Thread ITA Airways Autunno 2022


Stato
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Che avevo detto?! Sempre le solite cose già viste e riviste.. Alitalia, alias Ita, non imparerà mai.
Sicuramente LH e il governo hanno affrontato il problema da tempo, visto che non è una novità. Se i tedeschi non hanno interrotto le trattative, significa che ritengono la situazione gestibile.
Ovviamente a spese dello stato, come è inevitabile.
 
Da notare la parte evidenziata. Come scrivevo prima, è difficile che sia un caso la "scoperta" a un anno di distanza delle cause degli ex AZ. Evidentemente stavolta gli statalisti hanno davvero paura.

Ita Airways, vertice Palazzo Chigi-Tesoro. Lufthansa si prepara all’offerta
di Leonard Berberi 20 dic 2022

Ita Airways, vertice Palazzo Chigi-Tesoro. Lufthansa si prepara all'offerta
La privatizzazione di Ita Airways vive le sue ore più delicate. Martedì pomeriggio, 20 dicembre, c’è stato un vertice tra Tesoro (azionista unico del vettore) e Palazzo Chigi per fare un punto sul dossier e per decidere i prossimi passi. A giorni, infatti, è attesa la mossa di Lufthansa che dovrebbe arrivare sotto forma di «manifestazione d’interesse» per rilevare almeno il 40% della compagnia tricolore, come anticipato dal Corriere, valutati 180-200 milioni di euro, fino a salire al 100% nel medio periodo e al verificarsi di alcune condizioni.

I passaggi tecnici e politici
Ma sono necessari alcuni passaggi tecnici e «politici» prima della mossa ufficiale del gruppo europeo dei cieli, spiegano fonti vicine al dossier. Sempre martedì si è svolta una riunione del consiglio di sorveglianza di Lufthansa — è uno dei due organi decisionali della società — dove si è discusso tra le altre cose del vettore tricolore oltre che della remunerazione dei vertici aziendali, a partire dall’amministratore delegato Carsten Spohr. Mef, Lufthansa e Ita — contattati dal Corriere — non commentano data anche la delicatezza del momento.

Le trattative
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sta seguendo personalmente il dossier Ita: l’obiettivo al dicastero è di trovare un primo accordo, magari sotto forma di protocollo d’intesa, entro la fine dell’anno, anche se non ci sono date fissate entro le quali presentare la proposta per la compagnia aerea. Da più parti filtra cauto ottimismo e si parla di un buon andamento delle trattative sull’asse Roma-Francoforte. Ma proprio perché ci si avvicina a una conclusione positiva emergono i timori di «sgambetti» dal fronte anti privatizzazione — anche all’interno del governo — che secondo le fonti mostra particolare «attivismo» in queste ore, anche a mezzo stampa.

L’incontro coi sindacati
Nei piani di Lufthansa c’è l’intenzione di risanare subito i conti dell’azienda — che stima di chiudere il 2022 con un Ebitda di -466 milioni di euro — e di avviare l’espansione, aumentando la connettività dell’Italia. Ma prima bisogna appunto trovare una linea comune Mef-Lufthansa sia sullo «shareholder agreement», sia sulla governance nuova del vettore, sia sul board e il management. Alle 17 di mercoledì 21 dicembre è stato fissato il secondo confronto tra i vertici di Ita e i sindacati sui salari. All’ordine del giorno c’è la questione dell’aumento dei salari dei dipendenti della compagnia dopo la fase di start up.

Il fronte Alitalia
Il governo si muove anche sul fronte Alitalia, la compagnia aerea che ha cessato di volare il 14 ottobre 2021 per lasciare spazio a Ita. Nella bozza del decreto legge «Milleproroghe» si legge che l’amministrazione straordinaria di Alitalia «prosegue con finalità liquidatoria fino al 31 dicembre 2023». Il documento concede così un anno in più — la scadenza attuale era al 31 dicembre 2022 — per l’indennizzo ai titolari di titoli di viaggio, di voucher o analoghi titoli emessi dall’amministrazione straordinaria che «sono prioritariamente destinati al soddisfacimento in prededuzione dei crediti verso lo Stato».

 
Sicuramente LH e il governo hanno affrontato il problema da tempo, visto che non è una novità. Se i tedeschi non hanno interrotto le trattative, significa che ritengono la situazione gestibile.
Ovviamente a spese dello stato, come è inevitabile.
Da notare la parte evidenziata. Come scrivevo prima, è difficile che sia un caso la "scoperta" a un anno di distanza delle cause degli ex AZ. Evidentemente stavolta gli statalisti hanno davvero paura.

