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Ryanair, il ceo O’Leary: «In Europa presto falliranno altre compagnie. EasyJet verrà smembrata, Wizz Air non ha futuro​

di Leonard Berberi

Parla il ceo della principale low cost europea: a Roma toglie un aereo perché «Fiumicino costa troppo», cresce negli scali che tolgono la tassa municipale

ROMA - Il capo di Ryanair si aspetta che nelle prossime settimane e mesi altre piccole e medie compagnie aeree vadano in bancarotta in Europa, creando maggiori opportunità per la più grande low cost del continente. Allo stesso tempo prova a mettere in seria difficoltà Wizz Air nel suo mercato principale (l’Europa centro-orientale), invita la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ad andarsene e garantisce che anche se da metà novembre i passeggeri saranno obbligati a fare il check-in online soltanto sull’app dell’aviolinea, «non respingeremo di certo chi si presenterà al gate d’imbarco con il biglietto stampato su carta».
Michael O’Leary, amministratore delegato di un gruppo di vettori (Ryanair, Malta Air, Lauda e Buzz), non bada molto alla diplomazia, toglie un aereo a Roma Fiumicino perché secondo lui costa troppo, chiede di rimuovere i limiti ai movimenti a Ciampino, l’altro scalo della Capitale, e invita a seguire l’esempio di Regioni come Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Sicilia che hanno tolto l’addizionale comunale dagli aeroporti consentendo alla low cost di mettere velivoli e voli in quelle zone. «Abbiamo oltre un milione di posti che possiamo aggiungere all’Italia da subito», dice durante una chiacchierata con il Corriere della Sera a margine di una conferenza stampa a Roma.

Partiamo dagli eventi delle ultime 24 ore: prima l’islandese Play e poi una parte della svedese Braathens sono fallite. In Europa dobbiamo prepararci ad altri vettori che smettono di volare?
«
Sì».

Quando?
«
Direi nei prossimi mesi, man mano che ci avviciniamo all’inverno. Il problema in Europa è che ci sono molte compagnie che fingono di voler essere low cost, ma hanno una struttura dei costi elevata. Play non ha mai fatto utili. E ci saranno altri piccoli operatori che faranno fatica nel mercato. Ci saranno altri fallimenti prima di Natale. Penso anche che Wizz Air sia in difficoltà».

Pensa che finirà per mettere gli aerei a terra?
«
Non credo che fallirà nelle prossime settimane, ma penso sia inevitabile che o fallisca o venga acquisita da qualcuno a un certo punto».

Wizz Air sta ristrutturando il proprio network, ha anche chiuso la base di Abu Dhabi.
«
Si stanno concentrando di più sull’Europa dell’Est».

Anche voi state investendo molto lì, nel loro mercato.
«Oh no, quelli sono i nostri mercati. Wizz Air non ha un suo mercato».

Mi chiedo se non stiate mettendo in discussione il loro futuro facendo questa concorrenza diretta e agguerrita.
«
No, il loro futuro l’hanno messo a rischio da soli. Durante il Covid hanno venduto i loro aerei e li hanno riaffittati a tassi elevati. Negli ultimi anni hanno fatto crescere la flotta comprando i jet dal loro principale azionista. Poi si sono rivolti a una banca per rifinanziarli con questi costosi contratti di vendita e riaffitto. Negli ultimi cinque anni, Wizz ha registrato profitti derivanti da queste operazioni nel loro bilancio, come se fosse una specie di schema Ponzi. Più cresci, più profitti fai. Ma ora ha smesso di crescere e non può più fare questo».

E ora questo li sta danneggiando?
«
Si muovono in modo disordinato. Cinque anni fa volevano espandersi in Italia, poi a Vienna. E sono scomparsi. Poi dovevano diventare la compagnia numero uno in Medio Oriente. E hanno chiuso la base di Abu Dhabi perché... c’è la sabbia nel fottuto deserto. Una vera sorpresa per tutti. Ora vogliono andare in Kazakistan, vogliono crescere di nuovo in Polonia. Ma è troppo tardi per crescere in Polonia, perché noi stiamo già investendo lì. Sembra che in generale non faranno nemmeno un euro di profitto. Mentre noi abbiamo la fila degli aeroporti europei che vogliono che cresciamo da loro».

Come mai?
«
Sa perché? Perché vengono a dirci, a voce bassa, che hanno sì Wizz che vola da loro, ma temono che spariranno l’anno prossimo».

