Thread ITA Airways Autunno 2022


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E pensare che su questo forum ci sta gente che si spella le mani nel plaudire la cessione di ITA..

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Nel contesto attuale - perché decontestualizzare è pericoloso e fuorviante - ITA da sola non va da nessuna parte e costerebbe miliardi mantenerla artificiosamente in vita (cosa sulla quale l'Europa ci sanzionerebbe, tra l'altro).
Tra i due contendenti di questa ultima tornata LH è l'unico partner che ha dato prova di 1) saper gestire un gruppo multi hub e 2) saper valorizzare i brand che acquisisce.

Io continuerò a spellarmi le mani per loro.
Riguardo il tema Air Dolomiti, non mi fido di certo delle indiscrezioni di Dagospia e aspetto di vedere qualcosa scritto nero su bianco.
 
Nel contesto attuale - perché decontestualizzare è pericoloso e fuorviante - ITA da sola non va da nessuna parte e costerebbe miliardi mantenerla artificiosamente in vita (cosa sulla quale l'Europa ci sanzionerebbe, tra l'altro).
Tra i due contendenti di questa ultima tornata LH è l'unico partner che ha dato prova di 1) saper gestire un gruppo multi hub e 2) saper valorizzare i brand che acquisisce.

Io continuerò a spellarmi le mani per loro.
Riguardo il tema Air Dolomiti, non mi fido di certo delle indiscrezioni di Dagospia e aspetto di vedere qualcosa scritto nero su bianco.
Non hanno mai fatto mistero che LH pensa a Air Dolomiti come divisione Regional anche per ITA Airways nel caso di acquisizione di quest'ultima. E' del tutto evidente che integrerebbero per quanto possibile le loro due realtà in Italia come è normale e sensato.
 
Non hanno mai fatto mistero che LH pensa a Air Dolomiti come divisione Regional anche per ITA Airways nel caso di acquisizione di quest'ultima. E' del tutto evidente che integrerebbero per quanto possibile le loro due realtà in Italia come è normale e sensato.

Anche perché Air Dolomiti è una compagnia aerea che ha dimostrato di funzionare, non avrebbe senso escluderla dall'equazione. Cosa diversa sarà poi cosa decideranno di fare del brand, ma lì ci può anche stare un cambiamento post acquisizione di ITA.
 
Anche perché Air Dolomiti è una compagnia aerea che ha dimostrato di funzionare, non avrebbe senso escluderla dall'equazione. Cosa diversa sarà poi cosa decideranno di fare del brand, ma lì ci può anche stare un cambiamento post acquisizione di ITA.
Nel caso di acquisizione completa o quasi in Italia si troveranno con 3 brand più Eurowings, è normale che facciano della razionalizzazione.
L'idea che avevano in passato era di utilizzare Alitalia per il lungo raggio e voli legacy di medio/lungo e medio raggio. ITA Airways può essere utilizzato come branca low cost sull'esempio di Iberia Express e infine Air Dolomiti può essere il Regional che però se allargato a tutta la rete e non solo da alcune città del nord italia su MUC e FRA potrebbe anche essere sacrificato per un brand regional legato alla mainline.
Comunque sono tutte valutazioni successive, intanto deve arrivare l'acquisizione, tutto il resto viene dopo.
 
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Lufthansa Closes In On ITA Airways Deal Without Partner
Germany’s Lufthansa is nearing an agreement to buy a majority stake in ITA Airways from the Italian government in a process it will pursue on its own.

The move comes after its former partner—shipping group MSC—pulled out of the process and a mooted cooperation with Italian railway operator Ferrovie dello Stato failed to materialize.

The Italian government privatized ITA Airways at the start of the coronavirus pandemic and is now trying to sell a majority stake in the successor to bankrupt flag-carrier Alitalia, but the process has been a long-drawn-out one, beset with setbacks and slowed down by political upheaval in Italy.

Two consortia were in the running for ITA Airways, but the Italian government initially selected one made up of Certares, Air France-KLM and Delta Air Lines for exclusive talks for a stake in the carrier. Those talks ended without a deal at the end of October, leaving the door open for Lufthansa, which had been in partnership with shipping group MSC, to re-enter the race. But in November, MSC said it was no longer interested in a stake in the Italian airline.

Lufthansa was said recently to be considering teaming up with Ferrovie dello Stato, but industry sources said the Italian rail operator would not play a role in an equity investment in the carrier, although a cooperation to feed passengers from rail to air could be envisaged.

Ferrovie dello Stato had, before the pandemic, come close to leading a rescue plan for Alitalia in which Delta Air Lines was also set to be involved.

If a deal with Lufthansa moves forward, it could be in two phases, with the German airline group taking an initial stake and eventually taking over the whole of the airline in a second phase. That would mirror Lufthansa’s takeover of Brussels Airlines, which began with a 45% stake, with the German airline taking over 100% in a second phase.

