Thread AZ/CAI 22-23 ottobre


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Mercoledì 22 Ottobre 2008, 18:37

Formigoni e Cattaneo: inaccettabili tagli voli su Malpensa

(ASCA) - Milano, 22 ott - ''Inaccettabili i tagli dei voli a Malpensa''. Lo ribadiscono il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilita', Raffaele Cattaneo, preoccupati per la notizia delle fortissime riduzioni che Alitalia si prepara a operare nel mese di novembre sullo scalo di Malpensa. Formigoni e Cattaneo rendono note le cifre in loro possesso: a quanto risulta a Regione Lombardia, il piano di ridimensionamento della compagnia di bandiera prevede una riduzione di voli su Malpensa da 312 a 153 alla settimana. In particolare, a livello nazionale, i voli si ridurranno da 99 a 46 alla settimana, quelli europei passeranno da 172 a 68 e quelli intercontinentali da 41 a 39. Catania, Napoli, Palermo e Trieste vedranno azzerati i propri collegamenti con Malpensa, cosi' come Amsterdam, Bilbao, Belgrado, Monaco, Praga, Strasburgo e Stoccarda. ''Possiamo comprendere - continuano Formigoni e Cattaneo - che il commissario di una societa' tecnicamente in liquidazione non possa che fare cosi' ma facciamo appello agli azionisti della Cai affinche' attuino in fretta il Piano Fenice. Se non lo fanno in tempi rapidi, il rischio e' che nel frattempo il malato deceda sul letto di morte''. Secondo i dati diffusi dall'Associazione europea delle compagnie aeree, Aea, a settembre il calo passeggeri della compagnia di bandiera e' stato del 28,3%, dopo una flessione del 21,4% ad agosto, ''conferma evidente - concludono Formigoni e Cattaneo - che abbandonare Malpensa sarebbe un disastro''
 
Da Il Corriere.

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Ma il Governo è stato battuto su odg Malpensa votato anche da Lega

Approvato il decreto legge Alitalia

Intanto la compagnia perde passeggeri (-28,3%) e taglia almeno 12 destinazioni internazionali dal primo novembre


ROMA - La norma salva-manager è stata cancellata; la tassa d’imbarco per i passeggeri è stata aumentata da 1 a 3 euro; il commissario straordinario di Alitalia potrà cedere singoli beni o contratti, non solamente rami d’azienda o l’intera società. Sono queste le principali novità introdotte nel decreto legge Alitalia dalle commissioni Trasporti e Attività produttive di Montecitorio, approvato da Montecitorio dopo l’ok alla fiducia posta dal governo Berlusconi. Il provvedimento, che scade lunedì prossimo 27 ottobre, torna in Senato per il via libera definitivo entro venerdì. La conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha già deciso che l’approvazione dell’Aula ci sarà entro venerdì. Quindi si va di corsa e giovedì le commissioni Industria e Lavori Pubblici dei Palazzo Madama, alle 8,30 di mattina, inizieranno l’esame del provvedimento. Il governo, per non correre rischi, dovrebbe porre la fiducia anche in Senato.
I MALUMORI - In aula sono esplosi i malumori della Lega poiché con la decisione del governo di porre la fiducia su un testo «identico» a quello frutto del lavoro delle commissioni è saltata la possibilità di inserire alcune modifiche chieste dalla Lega sugli slot, in particolare un emendamento che puntava a liberalizzare le rotte per Malpensa. A tutti i livelli, da Umberto Bossi in giù, il Carroccio ha insistito affinché il governo si faccia carico di trovare una soluzione. I malumori si sono concretizzati con il voto favorevole di 35 deputati della Lega ad un ordine del giorno del Pd su Malpensa e su cui il governo aveva dato parere negativo. Con il risultato che il governo è andato sotto. I voti a favore dell’ordine del giorno del Pd su Malpensa, a cui il governo si è detto contrario, sono stati 271, i voti contrari 212 e gli astenuti sono stati 21. Tra chi ha votato a favore, oltre ai 35 deputati della Lega e i 15 del Pdl, anche Gaetano Pecorella e il presidente della commissione Trasporti di Montecitorio Mario Valducci. Per quanto riguarda l’Idv, in 16 si sono astenuti e sei hanno votato a favore.
LA COMPAGNIA - Nonostante il voto resta il fatto che la situazione economica della Compagnia si è aggravata e non è ancora noto l'andamento di ottobre. In sordina, Alitalia ha deciso un massiccio taglio ai voli, abolendo almeno 12 destinazioni internazionali, con l'orario invernale, dal primo novembre. E starebbero per arrivare anche le prime lettere di licenziamento soprattutto al personale che lavora negli uffici di rappresentanza di Zurigo, Vienna e Berlino. Per di più giungono notizie negative sul fronte passeggeri. I dati sono ancora in calo, con un picco negativo a settembre. Secondo l'associazione europea delle compagnie aeree, Aea, a settembre il calo è stato del 28,3%, dopo una flessione del 21,4% ad agosto. Nei primi 8 mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, la flessione è del 17,9%. In termini di traffico, considerato il rapporto tra ricavi per passeggero a chilometro, il calo a settembre (rispetto allo stesso mese dello scorso anno) è del 25%. Mentre la capacità di posti offerti per chilometro, sotto la scure del «piano di sopravvivenza» per ridurre i costi, si è ridotta del 17,6%.
BRUXELLES - Intanto da Bruxelles comuncia a trapelare qualche voce sulle decisioni che la Commissione europea si accingerebbe a prendere e che dovrebbero essere rese note entro metà novembre. Il «sì» sarebbe condizionato al piano di privatizzazione di Alitalia. Mentre il prestito-ponte da 300 milioni di euro versato nelle casse della compagnia di bandiera verrebbe bocciato. Secondo fonti dell'esecutivo europeo vicine al dossier Alitalia, i servizi del commissario Ue ai trasporti, Antonio Tajani, non avrebbero riscontrato nel piano di privatizzazione elementi di per sè in contrasto con la normativa comunitaria. Ma, sulla scia di quanto deciso di recente per la privatizzazione della compagnia aerea Olympic, il via libera di Bruxelles sarebbe condizionato al rispetto degli impegni presi, a partire da quelli sul fronte della cessione degli asset.
PRESTITO-PONTE - Sembrerebbe, invece, scontata oramai la bocciatura del prestito da 300 milioni di euro che fu erogato ad Alitalia dal governo Prodi lo scorso aprile ed in seguito trasformato in capitale netto della società aerea dal governo Berlusconi con un secondo decreto. Per i servizi del commissario Tajani - spiegano le fonti - il versamento di quella cifra sarebbe un aiuto di Stato illegale, incompatibile con le regole europee sulla concorrenza, visto che nell'erogare i 300 milioni di euro non sarebbero state rispettate le condizioni di mercato. Nessun privato, cioè, avrebbe sborsato quella somma per Alitalia. A questo punto, il rimborso sarebbe inevitabile. A carico della società commissariata da Augusto Fantozzi o della nuova società guidata dalla Cai (Compagnia aerea italiana) di Roberto Colaninno: anche in questo caso tutto dipenderà dall'effettiva discontinuità o meno tra vecchia e nuova società.




