e con alto valore? Credo che la maggioranza della flotta sia di proprietà dei lessor e, perciò, non debba essere considerata come asset aziendale.
 
Benvenuto Berioz,
per quanto riguarda la flotta, quanti sono gli aa/mm di proprietà AZ e con alto valore? Credo che la maggioranza della flotta sia di proprietà dei lessor e, perciò, non debba essere considerata come asset aziendale.

Se non ho capito male la maggioranza della flotta è di AZ che paga leasing ad una propria società l apc12. Altri sono in leasing da apf di toto e altri ancora da cit gecas ecc (tipo gli embraer sono tutti in leasing esterno)

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Benvenuto Berioz,
per quanto riguarda la flotta, quanti sono gli aa/mm di proprietà AZ e con alto valore? Credo che la maggioranza della flotta sia di proprietà dei lessor e, perciò, non debba essere considerata come asset aziendale.

Come premesso non sono un esperto di aviazione ma immagino che se le 150 macchine fossero tutte di proprietà avrebbero un valore di svariati milardi. Per cotro non sarebbe verosimile un debito sulla flotta dichiarato in circa 600 mln al 30 giugno.
Forse ho toppato nell'affermare che gli aerei effettivamente di proprietà valgano più del relativo debito a bilancio e chiedo precisazioni ai più esperti
 
Peraltro a fronte di un debito netto di 850 mln, la società ha poste attive quali una recente flotta e pregiati slot, asset che presumibilmente valgono molto di più del passivo. Chi dovesse comprare tali asset da un ipotetico fallimento sarebbe costretto a pagare molto di più dell'attuale debito in pancia a cai.

Gli slot in Italia non si possono comprare ma sono una concessione temporanea quindi nel caso una compagnia fallisce tornano in capo ad Assoclearence che li riassegna ad altre compagnie che ne fanno richiesta. Quindi il valore degli slot dopo un ipotetico fallimento è zero, altro discorso se invece si compra una compagnia ancora attiva andando a ereditare gli slot da essa posseduti che in questo caso hanno un valore commerciale che può essere notevole a secondo dell' aeroporto e degli orari a cui danno accesso.
 
In fatto di arroganza, parliamo anche della protervia del pax italico riguardo i bagagli a mano oversized. Protervia quasi solo domestica, che caso strano all'estero si smorza come per incanto....

Io ho visto una volta un pax siciliano imporre un materasso (singolo, non matrimoniale) come proprio bagaglio a mano. Se non erro Airone, volo da TPS per Milano. Il problema è che quando arrivò Ryanair, imposero rapidamente e drasticamente l'ordine, e i pax locali vennero educati alla disciplina in men che non si dica. Per quale motivo i vettori italiani non riuscirono a fare altrettanto?
 
Gli slot in Italia non si possono comprare ma sono una concessione temporanea quindi nel caso una compagnia fallisce tornano in capo ad Assoclearence che li riassegna ad altre compagnie che ne fanno richiesta. Quindi il valore degli slot dopo un ipotetico fallimento è zero, altro discorso se invece si compra una compagnia ancora attiva andando a ereditare gli slot da essa posseduti che in questo caso hanno un valore commerciale che può essere notevole a secondo dell' aeroporto e degli orari a cui danno accesso.

Scusate, ho usato impropriamente il termine fallimento ma volevo intendere più in generale "procedura concorsuale" e nell specifico amministrazione straordinaria oppure concordato in continunità.
Il fallimento nella pratica non è possibile, neppure Wind jet è fallita.
 
Stato
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