Purtroppo spesso l'esperienza non porta un significativo valore aggiunto, è brutto dirlo ma non viviamo nel mondo fatato del mulino bianco.
In altre parole, non li lasciamo a casa in quanto esperti ma solo perche' vogliono piu' soldi....
Purtroppo spesso l'esperienza non porta un significativo valore aggiunto, è brutto dirlo ma non viviamo nel mondo fatato del mulino bianco.
Non tiriamo in ballo i morti, se è per questo il peggior incidente aereo di sempre a Los Rodeos è stato provocato dall'errore di un comandante super esperto. Se avessimo tempo per andare a vedere troveremmo un mix di età ed esperienza combinati in una serie di concause.
La questione è la giusta valorizzazione dell'esperienza in un contesto comunque di elevata sicurezza (non credo che ci sia qualcuno che voglia sostenere che avere crew giovani rende le compagnie meno sicure) da mediare con elevati standard di professionalità e addestramento perchè il peggior nemico dell'esperienza è la sopravvalutazione della stessa.
Comunque la questione è centrale nel mondo del lavoro e nella pratica quanto esposto da Norberto rischia di essere molto soft rispetto al mondo reale. Purtroppo spesso l'esperienza non porta un significativo valore aggiunto, è brutto dirlo ma non viviamo nel mondo fatato del mulino bianco.
Purtroppo quando si parla di sicurezza e di compagnie aeree è inevitabile tirare in ballo i morti , perchè non siamo al mulino bianco e non facciamo biscotti.
Sono d'accordo che l'esperienza da sola non significa nulla , ma qui stiamo parlando di esperienza come valore aggiunto ed è assolutamente così. Che poi la si voglia quantificare
piu' o meno , questi sono altri discorsi , la ryan viaggia con piloti giovani e non succede mai niente , vero , ma ha anche aerei nuovi ed i piloti normalmente operano su una rete molto conosciuta , non fanno lungo raggio etc. etc. e' un discorso sempre molto antipatico da fare ma l'esperienza di un pilota , per quanto riguarda la sicurezza in volo , E' un valore aggiunto , e chi dice il contrario , non sa di cosa parla , o lo fa in malafede.
Personalmente non condivido per nulla le tesi di norberto e farfallina, che mi pare stiano dicendo (correggetemi se sbaglio), "possiamo serenamente defenestrare i piloti più anziani, che tanto oltre ad essere rompicoglioni e più esigenti, non apportano alcun valore aggiunto".
Se questa è la politica del nuovo corso AZ, viva gli scioperi.
Possibile che non si riesca mai ad abbracciare una via di mezzo intelligente, per la quale si riconosca il valore aggiunto della propria forza lavoro più esperta, cercando però di inculcare quella "fame" e spirito di adattamento (quantomeno nella distanza dell'hotel dalla rivendita di mutande) che hanno i più giovani?
Lavorare solo con venticinquenni disposti a tutto pur di volare, tanto ci stanno le macchine, non si può proprio sentire.
Io non ho parlato di licenziamenti, ho sottolineato che si è crocifisso Norberto ma che il mondo del lavoro va sempre più spesso in quella direzione.In altre parole, non li lasciamo a casa in quanto esperti ma solo perche' vogliono piu' soldi....
Ma in quale settore?Io non ho parlato di licenziamenti, ho sottolineato che si è crocifisso Norberto ma che il mondo del lavoro va sempre più spesso in quella direzione.
Ma fino ad ora avete portato avanti quanto teorizzato da Norberto, anzi se ben ricordo quando si parlava della modifica si parlava di EK come compagnia dove i giovani avevano possibilità di carriera e considerata con un punto di passaggio per poi rimettersi sul mercato.Qui in Emirates la pensiamo diversamente, abbiamo appena introdotto un età minima prima di operare come pilot in command che si va ad aggiungere ai requisiti minimi che già avevamo. Di recente abbiamo anche introdotto un incentivo economico per i nuovi assunti (Primi Ufficiali e Comandanti) che premia i più esperti.
Non estremizzare, io ho parlato di giusta valorizzazione confutando il concetto di anzianità=esperienza=sicurezza fra l'altro associato alla possibilità di disastri aerei cosa che non ritengo sensata visto che in certi casi dolori sismi disastri sono stati in parte provocati dall'eccessiva sicurezza di comandanti super esperti e difficiltà di interagire di crew troppo disomogenei.Personalmente non condivido per nulla le tesi di norberto e farfallina, che mi pare stiano dicendo (correggetemi se sbaglio), "possiamo serenamente defenestrare i piloti più anziani, che tanto oltre ad essere rompicoglioni e più esigenti, non apportano alcun valore aggiunto".
Se questa è la politica del nuovo corso AZ, viva gli scioperi.
Possibile che non si riesca mai ad abbracciare una via di mezzo intelligente, per la quale si riconosca il valore aggiunto della propria forza lavoro più esperta, cercando però di inculcare quella "fame" e spirito di adattamento (quantomeno nella distanza dell'hotel dalla rivendita di mutande) che hanno i più giovani?
Lavorare solo con venticinquenni disposti a tutto pur di volare, tanto ci stanno le macchine, non si può proprio sentire.
FR ha sì tanti piloti giovani, ma io a sinistra proprio tutti sti sbarbatelli non li vedo.
ringrazio farfallina per aver compreso il mio punto
Le cabine di pilotaggio oggi non sono quelle di una volta,non sono sale operatorie,oggi quasi chiunque riesce a raggiungere gli skills richiesti per diventare piloti.
Questo anche e soprattutto grazie alla tecnologia che rende il pilotaggio oggi molto molto piu' semplice di quanto non lo fosse anni fa
quello che si sta facendo in az promuovendo lo svecchiamento e il ricambio generazionale,attraverso la etihad college di al ain,non solo permettera' all'azienda di ridurre i costi fissi raggiungendo il pareggio ma sara' anche un piccolo passo verso l'obiettivo di diventare la miglior compagnia d'europa
questo e' un processo molto lento ed az e' una delle prime aziende ad averlo messo in pratica,lh,ba,af sono tutte indietro.az ha cominciato gia' perche' vuole avere i migliori piloti del mondo
Nicola pensaci perchè se così fosse avremmo risolto di colpo il problema di tutta quella fetta di persone che perdono il lavoro in età avanzata ma sono troppo giovani per la pensione. Purtroppo non è così e rappresenta un bel problema, moltissime aziende non li assumono nemmeno a pari stipendio dei giovani.Ma in quale settore?
Non me ne viene in mente nemmeno uno dove l'esperienza sia considerata un orpello. Nemmeno nei call center, credo.
Le cabine di pilotaggio oggi non sono quelle di una volta,non sono sale operatorie,oggi quasi chiunque riesce a raggiungere gli skills richiesti per diventare piloti.
Questo anche e soprattutto grazie alla tecnologia che rende il pilotaggio oggi molto molto piu' semplice di quanto non lo fosse anni fa
quello che si sta facendo in az promuovendo lo svecchiamento e il ricambio generazionale,attraverso la etihad college di al ain,non solo permettera' all'azienda di ridurre i costi fissi raggiungendo il pareggio ma sara' anche un piccolo passo verso l'obiettivo di diventare la miglior compagnia d'europa
questo e' un processo molto lento ed az e' una delle prime aziende ad averlo messo in pratica,lh,ba,af sono tutte indietro.az ha cominciato gia' perche' vuole avere i migliori piloti del mondo