Thread Alitalia - Etihad IV : DICHIARAZIONE CONGIUNTA


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Pure la Boldrini (sì, avete letto bene, la Boldrini) ieri è riuscita a rendersi finalmente conto che in questo paese i privilegi inaccettabili hanno definitivamente rotto e chi difende il proprio orticello è destinato ad essere spazzato via.

Che questa gente che vive ancora nel medioevo si faccia da parte una volta per tutte. E anche velocemente.
 
Mica tanto. Poi c'è da fare la newco e il trasferimento alla stessa delle attività di volo e del personale, non è un'operazione banalissima.
Non mi sembra un'operazione particolarmente complicata. C'è di mezzo solo una perizia giurata per il conferimento.
Il possibile problema è più di carattere autorizzativo (anche se non credo che ENAC romperà sul trasferimento dei COA) e a livello europeo
 
COMUNICATO Ai Piloti, Assistenti di volo e Personale di terra Alitalia.*
>
> In queste ore concitate, riteniamo utile e necessario fornire un
> aggiornamento puntuale della difficile vertenza Alitalia.
>
> La Uiltrasporti così come Anpac, Avia ed Anpav, non hanno siglato il CCNL
> e l’accordo integrativo aziendale sul taglio delle retribuzioni, siglato
> invece da Filt Cgil, Fit Cisl ed Ugl Trasporti.
>
> *Non abbiamo siglato il CCNL perchè così come concepito* *da Alitalia e
> dalle altre OO.SS firmatarie viola i principi fondamentali di democrazia
> Sindacale e rappresentatività, e perchè l’impatto economico dei tagli al
> costo lavoro è, così come costruito nell’accordo, eccessivo ed
> insostenibile nel breve tempo dato .*
>
> Abbiamo *esercitato *con consapevolezza e fermezza il *nostro ruolo* di
> tutela dei lavoratori iscritti alla Uiltrasporti, muovendoci nell*’ambito*
> dei *regolamenti* e delle *leggi vigenti.*
>
> Coerentemente con questa impostazione abbiamo richiesto l’attivazione di un
> referendum, tra tutti i dipendenti di Alitalia, ai sensi del testo unico
> sulla rappresentanza e democrazia sindacale valido per la esigibilità delle
> intese in caso di accordi non unitariamente conclusi, con buona pace di
> chi, Alitalia in primis ed altre OO.SS a seguire, vorrebbe reinterpretare
> le norme a proprio uso e consumo.
>
> *Alitalia e le OO.SS firmatarie si sono appropriate* maldestramente *della
> nostra richiesta*, attivando in fretta e furia, ed in *totale spregio delle
> regole*, un referendum senza la indispensabile informazione preventiva ai
> lavoratori ed in un tempo limite, unilateralmente imposto, tale da rendere
> impossibile l’esercizio del diritto di voto alla stragrande maggioranza del
> personale turnista e navigante.
>
> Nonostante forzature ed irregolarità macroscopiche il progetto di una
> consultazione referendaria “addomesticata” è clamorosamente fallito. Hanno
> infatti votato 3555 lavoratori su 13.190 aventi diritto. Particolarmente
> eclatante, in senso negativo, il numero dei naviganti presentatisi ai
> seggi, misurabili in poche diecine.
>
> *Il quorum referendario è quindi stato largamente mancato.*
>
> *Ai sensi delle disposizioni del testo unico 10 gennaio 2014, la nullità
> del referendum confermativo, quale era quello proposto, determina anche la
> non applicabilità delle intese al personale iscritto alle OO.SS non
> firmatarie delle stesse.*
>
> Ne deriva che Alitalia non dovrà procedere, in assenza di singole adesioni,
> alla decurtazione delle retribuzioni dei lavoratori iscritti alla
> UILTRASPORTI.
>
> Se tale violazione dovesse essere perpetrata la nostra Organizzazione si
> opporrà in ogni sede e con ogni strumento idoneo.
>
> *Alitalia è ancora in tempo ad invertire la pericolosa spirale di
> contrasti, da lei stessa innescata, se accetterà di rimettere in
> discussione i punti cruciali, e non sostenibili, che hanno convinto la
> UILTRASPORTI a non aderire alle intese del 16 luglio 2014.*
>
> In difetto la UILTRASPORTI manterrà fermo il proprio parere negativo.
>
> Vi terremo informati circa i prossimi passi e decisioni assunte per il
> prosieguo della vertenza
>
>
>
> *SEGRETERIA NAZIONALE UILTRASPORTI*
 
Quindi mi pare di capire che i lavoratori rappresentati dalle sigle firmatarie subiranno i tagli, mentre i lavoratori di quelle non firmatarie non si vedranno toccato lo stipendio.
È esatto?
 
