Thread Alitalia / Etihad - Parte II


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Re: Finalmente una buona notizia !!

Meglio chiarirsi prima con gli interlocutori sul fatto che, piaccia o no, questa si chiama Unione Europea e non Emirati Europei.

Certo che fare anche gli spavaldi in queste situazioni è ai limiti del grottesco. Sembra una scena di un film di Totò.
 
Re: Finalmente una buona notizia !!

Certo che fare anche gli spavaldi in queste situazioni è ai limiti del grottesco. Sembra una scena di un film di Totò.

Preferisci che s'incazzino dopo ricevendo una sfilza di cause?

Io capisco che tu sia l'italiano medio che ama Totò (o Razzi) e magari anche il rimandare le questioni spinose, ma in Europa, in molti ambiti, vige un principio che si chiama "trasparenza", che per tuoi motivi cognitivi scambi per spavalderia.
 
Re: Finalmente una buona notizia !!

Preferisci che s'incazzino dopo ricevendo una sfilza di cause?

Io capisco che tu sia l'italiano medio che ama Totò (o Razzi) e magari anche il rimandare le questioni spinose, ma in Europa, in molti ambiti, vige un principio che si chiama "trasparenza".

Ho citato Totò non per particolari gusti personali, ma perchè è quello che più si avvicina allo stile dei tuoi ragionamenti.
 
Re: Finalmente una buona notizia !!

Sulla questione Alitalia, per dirla senza tanti giri di parole, rischiamo di fare una pessima figura. Chiudere o meno l’accordo con Etihad non significa solamente salvare la compagnia italiana, ma le modalità con le quali è stata e sarà gestita la trattativa porteranno ad una serie di conseguenze che riguardano tutto il Belpaese e le sue relazioni economiche e politiche con gli Emirati: un paese che tradizionalmente ha sempre privilegiato rapporti d’affari con quei furboni degli inglesi ed i nostri cugini d’oltralpe, ma sempre più attento ed interessato alle italiche opportunità.
Senza entrare nel merito delle criticità ancora sul tavolo della trattativa, è chiaro che da parte di Etihad è forte l’ambizione di assumere un ruolo di vettore globale, mentre dall’altra non ci sono soluzioni alternative al fallimento con tutto ciò che ne consegue, in sintesi: il disastro.
Ciò premesso, per meglio comprendere le implicazioni e le possibili ricadute della telenovela alata, è utile precisare che il giovane ministro degli esteri emiratino ricevuto ieri alla Farnesina è il fratello minore di H.H. Mohammed bin Zayed bin Sultan Al Nahyan, l’uomo che di fatto gestisce l’enorme patrimonio del fondo sovrano Abu Dhabi Investment Authority (ADIA) e di Mubadala, il principale veicolo di investimento del governo emiratino, già coinvolto in Ferrari e che recentemente ha acquisito la Piaggio Aero. Quindi, i nostri giovani politici hanno dialogato con un collega che prima di tutto è un uomo d’affari, un principe che un paio di giorni fa ad Atene – mentre da noi si discute di occupazione e lavoro – ha siglato una joint venture per un progetto del valore di 7 miliardi di euro con il Primo Ministro greco Evangelos Venizelo. Una collaborazione che porterà a circa 50.000 nuovi posti di lavoro nella devastata Grecia.
Un investitore particolarmente sensibile ai comparti delle eccellenze italiane rappresentati dalle piccole/medie imprese e, soprattutto, a quel settore del turismo e della ospitalità che tanto può o potrebbe dare a tutto il sistema economico del Belpaese se adeguatamente supportato e strutturato finanziariamente.