Ita Airways, vertice Palazzo Chigi-Tesoro. Lufthansa si prepara all’offerta
di Leonard Berberi 20 dic 2022

Ita Airways, vertice Palazzo Chigi-Tesoro. Lufthansa si prepara all'offerta
La privatizzazione di Ita Airways vive le sue ore più delicate. Martedì pomeriggio, 20 dicembre, c’è stato un vertice tra Tesoro (azionista unico del vettore) e Palazzo Chigi per fare un punto sul dossier e per decidere i prossimi passi. A giorni, infatti, è attesa la mossa di Lufthansa che dovrebbe arrivare sotto forma di «manifestazione d’interesse» per rilevare almeno il 40% della compagnia tricolore, come anticipato dal Corriere, valutati 180-200 milioni di euro, fino a salire al 100% nel medio periodo e al verificarsi di alcune condizioni.

I passaggi tecnici e politici
Ma sono necessari alcuni passaggi tecnici e «politici» prima della mossa ufficiale del gruppo europeo dei cieli, spiegano fonti vicine al dossier. Sempre martedì si è svolta una riunione del consiglio di sorveglianza di Lufthansa — è uno dei due organi decisionali della società — dove si è discusso tra le altre cose del vettore tricolore oltre che della remunerazione dei vertici aziendali, a partire dall’amministratore delegato Carsten Spohr. Mef, Lufthansa e Ita — contattati dal Corriere — non commentano data anche la delicatezza del momento.

Le trattative
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sta seguendo personalmente il dossier Ita: l’obiettivo al dicastero è di trovare un primo accordo, magari sotto forma di protocollo d’intesa, entro la fine dell’anno, anche se non ci sono date fissate entro le quali presentare la proposta per la compagnia aerea. Da più parti filtra cauto ottimismo e si parla di un buon andamento delle trattative sull’asse Roma-Francoforte. Ma proprio perché ci si avvicina a una conclusione positiva emergono i timori di «sgambetti» dal fronte anti privatizzazione — anche all’interno del governo — che secondo le fonti mostra particolare «attivismo» in queste ore, anche a mezzo stampa.

L’incontro coi sindacati
Nei piani di Lufthansa c’è l’intenzione di risanare subito i conti dell’azienda — che stima di chiudere il 2022 con un Ebitda di -466 milioni di euro — e di avviare l’espansione, aumentando la connettività dell’Italia. Ma prima bisogna appunto trovare una linea comune Mef-Lufthansa sia sullo «shareholder agreement», sia sulla governance nuova del vettore, sia sul board e il management. Alle 17 di mercoledì 21 dicembre è stato fissato il secondo confronto tra i vertici di Ita e i sindacati sui salari. All’ordine del giorno c’è la questione dell’aumento dei salari dei dipendenti della compagnia dopo la fase di start up.

Il fronte Alitalia
Il governo si muove anche sul fronte Alitalia, la compagnia aerea che ha cessato di volare il 14 ottobre 2021 per lasciare spazio a Ita. Nella bozza del decreto legge «Milleproroghe» si legge che l’amministrazione straordinaria di Alitalia «prosegue con finalità liquidatoria fino al 31 dicembre 2023». Il documento concede così un anno in più — la scadenza attuale era al 31 dicembre 2022 — per l’indennizzo ai titolari di titoli di viaggio, di voucher o analoghi titoli emessi dall’amministrazione straordinaria che «sono prioritariamente destinati al soddisfacimento in prededuzione dei crediti verso lo Stato».

Con i tedeschi mi sa che se la stanno facendo sotto, anche perché le opzioni sono due:
1. Effettuano l'esorcismo e quindi pulizia.
2. Accompagnano ITA nella tomba e quindi fine dei giochi.
In ogni caso scenari che fanno una gran paura.
 
