Thread Alitalia / Etihad - Parte I


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Re: Thread Alitalia / Etihad

Cominciano a delinearsi le linee guida di EY.
Ad AHU c'erano il capo di ENI e Finmeccanica con Letta,sembrerebbe che AZ sia il pedaggio da pagare per arrivare a qualcos'altro,a meno che Scaroni e quello di Finmeccanica non fossero andati a fare una partita a Golf col premier.
Leggo di un forte feederaggio su Abu Dhabi(8 voli a settimana),con pochi aerei in arrivo(immagino WB 4 in 2 anni),e una Linate da succhiare a go go,per i passeggeri ad alto Yield.Infine Francia e Olanda che continuano a fare uso del partner AF insieme al Nord America.
Vediamo se offrono qualche tipo di espansione,ma ne dubito,visto che con EY AZ avrebbe nelle casse una cifra tra 300 e 400 milioni decisamente poco,salvo ipotizzare il successivo aumento di capitale e leggera salita della quota Air France,che rimpinguerebbe ulteriormente le casse.

Serve qualcuno che metta altri soldi,con 300/400 milioni non ti espandi molto,e EY non può metterne oltre o andrebbe oltre il 49%,che non si può fare.

Se anche AF facesse aumento di capitale per fornire ossigeno alle casse,questi avrebbero fatto BINGO,Etihad si prende mezza Italia via AHU aumentando di molto i voli verso il proprio HUB,e nel frattempo hanno accoppato Malpensa(AF non vede l'ora) e le destinazioni coperte da CDG continuerebbero a essere coperte da CDG.Mentre AZ potrebbe rinforzarsi su Sud America-Africa.


06/02/2014 - 10:39 Guidaviaggi
Az-Etihad: nell'intesa più rotte verso Abu Dhabi

Rumors parlano della volontà del vettore arabo di utilizzare maggiormente Linate a scapito di Malpensa, notizia che ha già visto la dura opposizione del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni


Diversi organi di stampa riportano rumors relativi a quanto prevedrebbe l’intesa tra Alitalia ed Etihad Airways. Il corriere.it riferisce quanto riporta Il Messaggero: più che raddoppiate le rotte tra Italia e Abu Dhabi con apertura allo scalo di Venezia, stretta collaborazione con airberlin per le rotte europee, tranne per quelle con Francia, Olanda e Nord America che continueranno a essere servite dall'alleanza con Air France.
Altre indiscrezioni, riferite dall'Agi, indicano la volontà del vettore arabo di utilizzare maggiormente Linate a scapito di Malpensa, notizia che ha già visto la dura opposizione del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
James Hogan, presidente e chief executive officer di Etihad, avrebbe incontrato i vertici di Unicredit e Intesa Sanpaolo al fine di convincerli a sostenere il progetto con investimenti almeno per un triennio. Intanto, si legge ancora nella notizia di corriere.it, l’amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, sarebbe pronto, insieme ad Hogan, a insediare gruppi di lavoro misti che inizieranno a breve a lavorare sul piano delle sinergie. L'ingresso di Etihad dovrebbe avvenire con un aumento di capitale: circa 300 milioni pari al 49%.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Voglio proprio vedere come Borghezio porrà la questione MXP alla UE, considerato che, ad oggi, stiamo parlando di voci, supposizioni e fantaviazione.
Borghezio in UE conta nulla... hanno sostanzialmente rispedito al mittente ad stretto giro di posta le richieste di LH e prima BA e ascolterebbero Borghezio?
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Cominciano a delinearsi le linee guida di EY.
Ad AHU c'erano il capo di ENI e Finmeccanica con Letta,sembrerebbe che AZ sia il pedaggio da pagare per arrivare a qualcos'altro,a meno che Scaroni e quello di Finmeccanica non fossero andati a fare una partita a Golf col premier.
Leggo di un forte feederaggio su Abu Dhabi(8 voli a settimana),con pochi aerei in arrivo(immagino WB 4 in 2 anni),e una Linate da succhiare a go go,per i passeggeri ad alto Yield.Infine Francia e Olanda che continuano a fare uso del partner AF insieme al Nord America.
Vediamo se offrono qualche tipo di espansione,ma ne dubito,visto che con EY AZ avrebbe nelle casse una cifra tra 300 e 400 milioni decisamente poco,salvo ipotizzare il successivo aumento di capitale e leggera salita della quota Air France,che rimpinguerebbe ulteriormente le casse.

