[TR] United States: from West to East


Bario

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1 Gennaio 2006
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Bari, Puglia.
Eccomi qui a raccontare il mio consueto viaggio estivo. Dopo Russia 2007 ora è il turno, per par condicio, degli eterni rivali del paese sovietico: gli Stati Uniti. Partiamo dagli inizi :D. Verso febbraio inizia a circolare l’idea di visitare le due coste degli Stati Uniti. Dopo aver consultato le varie proposte con i viaggi organizzati decidiamo di andare sul “fai da te”! Ma questo in casa mia questo significa il : “facciamo fare tutto a Dario, tanto lui si diverte” Ovviamente! Con la scusa che io ne capisco di aerei e di viaggi mi mettono a programmare tutto il viaggio….ma se devo essere sincero mi ha fatto solo piacere. Inizio a vedere le varie soluzioni possibili, guardo prima di tutto la nostra cara Alitalia e , caso strano, riusciva a rispondere alle nostre esigenze. Bari-Roma-Los Angeles/Newark-Roma-Bari. Ottimo! Dopo un po’ però iniziano a circolare i dubbi circa la sopravvivenza della nostra compagnia di bandiera sino a luglio e così cerco un’alternativa. Tuttavia Alitalia si vendicherà in seguito per questo tradimento :D :D . Purtroppo dovendo partire da Bari questo significa fare almeno due scali perché solo Alitalia offre il collegamento diretto Italia-USA West Coast. Tuttavia la soluzione che trovo non è affatto male, anzi :P : Bari-Linate-Heathrow-Los Angeles//New York JFK-Roma-Bari. Niente male, infatti se per il resto del gruppo è una noia dover fare uno scalo in più per me assolutamente no. In questo modo potrò provare sia British Airways che American Airlines ma soprattutto transiterò dal vero HUB milanese: Linate :D.

Basta con le chiacchiere e iniziamo con il Trip Report.
Giovedì 3 luglio 2008 . Il nostro viaggio con destinazione Los Angeles ha inizio nel mio amato aeroporto di Palese al banco check-in AirOne. Arriviamo per le 6:00, 50min prima della partenza del nostro volo. Gran parte dei passeggeri sono stati già accettati e noi siamo tra gli ultimi. A bordo eravamo intorno ai 90.

Superati i varchi di sicurezza faccio la mia solita foto panoramica dalla sala imbarchi di BRI. Questa volta niente finger L perché gli ultimi due stand erano inagibili per lavori al piazzale. Ci tocca l’autobus.
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Partenza in orario e arrivo 5 min in anticipo. Al nastro riconsegna bagagli eravamo praticamente gli unici a ritirare i bagagli :D. Mi ha fatto un certo effetto, i nostri bagagli sono arrivati nel giro di 2 minuti. Mi sono dimenticato di dirvi che l’addetta al check-in a Bari non è riuscita a stamparci la carta d’imbarco sino a Los Angeles ma ci ha vivamente consigliato di rifare il check-in a Linate (“ tanto avete 3h di transito”). Una volta terminate le operazioni al check-in ci dirigiamo agli imbarchi ma non possiamo andare al nostro gate perché non c’erano gli addetti al controllo passaporti. Neanche 10 minuti prima che iniziasse l’imbarco finalmente arriva un (1) poliziotto addetto al controllo non solo dei passeggeri del volo BA ma anche l’AerLingus per Dublino che parte poco dopo. Per fortuna arriva un collega e le operazioni si velocizzano.

Ecco il gate
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Finito l’imbarco sull’autobus ci dirigiamo verso il 321. Dall’esterno l’aereo sembra nuovissimo e anche gli interni sono in ottime condizioni. Mi viene assegnato il posto dietro al sedile dell’assistente di volo quindi anche il pitch non è affatto male.

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L’imbarco procede regolare e dopo pochi minuti inizia il rullaggio. Dopo il decollo i motori fanno un bel po’ di rumore di ferraglia :D. Questo rumore abbastanza fastidioso dura sino alla fine della salita, in fase di crociera , per fortuna, si attenua.