Il nostro governo, per cìò che esclusivamente gli compete e viene richiesto fin dai tempi della visita a Abu Dhabi dell’ ex premier Letta lo scorso febbraio, farebbe bene a non rischiare figuracce di posizioni ambigue o risposte titubanti su nuove infrastrutture e utilizzi degli scali di Linate e Malpensa, sul ruolo che avrà Poste Italiane nell’ipotesi ancora fumosa di una newco, sulla questione degli esuberi e dei tagli dolorosi ma necessari.
Risponda nero su bianco alle istanze più volte sollevate – peraltro le stesse da settimane – da un sempre più imbarazzato Hogan, ora in difficoltà a rapportarsi con uno Sceicco che ha il nostro Paese e il nostro popolo in grande simpatia, ma della cui pazienza e disponibilità sarebbe preferibile e consigliabile non abusare.


formiche.net
 
Scusa Belumosi quali sarebbero le dichiarazioni preoccupanti?
In primis quella fatta dal ministro emiratino. E se consideri che è stata fatta a domicilio a 10 giorni dalle elezioni, vale triplo.
Aggiungi poi quelle di un Lupi sempre più nervoso e sarcastico. Che vanno dalle porte sbattute al "tutti a casa" (nessun ridimensionamento) se AZ dovesse chiudere. E l'ipotesi della chiusura non era mai stata nemmeno ventilata. Anzi, fino all'altro ieri, erano pura fantasia dei giornali anche gli esuberi...
Visto il periodo elettorale, ci sarebbe stato da aspettarsi dichiarazioni ottimistiche tipo: la trattativa sta procedendo positivamente, oppure: siamo ottimisti sull'evoluzione del negoziato, o altre formule simili. Tanto bene auguranti quanto vuote e non vincolanti.
Poi magari domani arriva l'accordo in pompa magna, ma secondo me oggi la strada è un po' più in salita rispetto a una o due settimane fa.
 
In primis quella fatta dal ministro emiratino. E se consideri che è stata fatta a domicilio a 10 giorni dalle elezioni, vale triplo.
Aggiungi poi quelle di un Lupi sempre più nervoso e sarcastico. Che vanno dalle porte sbattute al "tutti a casa" (nessun ridimensionamento) se AZ dovesse chiudere. E l'ipotesi della chiusura non era mai stata nemmeno ventilata. Anzi, fino all'altro ieri, erano pura fantasia dei giornali anche gli esuberi...
Visto il periodo elettorale, ci sarebbe stato da aspettarsi dichiarazioni ottimistiche tipo: la trattativa sta procedendo positivamente, oppure: siamo ottimisti sull'evoluzione del negoziato, o altre formule simili. Tanto bene auguranti quanto vuote e non vincolanti.
Poi magari domani arriva l'accordo in pompa magna, ma secondo me oggi la strada è un po' più in salita rispetto a una o due settimane fa.

Guarda, personalmente capisco poco di aerei ma di negoziazioni un pochino sì.
La psicologia funziona esattamente al contrario: quando sei lontano dall'obiettivo tendi a rassicurare mentre drammatizzi quando il risultato è praticamente in tasca.
In altre parole, i problemi vengono esternati solo nel momento in cui c'è la soluzione.
 
ALITALIA: ripreso il confronto con i sindacati di categoria
Roma, Italia - Nel pomeriggio di oggi è ripreso il confronto tra Alitalia CAI e le organizzazioni sindacali del Personale Navigante ANPAC, AVIA e ANPAV.
18809

(WAPA) - Alitalia ha illustrato ai rappresentanti dei Piloti e degli Assistenti di Volo la stato della trattativa con Etihad ed ha successivamente esposto le necessità aziendali di riduzione del costo del lavoro a complemento del lavoro già svolto in precedenza che ha portato risparmi per circa 80 milioni di euro all'anno.

ANPAC, AVIA ed ANPAV hanno manifestato estrema preoccupazione per l'attuale fase di incertezza della trattativa con Etihad confermando in questo contesto l'assoluta indisponibilità ad entrare nel merito di ulteriori tagli al costo del lavoro del Personale Navigante.

ANPAC, AVIA ed ANPAV si sono dichiarati disponibili a partecipare e supportare, congiuntamente agli altri stakeholders, un Piano Industriale di sviluppo all'esito positivo della trattativa con Etihad. (Avionews)
(NatBru)




Alitalia, Del Torchio e Colaninno a Chigi, risposta a Etihad entro prossima settimana
giovedì 8 maggio 2014 19:16

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Il quartier generale di Etihad Airways ad Abu Dhabi. REUTERS/ Stringer
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ROMA (Reuters) - L'amministratore delegato di Alitalia CAITLA.UL Gabriele Del Torchio e il presidente Roberto Colaninno sono stati oggi a palazzo Chigi dove hanno incontrato il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio e il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi.