Cambiamento per la SUMMER 23 di ITA

Roma Fiumicino - Tokyo: 5 voli settimanali -2-4567 fino al 2 luglio 2023, 5 voli settimanali 1–4567 dal 3 luglio al 30 luglio 2023, 6 voli settimanali 12-4567 dal 31 luglio 2023 (precedentemente 1 volo giornaliero dal 26 marzo 2023)
 
Ultima modifica:
Urso poco fa. Intervista di ADN Kronos:

ITA - ''Ita ha bisogno di un partner industriale forte e internazionale. La nostra compagnia per il Giubileo del 2025 dovrà portare tanti pellegrini in un aeroporto importante come Roma''. ''Ita, certo mi piacerebbe si tornasse a chiamare Alitalia - dice il ministro - E' un nome straordinario. Alitalia è stata la prima vetrina del Made in Italy nel mondo. Era considerata la compagnia di eccellenza. Ovviamente non si può tornare indietro nella storia, siamo una forza pragmatica che affronta la realtà e cerchiamo il bene del Paese''.
''Per Ita, che considero ancora come se fosse Alitalia, credo ci possa essere lo spazio di una compagnia con un significativo partner industriale perché ne ha assolutamente bisogno per presidiare gli interessi del nostro Paese, anche in vista del Giubileo di Roma nel 2025. Si parla di 25 milioni di pellegrini che si recheranno a Roma in quell'anno. Hanno bisogno di un aeroporto importante, come Roma è diventato, con grande capacità di espansione. Roma è uno dei pochi aeroporti di capitali europee che può ancora crescere. La nostra compagnia deve poter fare affluire questi pellegrini a Roma da ogni parte del mondo''.
 
Urso poco fa. Intervista di ADN Kronos:

ITA - ''Ita ha bisogno di un partner industriale forte e internazionale. La nostra compagnia per il Giubileo del 2025 dovrà portare tanti pellegrini in un aeroporto importante come Roma''. ''Ita, certo mi piacerebbe si tornasse a chiamare Alitalia - dice il ministro - E' un nome straordinario. Alitalia è stata la prima vetrina del Made in Italy nel mondo. Era considerata la compagnia di eccellenza. Ovviamente non si può tornare indietro nella storia, siamo una forza pragmatica che affronta la realtà e cerchiamo il bene del Paese''.
''Per Ita, che considero ancora come se fosse Alitalia, credo ci possa essere lo spazio di una compagnia con un significativo partner industriale perché ne ha assolutamente bisogno per presidiare gli interessi del nostro Paese, anche in vista del Giubileo di Roma nel 2025. Si parla di 25 milioni di pellegrini che si recheranno a Roma in quell'anno. Hanno bisogno di un aeroporto importante, come Roma è diventato, con grande capacità di espansione. Roma è uno dei pochi aeroporti di capitali europee che può ancora crescere. La nostra compagnia deve poter fare affluire questi pellegrini a Roma da ogni parte del mondo''.
Come se 25 milioni di pellegrini stessero sul sito di Alitalia (come giustamente ancora la considera Urso) cercando di prenotare voli per Roma, no? Mah…
 
Come se 25 milioni di pellegrini stessero sul sito di Alitalia (come giustamente ancora la considera Urso) cercando di prenotare voli per Roma, no? Mah…

Vero però se LH/ITA se la giocheranno bene, sarà un'opportunità notevole di drenare una bella fetta di quei 25mln tramite un network integrato in Star Alliance e accessibile anche tramite M&M.
 
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Urso poco fa. Intervista di ADN Kronos:

ITA - ''Ita ha bisogno di un partner industriale forte e internazionale. La nostra compagnia per il Giubileo del 2025 dovrà portare tanti pellegrini in un aeroporto importante come Roma''. ''Ita, certo mi piacerebbe si tornasse a chiamare Alitalia - dice il ministro - E' un nome straordinario. Alitalia è stata la prima vetrina del Made in Italy nel mondo. Era considerata la compagnia di eccellenza. Ovviamente non si può tornare indietro nella storia, siamo una forza pragmatica che affronta la realtà e cerchiamo il bene del Paese''.
''Per Ita, che considero ancora come se fosse Alitalia, credo ci possa essere lo spazio di una compagnia con un significativo partner industriale perché ne ha assolutamente bisogno per presidiare gli interessi del nostro Paese, anche in vista del Giubileo di Roma nel 2025. Si parla di 25 milioni di pellegrini che si recheranno a Roma in quell'anno. Hanno bisogno di un aeroporto importante, come Roma è diventato, con grande capacità di espansione. Roma è uno dei pochi aeroporti di capitali europee che può ancora crescere. La nostra compagnia deve poter fare affluire questi pellegrini a Roma da ogni parte del mondo''.
Io capisco che una compagnia aerea si prepari ad affrontare un grande evento con le dovute strategie, ma qui ho l'impressione che si parli sempre di questi eventi come un'occasione per rilanciare Alitalia. Se si guarda alla giornata con queste attività spot, poi il giubileo finisce e Alitalia rimane sempre coi suoi problemi.
Vero però se LH/ITA se la giocheranno bene, sarà un'opportunità notevole di drenare una bella fetta di quei 25mln tramite un network integrato in Star Alliance e accessibile anche tramite M&M.
Secondo qualcuno per "continuare ad avere un sogno" non dovremmo lasciare libertà agli altri di fare il loro tornaconto.