Serve qualcuno che metta altri soldi,con 300/400 milioni non ti espandi molto,e EY non può metterne oltre o andrebbe oltre il 49%,che non si può fare.

Se anche AF facesse aumento di capitale per fornire ossigeno alle casse,questi avrebbero fatto BINGO,Etihad si prende mezza Italia via AHU aumentando di molto i voli verso il proprio HUB,e nel frattempo hanno accoppato Malpensa(AF non vede l'ora) e le destinazioni coperte da CDG continuerebbero a essere coperte da CDG.Mentre AZ potrebbe rinforzarsi su Sud America-Africa.
ENI e Finmeccanica è da tempo che trattano con gli emiri.

Francia, Olanda e Nord America sono in JV con contratti non in scadenza e probabilmente nemmeno è vantaggioso interrompere i rapporti visto come è strutturato il mercato UE con il Nord America.
Sud America e Africa .... dici niente, pensa che feste faranno in AF...poi pensa che altra festa faranno con il traffico verso est che andrà via AUH invece che CDG e AMS.
Se lo scenario sarà quello vociferato AF difende solo ciò che ha sotto contratto.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Mah, non so....
ma penso sempre che 48 o 49 + 3,5 fa sempre piu' di 50 e dunque eventualmente complementari a governare, di fatto, la baracca...

)
48-49 % + 47-48% permette di governare anche meglio e non penso che banche e soci italiani abbiano grosse cose da contestare a EY che come ha dimostrato anche altrove dove è entrata oltre allo stretto rapporto con AUH si è mossa per rendere profittevole le compagnie.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

direi che la faccia (e la figuraccia nell'alzare la voce solo ora) ce la stia mettendo LH come compagnia piu' che lo stesso Franz, che peraltro e' in uscita a brevissimo; sai che gli puo' interessare di dire cose di cui non dovra' render conto a partire dal 4MAR...
http://www.roche.com/media/media_releases/med-cor-2013-09-16.htm
A maggior ragione visto che è in uscita chi glielo fa fare di andare sulla stampa con dichiarazioni di quel tipo.
LH sta sicuramente dimostrando nervosismo, così come l'ultima intervista di DJ.
Vedo invece abbastanza serena IAG.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Gombloddo!!! Quindi il rappresentare molto meglio il Sud Sudan d'Europa che la California d'Europa è dovuto non al fatto di essere un Paese costituito da 60 milioni di truffatori o potenziali tali (i pochi italiani che non truffano - che sia tramite evasione o corruzione o finti collarini dopo tamponamenti o in mille altri modi in cui trova sfogo il genio italico - non sono momentaneamente nelle condizioni di farlo) ma alla terribile verità per cui a 'tanti' non avrebbe fatto comodo il contrario! Maledetti!!!

Leggere ripetuti sfoghi di orgoglio nazionale in un thread in cui si commenta Alitalia... (Alitalia!) beh, è veramente uno degli esempi più lampanti del triste ed irreversibile declino di questo Paese.

Scusa ma mi sfugge il senso del tuo post.

In risposta a chi ci dipinge come accattoni ho solo detto che siamo mal gestiti. E questo include anche la troppa tolleranza sin qui applicata per i furbi che citi, ma sempre non capendo dove vuoi andare a parare.