Somewhere over Europe!
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Dopo neanche 1h e mezza inizia la discesa verso London Heathrow. Ovviamente non potevamo essere mica così fortunati da avere subito il via libera ma dobbiamo attendere un bel po’ e così facciamo ben 4 circle intorno a Londra. Una volta atterrati LHR si mostra in tutto il suo splendore. Un tripudio del meglio dell’aviazione mondiale. Ci dirigiamo verso il T5, la nuova dimora dei padroni di casa.

British power
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Il T5 è davvero bello, grandi vetrate, superfici ampie e molto luminose.

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Purtroppo il nostro volo per LA non partirà dal T5 ma dal più vecchio T3. Dopo un breve giro nel terminal ci dirigiamo all’area transiti dove ci aspetta un autobus che ci porterà direttamente al Terminal 3. Una volta arrivati troviamo una gradita sorpresa :D…. una fila interminabile per i controlli di sicurezza. Un serpentone che si perdeva a vista d’occhio, un flusso continuo di gente. Per fortuna non ci mettiamo tanto, giusto 40 minuti :D. Alla fine non abbiamo molto tempo da spendere all’interno del terminal e ci dirigiamo direttamente al gate dove dopo minuti inizia l’imbarco per il volo per LA.

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Finalmente a bordo!

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Un po’ di fauna locale a LHR

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Si parteeeeeee

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Una volta superata l’Islanda ci dirigiamo verso la Groenlandia e lo spettacolo al quale assistiamo è davvero mozzafiato.

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Il viaggio prosegue sulla Baia di Hudson passando il Canada scendiamo attraverso Minnesota, Nebraska, Colorado, Nevada e infine California ! ! !

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Ecco infatti un aeroporto che mi è familiare…. Facile capire di quale si tratta!

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Continuiamo ed entriamo finalmente in California. Passiamo su Newport Beach (credo:D)

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Los Angeles stiamo arrivando…

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Finalmente a terra dopo quasi 12 ore di volo!

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Incredibile dopo quasi 24 ore di viaggio è ancora giovedì 3 luglio:D. Prendiamo un taxi e ci dirigiamo nella, desolata, Los Angeles. Sarà che era pomeriggio, sarà che il finesettimana era vicino, sarà che il giorno dopo sarebbe stata festa naziona, ma non si vedeva un’anima viva in giro:D. Bel benvenuto!

Il nostro hotel è situato nel quartiere giapponese a due blocks dalla City Hall.

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Questa è appunto la City Hall

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Los Angeles è stata una grandissima delusione. Una grande metropoli sì ma davvero poco attrattiva. Sarà che durante la nostra, breve, permanenza era festa nazionale ma in giro per le strade del downtown c’erano davvero pochissime persone. Di turisti neanche l’ombra. La metropolitana era pressoché deserta, senza tornelli, senza alcun tipo di controllo…. Saranno tutti onesti a Los Angeles evidentemente :D.

Un po’ di vita, per fortuna, la troviamo verso gli Universal Studios e Hollywood.

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Beverly Hills, la zona delle ville dei VIP americani. Quasi non sembra di stare a Los Angeles.
La bellissima Rodeo Drive.

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El Pueblo de Nostra Signora del Los Angelos…. Il “centro storico” di Los Angeles.

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Questa invece è Santa Monica, la spiagga di Baywatch…. Peccato che quel giorno non ci fosse Pamela a fare da Baywatcher :D :D :D

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Ancora qualche scatto da LA downtwon.

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La bellissima Walt Disney Concert Hall

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Dopo tre giorni a Los Angeles è ora il momento di raggiungere la seconda tappa del nostro viaggio: San Diego. Questa volta niente aerei ma treno! Proviamo il servizio dell’Amtrak che devo dire non è affatto male.

Questa è la Union Station di Los Angels, in tipico mexican old style. Infatti si trova nella zona più antica di Los Angeles che risente molto dell’influenza messicana.

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Enroute to San Diego

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Saliamo Pacific Surfliner che in 2h e mezza ci ha portato nella bellissima San Diego.

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Dopo 3 giorni passati nella desolazione arriviamo in una città solare e piena di vita. Il quartiere più antico della città nuova, il Gaslamp Quarter, è stato completamente ristrutturato negli ultimi anni e le vie sono piene di negozi e ristoranti. San Diego è davvero una città bella, il clima è ottimo, caldo ma con la brezza dell’oceano, ci sono molte spiagge, c’è una marina da diporto davvero grande e ma soprattutto l’aeroporto è davvero in città :D .