Non sta salvando nessuna low cost.
«
Nemmeno easyJet: che non è nei guai, ma non sta crescendo. Ha solo una forte presenza a Londra Gatwick, Parigi Charles de Gaulle e Orly, e in Svizzera».

Che fine farà?
«
Nel medio periodo penso che Air France-Klm comprerà le operazioni di easyJet a Parigi e in Svizzera. E magari British Airways comprerà quelle a Gatwick».

Nei giorni scorsi c’è stata questa lite furibonda tra voi e Aena, l’operatore spagnolo che gestisce quasi tutti gli scali del Paese.
«
Ci hanno accusato di mentire. Il che, detto da un ex politico che ora gestisce Aena è tutto dire».

Vi accusano di falsificare la realtà, di estorsione.
«
Un monopolista aeroportuale, che accusa un cliente di estorsione. La situazione in Spagna è abbastanza semplice. Aena ha questa visione: è il nostro monopolio, gestiamo noi gli aeroporti. Fanno pagare, essenzialmente, lo stesso prezzo per passeggero a Barcellona e Madrid che fanno pagare negli aeroporti regionali, tipo Valladolid, Jerez, Santiago. E Santiago e Valladolid sono fottutamente vuoti, mentre tutti vogliono andare a Madrid, Barcellona, Malaga e Palma».

E quindi?
«
Vogliono che cresciamo negli aeroporti regionali. Noi abbiamo detto: possiamo crescere lì, ma dovete abbassare le tariffe. E loro: no, non abbassiamo le tariffe».

Cos’è successo negli scali regionali?
«
Avevamo un accordo triennale di crescita, grazie al quale siamo entrati a Valladolid, Jerez e Santiago. E alla fine dei tre anni, ci hanno detto: scusate, ora tariffe piene. E noi: se le tariffe sono le stesse di Barcellona, allora mettiamo più voli su Barcellona. Quindi abbiamo tolto un milione di posti dagli aeroporti regionali spagnoli quest’inverno, di nuovo, e abbiamo detto che questo succede perché ci fanno pagare le stesse tariffe».

Avete tolto diversi voli.
«
Mezzo milione di posti sono stati spostati su Palma, Malaga, Madrid e Barcellona, e l’altro mezzo milione è andato verso le regioni in Italia. Il governo centrale e Aena danno la colpa a Ryanair, perché a quanto pare siamo una banda di pirati e fottuti ricattatori, o qualsiasi altra cosa».

Ma il tema si pone: siete diventati così forti da gestire voi il gioco?
«
L’abbiamo sempre fatto. Quando abbiamo aperto a Ciampino, cercavamo di fare leva su ciò che avevamo a Ciampino per entrare a Fiumicino. E siamo entrati a Fiumicino. Abbiamo aperto una base a Trapani ma solo dopo che i siciliani hanno abolito la tassa municipale. Stiamo cercando di fare leva su quello, per abolirla anche altrove in Italia».

Non ritenete di abusare di questa posizione?
«
Niente affatto. Stiamo facendo campagna per costi più bassi e tasse più basse sul trasporto aereo. Il mio lavoro è urlare, lamentarmi, protestare contro gli aeroporti regionali in Spagna, contro la tassa municipale in Italia. Nel frattempo, stiamo crescendo come pazzi in Polonia. Stiamo crescendo nel Regno Unito. È quello che dobbiamo fare».

Come procedono i prezzi dei biglietti?
«
L’anno scorso le tariffe medie sono diminuite del 7%. Quest’anno pensiamo che si riprenderanno quasi del tutto. Quindi stimiamo un aumento del 6–7% quest’anno, il che significa che, su un periodo di due anni, le tariffe del 2025 saranno le stesse del 2023. In un momento in cui tutto aumenta, noi stiamo ancora facendo pagare le stesse fottute tariffe di due anni fa. Ma trasportiamo il 20% di passeggeri in più».

Da metà novembre la carta d’imbarco si potrà ottenere solo dalla vostra app. Ci sono però timori sulle persone che potrebbero avere difficoltà con le procedure, come gli anziani.
«Anche io sono anziano. Ogni volta che abbiamo fatto un cambiamento tecnologico c’è stato qualcuno che ha detto gli anziani non ce la faranno. Ma i primi ad adattarsi sono stati proprio gli anziani, hanno tanto tempo e anche se non sono bravi col digitale, chiedono ai figli o ai nipoti».

Ma che succede dal 14 novembre?
«
Se qualche anziano si presenta con un fottuto foglio lo prenderemo lo stesso. Accetteremo le carte stampate durante l’inverno».