Non capisco cosa vorresti: un Paese con standard civili, economici e sociali da centro Europa o una fine tipo Grecia, visto che a molti per motivi finanziario speculativi avrebbe anche reso qualcosa?
Alitalia in questo discorso c´entra eccome.

E tanto per tornare sul post degli accattoni sul caso India, tutto torna, prima o poi. Leggi le notizie sull´arresto di un certo Pizzolato e di come ora ci possa entrare su una certa dolorosa faccenda col medesimo Stato.

Ciao
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Sea rischia di affondare. E Pisapia tace


Nessuna risposta dal Comune dopo che il governatore Roberto Maroni ha dichiarato guerra a chiunque voglia affondare Linate e Malpensa, investendo magari ancora una volta su Fiumicino.


Perché se è vero che la competenza sugli scali lombardi investe inevitabilmente la Regione, è altrettanto indubbio che il possesso del 54 per cento della Sea, la società che li gestisce, imporrebbe al sindaco Giuliano Pisapia una presenza ben più decisa al tavolo che deciderà il destino dei cieli sopra Milano. Perché oltre al fatto che la maggioranza delle quote Sea sono custodite nella cassaforte di Palazzo Marino, c'è anche la difesa degli interessi dei milanesi per i quali un rilancio del city airport di Linate potrebbe non essere una sciagura. Anche perché il grande successo dell'alta velocità ferroviaria sulla tratta Milano-Roma svuoterà progressivamente Linate, liberandone però altre potenzialità con raggio continentale e magari anche intercontinentale. Perché a Malpensa ci sono i posti di lavoro da salvare e questo è sacrosanto, ma a Milano ci sono i milanesi che con la finalmente realizzata linea della metropolitana potrebbero risparmiare tempo e magari anche denaro. Scelte strategiche da fare con oculatezza, soprattutto dopo che per anni la politica aeroportuale in Lombardia non ha certo dato i frutti sperati, facendo chiudere anche il 2013 con meno 191mila passeggeri a Linate e meno 582mila Malpensa.
Ne hanno nuovamente parlato (al telefono) Maroni con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi (uno che si candiderà a fare il sindaco di Milano e quindi non ha nessun interesse a sfigurare). E ne riparleranno domani al convegno «Quali infrastrutture per lo sviluppo del Nord?» organizzato dalla Fondazione Tempi al Grand Hotel Villa Torretta a Sesto san Giovanni e a cui parteciperà anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Pronto a portare le richieste degli imprenditori di una delle aree economicamente più ricche d'Europa e che in cambio del salvataggio di Alitalia firmato dalla compagnia di Abu Dhabi Etihad, potrebbero veder ulteriormente depotenziato quello che un tempo era l'hub di riferimento per 30 milioni di potenziali viaggiatori e per una delle aree più ricche e produttive d'Europa. Ad aggiungere ingredienti al minestrone, il portavoce di Lufthansa Martin Recken che ieri ad Affaritaliani.it. ha detto che la compagnia tedesca sarebbe pronta ad aumentare l'impegno su Malpensa nel caso la nuova Alitalia, dopo l'accordo con Etihad, decidesse di concentrarsi su Linate.
Il coordinatore del centrosinistra in Regione Umberto Ambrosoli a Maroni chiede di che «non si contrapponga (strumentalmente) Malpensa a Linate o ad altri aeroporti, ma si faccia rete». Spiegando che «non sono mai stati chiari i piani di rilancio di Alitalia prima, poi di Lufthansa e adesso di Etihad. Il tema Malpensa si può risolvere solo nell'ambito di una ridefinizione di tutto il sistema aeroportuale del Nord». Per Alessandro Alfieri (Pd) «Maroni sbaglierebbe ad aprire un derby con Fiumicino: chieda solo che siano rispettate le condizioni di concorrenza per tutti».

http://www.ilgiornale.it/news/milano/sea-rischia-affondare-e-pisapia-tace-989847.html
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Ecco il superpiano di Etihad per Alitalia
Gli arabi hanno aerei a terra perché senza equipaggi. E puntano sugli italiani