Italy’s government is said to be keen to bring the long-running process to a conclusion, with hopes for a memorandum of understanding (MOU) to be signed in December, or January at the latest, Italian newspaper La Repubblica reported.

Lufthansa has repeatedly said it wants to buy into ITA Airways to expand its presence in the lucrative Italian market.

A Lufthansa spokesperson declined to comment.

Meanwhile, ITA, which launched operations in October 2021, is moving ahead with expansion, with plans to add 39 new aircraft to its fleet in 2023.

The fleet changes will mean a 73% capacity increase in terms of available seat kilometers (ASK) across the network, compared to 2022, with long-haul increases growing by 107% the main driver of that growth. By the end of 2023, ITA says it will have 50% of new generation aircraft, out of a total of 96 aircraft in the fleet.
 
A quanto pare dovremmo esserci. L'opzione scelta, dovrebbe essere simile a quella utilizzata per rilevare Brussels. Se realmente dovessero esserci una offerta di LH prima di Natale, ed una accettazione della stessa da parte del governo entro fine anno, è probabile che sia già stato raggiunto un accordo tra le parti. Incrociamo le dita.

Ita Airways, l’offerta di Lufthansa: subito il 40% della compagnia e via alle sinergie con il gruppo europeo
di Leonard Berberi 17 dic 2022

Ita Airways, l'offerta di Lufthansa: subito il 40% della compagnia e via alle sinergie con il gruppo europeo
Lufthansa si prepara a inviare al ministero dell’Economia la sua offerta per Ita Airways. I tedeschi proporranno di comprare subito il 40% della compagnia aerea, «prenotando» anche l’altro 60% da rilevare nel medio periodo e al verificarsi di alcune condizioni. L’obiettivo del gruppo europeo è avere il 100% del vettore tricolore in 3-5 anni. È quanto apprende il Corriere della Sera da due fonti governative che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a parlarne con la stampa. Lufthansa, il Mef e Ita non commentano.

Le tappe
La mossa, proseguono le fonti, è attesa nei prossimi giorni, probabilmente alla vigilia di Natale, anche se non c’è una scadenza fissata, per puntare poi alla firma di una prima intesa a fine anno e avviare l’iter che porterà alle autorizzazioni necessarie da parte degli organismi di controllo (come l’Antitrust Ue) e al closing tra maggio e giugno. Salvo intoppi. Nel frattempo già da gennaio Lufthansa vorrebbe avviare gli interventi per mettere a posto i conti di Ita sfruttando il prima possibile le sinergie che solo un grande gruppo può fornire, stimolando i ricavi e limando i costi operativi. Seguendo un percorso già sperimentato nella «federazione» continentale dei cieli: nel gruppo Lufthansa ci sono infatti anche la svizzera Swiss, l’austriaca Austrian Airlines, la belga Brussels Airlines, l’italiana Air Dolomiti e la tedesca-maltese Eurowings.

Le rassicurazioni
Venerdì 16 dicembre i manager tedeschi hanno svolto l’ultima sessione tecnica con i colleghi di Ita affrontando gli aspetti commerciali e cercando di immaginare i passaggi operativi in vista delle attività congiunte. La prossima settimana — dopo un confronto «politico» con il Tesoro — Lufthansa dovrebbe farsi ufficialmente avanti per acquistare il 40%. Ma a Francoforte sanno che l’instabilità politica e il fronte anti-vendita sono incognite che non si possono ignorare in questo dossier. Per questo chiedono garanzie precise all’esecutivo italiano da inserire in un accordo — blindato con penali milionarie — che definisca bene la governance, che preveda tappe precise nei prossimi mesi e che affidi la gestione dell’aviolinea a Lufthansa.

Il prezzo
Non è chiaro, al momento, quale sarà il valore della transazione iniziale: la cifra si aggira sui 180-200 milioni di euro per quel 40%, ma è probabile che Lufthansa paghi una prima tranche da 100 milioni, vincolando la seconda parte al rispetto di alcuni requisiti. I tedeschi hanno spiegato agli interlocutori italiani che il gruppo europeo vorrebbe partire sfruttando le sinergie commerciali, finanziarie e industriali fornite dal gruppo: la vendita dei biglietti di Ita e gli acquisti, per esempio, verrebbero inseriti nella piattaforma utilizzata dalle aviolinee dell’agglomerato europeo per incrementare i ricavi per passeggero, distribuire meglio il proprio prodotto (sfruttando al massimo la rete di collegamenti) e avere sconti importanti quando si tratta di comprare i materiali necessari alle attività.