Alitalia: «Serve la firma di tutti o salta l'intesa con Etihad». Sindacati divisi, accordo a rischio

Ultimatum di Alitalia ai sindacati: firmate tutti o salta l'intesa con Etihad. Ma intanto è scontro fra sindacati sul referendum sull'accordo che taglia il costo del lavoro a cui ha votato solo il 26,5% dei dipendenti.


L'assemblea degli azionisti della società intanto ha approvato il bilancio 2013 e l'aumento di capitale fino a 250 milioni di euro. Lo ha riferito un azionista uscendo dalla riunione. L'assemblea si è conclusa da poco dopo oltre cinque ore.

«Non mi risulta un ultimatum di Etihad». Così l'ammministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio aveva commentato le indiscrezioni secondo cui il numero uno di Etihad James Hogan avrebbe posto una deadline a lunedì 28 per raggiungere un'intesa, altrimenti sarebbe pronto ad abbandonare l'affare.

Nessun ultimatum ad Alitalia da Etihad, hanno chiarito anche fonti vicine alla compagnia degli Emirati. Le fonti negano che sia stato chiesto ad Alitalia di chiudere l'accordo entro lunedì 28 luglio.

Lo scontro sul referendum. «Fallito il referendum. Gli accordi aziendali sottoscritti da Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl non sono validi ne applicabili ai lavoratori non iscritti alle sigle firmatarie. Per scongiurare il muro contro muro urge una soluzione alternativa di mediazione». Lo affermano le associazioni professionali dei piloti e assistenti di volo Anpac, Anpav e Avia.

«Se ci fosse stato qualche residuo dubbio oggi è svanito. Cgil, Cisl e Ugl non rappresentano i naviganti e non hanno il consenso della maggioranza dei lavoratori di terra - si legge nella nota - I numeri sono impietosi, per il fallito referendum indetto da quelle tre sigle hanno votato 49 piloti su 1645 (circa il 3%), 200 assistenti di volo su 3800 (meno del 6% ) e 3300 dipendenti di terra su un totale di 7100 ( meno del 46%)». «Un deficit democratico ed un fallimento che però è negato con arroganza. Scandaloso - sostengono - che si continui, da parte delle organizzazioni sindacali firmatarie e dall'azienda, ad esigere l'applicazione di quanto sottoscritto, in barba a rappresentatività e volere dei lavoratori».

«Trattandosi di referendum abrogativo, sulla base delle regole dell'accordo sulla rappresentanza, resta confermata la validità degli accordi», affermano invece Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl Trasporto Aereo a proposito dell'esito del referendum sui 31 milioni di tagli al costo del lavoro contenuti nell'accordo firmato dai tre sindacati ma non dai piloti e dalla Uilt.

«Su 3.555 votanti hanno dato parere favorevole alle intesein 3.022, contrari 475, bianche/nulle/astenuti 58», riferiscono Filt, Fit e Ugl. Secondo le tre organizzazioni sindacali di categoria «i tempi stretti e l'invito alla non partecipazione al voto da parte di Uil non hanno consentito il raggiungimento del 50% +1 degli aventi diritto. In poco meno di 36 ore era quasi impossibile raggiungere il quorum. Ma - spiegano - nonostante le oltre mille persone in Cigs a zero ore, e quindi non in servizio, il periodo estivo e quindi feriale, la oggettiva difficoltà per il personale navigante e turnista, il numero dei votanti indica la volontà dei lavoratori di partecipare e di confermare la validità degli accordi. Rimane agli atti il comportamento assurdo di chi lo ha richiesto e poi non ha partecipato al voto, come nel caso della Uil e dei sindacati autonomi gregari».