Non ho ben chiaro quale sia l'intento di questo articolo, sicuramente i più esperti fra voi mi sapranno illuminare.
 
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Come se 25 milioni di pellegrini stessero sul sito di Alitalia (come giustamente ancora la considera Urso) cercando di prenotare voli per Roma, no? Mah…

Nel 2015 si aspettavano 33mln di presenze turistiche, ne arrivarono 20 (fonte Dicastero vaticano per la Nuova evangelizzazione).
Nel 2000 furono all'incirca 24 milioni.

Parliamo però sempre di numeri molto fumosi, che si mischiano con quelli dei turisti che visitano Roma a prescindere dal Giubileo. E come ben sappiamo per una questione di economicità sono gran pochi i pellegrini che si muovono in aereo. Giusto quelli che arrivano da lontano ma fino alla Polonia si muovono in bus.

Questo non per sminuire il Giubileo ma per dire che certe cose vanno fatte a prescindere dal singolo evento. Roma nonostante stiano facendo di tutto per rovinarla è ancora una delle Capitali Mondiali del Turismo e le infrastrutture devono tener conto di questo e di una crescita che ( salvo disastri) continuerà ad essere progressiva, con o senza eventi.
 
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Secondo qualcuno per "continuare ad avere un sogno" non dovremmo lasciare libertà agli altri di fare il loro tornaconto.

Da soli non ci riusciamo, e la storia degli ultimi 25 anni di AZ/ITA ce lo insegna.
Anche i vari matrimoni con KLM prima, AF/KL dopo e EY dopo ancora hanno purtroppo fallito, a volte nelle premesse a volte nello svolgimento.

La differenza che io vedo questa volta è che LH ha dato prova di saper gestire una costellazione di compagnie aeree e di hub e se, come si dice, il piano è quello di arrivare al 100% di ITA nel giro di qualche anno (partendo da una quota iniziale del 40%), beh io non vedo soluzione migliore all'orizzonte.
Il trasporto aereo non è il primo settore ad aver vissuto una grande epopea di consolidamento di operatori e non sarà nemmeno l'ultimo.

Ripeto, magari ce casca LH!
 
Secondo qualcuno per "continuare ad avere un sogno" non dovremmo lasciare libertà agli altri di fare il loro tornaconto.

Non ho ben chiaro quale sia l'intento di questo articolo, sicuramente i più esperti fra voi mi sapranno illuminare.
L'articolo è su un giornale del gruppo Gedi, come Repubblica.
Il sospetto che in questo momento remino contro, è molto forte.
 
Ita-Lufthansa, decolla la privatizzazione. Ecco l'aumento di capitale: il governo modifica il Dpcm per velocizzare la cessione
Non è ancora definita l'entità dell'aumento di capitale riservato ai tedeschi, ma i rumors parlano di una cifra vicina ai 200-220 milioni

Di Umberto Mancini
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Dicembre 2022, 14:01 - Ultimo aggiornamento: 14:30

Colpo di acceleratore per la privatizzazione di Ita. Il consiglio dei ministri che si è riunito questa mattina per varare il Milleproroghe ha anche modificato il Dpcm che disciplinava la vendita della compagnia di bandiera. Secondo quanto risulta al Messaggero, è stata di fatto introdotta una importante modifica, prevedendo la possibilità di un aumento di capitale riservato al nuovo socio, in questo caso Lufthansa, che diventerà il partner industriale del vettore italiano. Si tratta di una soluzione che era allo studio da almeno una settimana e che adesso ha preso corpo. Non è ancora definita l'entità dell'aumento di capitale riservato ai tedeschi, ma i rumors parlano di una cifra vicina ai 200-220 milioni.