Perché questa decisione?
«
Guardi cosa è successo con l’attacco informatico a Collins Aerospace a Berlino e Bruxelles: se uno ha tutto sul cellulare viene aggiornato in tempo reale».

Di recente ha aumentato a 2,5 euro il bonus per gli addetti al gate d’imbarco che scovano chi sale con il trolley non incluso nel biglietto o viaggia con bagaglio troppo grande. State diventando una compagnia cattiva?

«
No. Uno dei motivi per cui stiamo aumentando da 1 euro a 2,5 è che il numero di bagagli al gate sta calando rapidamente. Ora abbiamo meno di un bagaglio al gate ogni 10 voli. Io stesso controllo ai gate a Dublino e arriva qualcuno con uno zaino, di solito americano, e dice che non lo sapeva. Mi spiace, ora paga la penale».

Quindi siete più cattivi.
«
No. Stiamo solo applicando le nostre regole. Non pensate di farla franca, perché non succederà. Ma se tutti cambiassero, se riuscissimo a far viaggiare tutti con solo una borsa piccola o con il piccolo bagaglio a mano, l’imbarco sarebbe più veloce. Tutto diventa più efficiente. E la ragione per cui non siamo una compagnia cattiva è che continuiamo ad abbassare le tariffe».

 
Ultima modifica:
Ma il tema si pone: siete diventati così forti da gestire voi il gioco?
«L’abbiamo sempre fatto. Quando abbiamo aperto a Ciampino, cercavamo di fare leva su ciò che avevamo a Ciampino per entrare a Fiumicino. E siamo entrati a Fiumicino. Abbiamo aperto una base a Trapani ma solo dopo che i siciliani hanno abolito la tassa municipale. Stiamo cercando di fare leva su quello, per abolirla anche altrove in Italia».

O'Leary dixit. A casa mia, questo si chiama abuso di posizione dominante.
Non gliene frega niente del vantaggio del passeggero, gliene importa per i suoi conti.
Da passeggero consapevole, il basso costo del mio biglietto vuol dire che qualcuno paga la differenza. Ancora ancora se è una società privata di gestione, ma se il gestore è pubblico o sono fondo sotratti alla fiscalità (le tasse di imbarco comunali) allora mi sta per niente bene.
 
A proposito dell'obbligo delle carte di imbarco solo elettroniche
Perché questa decisione?
«Guardi cosa è successo con l’attacco informatico a Collins Aerospace a Berlino e Bruxelles: se uno ha tutto sul cellulare viene aggiornato in tempo reale».

Quindi FR ha un sistema di accettazione pax e bagagli, nonchè di elaborazione di tutta la documentazione relativa (manifesto di carico, centraggio eccetra) che è completamente indipendente dal sistema di elaborazione dell'aeroporto? Chiedo a chi sa se l'affermazione di O Leary sia plausibile.
 
Ultima modifica:
Io, però, avrei detto „fottuta“ un altro paio di volte. Alla fine, ha ragione lui e torto gli altri. Evidentemente è permesso di operare in tal modo.
 
Io, però, avrei detto „fottuta“ un altro paio di volte. Alla fine, ha ragione lui e torto gli altri. Evidentemente è permesso di operare in tal modo.


Che poi, analizzando unicamente il discorso delle low-cost che fanno base a FCO, esclusa VY che è dal 2019 che non cresce e riduce continuamente su Roma.

U2 nella winter aprirà: SXB e GLA
W6 aprirà: BOD, GHV e GLA, avendo annunciato proprio recentemente, che aggiungerà un nuovo aeromobile, per andare a incrementare le frequenze sulle rotte che VY a breve archivierà.
In pratica, solo M.O’.L fa una lagna e un pianto continuo, sui costi a suo dire insostenibili di FCO. Facendo passare inoltre, 2 messaggi falsi. Il primo, sulla presunta riduzione di un aeromobile, affermando che da 17 scenderanno a 16. Stesso numero odierno. In pratica, non ha ripristinato quello tolto nella summer, ma non ne ha rimosso un altro. E per concludere l’ennesima bugia: “Roma non avrà alcuna crescita nella winter”, poi peró a fine ottobre apre BHX da CIA…
 
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La mia meraviglia é vedere la vostra meraviglia nel leggere sempre le stesse cose nelle PR di Ryanair. Cambiasse la cantilena, che sia l’apertura di una rotta, di una base, o le riduzioni lacrime e sangue quando riduce o chiude del tutto, invece no, sempre le stesse cose ripete. E anche i commenti seguono il medesimo spartito.
 