Gli arabi di Etihad vogliono far tornare il sorriso al personale navigante di Alitalia. Vogliono far lavorare tutti, e soprattutto alle condizioni dei tempi in cui il tricolore viaggiava orgoglioso nei cieli di tutto il mondo. Questa l’impressione raccolta nei colloqui tra il premier Letta e gli sceicchi che controllano la linea aerea di Abu Dhabi nella missione appena conclusa. Gli emiri, insomma, lungi dal considerare l’ingresso nel capitale di Alitalia una mera operazione finanziaria sono al settimo cielo per l’operazione. Da quanto riferito a Il Tempo , Etihad considera il vettore italiano non una semplice compagnia acquisita ma un marchio da sviluppare in grande stile. E sul quale sono pronti a mettere tanti soldi. Materiale che da quelle parti non manca. Non solo sulle macchine ma anche sugli uomini. In particolare sui piloti e sul personale navigante. I primi sarebbero quelli, infatti, che la compagnia araba sta cercando in tutto il mondo con la bramosia di chi cerca l’oro. Gli arabi nei colloqui riservati hanno spiegato allo staff di Letta che negli hangar di Abu Dhabi ci sono tanti velivoli super moderni, nuovi di zecca, che non riescono a prendere il volo per la mancanza di equipaggi adeguatamente preparati. Proprio quelli che non mancano nell’organico di Alitalia e che a causa delle ristrettezze sono stati costretti a rinunciare a status, prestigio e a parte dei loro copiosi stipendi. Certo i tempi dell’Alitalia dello «spreco» non torneranno. Ma una cosa sembra certa, stando agi sceicchi sicuramente torneranno almeno a divertirsi volando su destinazioni intercontinentali e in zone del mondo che attualmente non sono nemmeno sfiorate da Alitalia. Dunque principalmente l’ovest del mondo, ma anche il Sudamerica e perfino l’Estremo Oriente, visto che il vettore arabo è molto forte nelle aree che dal Medio Oriente vanno verso il sud est del mondo ma non ancora leader nelle altre. Su Alitalia, raccontano fonti che hanno seguito il dossier nella missione nel Golfo, gli arabi vogliono investire per farla diventare una nuova «regina dei cieli». Anche perché oltre che di piloti i loro velivoli devono essere riempiti di passeggeri. Troppo pochi quelli dei loro mercati per riempire tutta la loro flotta. Dunque più visitatori nelle città costruite sulla sabbia del Golfo persico: in programma voli diretti da nove città italiane verso gli Emirati. E ancora tanti altri che in Italia arrivano da altri paesi. La Penisola sarà una piattaforma verso il mondo. Dunque investimenti senza limiti anche sugli scali. Prima Fiumicino. Poi il Nord. Non solo Linate. Se va bene gli arabi sono pronti a puntare anche su Malpensa. Altro che guerra tra i due scali. Così parlano gli sceicchi.

Filippo Caleri

http://www.iltempo.it/economia/2014/02/07/ecco-il-superpiano-di-etihad-per-alitalia-1.1216639
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Anche perché il grande successo dell'alta velocità ferroviaria sulla tratta Milano-Roma svuoterà progressivamente Linate, liberandone però altre potenzialità con raggio continentale e magari anche intercontinentale.

Ce lo vedo il 747 della Korean atterrare a Linate...
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Bombatutto le compagnie che non cercano personale gli annunci di lavoro non li pubblicano neanche. Il fatto che siano inseriti dal 2010 al 2013 e mai chiusi significa che accettano candidature.

