Continua cosi' che diventerai l'idolo di tutti gli er pomata
Egli er pomata sono senza età! Eheehehehehe
Continua cosi' che diventerai l'idolo di tutti gli er pomata
Ironia che stona, da "imprenditore" quale avevi dichiarato di essere dovresti indicare la porta a chi non e' contento delle condizioni di lavoro che offri, piuttosto che difendere l'indifendibile.Infatti io direi di licenziare tutti i dipendenti che si lamentano delle condizioni di lavoro..
Al giorno d'oggi con l'elevato livello di automazione che c'e' nelle cabine di pilotaggio,tutte le authority internazionali,si sono rese conte che l'esperienza non conta piu' molto.
Un cadet di 25 anni, al di la' del fatto che costa meno,ha sicuramente una marcia in piu', vista la giovane eta', rispetto all'attempato ultra 50enne. Piu' giovane significa anche piu' sveglio.
Al giorno d'oggi con l'elevato livello di automazione che c'e' nelle cabine di pilotaggio,tutte le authority internazionali,si sono rese conte che l'esperienza non conta piu' molto.
Un cadet di 25 anni, al di la' del fatto che costa meno,ha sicuramente una marcia in piu', vista la giovane eta', rispetto all'attempato ultra 50enne. Piu' giovane significa anche piu' sveglio.
Inoltre il livello di addestramento che si svolge ad ALAIN e' di altissimo livello,e credo senza ombra di smentita che poche scuole al mondo possano vantare tale livello di addestramento.
Interessante questa perla di saggezza: è tutta tua, derivante dall'osservazione o dalla tua esperienza :clownoppure hai dati oggettivi che la supportino?
L'automazione ha raggiunto livelli di affidabilita,tale da rendere l'esperienza un costoso accessorio.
secondo me il futuro e' sempre piu' automatizzato ed e' nella naturale evoluzione delle cose che si preferisce un giovane e scaltro pilota,peraltro addestrato secondo i canoni della compagnia d'impiego,avendo questo un costo operativo piu' basso per il vettore
aggiungi poi che avendo gli stessi titoli aeronautici di un "esperto" 50enne ha le stesse identiche capacita',dal momento che l'autorita' ne certifica la titolarita' a sedersi alla guida.
forse dovremmo interrogarci sul perche' l'esperto 50enne dovrebbe costare ad az il doppio o il triplo di un cadet,dal momento in cui il cadet stesso puo' fare le stesse cose a 1/3 del costo
L'automazione ha raggiunto livelli di affidabilita,tale da rendere l'esperienza un costoso accessorio.
secondo me il futuro e' sempre piu' automatizzato ed e' nella naturale evoluzione delle cose che si preferisce un giovane e scaltro pilota,peraltro addestrato secondo i canoni della compagnia d'impiego,avendo questo un costo operativo piu' basso per il vettore
aggiungi poi che avendo gli stessi titoli aeronautici di un "esperto" 50enne ha le stesse identiche capacita',dal momento che l'autorita' ne certifica la titolarita' a sedersi alla guida.
forse dovremmo interrogarci sul perche' l'esperto 50enne dovrebbe costare ad az il doppio o il triplo di un cadet,dal momento in cui il cadet stesso puo' fare le stesse cose a 1/3 del costo
Chiediti perchè un impiegato con 30 anni di esperienza costa piu di un neoassunto...quindi non capisco perchè sto ragionamento dovrebbe valere solo per AZ e non per tutte le aziende? Ma quando fate sti ragionamenti vi rendete conto che si spera che un giorno se Dio vuole arriverete pure voi a 50 anni? E mahari vorrete guadagnare piu di un neoassunto?L'automazione ha raggiunto livelli di affidabilita,tale da rendere l'esperienza un costoso accessorio.
secondo me il futuro e' sempre piu' automatizzato ed e' nella naturale evoluzione delle cose che si preferisce un giovane e scaltro pilota,peraltro addestrato secondo i canoni della compagnia d'impiego,avendo questo un costo operativo piu' basso per il vettore
aggiungi poi che avendo gli stessi titoli aeronautici di un "esperto" 50enne ha le stesse identiche capacita',dal momento che l'autorita' ne certifica la titolarita' a sedersi alla guida.
forse dovremmo interrogarci sul perche' l'esperto 50enne dovrebbe costare ad az il doppio o il triplo di un cadet,dal momento in cui il cadet stesso puo' fare le stesse cose a 1/3 del costo
Al giorno d'oggi con l'elevato livello di automazione che c'e' nelle cabine di pilotaggio,tutte le authority internazionali,si sono rese conte che l'esperienza non conta piu' molto.
