Ed eccoci ad Abu Dhabi (ultima parte del report).
Come detto all’inizio, la scelta di EY è stata anche dettata dal desiderio di vedere lo Yas Marina Circuit ed andare in pellegrinaggio al Ferrari World, considerato che la mia passione per i motori (e naturalmente anche per la Rossa) è ca. 1 milione di volte superiore a quella per l’aviazione.
Di conseguenza, l’unico luogo dove posso alloggiare è Yas Island, tra l’altro vicinissimo all’aeroporto (10 mins scarsi di taxi).
L’hotel è questo
http://www.ichotelsgroup.com/crowneplaza/hotels/us/en/abu-dhabi/auhyi/hoteldetail, di gran lunga il miglior Crowne Plaza dove sia mai stato.
Ingresso e hall
Carino il self-checkin in hotel
Vista dalla camera, altro che Maldive o Australia, questa sì che mi piace!!
Abbiamo una giornata piena ad AUH, visto che il volo di ritorno parte alle 2.25am (sì, orario comodo proprio..). Fuori fa freschetto, ci sono 18 gradi.
Dato che il Ferrariworld apre alle 11, e memore del recente TR del nostro Presidente, alle h 9 ci rechiamo alla grande moschea bianca.
L’opera è mastodontica, e bianchissima. Arrivare all’apertura fa sì che siamo i primi ad entrare e sostanzialmente soli, e ciò dà ancor di più l’idea di immensità.
Plastico
Scarpiere all’ingresso, ovviamente si deve entrare scalzi
Incredibile la bellezza ed il fascino di questo luogo
Il tappeto interno è unico, fatto a mano e copre l’intera superficie interna, parliamo migliaia di metri quadri, difficile da descrivere senza vederlo di persona.
Subito dopo, sempre memore del TR del buon kenya, andiamo al souk dei tappeti, dal quale usciamo (stremati) dopo un’ora di negoziazioni con due tappeti da riportare a casa, pagati una miseria (e ciononostante sono comunque sicuro che mi abbiano fregato). Non ho fatto foto per non sembrare il classico turista in vacanza (non che sia servito a niente)
Alle 11.30, con mezz’ora di ritardo sullo schedulato, sono al Ferrariworld. Incredibile questi cosa si sono inventati, una specie di Disneyland a tema Ferrari, tutta al coperto!
Gran ferro made in Austria
Tranquillo, tra poco arrivo anche lì..
Questa ci ha fatto soffrire fino all’ultimo, ma alla fine ha vinto anche lei (e tra l’altro è stato l’unico mondiale dove mi sono perso la gara decisiva, ancora me lo ricordo!)
Indosso guanti e pistola per il pit-stop.. dopo aver provato posso serenamente ammettere di cavarmela meglio dietro al volante
Le loro gigantografie dominano tutto il Ferrariworld, da brividi. In foto ne ho presi solo metà, c’erano naturalmente anche Surtees, Lauda, Scheckter, Schumi e Raikkonen.
Tra le varie attrazioni c’è questa, Bell’Italia. Un giro su una California (l’originale) alla scoperta dei migliori scorci d’Italia, tutti ricostruiti in modo incredibilmente bello e realistico.
Conscio delle condizioni in cui versa il nostro Paese, e vedendo lo stupore/emozione dei locali nel vedere tali bellezze artistiche e paesaggistiche, ero indeciso se ridere o piangere.
Che peccato comunque, un paese così non ce l’ha nessuno e noi lo trattiamo così male.
Un’altra attrazione ti porta a vedere come nasce una Ferrari, e ad accoglierti c’è il Drake.
Live show a tema
Esposizione di alcune Ferrari storiche, tutte courtesy di un (unico) collezionista locale. Per me questa è sempre la migliore
E questa, tra le recenti, la più bella
Formula Rossa, il più veloce roller coaster del mondo. L’accelerazione iniziale ti porta da 0 a 240 in meno di 5 secondi, con sollecitazioni fino a quasi 5g. Me lo sono evitato, mi era bastato il simulatore della F1 poco prima per mandare sottosopra lo stomaco.
Usciamo alle 19 ed andiamo al circuito. Indubbiamente spettacolare, le tribune sono attaccate alla pista ed il tracciato anche in notturna è perfettamente illuminato.
In corso un evento AMG, cui ho cercato sino all’ultimo (invano) di iscrivermi.
Per consolarmi mi butto sul mio primo amore, che mi ha accompagnato nei primi 20 anni di vita. Questi sono 100 anni avanti a noi, la registrazione la si fa su una specie di postazione self-checkin mediante facebook ed in pista invece degli omini con le bandiere hanno i semafori.
Dopo 2 turni filati ed essermi tolto un po’ di soddisfazioni, torniamo in hotel. Il pickup è alle 00.25, 2 ore prima del volo. Andiamo a cena in uno dei ristoranti dell’hotel e poi aspettiamo lo chauffeur EY.
Arriva in anticipo di 10 minuti: meglio, stiamo crollando e ci stavamo addormentando.