Peccato che poi molti ricevano una roba simile a questa :):

Thank you for submitting an application for the Position of xxx with us.
Having reviewed your details, we will not be moving forward with your application at this time.
Should this position become available after a period of six months from now, you are welcome to re-apply.
Kind regards
Etihad Airways Recruitment Team
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

«Malpensa depotenziata un danno da 10 miliardi»
L’indagine sul settore produttivo. «Un’azienda su quattro avrebbe perdite dirette sul fatturato»


Il declassamento di Malpensa sarebbe un danno anche per le imprese. Se lo scalo varesino venisse depotenziato, un’azienda milanese su 4 avrebbe perdite dirette sul fatturato. Un costo per l’economia quantificato in circa 10 miliardi. Il dato emerge da un’indagine della Camera di Commercio, che nel mese di febbraio ha condotto una ricerca su 805 imprese milanesi. Dal sondaggio si scopre inoltre che gli imprenditori sono divisi sul futuro di Malpensa: il 21% non conosce bene la questione Alitalia-Etihad e le conseguenze sugli aeroporti milanesi, il 31,9 per cento la giudica un’operazione negativa mentre per il 32,4 è positiva. Due imprese su tre, infine, volano da aeroporti locali e dicono no al ridimensionamento di Linate per il rilancio di Malpensa.

«Sul sistema aeroportuale del nostro Paese si sta giocando una partita tanto importante quanto pericolosa -dichiara il presidente della Camera di Commercio e di Confcommercio Milano, Carlo Sangalli - Salvare Alitalia senza tarpare le ali a Malpensa e Linate è l’unica via percorribile. In caso contrario si rischia il futuro della nostra compagnia aerea o un danno gravissimo alle regioni del nord che si troverebbero un aeroporto di riferimento ulteriormente depotenziato».

Per Sangalli, «di fronte a un enorme sforzo come quello di Expo, che sta impegnando a fondo istituzioni e imprese, sarebbe assurdo incrinare una delle colonne portanti del progetto e cioè Malpensa. Credo sia necessario un confronto al più presto con il governo Letta per avere rassicurazioni sulle prospettive di un sistema aeroportuale vitale non solo per il Nord Italia, ma per tutto il nostro Paese». Intanto i politici lombardi non mollano la presa. Il governatore Roberto Maroni ha annunciato una guerra per difendere lo scalo varesino caro ai leghisti, ma anche il Pd è sulle barricate.

«Il Pd lombardo - sottolinea il coordinatore regionale, Alessandro Alfieri - farà propria la battaglia in difesa degli scali regionali a prescindere da chi sta guidando il governo in questo momento». Stefano Maullu, di Forza Italia, si sofferma invece sulle dichiarazioni del portavoce di Lufthansa a proposito della «pronta attenzione a subentrare ad Alitalia nell’occupare lo spazio di Malpensa». «Al governo chiediamo di spiegarci come l’accordo con Etihad può portare benefici a tutto il Paese, Nord compreso - incalza- La rapida reazione di Lufthansa conferma, infatti, come il rischio di una pesante riduzione di Malpensa ci sia tutto». Per Maullu dunque «l’appoggio all’azione del presidente della Lombardia è oggi ancora più convinto».

http://milano.corriere.it/milano/no...di-081f6ebc-8fd9-11e3-b53f-05c5f8d49c92.shtml
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Bombatutto le compagnie che non cercano personale gli annunci di lavoro non li pubblicano neanche. Il fatto che siano inseriti dal 2010 al 2013 e mai chiusi significa che accettano candidature.
Si si... avevo visto. Cliccandoci sopra c'è scritto che la posizione è ancora aperta. In ogni caso, per adesso, non ho sentito di grosse campagne di recruitment da parte loro. Per questo l'articolo del Tempo mi sembrava un po' camuffato ad arte visto che i sindacati stanno trattando gli esuberi e la solidarietà e l'azienda invece spinge a fargli rinnovare pure il contratto.