La mia meraviglia é vedere la vostra meraviglia nel leggere sempre le stesse cose nelle PR di Ryanair. Cambiasse la cantilena, che sia l’apertura di una rotta, di una base, o le riduzioni lacrime e sangue quando riduce o chiude del tutto, invece no, sempre le stesse cose ripete. E anche i commenti seguono il medesimo spartito.
Stavo per scriverlo io. MOL come commerciale è un asso. E' probabilmente l'unico che è in grado di procacciarsi tonnellate di pubblicità (non importa se buona o cattiva), senza sborsare un euro.
 
Che dovrebbe saper gestire un cambio sedile senza troppi patemi, no?
Assolutamente ... anche meglio di Altea CM
Il problema è che sia che ti compaia una nuova carta di imbarco sul telefono o che te la dia l'agente del gate... quei 20/30 passeggeri ti chiederanno comunque seat change (a bordo e/o al gate) rallentando l'imbarco... questo vale per qualsiasi compagnia
 
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Pace fatta tra SACBO e FR: domani conferenza stampa a Milano.

Voli low cost, tra Ryanair e l’aeroporto di Bergamo è pace fatta: nuovo accordo e incentivi per l’espansione​

L’intesa arriva dopo oltre un anno e mezzo di discussioni, anche accese tra il vettore low cost e Sacbo, la società di gestione dello scalo. Il pacchetto pluriennale prevede un’ulteriore crescita del traffico

Dopo oltre un anno e mezzo di trattative, Ryanair e l’aeroporto di Bergamo si preparano a firmare il nuovo accordo commerciale che, nei prossimi anni, garantirà alla principale low cost d’Europa di espandersi ulteriormente nello scalo orobico, portando più passeggeri, in cambio di un pacchetto di incentivi dal valore di decine di milioni di euro. È quanto apprende il Corriere da due fonti a conoscenza dell’esito delle trattative. Questo giornale ha raccontato più volte delle frizioni tra le parti.

Le trattative​

L’annuncio, proseguono le fonti, è atteso in occasione di una conferenza stampa di Ryanair prevista giovedì mattina, 2 ottobre, a Milano. E arriva dopo un rush finale che, durante tutta l’estate, ha visto impegnati i vertici delle due società. Una trattativa non solo lunga, ma anche a tratti tesa, con momenti in cui tutto sembrava saltare: una volta per l’indisponibilità di Sacbo (la società di gestione dello scalo) a sborsare troppo, un’altra volta per l’indisponibilità di Ryanair a promettere un certo livello di crescita e di connettività.

Bocche cucite​

Quando il Corriere ha chiesto, a margine di una conferenza stampa a Roma, a Michael O’Leary conferma dell’accordo, l’amministratore delegato del gruppo Ryanair — uno che di certo non ha peli sulla lingua — ha replicato con un secco «no comment». Lo stesso hanno fatto anche alcuni membri del suo entourage. Bocche cucite pure in Sacbo. La low cost è cruciale per le sorti dello scalo orobico dal momento che trasporta l’80% dei passeggeri.

Gli incentivi​

Il pacchetto commerciale è significativo. Secondo le fonti, dal 2009 al 2024 Sacbo ha stanziato per Ryanair circa 400 milioni di euro di incentivi aeroportuali. L’attuale accordo scade nel 2028 e le due parti hanno lavorato per siglarne un altro fino al 2034. Nel periodo di stallo, la low cost ha ridotto l’offerta a Bergamo, portando lo scalo a registrare un calo dei passeggeri nei primi otto mesi di quest’anno, mentre il sistema italiano prosegue nella crescita.

Un caso seguito all’estero​

Le trattative tra Ryanair e Sacbo erano attenzionate anche dagli altri scali (soprattutto al di fuori dell’Italia) che negli ultimi anni — come quello bergamasco — hanno registrato un boom del traffico grazie agli accordi commerciali con i vettori low cost. E cadono nel mezzo di un mini-riassetto dell’offerta di Ryanair che si ritrova con 1,5 milioni di sedili da redistribuire: 500 mila liberati dalla riduzione dei voli in alcuni scali secondari spagnoli e un milione di posti dalla decisione di non riprendere i voli su Tel Aviv.

 
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Pace fatta tra SACBO e FR: domani conferenza stampa a Milano.

