Chiedo scusa a tutti per il ritardo.
Ecco la conclusione, dato che non mi hanno bannato per eccesso di OT!
È il 4 maggio, ed è arrivato il giorno del ritorno.
Partiamo da casa e raggiungiamo la Victoria Station in autobus, perché è vero che a Londra la metro è onnipresente, ma scale mobili e tapis-roulant latitano, costringendo gli utenti a lunghe camminate sottoterra e con i bagagli non è comodo per niente (la più assurda stazione in cui sono passato è Bank-Monument, enorme...).
Arriviamo qui davanti (la stazione è coperta da questi due palazzoni) e avendo trovato un onestissimo cambio valuta che non applica commissioni ci siamo disfatti delle ultime odiose banconote col ritratto di Sua Maestà.
Qui succede una di quelle cose incredibili da raccontare: mentre stavamo per entrare in stazione incrociamo due visi familiari, due amici che nonostante vivano nella nostra piccola città, non vedevamo da un paio d'anni. Averli incontrati così, per caso, a 2500 km da casa, in una città da 10 milioni di abitanti, è a dir poco incredibile!
Entriamo nella stazione, e dato il larghissimo anticipo andiamo a mangiare qualcosa.
Questo è l'enorme tabellone partenze, dove ho notato che non solo in aeroporto, gli inglesi hanno il bruttissimo vizio di non indicare con anticipo il binario (o il gate), costringendo i viaggiatori alle corse dell'ultimo minuto...
Ovviamente boicottiamo il carissimo ed inutilissimo Gatwick Express, optando per un più onesto treno Southern (tra l'altro la stessa compagnia che gestisce anche il Gatwick Express) diretto a Southampton.
Prenotando da casa in anticipo abbiamo speso la "considerevole" cifra di £4,50 per un viaggio di oltre 50 km, e considerato che il Gatwick Express costa più di 3 volte tanto ed è più veloce di nemmeno 10 minuti capirete che è una rapina...
Il treno è bello, pulito, comodo e silenzioso. Arriviamo in aeroporto, al Terminal South, quello opposto a dove dobbiamo andare.
Dopo un giretto in bus navetta tra i due terminal (ah come sarebbe bello se quelli di MXP fossero frequenti come questi), arriviamo al Terminal North, usato da BA.
Abbiamo scelto British per l'ottima tariffa O/W di sole £58 a persona.
Lasciamo i bagagli al bag drop dopo aver fatto il check-in online.
Questa è l'enorme zona check-in di U2
L'aeroporto non offre molto in quest'area, quindi passiamo immediatamente i controlli:
Questi gli aerei in partenza:
Dopo aver passato i fin troppo severi controlli, con gente costretta a spogliarelli, signore che dovevano incremarsi la faccia con i prodotti che avevano in borsa, passeggiate in calzini sotto il metal detector, vengo avvicinato da una donna del National Statistic Institute (o qualcosa del genere) che mi voleva proporre un sondaggio, però appena ha sentito che ero diretto a Napoli, che ero italiano e residente permanente in Italia mi ha mandato via... Mistero...
Dopo i controlli invece c'è di tutto, negozi per ogni gusto.
Belle queste discese nei gate, ricordano molto un motore jet:
Meno di 20 minuti prima dall'apertura del volo finalmente i monitor indicano il gate di partenza. La cosa assurda è che le indicazioni dell'aeroporto mostrano come tempo di cammino per alcuni gate anche 15 minuti. Con conseguente rischio di perdere l'aereo se uno si distrae un attimo in un negozio.
Ecco il nostro 737: G-DOCF
Dopo essere salito a bordo e aver guadagnato anche questa volta la fila 16, mi rendo conto che è davvero tanto che non metto piede su un Boeing. Ed in realtà già mi mancano le spaziose cappelliere del 320. Qui il mio zaino Ikea Family ben imbottito ci entra davvero a fatica.
Cosa che noto con piacere è la forma dei finestrini che mi sembrano più grandi dei "cugini" Airbus.
Iniziamo a muovere e vediamo un po' di fauna di LGW, con il suo caratteristico ponte sospeso.