Il piano del governo Meloni
Di fatto viene superata la precedente impostazione, voluta dal governo Draghi, che individuava nella cessione delle quote del Tesoro la modalità per privatizzare la compagnia. L'esecutivo Meloni ha un piano preciso per Ita che si basa su tre direttrici: la garanzia dei livelli occupazionali, che vanno gradualmente alzati;, lo sviluppo delle rotte e del network internazionale; la difesa e la promozione del made in Italy. Ovviamente un ruolo centrale, anche con l'alleanza con i tedeschi, deve averlo lo scalo della Capitale, il Leonardo da Vinci, che verrà rafforzato. La registrazione del nuovo Dpcm sarebbe questione di ore.
La prossima settimana è prevista anche una riunione del cda di Ita per mettere a punto l'operazione che porterà al matrimonio con il colosso tedesco. Con questa operazione Lufthansa avrà la leadership sul mercato europeo, superando la concorrente di sempre Air France-Klm e coronando un sogno inseguito da più di un decennio, quando tentò più volte di arrivare alle nozze con Alitalia, vettore dalle cui ceneri è nata Ita.
In queste ultime ore il negoziato con il Tesoro si era intensificato con l'obiettivo di chiudere la partita entro la fine dell'anno e con le dovute garanzie per lo stato italiano che, va ricordato, ha investito 1,2 miliardi per lanciare Ita. Sempre in queste ore i tedeschi stanno mettendo a punto l'offerta finale e il memorandum per disciplinare la governance.

 
Interessanti dettagli sul nuovo dpcm, dal quale sarebbe sparito l'impegno dello Stato a mantenere una quota di minoranza di ITA.
Rilevante anche il fatto che sarebbe il primo atto formale emesso dal governo dedicato di fatto alla vendita di ITA a LH.

Ita Airways, spunta il nuovo dpcm sulla vendita: verso la trattativa privata con Lufthansa
di Leonard Berberi 21 dic 2022

Nuovo dpcm e trattativa privata con «i soggetti comunitari interessati» alla compagnia aerea tricolore, cioè Lufthansa. L’iter di vendita di Ita Airways registra un’altra svolta durante l’ultimo consiglio dei ministri e dopo una serata di confronti tra il ministero dell’Economia e Palazzo Chigi. È quanto apprende il Corriere della Sera da fonti governative che spiegano come questo passaggio dovrebbe facilitare le discussioni con il colosso europeo dei cieli.

Le novità
Secondo le prime informazioni il nuovo dpcm supera quello del 1° marzo 2022, con la novità sostanziale che sarebbe stato tolto il vincolo per il Tesoro di mantenere una quota di minoranza nelle prime fasi della privatizzazione: dal momento che Lufthansa prevede di rilevare il 40% all’inizio la novità va incontro a questa esigenza. Il precedente decreto, infatti, stabiliva per il Tesoro il mantenimento di «una partecipazione di minoranza, non di controllo». In questo modo quindi il governo può cedere all’inizio una quota inferiore al 50% per poi privatizzare tutta l’azienda in un secondo momento.

Le tappe
Il gruppo europeo dei cieli — che include anche Swiss, Brussels Airlines, Austrian Airlines, Eurowings e l’italiana Air Dolomiti — nei prossimi giorni dovrebbe inviare una manifestazione d’interesse appunto per quel 40%. Il suo ingresso potrebbe avvenire sotto forma di aumento di capitale riservato, proseguono le fonti, non quindi attraverso una cessione delle quote. Questo nuovo dpcm se da un lato aiuta l’iter di cessione, dall’altro potrebbe richiedere qualche giorno in più visti i tempi burocratici.

I paletti
Resta intatta la parte relativa al piano industriale dei soggetti interessati. Anche il nuovo dpcm chiede che vengano assicurati la stabilità dell’assetto proprietario, la dimensione industriale dell’integrazione, la valorizzazione degli hub nazionali (Roma Fiumicino e Milano Linate), lo sviluppo sui mercati strategici e sul lungo raggio (con particolare attenzione all’America e all’Africa) e le prospettive occupazionali.

 
"Meanwhile back at Mama's..."

Ita Airways registra un piccolo record: per la prima volta da 20 anni i ricavi sono superiori ai costi.

