L’anno passato si è rivelato per Meridiana fly di estrema difficoltà. I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono tradotti in 290,1 milioni di euro, -21,2% rispetto al 2008, l’EBIT pari a -29,8 milioni (-16,8 milioni nel 2008), per una perdita netta di 34 milioni (-18,5 milioni nel 2008). L’indebitamento netto ammonta a 19,6 milioni. E’ quanto registrato dal progetto di bilancio del 2009, approvato dal CdA della società.
“L’esercizio 2009 – riferisce un comunicato dell’azienda – è stato caratterizzato da una congiuntura economica negativa che ha fortemente condizionato il settore del trasporto aereo, con cali significativi del numero dei passeggeri e delle merci trasportate. L’andamento di tale settore – proseguono dalla società – è, infatti, fortemente correlato ai fattori macroeconomici e di mercato”. La forte contrazione della domanda è stata, inoltre, un’inevitabile conseguenza della minore capacità di offerta. E’ stato registrato un calo rispetto allo scorso esercizio sia nel numero delle ore volate (-12%) che nel numero dei passeggeri trasportati (-19%).
Anche se nella domanda di trasporto aereo vi è da segnalare una ripresa a partire dalla fine dello scorso anno fino agli inizi di quello in corso, il 2010, spiegano da Meridiana fly, non potrà che rappresentare “una fase di transizione e riorganizzazione societaria e industriale, partendo dall’integrazione delle attività di trasporto aereo in atto con la controllante Meridiana. Nell’ambito di tale nuovo piano industriale – aggiungono – si prevede di implementare in primo luogo quelle azioni pianificate di assestamento della nuova compagnia in termini di struttura, organizzazione e procedure e, successivamente, di iniziare ad ottenere efficienze e sinergie derivanti dall’integrazione medesima”. Il costo del carburante, i rapporti di cambio, i tassi di interesse, il load factor (Indicatore fondamentale del trasporto aereo), i ricavi unitari medi: sono le variabili esterne che vanno ad influenzare qualsiasi previsione futura.
Mauro Sedda