L’integrazione
Il 60% sarebbe oggetto di una «call option» che riconosce a Lufthansa il diritto a comprare dal Mef la parte restante. Per questo sarebbe, tecnicamente, ancora una vera privatizzazione per i tedeschi perché spianerebbe la strada ad avere il 100% di Ita. L’accordo Mef-Lufthansa oltre a fissare date e quote, lascerà margini sul prezzo dei pacchetti scambiati perché nel frattempo — se la cura Lufthansa funzionerà — quel 60% nelle mani dello Stato potrebbe registrare un incremento di valore. In caso di esito positivo delle trattative la compagnia italiana migrerebbe in un’altra alleanza, Star Alliance, e avrebbe un rapporto privilegiato con A++, la joint venture transatlantica di Lufthansa con United Airlines e Air Canada per spartirsi meglio rotte, passeggeri e ricavi del mercato tra Europa e Nord America.

I bilanci di Lufthansa
I piani per Ita fanno i conti con un contesto finanziario decisamente migliorato per Lufthansa. Il gruppo rivede al rialzo del 50% l’Ebit rettificato per il 2022 e prevede di chiudere con +1,5 miliardi (contro un miliardo di alcuni mesi fa). Il risultato — ha spiegato in una nota — è legato alla performance degli utili in ottobre e novembre che ha superato le aspettative e la «forte domanda di viaggi». Non solo. Le divisioni Cargo e Technik (manutenzione) dovrebbero raggiungere risultati record, mentre per quanto riguarda le prenotazioni nei prossimi mesi si nota la prosecuzione del trend positivo.

 
A quanto pare dovremmo esserci. L'opzione scelta, dovrebbe essere simile a quella utilizzata per rilevare Brussels. Se realmente dovessero esserci una offerta di LH prima di Natale, ed una accettazione della stessa da parte del governo entro fine anno, è probabile che sia già stato raggiunto un accordo tra le parti. Incrociamo le dita.

Ita Airways, l’offerta di Lufthansa: subito il 40% della compagnia e via alle sinergie con il gruppo europeo
di Leonard Berberi 17 dic 2022

Ita Airways, l'offerta di Lufthansa: subito il 40% della compagnia e via alle sinergie con il gruppo europeo
Lufthansa si prepara a inviare al ministero dell’Economia la sua offerta per Ita Airways. I tedeschi proporranno di comprare subito il 40% della compagnia aerea, «prenotando» anche l’altro 60% da rilevare nel medio periodo e al verificarsi di alcune condizioni. L’obiettivo del gruppo europeo è avere il 100% del vettore tricolore in 3-5 anni. È quanto apprende il Corriere della Sera da due fonti governative che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a parlarne con la stampa. Lufthansa, il Mef e Ita non commentano.

Le tappe
La mossa, proseguono le fonti, è attesa nei prossimi giorni, probabilmente alla vigilia di Natale, anche se non c’è una scadenza fissata, per puntare poi alla firma di una prima intesa a fine anno e avviare l’iter che porterà alle autorizzazioni necessarie da parte degli organismi di controllo (come l’Antitrust Ue) e al closing tra maggio e giugno. Salvo intoppi. Nel frattempo già da gennaio Lufthansa vorrebbe avviare gli interventi per mettere a posto i conti di Ita sfruttando il prima possibile le sinergie che solo un grande gruppo può fornire, stimolando i ricavi e limando i costi operativi. Seguendo un percorso già sperimentato nella «federazione» continentale dei cieli: nel gruppo Lufthansa ci sono infatti anche la svizzera Swiss, l’austriaca Austrian Airlines, la belga Brussels Airlines, l’italiana Air Dolomiti e la tedesca-maltese Eurowings.

Le rassicurazioni
Venerdì 16 dicembre i manager tedeschi hanno svolto l’ultima sessione tecnica con i colleghi di Ita affrontando gli aspetti commerciali e cercando di immaginare i passaggi operativi in vista delle attività congiunte. La prossima settimana — dopo un confronto «politico» con il Tesoro — Lufthansa dovrebbe farsi ufficialmente avanti per acquistare il 40%. Ma a Francoforte sanno che l’instabilità politica e il fronte anti-vendita sono incognite che non si possono ignorare in questo dossier. Per questo chiedono garanzie precise all’esecutivo italiano da inserire in un accordo — blindato con penali milionarie — che definisca bene la governance, che preveda tappe precise nei prossimi mesi e che affidi la gestione dell’aviolinea a Lufthansa.