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Lo splendido Marriot&Marina. Tutte le principali catene alberghiere hanno un hotel sul “lungomare” di San Diego e questo è certamente il più bello tra questi.
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C’è qualcosa che non va ? :D :D

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Di fronte a San Diego si trova l’isola di Coronado. Da qui si gode di una bellissima vista dello skyline della città. L’isola è costituita principalmente da ville e si può considerare come la zona residenziale di San Diego.

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L’Hotel del Coronado.

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E per finire l’Oceano Pacifico. (tutt’altro che invitante :D )

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Una decina di chilometri fuori il downtown c’è la Old Town che è costituita da un parco storico dove è ricostruito il primo insediamento coloniale della baia di San Diego. Per andarci passiamo praticamente accanto alla pista di SAN.

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Qui ci troviamo nel San Diego Old Town

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La più antica chiesa cattolica della città

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E per finire il Balboa Park che si trova esattamente sul finale pista :D. Insomma in qualsiasi punto di San Diego ti trovi hai sempre aerei che ti passano o sopra o davanti o accanto :D . La mia città ideale :D.

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Se partire da Los Angeles è stato quasi un sollievo da San Diego quasi non volevo più andarmene. Rincuorato dal fatto che prenderò un aereo ci dirigiamo verso SAN. Oggi si vola verso i 45°C di Phoenix con un 320 US Airways. L’aeroporto di San Diego è davvero bello e la cosa che più mi sorprende è che i nastri riconsegna bagagli sono accessibili a tutti. Un po’ diverso dagli standard europei J

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Ecco il gate per Phoenix. Il nostro volo prosegue per Indianapolis. L’aereo fa sentire un po’ i suoi annetti, tuttavia è buono complessivamente.

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Un po’ di fauna locale, l’unica nota negativa è che a SAN c’è poco traffico intercontinentale. Gran parte dei voli sono verso gli Stati Uniti, il Canada ma soprattutto il Messico vista la grande comunità messicana che risiede nella città. L’unico volo sull’Europa credo sia un volo bisettimanale della Zoom su Londra.

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Foto artistica e nostalgica :D

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Bye bye San Diego. Spero a rivederci presto! Passiamo sopra la grandissima base militare della marina USA. Dopo di che cominciano le nuvole che ci lasceranno quando entreremo in Arizona.

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Il volo sarà davvero breve, poco meno di 45 minuti. Prima di arrivare a Phoenix il paesaggio è arido e desertico.

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Ecco si inizia a vedere il downtown.

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Atterriamoooooo

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Ed eccoci a PHX. Gli US Airway si perdono a vista d’occhio. Dall’altra parte c’era il feudo Southwest!.

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Ci concediamo un breve giro nella caldissima Phoenix. Ovviamente in giro non c’era un’anima viva. Il perché era chiaro:D. Il clima era così secco che all’esterno di alcuni negozi e alberghi c’erano dei nebulizzatori per creare un po’ di umidità!

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Tuttavia Phoenix è solo una stop prima di andare al Grand Canyon. Il giorno dopo infatti dopo circa 3h e mezza di macchina arriviamo al parco nazionale del Gran Canyon e lo spettacolo che si apre di fronte ai nostri occhi è uno di quelli che difficilmente si dimenticano. Negli Stati Uniti anche la natura è maestosa! Lo spettacolo è ancor più suggestivo al tramonto.

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Il giorno dopo decidiamo di fare un giro in aereo sopra il Grand Canyon. Solo così si riesce a comprendere un po’ meglio la vastità di questo canyon ma soprattutto la potenza della natura che nel corso di millenni ha scavato questo fitto sistema di gole e gravine.

Al Grand Canyon Airport atterranno anche po’ di aerei “normali” :D. Questo D328 faceva la spola con Las Vegas.

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Questo è invece il nostro bolide :D

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Ed ecco lo spettacolo del Grand Canyon dall’alto. Non si può che rimanere a bocca aperta dinanzi alla sua maestosità.

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Dopo il Grand Canyon ci dirigiamo verso un altro luogo che è entrato di diritto nell’immaginario degli Stati Uniti. La Monument Valley.