Commentando l'incontro Lupi ha detto: "Ho incontrato con il sottosegretario Delrio, presso la presidenza del Consiglio, l'Ad e il presidente di Alitalia. Ci è stato riferito l'esito dell'incontro di Abu Dhabi. I soci di Alitalia si sono impegnati a dare risposta alle richieste di Etihad entro l'inizio della prossima settimana. Il governo ha assicurato ai vertici di Alitalia che continuerà a seguire con attenzione la vicenda e ad accompagnarla per quanto di sua competenza".

Martedì scorso l'Ad di Alitalia è stato ad Abu Dhabi dove ha incontrato i vertici di Etihad ABUDH.UL e dove si è deciso di riprendere la trattativa fra le due società.

Non è stato al momento possibile avere commenti da società e governo sui contenuti dell'incontro odierno.

"Entro la prossima settimana credo si debba arrivare a risposte su piano strategico industriale, occupazione e debiti, ma senza bad company", aveva detto in mattinata Lupi.

In precedenza il ministro aveva raccontato come "ad ottobre" il governo si sia trovato "davanti a un nuovo possibile fallimento di Alitalia" e si sia dato da fare per trovare una soluzione.

La prima ristrutturazione di Alitalia - ha poi detto Lupi riferendosi a quando nel 2009 il governo si fece carico di una bad company per consentire la nascita di Alitalia-Cai a capitale privato - "è costata alle casse pubbliche 4 miliardi".

Il governo si è detto ieri disposto ad accompagnare la nuova riorganizzazione del vettore italiano ma ha escluso di farsi carico dei debiti accumulati dalla compagnia.

I vertici di Alitalia ed Etihad stanno ragionando per arrivare all'ingresso della compagnia emiratina nel capitale del vettore italiano con una quota sotto il 50%.

(Alberto Sisto)


Alitalia: Ghizzoni, non ho ancora visto il piano di Etihad

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 08 mag - "Non l'ho ancora visto". L'amministratore delegato Unicredit, Federico Ghizzoni, risponde cosi' ai cronisti che gli chiedono se ha letto il piano Etihad per Alitalia. Ghizzoni e' stato interpellato alla Camera a margine del Premio Guido Carli.

Bof-Mct

(RADIOCOR) 08-05-14 19:06:33 (0746) 5 NNNN
 
Alitalia, Etihad convince il governo. “Ora chiarezza dai soci”

ROMA – Alitalia, il Governo apprezza il piano industriale di Etihad per il rilancio della compagnia italiana ed ora chiede “posizioni chiare” ai soci di Alitalia per procedere speditamente con l’accordo con il vettore emiratino. “E’ una occasione ottima e bisogna agire in fretta, a tempo scaduto”.

A confermare l’accelerazione impressa al dossier, l’incontro giovedì 8 maggio a Palazzo Chigi tra Esecutivo e vertici dell’ex compagnia di bandiera.

“Ci è stato riferito l’esito dell’incontro di Abu Dhabi. I soci di Alitalia si sono impegnati a dare risposta alle richieste di Etihad entro l’inizio della prossima settimana”,

ha riferito il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi al termine dell’incontro, cui ha partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio.

Già in mattinata, intervistato in tv, il ministro Lupi aveva annunciato che la prossima sarà una settimana chiave sia per il piano industriale di sviluppo e di rilancio, sia per il tema legato ai soci e l’occupazione. Il Governo nell’incontro di oggi a Palazzo Chigi ha “assicurato ai vertici di Alitalia che continuerà a seguire con attenzione la vicenda e ad accompagnarla per quanto di sua competenza”, ha detto Lupi, che ha anche ribadito come l’alleanza con Etihad sia

“strategica e sarebbe un segnale fortissimo per tutto il sistema Italia, perché ritornare a fare progetti industriali con un partner internazionale, non svendendo agli stranieri, sarebbe un segnale fortissimo per tutto il settore”.