22 ottobre 2008
 
Cai accende i forni

News di AdnKronos


Economia
ALITALIA: SINDACATI, DISCRIMINATORI CRITERI ASSUNZIONE PROPOSTI DA CAI
Roma, 22 ott. - (Adnkronos) - I sindacati bocciano i criteri di assunzione presentati da Cai per i dipendenti della nuova Alitalia. Si e' concluso con un nulla di fatto l'incontro che si e' svolto oggi tra i rappresentanti della Compagnia aerea italiana e le nove sigle sindacali presenti in Alitalia, con all'ordine del giorno i parametri che l'azienda utilizzera' per assumere il personale nella nuova aviolinea. Questione che verra' nuovamente affrontata nel nuovo incontro fissato per venerdi' prossimo. Al termine della riunione di oggi, i sindacati hanno messo in chiaro che quelli proposti sono "criteri inaccettabili e discriminatori" dal momento che escludono tra l'altro dalle assunzioni lavoratrici in maternita', dipendenti che attualmente sono impiegati a regime di part time e lavoratori che usufruiscono di permessi per l'assistenza di famigliari a carico, cosi' come previsto dalla legge 104. "Sono emerse filosofie da parte di Cai -ha dichiarato il rappresentante della Filt-Cgil, Antonio Cepparulo- del tutto inaccettabili perche' ispirate a criteri discriminatori e unilaterali. La Filt ha chiesto che per proseguire il confronto venerdi' prossimo e' necessario, innanzitutto, che l'azienda fornisca dettagliatamente il numero dei dipendenti del gruppo coinvolti e cioe' quelli di Alitalia, Alitalia Servizi e Alitalia Airport. L'azienda deve dirci secondo i loro dati quante risorse possono accedere agli ammortizzatori sociali". Altrettanto fondamentale, secondo la Filt-Cgil, e' che "la discussione sui criteri di assunzione non sia disgiunta dalla valutazione sul piano industriale, che e' ancora molto fumoso". (segue)



ALITALIA/ Sindacati contro Cai: fa proposte agghiaccianti

mercoledì 22 ottobre 2008

Dall'atteso incontro fra Compagnia aerea italiana e sindacati sui criteri di selezione del personale per la nuova Alitalia - 12.639 lavoratori - l'Avia è rimasta «agghiacciata» e una bocciatura arriva anche dal Sindacato dei Lavoratori (Sdl).