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E questa è la ridente e cosmopolita Kayenta dove abbiamo pernottato per una notte. Il paese era costituito principalmente da questo incrocio e qualche via traversa intorno al quale erano sorte decine di stazioni di servizio, Mc Donald’s, Burger King, Taco Bell, Whendy’s & Co…. This is the United States :D.

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In the middle of nowhere

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Un altro canyon tanto per variare

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Proseguiamo per Page una simpatica cittadina sul Lake Powel. Lago artificiale riempito in 17 anni dal fiume Colorado. Nonostante sia un’opera dell’uomo il risultato è così perfetto che sembra esista da secoli.

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A pochi chilometri da Page ci sono le splendide Antilope Canyon. Anche qui a compiere questo spettacolo unico sono sempre i soliti elementi: acqua, aria e sabbia.

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Proseguiamo con i parchi naturali dello Utah.
Zion National Park

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“Do not feed the wildlife!!”

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E per finire il bellissimo Bryce Canyon

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Dopo una settimana di immersione nella tranquillità dei parchi naturali è ora di tornare alla vita caotica delle grandi metropoli americane. E per rendere ancora più evidente il divario…. Ci dirigiamo verso Las Vegas!

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After “One night in Las Vegas” si parte per San Francisco. Non vedo l’ora di provare la sensazionale Virgin America. La compagnia si rivela all’altezza delle attese, anche un pizzico superiore ;) . E’ davvero un piacere volarci, sono simpatici, giovanili, moderni. Il servizio è davvero ottimo e curato dal check-in all’imbarco sino al servizio a bordo. Magari esistesse da noi una realtà come questa ! Gli interni del nostro 319 sono spettacolari.E’ inutile dire che si vede che sono nuovi di zecca ;).

Questo è LAS
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La “madre”

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Seguita subito dopo dalla “figlioletta”

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A bordo…. Che spettacolo

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La winglet mi piace un sacco.

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Con un po’ di ritardo si parte!

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Welcome at San Francisco International Airport.

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Qualche foto da San Francisco coperta dall’ immancabile nebbia! Nel giro di 1h e mezza siamo passati dai 40 e passa gradi di Las Vegas ai 15 di San Franscisco. E’ incredibile come a distanza di 900km ci sia una tale escursione termica. La cosa più divertente è stato che San Francisco era addirittura più fredda di Seattle! Tuttavia questo non ci impedisce di fare i turisti. Vestiti a più strati iniziamo a girare per la città. Certamente San Francisco è la più bella tra le grandi città californiane e forse anche degli Stati Uniti. La conformazione geografica della città articolata tra salite, discese, colline e strade lunghissime la rende una città unica.
Chinatown
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Nonostante questa fosse la mia seconda volta a San Francisco non sono ancora riuscito a vedere per intero il Golden Gate. Non c’è stata una volta che non ci sia stata la nebbia! Forse bisogna venire a febbraio per vederlo tutto intero :D !
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La tortuosissima Lombard Street…. Evidentemente in questa strada la pendenza era così forte che sarebbe stato difficile farla dritta :D.

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I divertentissimi cable car

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E la Transamerica Pyramid.

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Alcune case vittoriane nel Nob Hill.

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E la City Hall situata nel Finalcial District.

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Il penitenziario sull’isola di Alcatraz

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E per finire, Union Square.

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Anche a San Francisco i tre giorni scorrono veloci ed è giunto ora il turno di tornare al San Francisco International per prendere il nostro ultimo volo interno. Questa volta si vola con JetBlue l’altra innovativa low cost statunitense che però non riesce a reggere la concorrenza della più elegante e curata Virgin America. Tuttavia arrivati all’aeroporto abbiamo la sorpresa.

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Il volo da New York non è partito per problemi meteo, perdita dello slot a NYC e per crew fuori orario… un concentrato di sfiga insomma. Speravo che la compagnia offrisse una sistemazione in albergo ma così non è stato. Ci riproteggono sul primo volo del giorno dopo ma ci lasciano senza alcuna assistenza all’interno dell’aerostazione. Alle 22:30 c’era ben poco aperto e non c’era nessuno a cui chiedere qualche informazione. Riesco tuttavia a trovare un albergo nelle vicinanze dell’aerostazione dove pernottiamo. JetBlue per scusarci ci offrirà un buono nominativo di 100$ a testa da usare sui loro voli…. Una scusa in più per tornare negli States ? :P

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Ecco il 320 che ci porterà a NYC

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Questo 190 era invece diretto ad Austin

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Bye bye Virgin America… lo sapevo che avrei dovuto prenderti anche sulla SFO-JFK !!!!