Voli low cost, tra Ryanair e l’aeroporto di Bergamo è pace fatta: nuovo accordo e incentivi per l’espansione​

L’intesa arriva dopo oltre un anno e mezzo di discussioni, anche accese tra il vettore low cost e Sacbo, la società di gestione dello scalo. Il pacchetto pluriennale prevede un’ulteriore crescita del traffico

Dopo oltre un anno e mezzo di trattative, Ryanair e l’aeroporto di Bergamo si preparano a firmare il nuovo accordo commerciale che, nei prossimi anni, garantirà alla principale low cost d’Europa di espandersi ulteriormente nello scalo orobico, portando più passeggeri, in cambio di un pacchetto di incentivi dal valore di decine di milioni di euro. È quanto apprende il Corriere da due fonti a conoscenza dell’esito delle trattative. Questo giornale ha raccontato più volte delle frizioni tra le parti.

Le trattative​

L’annuncio, proseguono le fonti, è atteso in occasione di una conferenza stampa di Ryanair prevista giovedì mattina, 2 ottobre, a Milano. E arriva dopo un rush finale che, durante tutta l’estate, ha visto impegnati i vertici delle due società. Una trattativa non solo lunga, ma anche a tratti tesa, con momenti in cui tutto sembrava saltare: una volta per l’indisponibilità di Sacbo (la società di gestione dello scalo) a sborsare troppo, un’altra volta per l’indisponibilità di Ryanair a promettere un certo livello di crescita e di connettività.

Bocche cucite​

Quando il Corriere ha chiesto, a margine di una conferenza stampa a Roma, a Michael O’Leary conferma dell’accordo, l’amministratore delegato del gruppo Ryanair — uno che di certo non ha peli sulla lingua — ha replicato con un secco «no comment». Lo stesso hanno fatto anche alcuni membri del suo entourage. Bocche cucite pure in Sacbo. La low cost è cruciale per le sorti dello scalo orobico dal momento che trasporta l’80% dei passeggeri.

Gli incentivi​

Il pacchetto commerciale è significativo. Secondo le fonti, dal 2009 al 2024 Sacbo ha stanziato per Ryanair circa 400 milioni di euro di incentivi aeroportuali. L’attuale accordo scade nel 2028 e le due parti hanno lavorato per siglarne un altro fino al 2034. Nel periodo di stallo, la low cost ha ridotto l’offerta a Bergamo, portando lo scalo a registrare un calo dei passeggeri nei primi otto mesi di quest’anno, mentre il sistema italiano prosegue nella crescita.

Un caso seguito all’estero​

Le trattative tra Ryanair e Sacbo erano attenzionate anche dagli altri scali (soprattutto al di fuori dell’Italia) che negli ultimi anni — come quello bergamasco — hanno registrato un boom del traffico grazie agli accordi commerciali con i vettori low cost. E cadono nel mezzo di un mini-riassetto dell’offerta di Ryanair che si ritrova con 1,5 milioni di sedili da redistribuire: 500 mila liberati dalla riduzione dei voli in alcuni scali secondari spagnoli e un milione di posti dalla decisione di non riprendere i voli su Tel Aviv.

CVD...con buona pace dei soliti commenti/commentatori anti-FR; questo il sistema messo su a suo tempo, funziona ed evidentemente ricambia chi sborsa, in un modo o nell'altro (magari a noi sconosciuto), ma tant'e'. Like it or not.
 
Ormai si è messo in moto un meccanismo perverso, quello del tienimi-che-ti-tengo. Roba studiata nella teoria dei giochi. Nessuna delle due parti può fare a meno dell'altra, a meno di gravi danni per entrambi (l'aeroporto ci rimette i passeggeri ed il traffico, la compagnia aerea deve riposizionare gli aerei trovando chi gli garantisca gli introiti che riceveva).
In più, danni collaterali per il personale di volo costretto a spostamenti di base e per i passeggeri, che si ritrovano di punto in bianco o quasi senza quei voli che gli servono -i forumisti che dicono: senza FR come faccio a tornare a casa senza spendere un botto e senza metterci il doppio di tempo-.

Insomma, sciogliere un nodo di questo tipo diventa ben difficile: una eventuale compagnia aerea concorrente troverebbe una barriera all'ingresso quasi insormontabile, peggio ancora per un altro aeroporto che dovrebbe offrire a FR condizioni ancora più stracciate. E allora si negozia cercando di minimizzare il danno; se una delle due parti rischia di perdere di più dell'altra la soluzione sarà tendenzialmente peggiore per quella parte.

Fanta aviazione: Brescia Montichiari o Verona o Caselle offrono ponti d'oro a Ryanair ...
 