Auto un po’ deludente per essere negli UAE, minimo mi aspettavo una E63 e invece arriva una anonima A6 TDI.
Ad AUH i pax F e J hanno un’area del terminal completamente separata per check-in, controlli di sicurezza e passaporti. Neanche il tempo di scendere dall’auto che arriva un porter a prendere le valigie. Siamo proprio in un altro mondo.
Non ci crederete, ma neanche su questo volo siamo seduti vicini!! E pensare che anche qui la pre-selezione prevedeva che lo fossimo! L’addetta dice che è tutto pieno e che non le è possibile far nulla.
Davvero vergognosa EY su questo punto, non è ammissibile che un problema simile si ripeta in 3 voli LR su 4 (peraltro in J).
Sconsolati, andiamo in lounge, la stessa del primo volo in transito verso SYD.
Nonostante l’orario, la lounge J è piena all’inverosimile, come già capitatomi nelle altre due occasioni. Francamente si sentirebbe l’esigenza di una lounge più grande.
Vi risparmio le foto di catering, bagni, spa e compagnia bella perché sono sempre quelle di prima.
Dentro c’è troppa gente, andiamo via. Partenze della notte (di cui molte per l’Europa).
Gli orari di partenza in effetti non sono il massimo, ma l’arrivo di prima mattina consente di avere davanti tutta la giornata ed è oggettivamente comodo (a patto di riuscire a dormire in volo).
Il casino al gate è più che totale, non si riesce neanche a far passare il trolley tra le file di sedute.
Umanità talmente varia da far invidia ad un volo I9 per NOS.
Dopo essere (faticosamente) arrivati alla lane dedicata ai pax F e J, ci viene chiesto di attendere una decina di minuti il bus dedicato, mentre gli Y imbarcano su un altro.
Eccoci finalmente sul bus. Peccato che dopo 2 minuti questo venga riempito anche da tutti gli altri pax Y.. e allora perché mi hai fatto aspettare, non potevo salire direttamente su quello prima??
Treetrenta
Il mio posto, almeno siamo nella parte anteriore della J, decisamente migliore e più appartata. C’è anche la nuova J, grande plus.
Suite di F
Alle 2 di notte ancora mi mancava lo champagne. Rimediamo subito.
Non c’è servizio cena su questo volo. Solo kitchen anytime + breakfast prima dell’arrivo.
La cosa non mi dispiace, tanto ho già cenato in hotel e volevo giusto spizzicare qualcosa dal menu anytime, che ancora non ho mai provato.
La carta dei vini è sempre lei, stavolta il cileno non scappa.
Rassegna stampa. L’inizio della fine per il Dreamliner?
Ma questi chi sono? Greci?
Vendo Kit Korres a 5 euro. Prendi 3, paghi 2.
“Non possiamo mettervi vicini perché la J è piena!?” Ma dove!!!
Siamo in 3 su 12 posti nella sezione anteriore della J, ed i posti accoppiati centrali sono tutti liberi!!! Davvero scandalosa la gestione del seating su EY, mai capitata in vita mia una situazione del genere.
Prima ancora che aprissi bocca, è una (cortesissima) FA straniera che mi propone di spostarci nei posti centrali. Sarà bravissima e premurosissima per tutto il volo. Stesso non dicasi per un giovane FA italiano, che appena ci vede ci dà del “tu” in tono amicale/confidenziale.
Sono tutto tranne che una persona formale, ma in quel momento ho avuto a pelle una sensazione di scarsa professionalità che mi ha dato molto fastidio.
Presente anche su questo volo “la rappresentante AZ”, nella nazionalpopolare divisa verde.
Scambiandoci quattro chiacchiere, mi dice che questo è uno degli ultimi voli EY con personale AZ onboard (dopo solo un mese la compagnia ha deciso di sospendere l’esperimento, mentre EY continuerà ad avere propri rappresentanti sui voli AZ da/per AUH).
Era la sua prima volta su un EY, ed era sconvolta (positivamente) dal prodotto e dal servizio in F e in J.
Relata refero: “noi in AZ una cosa così ce la sogniamo”.
Carino il quadro
Mood lighting, sempre bello
Su questo volo mi sembra ci sia una versione più aggiornata di tutti gli E-Box sinora provati.
Il telecomando è diverso, e anche il sistema è più evoluto e molto più rapido, non si pianta più tra le varie schermate se si va veloce.
Partiamo!
Ammazza che figata sta mappa
Questo warning era presente su tutti i voli, ma lo fotografo solo ora. Inutile dire che sul MXP-AUH di andata sia rimasto incastrato come un cretino, ignaro delle raccomandazioni ben visibili sul tavolinetto.
Noccioline sempre calde, anche se un po’ troppo spicy per i miei gusti. Il cileno non è male
Sono tra i pochi a mangiare in J (tutti preferiscono dormire subito), e quindi il servizio è molto rapido. Provo lo steak panini; buona la carne ma il pane, seppur caldo, è rivedibile.