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Dopo 5 ore esatte di volo arriviamo finalmente nella Grande Mela. Il terminal JetBlue è un po’ vecchiotto e malandato. In attesa del nuovo che sarà certamente meglio

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Ci dirigiamo nella città. Il caos di New York è indescrivibile, è davvero come si vede nei film, un fiume di gente che cammina freneticamente per le strade.

Thet’re CRAZY!!!!!

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Momento di follia collettiva

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L’immenso Central Park
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La nuova sede del New York Time progettata da Renzo Piano

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Il MOMA

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Skyscrapers

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Il famosissimo Rockfeller Center

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New York skyline visto dal New Jersey

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Breve giro a Philadelfia

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Eccoci nella Las Vegas della East Coast. Atlantic City. Anche qui la nebbia…. E basta!!!!!!!!!!

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Ce la farà il nostro eroe a farsi il bagno in questa acqua plumbea ? ? ? :D

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Dopo 27 giorni in guro, purtroppo, è arrivata la fine anche di questo splendido viaggio. E il ritorno sarà davvero un’avventura :D.
Il 30 luglio va in tilt il sistema di smistamento bagagli da stiva della AA al JFK. Che fortuna!. Proprio il giorno prima della nostra partenza. Quel giorno al terminal AA c’era il caos più assoluto, centinaia di bagagli accatastati dinanzi ai check-in, voli in ritardo, voli cancellati, gente che partiva senza i loro bagagli.Insomma, un casino!!! Il giorno dopo arriviamo in aeroporto e per fortuna la situazione sembra essere tornata alla normalità. I nostri bagagli a mano tuttavia erano prossimi a scoppiare e pesavano quasi la metà dei nostri bagagli da stiva :D. In questo modo almeno un po’ di regali e acquisti sarebbero arrivati certamente a casa.
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Dopo aver fatto il check-in ci dirigiamo ai controlli di sicurezza e in brevissimo tempo siamo al nostro gate.

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Tutti i voli sono in orario. Sembra che tutto vada bene. Ma non è così :D. Il nostro gate era praticamente di fronte al Terminal 1 dove vanno gran parte delle europee. E infatti troviamo anche la nostra cara Alitalia. Dopo aver visto ben due aerei AZ prende forma la maledizione della nostra compagnia di bandiera.

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Il nostro volo era previsto alle 17:00. A Roma avrei avuto appena 1h e 10 min di transito per cui se il volo avesse fatto anche mezz’ora di ritardo difficilmente ce l’avrei fatta. Arrivate le 16:25 nessuna notizia giunge dal gate, passano le 16:30, le 16:45, le 17:00…. È andata! Connessione persa. Alle 17:15 finalmente qualcuno ci dice qualcosa: “American Airline si scusa con i passeggeri in partenza per Roma ma l’aereo è troppo caldo per poter cominciare l’imbarco, stiamo cercando di raffreddarlo, non appena la temperatura sarà scesa procederemo con l’imbarco”.
Tra me e me penso che scusa più banale non potevano inventarsi. Arrivano anche le 18:00 e di imbarcarsi non se parla. Intanto il primo 767 AZ ci passa davanti tutto tronfio e si dirige verso la pista. Ci passano davanti pure i cugini d’oltralpe.
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Arrivano le 18:30 e un nuovo annuncio. L’aereo ha un problema ai motori e deve andare in hangar per fare manutenzione…. E che sfiga! Intanto ci passa davanti anche il secondo 767 Alitalia. La maledizione ha spiegato tutti i suoi effetti. Alla fine dopo con ben 3h ore di ritardo rispetto all’orario previsto inizia l’imbarco. In effetti l’aereo la temperatura all’interno dell’aereo non era delle più fresche. Finalmente verso le 20:30 risciamo a partire.

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E ora tutti a nanna
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Somewhere in the World
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Somewhere in France
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Italia arriviamo!!!

