Abeno, passare sopra la dignità delle persone ha un limite. Un comitato spontaneo lo scorso anno disse, che se avessimo accettato il ricatto il ricatto, quella persona dopo un anno avrebbe ancora usato 'la forza' per imporre i suoi diktat. I cambiamenti vanno condivisi, e abbassare il costo del lavoro per motivi ideologici, più che pratici, disincentivare le persone a fare ore di volo (perchè arrivati a tot. ore, volare di più ti fa guadagnare spiccioli), alla fine non serve a nulla. Ciò che recuperi da una parte lo perdi dall'altra, infatti l'assenteismo è schizzato alle stelle, persone che una volta avrebbeo dato l'anima per la 'loro' azienda, oggi la sentono matrigna e estranea. Le aziende di servizi, non possono essere gestite come una catena di montaggio, dove 2 più 2 fa quattro, la componente emozionale è qualcosa di determinante, e avvilire i dipendenti ha un ritorno negativo sul senso di appartenenza e sulla motivazione, che poi hai voglia a voler imporre le cose. Pensi sia positivo che ormai le persone agiscano per paura, e non per convinzione in ciò che fanno? Purtroppo quanto certi manager capiranno certe cose sarà troppo tardi, ma è inutile imputare ai dipendenti, che non piegano la schiena di fronte a slealtà e scorrettezze, le colpe di scarsi risultati economici. Un'azienda, secondo me va gestita, analizzandola da tutti i punti di vista, guardando solo le variabili economiche si rischia di fare un buco nell'acqua, soprattutto quando in un'azienda di trasporto aereo, non investi, ma ti preoccupi solo di fare speculazioni finanziarie.