Peccato che poi molti ricevano una roba simile a questa :):
Mi dispiace.
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Ecco il superpiano di Etihad per Alitalia
Gli arabi hanno aerei a terra perché senza equipaggi. E puntano sugli italiani


Gli arabi di Etihad vogliono far tornare il sorriso al personale navigante di Alitalia. Vogliono far lavorare tutti, e soprattutto alle condizioni dei tempi in cui il tricolore viaggiava orgoglioso nei cieli di tutto il mondo. Questa l’impressione raccolta nei colloqui tra il premier Letta e gli sceicchi che controllano la linea aerea di Abu Dhabi nella missione appena conclusa. Gli emiri, insomma, lungi dal considerare l’ingresso nel capitale di Alitalia una mera operazione finanziaria sono al settimo cielo per l’operazione. Da quanto riferito a Il Tempo , Etihad considera il vettore italiano non una semplice compagnia acquisita ma un marchio da sviluppare in grande stile. E sul quale sono pronti a mettere tanti soldi. Materiale che da quelle parti non manca. Non solo sulle macchine ma anche sugli uomini. In particolare sui piloti e sul personale navigante. I primi sarebbero quelli, infatti, che la compagnia araba sta cercando in tutto il mondo con la bramosia di chi cerca l’oro. Gli arabi nei colloqui riservati hanno spiegato allo staff di Letta che negli hangar di Abu Dhabi ci sono tanti velivoli super moderni, nuovi di zecca, che non riescono a prendere il volo per la mancanza di equipaggi adeguatamente preparati. Proprio quelli che non mancano nell’organico di Alitalia e che a causa delle ristrettezze sono stati costretti a rinunciare a status, prestigio e a parte dei loro copiosi stipendi. Certo i tempi dell’Alitalia dello «spreco» non torneranno. Ma una cosa sembra certa, stando agi sceicchi sicuramente torneranno almeno a divertirsi volando su destinazioni intercontinentali e in zone del mondo che attualmente non sono nemmeno sfiorate da Alitalia. Dunque principalmente l’ovest del mondo, ma anche il Sudamerica e perfino l’Estremo Oriente, visto che il vettore arabo è molto forte nelle aree che dal Medio Oriente vanno verso il sud est del mondo ma non ancora leader nelle altre. Su Alitalia, raccontano fonti che hanno seguito il dossier nella missione nel Golfo, gli arabi vogliono investire per farla diventare una nuova «regina dei cieli». Anche perché oltre che di piloti i loro velivoli devono essere riempiti di passeggeri. Troppo pochi quelli dei loro mercati per riempire tutta la loro flotta. Dunque più visitatori nelle città costruite sulla sabbia del Golfo persico: in programma voli diretti da nove città italiane verso gli Emirati. E ancora tanti altri che in Italia arrivano da altri paesi. La Penisola sarà una piattaforma verso il mondo. Dunque investimenti senza limiti anche sugli scali. Prima Fiumicino. Poi il Nord. Non solo Linate. Se va bene gli arabi sono pronti a puntare anche su Malpensa. Altro che guerra tra i due scali. Così parlano gli sceicchi.

Filippo Caleri

http://www.iltempo.it/economia/2014/02/07/ecco-il-superpiano-di-etihad-per-alitalia-1.1216639
Non ci credo neanche se lo vedo, qui non siamo neanche nel libro dei sogni, ma direttamente in un nirvana artificiale
 
Re: Thread Alitalia / Etihad

Sea rischia di affondare. E Pisapia tace


Nessuna risposta dal Comune dopo che il governatore Roberto Maroni ha dichiarato guerra a chiunque voglia affondare Linate e Malpensa, investendo magari ancora una volta su Fiumicino.