E visto che il tempo stringe, sono già ripresi nelle ultime ore, e continueranno nei prossimi giorni, contatti serrati con banche e soci per risolvere lo spinoso problema del debito e della gestione dei contenziosi pregressi: una zavorra che, una volta creata la newco (in cui Etihad entrerebbe con un investimento di circa 560 milioni per una quota fino al 49%), dovrebbe restare in capo alla ‘old Alitalia’. Ma le banche stanno chiedendo garanzie in cambio dell’ok a rinegoziare 400 milioni di debito (su un totale di circa un miliardo).

Nei prossimi giorni si dovrà chiudere anche sul tema degli esuberi (Etihad ne chiederebbe un numero compreso tra 1.500 e 2.500): un nuovo incontro con i sindacati non è ancora stato fissato, dopo che il tavolo tecnico in programma domani è stato rinviato per impegni di una delle sigle di categoria.

Intanto tra i sindacati resta alta la preoccupazione. Le organizzazioni del personale navigante Anpac, Avia e Anpav, considerata “l’attuale fase di incertezza della trattativa con Etihad”, confermano “l’assoluta indisponibilità ad entrare nel merito di ulteriori tagli al costo del lavoro del personale navigante”. Il Cub trasporti denuncia che con Alitalia e altre vertenze “si svende il trasporto aereo italiano e si colpiscono i lavoratori” e proclama per venerdì 16 maggio uno sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori del trasporto aereo (vettori, aeroportuali e indotto).
 
Ecco, (modalita' tristezza ON) uno sciopero (!!!) mi sembra la cosa ideale da fare in un momento di grande difficolta' della compagnia che si gioca tutte le ultime chance di sopravvivenza in questo accordo! Ovviamente, la mia massima solidarieta' ai lavoratori che rischiano di perdere il loro posto di lavoro, ma anche bisogna rendersi conto che qui rischiano di andare tutti a casa se la trattativa con Etihad salta e Alitalia rimane a terra. Forse non si e' capito bene chi e' che tiene il coltello dalla parte del manico.
 
Il Cub trasporti denuncia che con Alitalia e altre vertenze “si svende il trasporto aereo italiano e si colpiscono i lavoratori” e proclama per venerdì 16 maggio uno sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori del trasporto aereo (vettori, aeroportuali e indotto).

Stultorum mater sempiter gravida.
 
Alitalia, Etihad convince il governo. “Ora chiarezza dai soci”

ROMA – Alitalia, il Governo apprezza il piano industriale di Etihad per il rilancio della compagnia italiana ed ora chiede “posizioni chiare” ai soci di Alitalia per procedere speditamente con l’accordo con il vettore emiratino. “E’ una occasione ottima e bisogna agire in fretta, a tempo scaduto”.

A confermare l’accelerazione impressa al dossier, l’incontro giovedì 8 maggio a Palazzo Chigi tra Esecutivo e vertici dell’ex compagnia di bandiera.

“Ci è stato riferito l’esito dell’incontro di Abu Dhabi. I soci di Alitalia si sono impegnati a dare risposta alle richieste di Etihad entro l’inizio della prossima settimana”,

ha riferito il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi al termine dell’incontro, cui ha partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio.

Già in mattinata, intervistato in tv, il ministro Lupi aveva annunciato che la prossima sarà una settimana chiave sia per il piano industriale di sviluppo e di rilancio, sia per il tema legato ai soci e l’occupazione. Il Governo nell’incontro di oggi a Palazzo Chigi ha “assicurato ai vertici di Alitalia che continuerà a seguire con attenzione la vicenda e ad accompagnarla per quanto di sua competenza”, ha detto Lupi, che ha anche ribadito come l’alleanza con Etihad sia

“strategica e sarebbe un segnale fortissimo per tutto il sistema Italia, perché ritornare a fare progetti industriali con un partner internazionale, non svendendo agli stranieri, sarebbe un segnale fortissimo per tutto il settore”.