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Alle 10:35, con 3h e 10 minuti di ritardo rispetto al previsto arriviamo finalmente a Roma. Per fortuna siamo stati riprotetti sul volo delle 14:15. Spendiamo un po’ di tempo a Fiumicino. Verso le due meno un quarto inizia l’imbarco. Ma alle due e un quarto eravamo ancora tutti sul pullman aspettando che arrivassero gli ultimi passeggeri. Stare 20 minuti al sole, in 70 persone all’interno di un autobus il primo di agosto non è proprio il massimo! Finalmente ci portano davanti al nostro CR9, lasciamo i bagagli a mano agli addetti e saliamo. L’imbarco è abbastanza veloce e dopo poco siamo tutti seduti. L’assistente di volo passa e conta i passeggeri. Ma c’è qualcosa che non va. Passa una seconda volta, poi una terza, alla fine manda la collega a contare. Ma anche a questa i conti non tornano. Dopo circa mezz’ora di attesa si scopre che c’era un passeggero in più! Ma come è possibile? Chi è ? Chi non è ? Sono io ? Sei tu ? All’interno dell’aereo inizia lo show. Ognuno crede di essere il passeggero in più. Ognuno racconta la sua storia, chi è stato riprotetto da Linate, chi ha perso il volo, chi era sulla FCO-BDS in overbooking, insomma la metà dei passeggeri che stavano su quell’aereo doveva stare su altri voli :D…. compresi noi ovviamente!!! Passa un’ora, passa un’ora e mezza e non si riesce a trovare questo intruso anche perché non arriva la lista passeggeri dal gate. Intanto il clima inizia a scaldarsi e sempre più persone chiedono di partire…. Poi a Bari vediamo chi è il passeggero in più :D Ragionamento che non fa una piega!!
Alla fine il “portoghese” viene scoperto, in realtà era un israeliano al quale non avevano stampato la carta d’imbarco al banco transiti e al gate gli avevano dato una carta d’imbarco in bianco… furbi!
E anche su questo volo abbiamo accumulato un bel po’ di ritardo! Partiamo e il pilota fa la FCO-BRI a tutta birra tanto che in poco più di 35 minuti siamo a Bari mangiandoci tutta la pista con una frenata molto sostenuta :D.

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Di nuovo a casa!!!!!

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E questo è tutto! ( era ora!!!)

Spero di non avervi annoiato!
 
MAMMA MIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Che viaggio fenomenale! E che voglia di provare Virgin America... Grazie per questo fantastico TR!

E la prossima volta vola Alitalia, cabron! :diavoletto:
 
Bel viaggio e foto fantastiche, che diavolo di macchina usi?

Sai del detto di SFO? "L'inverno più freddo che ho passato è stata l'estate di San Francisco" o qualcosa de genere :D
 
Bel tour e bel TR! :D:p

stavo vedendo anche io mesi fa un tour del genere e ho una domanda: mi pare di capire che hai prenotato i voli interni usa separatamente ... non conveniva fare una prenotazione unica multi destinazione ad esempio come FCO-LAX; SAN-NYC-BRI ?
 
@Bender

Grazie. Non credo che mi convenisse anche perchè l'itineriario era abbastanza complesso. Poi
che gusto c'è a far fare tutto agli altri ?!? :D :D In questo modo mi son potuto scegliere le compagnie
che preferivo. Il multi-tratta l'ho fatto per il volo intercontinentale. Poi per i voli interni
è stato abbastanza facile.

@AZ1774

Santo cielo ma è vero! Altro che California! Sembrava il tempo che abbiamo qui da noi a novembre!
E poi la nebbia, che nervi! Sempre lì, arroccata sul ponte, non si spostava di un centimetro.
Per non parlare poi di quanto è fredda l'acqua dell'oceano!

La macchinetta è una semplice Panasonic DMC-FZ8

@Jtstream
grazie mille
 
Non ho parole. CHE SPETTACOLOOOOOOOO!!!! Un viaggio meraviglioso, fantastico! Quanto ti invidio!
Foto bellissime e luoghi magnifici!
 
gran bel girino...diciamo che non vi siete risparmiati:):):)

...la virginamerica è un super spettacolo...certo non può dirsi per le altre american...

certo però anche tu...svolazzi un mesetto in america...e non trovi il tempo per fare un salto in toscana...mannaggia a te!!!:):):)

A.
 
Gran bel viaggio, grazie per lo splendido resoconto!

M cosa ti è saltato in testa per fare il bagno ad Atlantic City? :D