Perché se è vero che la competenza sugli scali lombardi investe inevitabilmente la Regione, è altrettanto indubbio che il possesso del 54 per cento della Sea, la società che li gestisce, imporrebbe al sindaco Giuliano Pisapia una presenza ben più decisa al tavolo che deciderà il destino dei cieli sopra Milano. Perché oltre al fatto che la maggioranza delle quote Sea sono custodite nella cassaforte di Palazzo Marino, c'è anche la difesa degli interessi dei milanesi per i quali un rilancio del city airport di Linate potrebbe non essere una sciagura. Anche perché il grande successo dell'alta velocità ferroviaria sulla tratta Milano-Roma svuoterà progressivamente Linate, liberandone però altre potenzialità con raggio continentale e magari anche intercontinentale. Perché a Malpensa ci sono i posti di lavoro da salvare e questo è sacrosanto, ma a Milano ci sono i milanesi che con la finalmente realizzata linea della metropolitana potrebbero risparmiare tempo e magari anche denaro. Scelte strategiche da fare con oculatezza, soprattutto dopo che per anni la politica aeroportuale in Lombardia non ha certo dato i frutti sperati, facendo chiudere anche il 2013 con meno 191mila passeggeri a Linate e meno 582mila Malpensa.
Ne hanno nuovamente parlato (al telefono) Maroni con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi (uno che si candiderà a fare il sindaco di Milano e quindi non ha nessun interesse a sfigurare). E ne riparleranno domani al convegno «Quali infrastrutture per lo sviluppo del Nord?» organizzato dalla Fondazione Tempi al Grand Hotel Villa Torretta a Sesto san Giovanni e a cui parteciperà anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Pronto a portare le richieste degli imprenditori di una delle aree economicamente più ricche d'Europa e che in cambio del salvataggio di Alitalia firmato dalla compagnia di Abu Dhabi Etihad, potrebbero veder ulteriormente depotenziato quello che un tempo era l'hub di riferimento per 30 milioni di potenziali viaggiatori e per una delle aree più ricche e produttive d'Europa. Ad aggiungere ingredienti al minestrone, il portavoce di Lufthansa Martin Recken che ieri ad Affaritaliani.it. ha detto che la compagnia tedesca sarebbe pronta ad aumentare l'impegno su Malpensa nel caso la nuova Alitalia, dopo l'accordo con Etihad, decidesse di concentrarsi su Linate.
Il coordinatore del centrosinistra in Regione Umberto Ambrosoli a Maroni chiede di che «non si contrapponga (strumentalmente) Malpensa a Linate o ad altri aeroporti, ma si faccia rete». Spiegando che «non sono mai stati chiari i piani di rilancio di Alitalia prima, poi di Lufthansa e adesso di Etihad. Il tema Malpensa si può risolvere solo nell'ambito di una ridefinizione di tutto il sistema aeroportuale del Nord». Per Alessandro Alfieri (Pd) «Maroni sbaglierebbe ad aprire un derby con Fiumicino: chieda solo che siano rispettate le condizioni di concorrenza per tutti».

http://www.ilgiornale.it/news/milano/sea-rischia-affondare-e-pisapia-tace-989847.html

Da il Corriere della Sera


E siamo al solito punto. Milano non è Londra, e Gatwick non è Linate. Continuare ad illudersi che i due aeroporti possano convivere senza danni è la rovina del sistema aeroportuale milanese.
Personalmente (ma potrei sbagliarmi, è una mia opinione personale) penso che ad EY/AZ (sempre ammettendo che l'acquisizione vada in porto) vada bene anche il piano B, cioè la chiusura definitiva di LIN al traffico civile. In questo modo infatti le varie LH, AF ecc, perderebbero il vantaggio competitivo che hanno oggi rispetto ai diretti da MXP e si riaprirebbe la partita per i collegamenti p2p da MIL (dove evidentemente AZ avrebbe comunque il vantaggio di giocare in casa e di poter feedarare da altri aeroporti).
Insomma, la cosa peggiore che si può fare (per il futuro dei collegamenti aerei da MIL e anche per AZ) è mantenere lo status quo. Mi chiedo quando i vari Maroni & C. (senza distinzioni di sinistra, destra, centro, alto e basso) lo capiranno.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.