«Abbiamo chiesto ai lavoratori di pronunciarsi sugli accordi - prosegue la nota - e abbiamo registrato una convinta partecipazione e la condivisione responsabile di accordi sofferti e onerosi, che trovano la loro ragione nella disastrosa situazione di Alitalia e nel rischio non ancora scongiurato di fallimento. Eravamo obbligati a farlo entro il 25 luglio e solo chi ha giocato con estrema leggerezza sui rischi che corre l'impresa poteva immaginare di far ricadere sui sindacati e sui lavoratori la responsabilità di un eventuale fallimento». Per Filt, Fit e Ugl TA infine «adesso tocca all'Assemblea dei soci decidere sia sulla continuità aziendale che sull'ingresso di Etihad».

Non è stato raggiunto il quorum al referendum sui tagli al costo del lavoro in Alitalia, ha sottolineato il segretario generale aggiunto della Uilt Marco Veneziani, precisando che hanno votato in 3.500 su 13.200 lavoratori. In particolare, tra i naviganti (piloti e assistenti di volo), che sono complessivamente 5.400, il 97% ha votato no. «Non è stato raggiunto il quorum perché Cgil, Cisl, Ugl e azienda hanno voluto mortificare piloti e assistenti di volo», ha commentato Veneziani, sottolineando che «questo accordo non c'entra nulla con Etihad». «Adesso bisogna tornare al tavolo per firmare un accordo valido: questo non lo è», ha aggiunto Veneziani, precisando che «la Uil non è contraria a dare 31 milioni». «Alla luce di questo risultato - ha proseguito - faremo le nostre valutazioni e decideremo il da farsi».

«Allo stato attuale, diffidiamo l'azienda dal prelevare soldidalle retribuzioni dei nostri iscritti», aggiunge il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi in una nota, commentando lo sviluppo della situazione Alitalia.

«Il referendum è valido perché si è data la possibilità ai lavoratori di esprimersi e qualora, dice l'accordo interconfederale firmato dalla Uil, non si arriva al quorum, l'accordo è valido. E lo è perché il referendum si è fatto e perché la stragrande maggioranza dei lavoratori dicono che l'accordo è valido», dice a Rainews24 il leader Cisl, Raffaele Bonanni. «La Uil sta giocando con il fuoco nel momento peggiore di Alitalia perché gli arabi possono anche fuggire - aggiunge Bonanni -. Stanno facendo il gioco delle compagnie straniere che vedono di malocchio questa nuova azienda».

«L'intesa non è solo pienamente valida ma si applica in ogni sua parte», ha replicato il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo.

Anche l'Alitalia, sottolinea che gli
«accordi, sottoscritti il 16/17 luglio dal 65% delle Rappresentanze sindacali, sono efficaci ed esigibili nei confronti di tutto il personale e vincolano tutte le organizzazioni sindacali firmatarie degli accordi interconfederali. Va comunque segnalato - continua una nota di Alitalia riferendosi al referendum - come l’85% di coloro che hanno votato abbia espresso un consenso esplicito agli accordi. Ciò a dimostrazione di quanto il personale della società, compresi i dirigenti che già dal mese di marzo hanno volontariamente offerto un contributo di solidarietà, stia comprendendo l’importanza cruciale del momento aziendale e dei passi decisivi da adottare per garantire il futuro».

http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/alitalia_etihad_intesa_sindacati/815703.shtml
 
Alitalia: Angeletti, da azienda dichiarazioni incaute

17:13 ROMA (MF-DJ)--"Purtroppo, considerato l'esito dell'assemblea, avevamo visto giusto: la data del 25 luglio, sbandierata da Alitalia come ultimativa, serviva solo contro i sindacati". E' quanto afferma il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. "Non commentiamo le incaute dichiarazioni dell'azienda - prosegue Angeletti - anche alla luce del fatto che ci sembra che l'80% dei lavoratori non condivida le sue scelte, perche' non vogliamo fornire alibi ne' pretesti. Le nostre considerazioni le faremo solo dopo l'accordo con Etihad"