Ormai si è messo in moto un meccanismo perverso, quello del tienimi-che-ti-tengo. Roba studiata nella teoria dei giochi. Nessuna delle due parti può fare a meno dell'altra, a meno di gravi danni per entrambi (l'aeroporto ci rimette i passeggeri ed il traffico, la compagnia aerea deve riposizionare gli aerei trovando chi gli garantisca gli introiti che riceveva).
In più, danni collaterali per il personale di volo costretto a spostamenti di base e per i passeggeri, che si ritrovano di punto in bianco o quasi senza quei voli che gli servono -i forumisti che dicono: senza FR come faccio a tornare a casa senza spendere un botto e senza metterci il doppio di tempo-.

Insomma, sciogliere un nodo di questo tipo diventa ben difficile: una eventuale compagnia aerea concorrente troverebbe una barriera all'ingresso quasi insormontabile, peggio ancora per un altro aeroporto che dovrebbe offrire a FR condizioni ancora più stracciate. E allora si negozia cercando di minimizzare il danno; se una delle due parti rischia di perdere di più dell'altra la soluzione sarà tendenzialmente peggiore per quella parte.

Fanta aviazione: Brescia Montichiari o Verona o Caselle offrono ponti d'oro a Ryanair ...

Io sono molto contento di questo accordo, e alla fine da bergamasco posso dire che i soldi investiti da SACBO su Ryanair hanno avuto una ricaduta molto più ampia sotto molto punti di vista. Al tempo stesso Orio deve fare uno step ulteriore in termini di qualità: non è più il piccolo aeroporto diventato grande. È grande da un pezzo e ora deve consolidare anche migliorando la qualità dei servizi offerti.

Ps: l’altro ieri ero in Lounge ed era piena in ogni ordine di posto. Mi dicono sia una cosa abbastanza frequente. Se alla gente dai dei buoni servizi li usa e li apprezza
 
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O'Leary prima di tutti ha capito dove stava andando il mondo.

- Fino a 30 anni fa le compagnie aeree erano al servizio delle esigenze del passeggero, nel senso che aprivano lì dove era ragionevole ipotizzare ci fossero flussi e domanda tra due punti..
- Oggi il paradigma è cambiato: oltre al business tradizionale, la LCC hanno affiancato un nuovo business quello della "vendita dei flussi turistici". Tramite prezzi stracciati la LCC riesce a creare domanda lì dove non esisterebbe. E il turista, al pari di una commodity, viene "venduto" a chi offre le migliori condizioni. E tanti territori sono sono ben disposti a pagare (o far risparmiare la compagnia, a seconda di come la si voglia vedere) 3 - 5 - 8 eur a passeggero perchè poi con un misero soggiorno di 2 notti il turista spende 30-40-50 volte quegli importi sul territorio.

La spagna, la grecia, la stessa Italia hanno fatto scuola.

Sacbo ha "speso" 400 mln in 16 anni in mancati/incassi agevolazioni? Sono 3 eur per ognuno dei c.a. 130 mln di passeggeri trasportati dalla Lowcost in questi 16 anni. Ma quanto ha potuto incassare grazie a ciò? e soprattutto, quanto ne ha beneficiato l'intera geografia limitrofa all'aeroporto in impatto diretto, indiretto, indotto e catalitico?

Questo discorso è ancora più "esasperato" per le zone remote e mal collegate.
 
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Distinguerei il turista dal residente. Ed anche il numero di passeggeri lo dividerei per due, posto che anda e rianda sono 2 pax.
Possiamo anche discuterne, ma credo che sia corretto farlo analizzando tutto, non partendo dal totale e basta. Io a BGY quest’anno saró contato 52 volte, a spanne, ma non ho scucito un euro in città, arrivando da Milano. A CAG vado a casa mia, quindi anche là sono poco “turistico”.
Non contesto il ragionamento di base (io é da secoli che ripeto che FR é un’agenzia viaggi, non una compagnia aerea), quanto la bontà dei numeri.
 
Anche io da Bergamo ci viaggio spesso.
Solo settimana scorsa al sistema aeroportuale ho scucito:

90 eur di parcheggio (e nel parcheggio da 56€ non c'era letteralmente disponibile nemmeno un posto, nemmeno 1)
20 eur pranzo

Probabilmente avrò compensato chi ha speso solo 24€ di navetta e stop.

Direi che ho ripagato ampiamente i 6 eur che sacbo ha pagato per farmi volare a poco prezzo. :)
 
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Reactions: nicholas