La FA mi chiede se voglio aderire al FF Program EY. Ma sì dai, non so se e quando rivolo EY ma tanto mi costa solo 2 minuti di tempo.
Dopo cena siamo qui. Provo a dormire, la poltrona è davvero mondiale, si dorme da Dio (e se ci riesco io, vuol dire che è davvero outstanding).
Mi sveglio che siamo qui ed arriva la colazione. Solita minestra (chiesta da me)
Su questa versione dei PTV hanno messo pure la chat, come su QF
Ecco il logbook. Nel galley incontro il FO (romano), col quale mi intrattengo una ventina di minuti. Mi racconta che dopo un passato in AZ, ha lavorato per l’emiro del Kuwait ed è in EY da un annetto. Felicissimo, mi dice “qui ci danno pure i bonus, roba impensabile in Italia.. certo che se sbagli anche una sola volta al simulatore ti licenziano seduta stante” e anche “ad Abu Dhabi vivo a Yas Island, sono tutti occidentali ed ho la casa sulla spiaggia, cosa posso volere di più?”
Dopo un volo senza la benché minima vibrazione, atterriamo per 35L.
A MXP ci accolgono pioggia e 4 gradi. I bagagli arrivano subito, e lo chauffeur è già fuori ad aspettarci. Atterrati alle 6.05, alle 6.50 siamo a casa dopo 29 giorni esatti.
Conclusioni sui carriers
EY: il giudizio è onestamente un po’ contrastante. Avevo aspettative molto alte è vero, ma alcune cose mi hanno lasciato perplesso. Nel dettaglio:
• Outstanding il servizio chauffeur, hard product Y e J nuova, area check-in dedicata F e J a AUH, Six Senses Spa nelle lounge, ed il customer care (sia telefonico che online)
• Buono l’E-Box ed il livello medio dei crew (peraltro piuttosto consistent sui vari voli)
• On average il catering onboard, di cui su moltissimi forum avevo letto cose eccellenti e l’hard product J vecchia
• Insufficienti le lounge di AUH (troppo incasinate, pur con una buona varietà e qualità del catering)
• Vergognoso il sistema di prenotazione dei posti, è inammissibile non riuscire a preselezionare i posti online e vederseli comunque cambiati quando si arriva al checkin. Pagare un sacco di soldi per due biglietti di J e dover viaggiare separati su quasi tutti i voli (per giunta in viaggio di nozze) non è una cosa ammissibile per una compagnia non dico leader di settore, ma semplicemente seria.
QF è invece una gran compagnia, ne avessimo così sul breve e medio raggio in Europa, a partire dalle procedure completamente automatizzate di check-in e drop-off (una vera svolta), per arrivare al catering onboard (la qualità è un po’ “varia” ma la quantità è molto sopra la media) ed ai nuovi 738 con PTV, davvero eccezionali. Crew consistent, anche se ovviamente sul BR incidono meno che sul lungo.
JetStar (con la quale ho fatto un solo volo) mi ha fatto una discreta impressione. Certamente 1000 volte meglio che viaggiare su LCC europee come U2 o FR, dove più che in aereo sembra di stare in un souk e ti disturbano ogni 3 minuti con le proposte più disparate (dal duty-free alla lotteria alla donazione al cugino della nonna febbricitante), rendendo impossibile rilassarsi.
Conclusioni su luoghi visitati
Senza dubbio il viaggio più bello, lungo e vario della mia vita, non so se avrò il tempo e la possibilità di farne un altro simile. Un grazie in particolare all’agenzia che ci ha seguito, all’inizio non ero convinto di affidarmi a qualcuno che non fosse me stesso, ma è stato tutto superbo, neppure il minimo disguido. Nello specifico sui luoghi:
Australia: da visitare assolutamente, e sicuramente ci tornerò. Ancor più che da visitare, credo sia da viverci. Una qualità della vita semplicemente impensabile in Europa, paese giovane, in crescita e gente che vive apparentemente serena, felice e riesce a sdrammatizzare anche quando lavora. Fauna e flora semplicemente outstanding, tanti paesi in uno dal punto di vista del paesaggio e del clima. Tra tutti i posti che ho visitato, se devo dare un consiglio dico Sydney e le Whitsundays.
Maldive: bello, mare mondiale, anche se un po’ turistico e “fake” come posto (e ce ne si rende conto quando si vedono le “vere” isole maldiviane). Ideale per un relax di una settimana ma non di più, che oltre si rischia di rompersi le scatole. Assolutamente da fare immersioni e/o snorkeling, si vedono delle cose incredibili.
Abu Dhabi: sembra di catapultarsi 200 anni in avanti, cantieri ovunque, ricchezza dilagante ed una popolazione araba molto più istruita ed easygoing della maggior parte dei paesi dell’area che ho visitato. Non so se ci vivrei, certo che le opportunità che un posto del genere può offrire sono evidenti anche agli occhi di un turista che ci trascorre un solo giorno.
Grazie a tutti per la pazienza, finalmente posso dirlo: HO FINITO!!