Un cadet di 25 anni, al di la' del fatto che costa meno,ha sicuramente una marcia in piu', vista la giovane eta', rispetto all'attempato ultra 50enne. Piu' giovane significa anche piu' sveglio.
Inoltre il livello di addestramento che si svolge ad ALAIN e' di altissimo livello,e credo senza ombra di smentita che poche scuole al mondo possano vantare tale livello di addestramento.
Al giorno d'oggi con l'elevato livello di automazione che c'e' nelle cabine di pilotaggio,tutte le authority internazionali,si sono rese conte che l'esperienza non conta piu' molto.
Un cadet di 25 anni, al di la' del fatto che costa meno,ha sicuramente una marcia in piu', vista la giovane eta', rispetto all'attempato ultra 50enne. Piu' giovane significa anche piu' sveglio.
Inoltre il livello di addestramento che si svolge ad ALAIN e' di altissimo livello,e credo senza ombra di smentita che poche scuole al mondo possano vantare tale livello di addestramento.
L'automazione ha raggiunto livelli di affidabilita,tale da rendere l'esperienza un costoso accessorio.
secondo me il futuro e' sempre piu' automatizzato ed e' nella naturale evoluzione delle cose che si preferisce un giovane e scaltro pilota,peraltro addestrato secondo i canoni della compagnia d'impiego,avendo questo un costo operativo piu' basso per il vettore
aggiungi poi che avendo gli stessi titoli aeronautici di un "esperto" 50enne ha le stesse identiche capacita',dal momento che l'autorita' ne certifica la titolarita' a sedersi alla guida.
forse dovremmo interrogarci sul perche' l'esperto 50enne dovrebbe costare ad az il doppio o il triplo di un cadet,dal momento in cui il cadet stesso puo' fare le stesse cose a 1/3 del costo
Secondo me semplicemente non ha alcun senso mettere nello stesso calderone ed esporre allo stesso rischio l'attività su LIN (che dovrebbe essere sostenibile anche con l'attuale set up industriale) e quella su FCO, che è decisamente più critica e che ha bisogno di un modello industriale radicalmente diverso.
Ormai tutti hanno adottato una strategia multibrand che contempla due modelli diversi sul breve-medio (LH, BA, IB, AF, KL). Serve a segmentare l'offerta in base al mercato geografico e nella maggior parte dei casi con questi costi del carburante funziona o quantomeno aiuta a limitare i danni.
Ovviamente dall'ineffabile management di EY ci si può benissimo aspettare che facciano come dici tu, secondo me un altro papocchio. Tra l'altro solo Dio sa come possano migrare tutta l'attività di breve-medio in City Liner.
Avrei due obiezioni:
1) Alcune delle rotte da e per LIN sono tra le più redditizie d'Europa, diluire il mercato con un prodotto LC rinunciando a presidiare una nicchia business ancora molto ben connotata a mio parere sarebbe davvero una scelta perdente. A maggior ragione se le possibilità di espansione sono cappate.
2) Nel frattempo che si testa il modello su LIN a Roma che si fa? Si continua ad aspettare che Ryanair, Vueling e tutti gli altri finiscano il lavoro?
Avrei due obiezioni:
1) Alcune delle rotte da e per LIN sono tra le più redditizie d'Europa, diluire il mercato con un prodotto LC rinunciando a presidiare una nicchia business ancora molto ben connotata a mio parere sarebbe davvero una scelta perdente. A maggior ragione se le possibilità di espansione sono cappate.
2) Nel frattempo che si testa il modello su LIN a Roma che si fa? Si continua ad aspettare che Ryanair, Vueling e tutti gli altri finiscano il lavoro?