Lo ha annunciato l'amministratore delegato della compagnia aerea, Fabio Lazzerini: "Per la prima volta, negli ultimi venti anni nel budget della compagnia di bandiera italiana, i ricavi superano i costi". Secondo Lazzerini in azienda c'è "molta attenzione ai costi" e per spiegarlo ha preso come esempio il caro carburante: "L'aumento di carburante del 107% ha impattato solo per il 55/60% dei conti, il resto è stato compensato da maggiori ricavi e dal risparmio dei costi". "Siamo una startup nata nell'ottobre 2021, poco dopo c'è stato Omicron, poi guerra, poi il caro carburante. Eppure, nonostante questo, la compagnia sta avendo performance decisamente superiori alle aspettative", ha spiegato.

da TGCOM24
 
Di quale periodo stiamo parlando, di grazia? Mese scorso, settimana corrente, trimestre?

Una dichiarazione fatta così significa poco o niente. Alla fine contano (stagionalmente) i trimestri e ovviamente il risultato complessivo annuale.

Un po' come dire: ieri i miei ricavi sono stati superiori ai costi! Peccato che il risultato finale si misuri sui 365 giorni.
 
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Di quale periodo stiamo parlando, di grazia? Mese scorso, settimana corrente, trimestre?

Una dichiarazione fatta così significa poco o niente. Alla fine contano (stagionalmente) i trimestri e ovviamente il risultato complessivo annuale.

Un po' come dire: ieri i miei ricavi sono stati superiori ai costi! Peccato che il risultato finale si misuri sui 365 giorni.
"Ambasciator non porta pena..."

Mi limito a riportare quanto letto... mica ho detto che ci credo!

Però, a pensarci bene, interessante la sincronìa tra queste due ultime notizie fatte trapelare...
 
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Comunque l'integrazione di ITA all'interno di un gruppo come quello di LH porta inevitabili vantaggi dal punto di vista della connettività del sistema: stando ai dati 2022 (fino a Luglio), AF aveva trasportato poco meno del 2% del mercato (pari a 1,4 milioni di clienti), mentre la quota di LH si attestava al 3,8% (2,7 milioni di passeggeri) ed Eurowings con circa il 1,4% (1 milione di clienti), rimanendo solo nella top 10. ITA, cugina un po' sfigata di SkyTeam, nel mentre aveva trasportato 4,67 milioni di persone per una quota di mercato pari al 6,7% , fuori podio dietro ad un mercato dominato dalle low cost (FR, U2 e W6), che evidente rispondono alle esigenze inespresse di un mercato che muove numeri enormi rispetto a 20 anni fa. L'estate avrà avuto ovviamente esiti positivi per i numeri in gioco.
Sono molto curioso dei risvolti di questa operazione, a partire dalle sinergie con una delle poche superstiti compagnie italiane come Air Dolomiti, che al momento opera con una struttura di feeder verso FRA e MUC, e delle consociate del LH group.
 
Comunque l'integrazione di ITA all'interno di un gruppo come quello di LH porta inevitabili vantaggi dal punto di vista della connettività del sistema: stando ai dati 2022 (fino a Luglio), AF aveva trasportato poco meno del 2% del mercato (pari a 1,4 milioni di clienti), mentre la quota di LH si attestava al 3,8% (2,7 milioni di passeggeri) ed Eurowings con circa il 1,4% (1 milione di clienti), rimanendo solo nella top 10. ITA, cugina un po' sfigata di SkyTeam, nel mentre aveva trasportato 4,67 milioni di persone per una quota di mercato pari al 6,7% , fuori podio dietro ad un mercato dominato dalle low cost (FR, U2 e W6), che evidente rispondono alle esigenze inespresse di un mercato che muove numeri enormi rispetto a 20 anni fa. L'estate avrà avuto ovviamente esiti positivi per i numeri in gioco.
Sono molto curioso dei risvolti di questa operazione, a partire dalle sinergie con una delle poche superstiti compagnie italiane come Air Dolomiti, che al momento opera con una struttura di feeder verso FRA e MUC, e delle consociate del LH group.

Ad AF devi aggiungere KLM
 
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Vero però se LH/ITA se la giocheranno bene, sarà un'opportunità notevole di drenare una bella fetta di quei 25mln tramite un network integrato in Star Alliance e accessibile anche tramite M&M.
Ma questo è pacifico. Non che si canti invece l’ennesimo stornello che “AZ serve per portare turisti a Roma e che un evento sia la panacea per salvarla o per doverla salvare a tutti i costi”.
Oggi la quota di mercato di mercato di AZ è ridicola e milioni di viaggiatori vengono ogni anno con la concorrenza, sarà così anche allora, nel caso.
 
Stato
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