«Cai ha chiesto di raccogliere sensibilità sui criteri di assunzione, ma io li chiamerei di esclusione - ha spiegato il presidente dell'Avia, Antonio Divietri - siamo agghiacciati, perché non esiste un'etica dell'azienda, ma si vuole procedere ad una pulizia etnica, perché non vogliono utilizzare personale con “rigidità intrinseca”, per esempio una madre da sola che mantiene un figlio o chi ha necessità di un esonero notturno, o assiste un familiare gravemente malato. In sostanza - ha spiegato - Cai non dice che non assume quel lavoratore ma dice che ne assume un altro. Con questo tipo di approccio non si va da nessunissima parte. Per me, la riunione di oggi è virtualmente conclusa. Ci aspettiamo un intervento di Sabelli (amministratore di Cai) venerdì prossimo, che magari rimuova le rigidità dei portavoce, cioé degli avvocati con cui siamo riuniti. Quella che ci è stata fatta è una proposta di tipo probabilmente legale. Noi invece vogliamo veri negoziatori».

Divietri infine ha spiegato che la proposta di Cai non prevede l'assunzione di personale in part-time, perché è meno efficiente, e ha concluso dicendo che «il barometro segna tempesta».
 
Ultima modifica da un moderatore:
Se vuoi leggere la situazione alla rovescia puoi notare che AZ taglia, ma non i voli che fanno da feed aggiuntivo ad Air France e KLM, non ci sono riduzioni né per Parigi, né per Amsterdam.

Non è vero, AZ riduce anche ad Amsterdam e chiude la MXP-AMS
 
Ultima modifica:
CDG sara' iperservito, contando anche LH.

Non sarebbe stato meglio togliersi di li, dove saranno botte da orbi?
 
CDG sara' iperservito, contando anche LH.

Non sarebbe stato meglio togliersi di li, dove saranno botte da orbi?

Sulla MXP-CDG nella prossima winter abbiamo:

AF 6x daily
U2 6x daily
LH 4x daily
AZ 2x daily
VE 2x daily MXP-ORY

Totale Malpensa-Parigi 20x daily: decisamente troppo qualcuno sarà costretto ad abbandorare o ridurre le frequenze
 
a me sembra che la rimozione delle destinazioni in ambiente STAR sposti l'interesse di Az verso STAR nella speranza di operare le rotte in C/S, altrimenti se avesse puntato verso un partner skyteam le avrebbe mantenute in assenza di alternativa per non lasciare mercato alla concorrenza.

Anche a me viene da pensare allo stesso modo, non capisco perchè ci si debba leggere altrimenti una scelta a favore di AF.
 
per esempio una madre da sola che mantiene un figlio

Bhe ma se è QUELLA madre sola che mantiene un figlio, non era proprio lei che esultava alla rottura della trattativa?;)
E poi scusate, mica si tratta di un ente di beneficienza: si tratta di una nuova azienda: possono assumere chi vogliono loro visto che ci mettono soldi loro?
 
Bhe ma se è QUELLA madre sola che mantiene un figlio, non era proprio lei che esultava alla rottura della trattativa?;)
E poi scusate, mica si tratta di un ente di beneficienza: si tratta di una nuova azienda: possono assumere chi vogliono loro visto che ci mettono soldi loro?
ecco per dire QUELLA io non la assumerei MAI
eh no, in quale mondo è l'azienda a decidere chi assumere?:D
 
E poi scusate, mica si tratta di un ente di beneficienza: si tratta di una nuova azienda: possono assumere chi vogliono loro visto che ci mettono soldi loro?
Non credo proprio che i due avvocati che stanno trattando per conto di CAI si siano lasciati andare a questo genere di dichiarazioni, che li esporrebbe ad un contenzioso sicuramente perdente.
L'azienda è libera di stabilire dei requisiti per l'ingresso ed effettuare una selezione, la situazione familiare dei candidati non può essere un requisito, così come la religione, le preferenze sessuali, il colore della pelle.
Sarebbe come dire che alla selezione non sono ammesse madri singole, omosessuali o negri.
 
Bhe ma se è QUELLA madre sola che mantiene un figlio, non era proprio lei che esultava alla rottura della trattativa?;)
E poi scusate, mica si tratta di un ente di beneficienza: si tratta di una nuova azienda: possono assumere chi vogliono loro visto che ci mettono soldi loro?
Ci sono delle situazione familiari che portano ad una maggiore tutela del lavoratore, per esempio nel caso di CIG o mobilità.
Chi è in una situazione difficile è più facile che eviti CIG e/o mobilità; nel caso di AZ è forse più facile che finisca nella good company, ma non è così semplice nè così automatico.
 
Non credo proprio che i due avvocati che stanno trattando per conto di CAI si siano lasciati andare a questo genere di dichiarazioni, che li esporrebbe ad un contenzioso sicuramente perdente.
L'azienda è libera di stabilire dei requisiti per l'ingresso ed effettuare una selezione, la situazione familiare dei candidati non può essere un requisito, così come la religione, le preferenze sessuali, il colore della pelle.
Sarebbe come dire che alla selezione non sono ammesse madri singole, omosessuali o negri.
tutto vero, ma la decisione ultima spetta al datore di lavoro e, siccome non si tratta di cacciare una persona ma di assumerla, fra x candidati scelgo chi voglio io, basta dare una motivazione valida
 
Stato
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