L'automazione ha raggiunto livelli di affidabilita,tale da rendere l'esperienza un costoso accessorio. secondo me il futuro e' sempre piu' automatizzato ed e' nella naturale evoluzione delle cose che si preferisce un giovane e scaltro pilota,peraltro addestrato secondo i canoni della compagnia d'impiego,avendo questo un costo operativo piu' basso per il vettore
Avrei piacere a conoscere quali siano le rotte "più redditizie d'Europa", considerato che la stragrande maggioranza delle rotte ex LIN sono nazionali, che le rotte per CDG/ORY/AMS sono in JV, che VIE/DUS/BER sono operate da AB, di internazionale con metallo AZ rimane solo LCY (5xDay), FRA (3x), BRU (3x) e LHR (2x).
In epoca CAI c'era un ufficio destinato alla gestione degli slot di LIN, in quanto AZ, per evitare che venissero riassegnati, provvedeva ad un'accurata pianificazione per sfruttarli il minimo indispensabile; se AZ fosse veramente seduta su una miniera d'oro, mi risulterebbe difficile capire perché non si incrementi la capacità di alcune rotte o non se ne aprano di nuove, tenendo presente che dovrebbero essere ancora in dote slot sotto utilizzati.
FCO, per quanto criticabile sotto molti aspetti, è comunque l'hub principale della compagnia, dunque eventuali perdite su voli feeder possono essere ammortizzati sulle connessioni, sia internazionali che, soprattutto, intercontinentali, pertanto la valutazione risulta, a mio avviso, più complessa che a LIN; dall'arrivo di U2, FR e VX a FCO, la prima ha chiuso la base, la seconda opera una manciata di voli da un paio di anni e la terza ha rivisto i suoi piani di sviluppo, segno che forse, per quanto migliorabile, il sistema può reggere la concorrenza.
Una ristrutturazione globale del network è comunque auspicabile perché, se da una parte il management di AZ aveva dichiarato di non voler prendere in considerazione una branca LCC, dall'altra continuano a piovere offerte tipo "WOW cost", segno che i piani non siano cambiati poi molto da quando CAI aveva dichiarato guerra alle low cost, solo che, oggi come allora, AZ non ha una struttura atta a gestire profittevolmente questa fetta di mercato.
Scusa ma non eri tu che ci avevi detto che le rotte da Lin erano tutte in perdita tranne Lcy?
Avrei piacere a conoscere quali siano le rotte "più redditizie d'Europa", considerato che la stragrande maggioranza delle rotte ex LIN sono nazionali, che le rotte per CDG/ORY/AMS sono in JV, che VIE/DUS/BER sono operate da AB, di internazionale con metallo AZ rimane solo LCY (5xDay), FRA (3x), BRU (3x) e LHR (2x).
In epoca CAI c'era un ufficio destinato alla gestione degli slot di LIN, in quanto AZ, per evitare che venissero riassegnati, provvedeva ad un'accurata pianificazione per sfruttarli il minimo indispensabile; se AZ fosse veramente seduta su una miniera d'oro, mi risulterebbe difficile capire perché non si incrementi la capacità di alcune rotte o non se ne aprano di nuove, tenendo presente che dovrebbero essere ancora in dote slot sotto utilizzati.
FCO, per quanto criticabile sotto molti aspetti, è comunque l'hub principale della compagnia, dunque eventuali perdite su voli feeder possono essere ammortizzati sulle connessioni, sia internazionali che, soprattutto, intercontinentali, pertanto la valutazione risulta, a mio avviso, più complessa che a LIN; dall'arrivo di U2, FR e VX a FCO, la prima ha chiuso la base, la seconda opera una manciata di voli da un paio di anni e la terza ha rivisto i suoi piani di sviluppo, segno che forse, per quanto migliorabile, il sistema può reggere la concorrenza.
Una ristrutturazione globale del network è comunque auspicabile perché, se da una parte il management di AZ aveva dichiarato di non voler prendere in considerazione una branca LCC, dall'altra continuano a piovere offerte tipo "WOW cost", segno che i piani non siano cambiati poi molto da quando CAI aveva dichiarato guerra alle low cost, solo che, oggi come allora, AZ non ha una struttura atta a gestire profittevolmente questa fetta di mercato.
Non tiriamo in ballo i morti, se è per questo il peggior incidente aereo di sempre a Los Rodeos è stato provocato dall'errore di un comandante super esperto. Se avessimo tempo per andare a vedere troveremmo un mix di età ed esperienza combinati in una serie di concause.Vallo a fare ai parenti delle vittime dell'AF447 questo discorso...