Il prezzo
Non è chiaro, al momento, quale sarà il valore della transazione iniziale: la cifra si aggira sui 180-200 milioni di euro per quel 40%, ma è probabile che Lufthansa paghi una prima tranche da 100 milioni, vincolando la seconda parte al rispetto di alcuni requisiti. I tedeschi hanno spiegato agli interlocutori italiani che il gruppo europeo vorrebbe partire sfruttando le sinergie commerciali, finanziarie e industriali fornite dal gruppo: la vendita dei biglietti di Ita e gli acquisti, per esempio, verrebbero inseriti nella piattaforma utilizzata dalle aviolinee dell’agglomerato europeo per incrementare i ricavi per passeggero, distribuire meglio il proprio prodotto (sfruttando al massimo la rete di collegamenti) e avere sconti importanti quando si tratta di comprare i materiali necessari alle attività.

L’integrazione
Il 60% sarebbe oggetto di una «call option» che riconosce a Lufthansa il diritto a comprare dal Mef la parte restante. Per questo sarebbe, tecnicamente, ancora una vera privatizzazione per i tedeschi perché spianerebbe la strada ad avere il 100% di Ita. L’accordo Mef-Lufthansa oltre a fissare date e quote, lascerà margini sul prezzo dei pacchetti scambiati perché nel frattempo — se la cura Lufthansa funzionerà — quel 60% nelle mani dello Stato potrebbe registrare un incremento di valore. In caso di esito positivo delle trattative la compagnia italiana migrerebbe in un’altra alleanza, Star Alliance, e avrebbe un rapporto privilegiato con A++, la joint venture transatlantica di Lufthansa con United Airlines e Air Canada per spartirsi meglio rotte, passeggeri e ricavi del mercato tra Europa e Nord America.

I bilanci di Lufthansa
I piani per Ita fanno i conti con un contesto finanziario decisamente migliorato per Lufthansa. Il gruppo rivede al rialzo del 50% l’Ebit rettificato per il 2022 e prevede di chiudere con +1,5 miliardi (contro un miliardo di alcuni mesi fa). Il risultato — ha spiegato in una nota — è legato alla performance degli utili in ottobre e novembre che ha superato le aspettative e la «forte domanda di viaggi». Non solo. Le divisioni Cargo e Technik (manutenzione) dovrebbero raggiungere risultati record, mentre per quanto riguarda le prenotazioni nei prossimi mesi si nota la prosecuzione del trend positivo.


Sarebbe un bellissimo regalo di Natale quantomeno per cominciare ad avere una compagnia che ragiona all'interno di dinamiche più ampie.
Comunque da questo autunno Lufthansa, una volta liberatasi dei prestiti statali, ha cambiato passo in maniera importante: si capisce che ha la forza di investire e non vuole perdere tempo.
Speriamo di non perdere l'ennesimo treno.
 
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Sperando che non inseriscano anche una clausola che ci obbliga a ricompare quel 40% se la "cura" Lufthansa non dovesse funzionare.
 
Sperando che non inseriscano anche una clausola che ci obbliga a ricompare quel 40% se la "cura" Lufthansa non dovesse funzionare.

Se la cura non dovesse funzionare, volenti o nolenti, il pacco tornerebbe indietro al governo. Come sempre.
 
Lufthansa al governo: "Troppe cause contro Ita, pagherete voi". E ora la compagnia assumerà anche chi è in lite

Il nuovo vettore sigla una tregua con i sindacati, incluse le sigle di base. Via libera all'assunzione anche di chi ha avviato una vertenza di lavoro. L'obiettivo è ridurre il contenzioso con i dipendenti di Alitalia. Schiarita per l'assegno che integra la cassa integrazione

 
Lufthansa al governo: "Troppe cause contro Ita, pagherete voi". E ora la compagnia assumerà anche chi è in lite

Il nuovo vettore sigla una tregua con i sindacati, incluse le sigle di base. Via libera all'assunzione anche di chi ha avviato una vertenza di lavoro. L'obiettivo è ridurre il contenzioso con i dipendenti di Alitalia. Schiarita per l'assegno che integra la cassa integrazione

Che avevo detto?! Sempre le solite cose già viste e riviste.. Alitalia, alias Ita, non imparerà mai.
 
Sperando che non inseriscano anche una clausola che ci obbliga a ricompare quel 40% se la "cura" Lufthansa non dovesse funzionare.


Intanto io non parlerei propriamente di vendita perchè con il 40% delle quote il controllo effettivo rimarrebbe nelle mani del MEF.
Diciamo che parliamo di un nuovo socio sicuramente pesante ma come tutti i soci oggi ci sono, domani....
 
e comunque gli ex che fasnno vertenza sostenendo che non vi discontinuita' hanno TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO.
Ma certo, ma solo in Italia si continua con il solito mood da "furbetti del quartierino", lasciando migliaia di dipendenti in cassa integrazione alle spalle dello Stato con la scusa (patetica) della "nuova" compagnia.
Ma poi, ci hanno già provato ad ogni cambio di gestione e gli è sempre andata male, ma continuano imperterriti.
"Errare humanum est, perseverare autem diabolicum"
 
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