E visto che il tempo stringe, sono già ripresi nelle ultime ore, e continueranno nei prossimi giorni, contatti serrati con banche e soci per risolvere lo spinoso problema del debito e della gestione dei contenziosi pregressi: una zavorra che, una volta creata la newco (in cui Etihad entrerebbe con un investimento di circa 560 milioni per una quota fino al 49%), dovrebbe restare in capo alla ‘old Alitalia’. Ma le banche stanno chiedendo garanzie in cambio dell’ok a rinegoziare 400 milioni di debito (su un totale di circa un miliardo).

Nei prossimi giorni si dovrà chiudere anche sul tema degli esuberi (Etihad ne chiederebbe un numero compreso tra 1.500 e 2.500): un nuovo incontro con i sindacati non è ancora stato fissato, dopo che il tavolo tecnico in programma domani è stato rinviato per impegni di una delle sigle di categoria.

Intanto tra i sindacati resta alta la preoccupazione. Le organizzazioni del personale navigante Anpac, Avia e Anpav, considerata “l’attuale fase di incertezza della trattativa con Etihad”, confermano “l’assoluta indisponibilità ad entrare nel merito di ulteriori tagli al costo del lavoro del personale navigante”. Il Cub trasporti denuncia che con Alitalia e altre vertenze “si svende il trasporto aereo italiano e si colpiscono i lavoratori” e proclama per venerdì 16 maggio uno sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori del trasporto aereo (vettori, aeroportuali e indotto).

Perplessità:
-ma il governo, che c'entra?
-ma se pretendono di rappresentare gli italiani (pur stando lì senza essere stati eletti), perchè 'sto piano non ce lo fanno vedere?
-come mai con una mano scrivono il Dlgs.33 sulla trasparenza dell'azione amministrativa (obbligo di pubblicazione sui siti governativi di ogni atto per 5 anni), poi su questa trattativa c'è una cortina fumogena?
-che sia un "segnale fortissimo" e un affare lo dice lui.
-come si fa a parlare di esuberi senza nè vedere il piano nè sapere quante macchine voleranno?
 
Perplessità:
-ma il governo, che c'entra?
-ma se pretendono di rappresentare gli italiani (pur stando lì senza essere stati eletti), perchè 'sto piano non ce lo fanno vedere?
-come mai con una mano scrivono il Dlgs.33 sulla trasparenza dell'azione amministrativa (obbligo di pubblicazione sui siti governativi di ogni atto per 5 anni), poi su questa trattativa c'è una cortina fumogena?
-che sia un "segnale fortissimo" e un affare lo dice lui.
-come si fa a parlare di esuberi senza nè vedere il piano nè sapere quante macchine voleranno?

Scusa ma cosa c'entra la trasparenza amministrativa con il piano EY per AZ!? Ma basta scrivere per scrivere su!
 
Scusa ma cosa c'entra la trasparenza amministrativa con il piano EY per AZ!? Ma basta scrivere per scrivere su!
C'è scritto chiaramente cosa c'entri e si capisce benissimo.
Membri di governo esprimono pareri su qualcosa di misterioso che agli italiani non è permesso di leggere. Dov'è la trasparenza?

Non ti limitare alla nozione di atto-provvedimento. L'azione amministrativa (trasparente, bada bene), si svolge a tutela dell'interesse pubblico. Che in questa telenovela ancora non s'è capito 'ndo stà.
 
C'è scritto chiaramente cosa c'entri e si capisce benissimo.
Membri di governo esprimono pareri su qualcosa di misterioso che agli italiani non è permesso di leggere. Dov'è la trasparenza?

Non ti limitare alla nozione di atto-provvedimento. L'azione amministrativa (trasparente, bada bene), si svolge a tutela dell'interesse pubblico. Che in questa telenovela ancora non s'è capito 'ndo stà.

Quindi secondo la tua personalissima interpretazione della norma il Governo, a conoscenza del piano industriale privatissimo che un investitore straniero avrebbe predisposto nel caso di acquisto di un'azienda privata italiana, dovrebbe pubblicarla sulla gazzetta ufficiale o meglio su quella dello sport, almeno la leggi tutti.
Fai tu.
 
Stato
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