Un africano...:
...e qualche locale:
Almeno da questa parte il padrone di casa è easyJet:
E poco dopo arriva anche un cugino irlandese:
Dopo un po' siamo qui:
Poi facciamo dietro front sulla pista accanto e via, bye bye London!
In un lampo lasciamo l'isola di Albione, sulla quale inizia a spuntare il sole, dopo tutta la vacanza passata tra nuvole, temporali e freddo. Con un po' di invidia quindi salutiamo le bianche scogliere di Dover:
Nel frattempo comincia il servizio, sono curioso e affamato:
Due ottimi tramezzini, uno al tonno e l'altro prosciutto e formaggio.
La cosa che mi lascia perplesso è la lista ingredienti: se un noto produttore di yogurt (Yomo) pubblicizza il suo yogurt come quello che ha la lista ingredienti più corta che c'è, sicuramente chi produce questi tramezzini potrebbe pubblicizzarli per la lista ingredienti più lunga. Nonostante abbia la foto a risoluzione intera, ancora adesso non ho il coraggio di leggere cosa ho davvero ingurgitato, insieme a pane, prosciutto, formaggio e tonno...
Nel frattempo fuori è diventato così, la Francia è invisibile sotto la coltre di nuvole, che dopo un po' troviamo anche al nostro livello di volo, con conseguente segnale di cinture allacciate, servizio interrotto, virata per seguire una rotta meno colpita, e un po' di montagne russe.
Inizio ad avere sete, e finalmente, dopo che la situazione turbolenza è rientrata ci arriva da bere. Chiedo anche stavolta due bevande (acqua e coca cola), che mi vengono fornite senza problemi.
Mi lamentavo della scodella d'acqua Fabia su LH, ma anche l'acqua in lattina mi è nuova!
Si iniziano a vedere le Alpi dal finestrino:
E anche sulle Alpi siamo di nuovo ballerini, tanto da:
Certo che questi interni iniziano ad essere molto old-fashion...
Per non parlare di questi graffi (?) sulle pareti poco più avanti:
Insomma l'aereo risente tutti i suoi 19 anni, e fosse per me, lo manderei volentieri in pensione in qualche altro posto, o almeno dargli una rinfrescata...
Fuori diventa notte tutto d'un colpo (complice il viaggio verso sud-est), e allora vediamo cosa c'è da leggere:
Anche qui ottimo assortimento.
Il viaggio prosegue, ed effettivamente su un volo di 2h40 la mancanza di un minimo di intrattenimento (non pretendo il PVT, ma almeno gli schermi comuni con qualche candid camera), inizia a farsi sentire.
Finalmente ci manca poco ed avvistiamo terra campana:
Appena iniziamo la procedura d'avvicinamento per la pista 06 di NAP, le hostess ci informano che sui voli BA vengono spente le luci di cabina durante l'atterraggio.
Se da una parte la reputo una cosa buona per guardare fuori dal finestrino senza riflessi, dall'altra non mi convince riguardo alla sicurezza, o semplicemente per un po' di buon senso, ovvero che le persone dovrebbero svegliarsi dato che tra pochi minuti il viaggio sarà finito...
Eccoci poco dopo essere sbarcati:
Veniamo accolti dai piacevoli 25° di Napoli, e da 3 poliziotti che un po' ci fanno ridere per la loro "napoletanità" al controllo passaporti, dove un banco su tre riportava la scritta Cittadini UE. Quando gli altri due si sono resi conto che non andava praticamente nessuno da loro hanno letteralmente smontato la scritta Cittadini non UE dalle loro postazioni, proprio davanti ad una passeggera extra-UE che vista la scena è rimasta bloccata non sapendo più dove andare!
Dopo un controllo molto molto sommario (alcuni "ritardatari" sono addirittura passati senza far vedere niente a nessuno perchè le postazioni erano già state abbandonate), andiamo a recuperare i nostri bagagli pieni di souvenir:
E con questa foto di NAP by night è tutto.
Grazie per avermi seguito fino a qui!