Alitalia: per accordo tempi non ancora maturi ma da Etihad no ultimatum
25 Luglio 2014 - 17:28
(ASCA) - Roma, 25 lug 2014 - I tempi per approvare il contratto con Etihad non sono ancora maturi, anche se il testo sarebbe gia' pronto. L'assemblea dell'Alitalia che avrebbe dovuto oggi ratificare l'accordo con la compagnia emiratina, si e' conclusa rinviando la questione. L'assemblea dell'Alitalia affrontera' il dossier Etihad ''quando gli amministratori saranno pronti, ha detto il presidente del Collegio sindacale dell'Alitalia, Giovanni Barbara, al termine dell'assemblea, aggiungendo che oggi ''hanno lavorato tutti con grande senso di responsabilita', Poste comprese''. L'approvazione del contratto potrebbe comunque non slittare di molto, mentre la prossima settimana potrebbe gia' essere convocato un nuovo Cda. Intanto la mattina era iniziata con una certa fibrillazione, provocata da indiscrezioni di stampa che indicavano un ultimatum di Etihad per arrivare alla firma entro lunedi' prossimo. Gia' l'amministratore delegato dell'Alitalia, Gabriele Del Torchio, arrivando questa mattina all'assemblea aveva smentito tale indiscrezione, opponendo un '''non mi risulta'' tale ultimatum, rispondendo alle domande dei giornalisti. Nel proseguio della giornata sono poi intervenuti ambienti vicini alla compagnia emiratina e smentire ulteriormente l'esistenza di un ultimatum. Oggi comunque l'assemblea ha approvato il bilancio 2013, senza pero' diffondere i numeri della perdita che, secondo indiscrezioni di stampa mai smentite, si aggirerebbe intorno a circa 569 milioni di euro e l'aumento di capitale fino a un massimo di 250 milioni di euro da offrire in opzione ai soci. Somma che dovrebbe garantire la sopravvivenza della societa' fino alla conclusione dell'accordo con Etihad. La data di esecuzione dell'aumento di capitale non e' stata ancora decisa e solo al termine si capira' chi dei soci avra' aderito e se anche le Poste avranno versato la quota di loro competenza. L'assemblea ha inoltre nominato il nuovo Collegio sindacale, che sara' in carica per il triennio 2014-2016 e composto da Giovanni Barbara, presidente, Tommaso Di Tanno, sindaco effettivo, Graziano Visentin, sindaco effettivo, Domenico Busetto, sindaco supplente e Anna Maria Bonanno, sindaco supplente. E' stata infine riconfermata per il triennio 2014-2016 la Deloitte & Touche quale revisore dei conti della compagnia.
 
Incredibile...sono davvero mortificato dalla mediocrita' di questi ciarlatani delle OOSS, ma anche di AZ che da tutto per scontato, cosa che non mi sembra attuale nella specifica diatriba coi sindacati:

- UILT dice che il referendum era CONFERMATIVO (e Seaking conferma riportando il testo del quesito); dunque se manca il quorum non fa una piega che non sia valido....
- le OOSS firmatarie dicono invece che era ABROGATIVO e dunque, in mancanza di quorum, non si annulla una ceppa e gl iaccordi sono validi
- AZ dice che gli accordi sono vincolanti per le OOSS firmatarie, ergo chi non ha firmato non si vede toccato lo stpendio. Allora i lavoratori delle OOSS firmatarie dovrebbero ora andare a FCO, prendere i rappresentanti e impalarli (magari al non-costruendo nuovo terminal, cosi' il cemento avra' un po' di ribalta)?
E su tutto AZ pretende ora la pax sindacale a 360"?????

Anche il povero aa/vv? ci dice che lui stesso non sapeva affatto cosa fare e cosa dire...
 
AZ deve dare tutto per scontato, non può cedere o dimostrare debolezza o tentennamenti. Deve essere la più forte.
Per quanto ho capito a questo punto tutti i sindacati devono accettare per forza la proposta firmata e il referendum non fa testo.
Che poi all'interno del CDA ci siano mal di pancia o bevano solo decaffeinato è un altro discorso.
 
Dall'esterno, comunque, mi sembra si possa tranquillamente sostenere che l' UILTRASPORTI ha deciso di vedere il bluff.....ed ha vinto la mano.
 
Vortigern , forse dovresti leggere il mio post. Non credo che uil ha vinto la partita, è contro l'accordo ma non ha partecipato al referendum, che in questo modo ha perso....
 
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