A quanto pare dovremmo esserci. L'opzione scelta, dovrebbe essere simile a quella utilizzata per rilevare Brussels. Se realmente dovessero esserci una offerta di LH prima di Natale, ed una accettazione della stessa da parte del governo entro fine anno, è probabile che sia già stato raggiunto un accordo tra le parti. Incrociamo le dita.
Ita Airways, l’offerta di Lufthansa: subito il 40% della compagnia e via alle sinergie con il gruppo europeo
di Leonard Berberi 17 dic 2022
Ita Airways, l'offerta di Lufthansa: subito il 40% della compagnia e via alle sinergie con il gruppo europeo
Lufthansa si prepara a inviare al ministero dell’Economia la sua offerta per Ita Airways. I tedeschi proporranno di comprare subito il 40% della compagnia aerea, «prenotando» anche l’altro 60% da rilevare nel medio periodo e al verificarsi di alcune condizioni. L’obiettivo del gruppo europeo è avere il 100% del vettore tricolore in 3-5 anni. È quanto apprende il Corriere della Sera da due fonti governative che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a parlarne con la stampa. Lufthansa, il Mef e Ita non commentano.
Le tappe
La mossa, proseguono le fonti, è attesa nei prossimi giorni, probabilmente alla vigilia di Natale, anche se non c’è una scadenza fissata, per puntare poi alla firma di una prima intesa a fine anno e avviare l’iter che porterà alle autorizzazioni necessarie da parte degli organismi di controllo (come l’Antitrust Ue) e al closing tra maggio e giugno. Salvo intoppi. Nel frattempo già da gennaio Lufthansa vorrebbe avviare gli interventi per mettere a posto i conti di Ita sfruttando il prima possibile le sinergie che solo un grande gruppo può fornire, stimolando i ricavi e limando i costi operativi. Seguendo un percorso già sperimentato nella «federazione» continentale dei cieli: nel gruppo Lufthansa ci sono infatti anche la svizzera Swiss, l’austriaca Austrian Airlines, la belga Brussels Airlines, l’italiana Air Dolomiti e la tedesca-maltese Eurowings.
Le rassicurazioni
Venerdì 16 dicembre i manager tedeschi hanno svolto l’ultima sessione tecnica con i colleghi di Ita affrontando gli aspetti commerciali e cercando di immaginare i passaggi operativi in vista delle attività congiunte. La prossima settimana — dopo un confronto «politico» con il Tesoro — Lufthansa dovrebbe farsi ufficialmente avanti per acquistare il 40%. Ma a Francoforte sanno che l’instabilità politica e il fronte anti-vendita sono incognite che non si possono ignorare in questo dossier. Per questo chiedono garanzie precise all’esecutivo italiano da inserire in un accordo — blindato con penali milionarie — che definisca bene la governance, che preveda tappe precise nei prossimi mesi e che affidi la gestione dell’aviolinea a Lufthansa.
Il prezzo
Non è chiaro, al momento, quale sarà il valore della transazione iniziale: la cifra si aggira sui 180-200 milioni di euro per quel 40%, ma è probabile che Lufthansa paghi una prima tranche da 100 milioni, vincolando la seconda parte al rispetto di alcuni requisiti. I tedeschi hanno spiegato agli interlocutori italiani che il gruppo europeo vorrebbe partire sfruttando le sinergie commerciali, finanziarie e industriali fornite dal gruppo: la vendita dei biglietti di Ita e gli acquisti, per esempio, verrebbero inseriti nella piattaforma utilizzata dalle aviolinee dell’agglomerato europeo per incrementare i ricavi per passeggero, distribuire meglio il proprio prodotto (sfruttando al massimo la rete di collegamenti) e avere sconti importanti quando si tratta di comprare i materiali necessari alle attività.
L’integrazione
Il 60% sarebbe oggetto di una «call option» che riconosce a Lufthansa il diritto a comprare dal Mef la parte restante. Per questo sarebbe, tecnicamente, ancora una vera privatizzazione per i tedeschi perché spianerebbe la strada ad avere il 100% di Ita. L’accordo Mef-Lufthansa oltre a fissare date e quote, lascerà margini sul prezzo dei pacchetti scambiati perché nel frattempo — se la cura Lufthansa funzionerà — quel 60% nelle mani dello Stato potrebbe registrare un incremento di valore. In caso di esito positivo delle trattative la compagnia italiana migrerebbe in un’altra alleanza, Star Alliance, e avrebbe un rapporto privilegiato con A++, la joint venture transatlantica di Lufthansa con United Airlines e Air Canada per spartirsi meglio rotte, passeggeri e ricavi del mercato tra Europa e Nord America.
I bilanci di Lufthansa
I piani per Ita fanno i conti con un contesto finanziario decisamente migliorato per Lufthansa. Il gruppo rivede al rialzo del 50% l’Ebit rettificato per il 2022 e prevede di chiudere con +1,5 miliardi (contro un miliardo di alcuni mesi fa). Il risultato — ha spiegato in una nota — è legato alla performance degli utili in ottobre e novembre che ha superato le aspettative e la «forte domanda di viaggi». Non solo. Le divisioni Cargo e Technik (manutenzione) dovrebbero raggiungere risultati record, mentre per quanto riguarda le prenotazioni nei prossimi mesi si nota la prosecuzione del trend positivo.
Il colosso europeo punta al controllo totale e blinderebbe l’altro 60%. Da gennaio Lufthansa vorrebbe avviare gli interventi per mettere a posto i conti
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